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  1. Siamo sull'ultrasupervelocissimo circuito dell'Avus a Berlino nel 1935, due rettilinei infiniti raccordati da due curve. La Velocità nella sua forma più estrema e stilizzata. Dopo la fine della seconda batteria, il Ds della Mercedes, Alfred Neubauer (sulla sinistra) attende l'arrivo della W25 di Caracciola, che si è appena aggiudicato la batteria, mentre dietro si nota la macchina gemella di von Brauchitsch e l'Auto Union di Achille Varzi. A destra l'Alfa Romeo Bimotore (un mostro con appunto due motori, uno davanti e l'altro dietro) di Louis Chiron, che nella finale sarà 2° assoluto dietro la Mercedes vincitrice di Luigi Fagioli. Sembrano aerei da caccia appena atterrati dopo un'incursione. Si nota il radiatore carenato di Caracciola in primo piano, rispetto a quello standard di Brauchitsch
  2. leopnd

    W Series - Hockenheim

    W Series Hockenheimring wseries.com
  3. leopnd

    Hockenheim

    Hockenheim si trova 110 km a nord-ovest di Stoccarda e circa 25 km a ovest di Heidelberg. L'aereoporto internazionale pià vicino à Francoforte, a circa 90 km, ma l'impianto si raggiunge rapidamente tramite la A5. L'Avus di Berlino ospità il primo Gran Premio di Germania nel lontano 1926, ma da sempre si associa quest'evento al mitico Nàrburgring, un circuito che prima di essere rimodernato, secondo criteri moderni, misurava pià di 28 km! Dal 1986 perà, ricercando una maggiore sicurezza, gli organizzatori hanno spostato permanentemente il Gran Premio ad Hockenheim. Costruito in principio come pista per i test della Mercedes, à tuttora uno dei pià vecchi circuiti ancora in uso nel Campionato. E' possibile dividere idealmente Hockenheim in due parti. La velocissima sezione attraverso la foresta ed il famoso Motodromo (Stadium), una sezione mista, molto lenta e tortuosa, inserita in un complesso di tribune che la fanno somigliare proprio ad uno stadio, e che si raccorda con il rettilineo d'arrivo e la zona box. http://www.hockenheimring.de/
  4. leopnd

    Schleizer Dreieck

    Apro il 3D per il più antico circuito cittadino in Germania: Schleizer Dreieck. In funzione dal 10. giugno 1923, quando si corse la prima gara...
  5. Nuova vita per le ormai fatiscenti tribune dell'AVUS che verranno trasformate e adibite a luoghi pubblici per evitare di perdere un pezzo di storia https://www.theguardian.com/cities/2018/dec/20/from-autobahn-anomaly-to-motorway-marvel-berlin-roadside-grandstands
  6. leopnd

    Solitude Racetrack

    Il Solitude Racetrack (in tedesco: Solitude-Rennstrecke o, più di rado, Solitude-Ring) è un circuito motoristico tedesco in disuso situato fra le città di Stoccarda, Leonberg e Bà¼snau, lungo la Mahdental (Valle di Mahden), in Baden Wà¼rttemberg, attivo tra gli anni venti e gli anni sessanta. Come molti circuiti ad esso contemporanei, il tracciato era composto da strade pubbliche chiuse in occasione delle competizioni, che erano denominate Solitude-Rennen. Deve il suo nome al vicino Schloss Solitude (in italiano: Castello della Solitudine), residenza di caccia del Duca di Wà¼rttemberg, costruito tra il 1764 e il 1769 e traguardo di molte cronoscalate disputatesi a partire dal 1903. La prima cronoscalata in questa zona risale al 1903, su un percorso che a pochi km di distanza dal circuito più famoso (quello del 1935à·1965). Nel 1925 viene usato per la prima volta un grande circuito stradale di 22,3 km - 13.8 mi, che utilizza fra l’altro la sezione Glemseck - Dreispitz - Schattengrund. Nel 1931 una nuova configurazione (pure non mostrata in mappa) usa invece la sezione di Mahdental (Valle di Mahden), da Schattengrund a Glemseck. Nel 1935 è stato finalmente inaugurato il tracciato definitivo, che ha ospitato negli anni seguenti leggendarie gara sia di auto che di moto e prove di collaudo di Mercedes, Porsche (entrambe con sede a Stoccarda) e NSU. La pista è stata abbandonata nel 1965 e sostituita da Hockenheim, appena ristrutturato e diventato un circuito permanente. Il circuito di Solitude è tornato ad essere una strada aperta al traffico. Il circuito di Solitude era molto veloce e la sua pericolosità era data dal fatto di svilupparsi in un bosco, con gli alberi a ridosso della sede stradale, che non era molto larga. Il rettilineo di partenza (il punto più basso del tracciato - 383m s.l.m.) era posto sulla strada della Mahdental e non era molto lungo, ma era ampio ed era caratterizzato dalla torre della direzione gara posta sulla sinistra (ancora oggi esistente) e dai box sulla destra, che avevano la particolarità di non essere paralleli alla pista: il primo distava da essa una ventina di metri, mentre l'ultimo solo una decina e questo espediente, unito all'assenza del muretto dei box (caratteristica diffusa sui circuiti dell'epoca), permetteva alle squadre di avere una migliore visuale dei concorrenti in arrivo, in quanto non si occludevano la visuale a vicenda. Subito dopo la partenza vi era un incrocio nei pressi dell'edificio chiamato Seehaus e il tracciato svoltava a sinistra su un corto tratto di strada seguito da un'altra svolta a sinistra di 90°, formando un ampio tornante da percorrere con un'unica traiettoria e denominato tornante di Glemseck. Subito dopo la pista si inerpicava sulla collina passando per uno stretto e ripido tornante a destra, la Hedersbachkurve, continuando a salire con punte di ripidità del 18% inoltrandosi in mezzo al bosco con gli alberi a ridosso del tracciato verso la sinuosa Hedersbachebene e FrauenKreuz (il punto più alto del tracciato - 502m s.l.m.), dove la pista svoltava a sinistra all'incrocio, formando una velocissima curva sulla cresta, seguita dall'altrettanto veloce svolta a sinistra di Dreispitz e dal curvone a destra in discesa di Lettenlà¶cher. Qui la strada scendeva rapidamente verso la successiva secca curva a sinistra nei pressi del lago Steinbachsee, dove la compressione delle sospensioni dovuta al cambio di pendenza aumentava l'aderenza e permetteva di mantenere alta la velocità di percorrenza, sfiorando gli alberi al bordo esterno della curva, senza possibilità di errore. Da qui in poi il tracciato era fondamentalmente piatto e livellato, con alcune leggere curve da affrontare in pieno, passando poi vicino al villaggio di Bà¼snau, fino allo stretto tornante a destra in discesa di Schatten, con l'albergo all'esterno della curva e il successivo tornante a sinistra, dove gli spettatori si assiepavano per veder ammirare i concorrenti costretti a rallentare per affrontare il tratto più lento del tracciato. Dopo i due tornanti, la pista picchiava dritta verso Schattengrund, l'incrocio dove si svoltava a sinistra sulla strada che, provenendo da Stoccarda, riportava i concorrenti verso il traguardo. Questi ultimi 3,5 km del tracciato, stretti tra il terrapieno a destra e il fiume Glems a sinistra erano i più impegnativi perché le 10 curve a sinistra e le 8 a destra non davano tregua ai concorrenti, che dovevano mantenere la massima concentrazione per non essere indotti all'errore dalla loro somiglianza e dalla mancanza di specifici punti di riferimento nell'ambiente circostante. Tanta era la difficoltà per i piloti che Phil Hill, il campione del mondo di Formula 1 del 1961, riteneva più difficile da memorizzare questo tratto di pista che l'intero Nà¼rburgring!
  7. leopnd

    Eifelrennen 1936

    3D per il Gran Premio del Eifelrennen 1936
  8. Nurburgring, Rudolf Caracciola al Karussel, curva che prenderà il suo nome. Siamo all'Eifelrennen 1937.
  9. leopnd

    WRC - Germania

    until
    ADAC Rallye Deutschland Giovedi', 16.08.2018. 19:08h https://www.adac-rallye-deutschland.de
  10. leopnd

    Formula 1 - Hockenheim

    until
    Emirates Grosser Preis Von Deutschland Domenica, 22.07.2018. 15:10h https://www.hockenheimring.de
  11. leopnd

    Ralf Waldmann

    Purtroppo, ci ha lasciato il mitico Waldi... RIP... Ralf Waldmann (Hagen, 14 luglio 1966) è un pilota motociclistico tedesco. Campione nazionale nella classe 80 nel 1986, esordì nel motomondiale al GP del Baden-Württemberg, gara finale della stagione '86, su una Seel 80, non andando a punti. La stagione seguente, disputò quattro gare con la Seel 80, arrivando decimo al GP di Germania e venticinquesimo nella classifica finale. Dopo alcuni anni di piazzamenti in bassa classifica nel Mondiale con la Seel 80 e la JJ Cobas 125 (vanno però segnalate due vittorie nel campionato Europeo della classe 80, a Jerez nel 1988 e a Zolder nel 1989), nel 1991 passò alla Honda, con cui vinse due corse e fu terzo nella classifica generale dietro Loris Capirossi e Fausto Gresini. Anche nella stagione successiva dovette accontentarsi del gradino più basso del podio, preceduto stavolta da Alessandro Gramigni oltre che dallo stesso Gresini. Nel 1993 Waldmann passò all'Aprilia, con cui vinse il GP della F.I.M. ma con cui arrivò solo quarto nella generale con 160 punti iridati. L'anno seguente ritornò alla Honda e fece il salto nella classe 250, in cui al suo primo anno arrivò primo nel GP d'Italia e quinto nella classifica generale con 156 lunghezze. Nel 1995, con più fiducia nei suoi mezzi, riuscì a spuntarla in tre gare (Australia, Giappone e Francia) ma dovette cedere allo strapotere di Max Biaggi. Nei due anni a seguire fu l'acerrimo rivale del pilota romano: nel 1996 vinse quattro corse e perse il titolo per 6 punti mentre nel 1997 conquistò altre quattro gare ma fu secondo per soli 2 punti, quando a due tappe dal termine il mondiale sembrava concluso in suo favore. Nonostante la delusione, nel 1998 corse nella classe 500 con la Modenas KR3 del Marlboro Team Roberts, giungendo solo 14° al termine dell'annata. Nel 1999 tornò all'Aprilia nella "due e mezzo", e dopo una stagione interlocutoria chiusa con il sesto posto, nel 2000 tornò a vincere (ciò accadde in due occasioni) e a dare l'assalto al mondiale, che non ottenne a causa di una certa irregolarità di risultati. Dopo essersi preso un anno sabbatico, nel 2002 tornò a correre, ma dopo una serie negativa di risultati appese il casco al chiodo: la Honda gli chiese di fare il collaudatore nella MotoGP, ma egli rifiutò l'offerta. Nel 2005 corre come wild card nel campionato mondiale Superbike solo il gran premio di Germania all'EuroSpeedway Lausitz con una Honda CBR 1000RR del team Alpha Technik Van Zon Honda. Si ritira in gara uno e non prende parte alla seconda gara, quindi non ottiene punti per la classifica piloti. Dal 2008 è il Team Manager di Robert Andrej Mureșan, pilota del Grizzly Gas Kiefer Racing Team nella classe 125. Nel marzo 2009 a sorpresa ha comprato, in società con un altro ex pilota tedesco, Martin Wimmer, per una cifra pari a circa quattro milioni di euro, nome, stabilimenti e tecnica del marchio motociclistico tedesco MZ; il precedente proprietario era il gruppo malese Hong Leong. Il 26 luglio 2009 ha nuovamente fatto una occasionale apparizione nelle gare del motomondiale, partecipando al GP di Gran Bretagna, con un'Aprilia 250, e ritirandosi.
  12. R18

    WRC - Germania

    until
    Rally di Germania
  13. R18

    WRC - Germania

    until
    WRC - Rallye Deutschland
  14. Il Mondiale perde i pezzi: dopo 55 anni niente GP di Germania Alla rinuncia di Hockenheim, si affianca quella del Nà¼rburgring per “motivi temporali, organizzativi ed economiciâ€. La gara tedesca salta e il calendario scende così a 19 gare 19 MARZO 2015 - MILANO Il giochino continua a perdere pezzi. àˆ dal 1960, ovvero 55 anni, che la Germania ha sempre ospitato almeno una prova del Mondiale di F.1. Eppure il 2015, nonostante negli ultimi 5 anni ci sia stato per quattro volte un pilota campione del mondo tedesco (Sebastian Vettel dal 2010 al 2103 con la Red Bull) e una un team re tra i costruttori (la Mercedes nel 2014 con Lewis Hamilton), sarà l’anno in cui il GP di Germania farà la sua scomparsa dall’albo d’oro del Mondiale. TROPPI COSTI — Hockenheim martedì aveva ufficializzato di non essere in grado di ospitare la gara di quest’anno, inserita in calendario per il 19 luglio, in quanto non in grado di coprire i costi richiesti da Bernie Ecclestone. L’edizione 2014 si è chiusa con un buco di 2,5 milioni di euro, con solo 52 mila spettatori presenti la domenica della gara: per fare un paragone, quasi la stessa cifra presentatasi ai cancelli dell’Albert Park giovedì scorso, per il giorno di apertura del GP di Australia (che nel weekend ha fatto registrare quasi 300 mila presenze). RINUNCIA UFFICIALE — Ma anche il Nà¼rburgring, che avrebbe potuto rappresentare la salvezza della F.1 in Germania, oggi ha dichiarato forfait. “Per motivi temporali, organizzativi ed economici, la finestra temporale per organizzare il GP si è chiusa†ha dichiarato alla Sport Informations Dienst il portavoce del circuito Pietro Nuvoloni. L’offerta presentata a Ecclestone, che già aveva scartato l’opzione della gara nella zona dell’Eifel, non è stata infatti recepita. E così la Germania, che si prepara a un’altra scorpacciata di vittorie targate Mercedes, sarà costretta a guardarsi alla televisione i trionfi di Hamilton e Nico Rosberg e il tentativo di rimonta di Vettel con la Ferrari. Il Mondiale scende da 20 a 19 gare, mentre altri circuiti storici, come Monza, devono incominciare a mettere in conto che la loro presenza fissa nel Mondiale non sia più così scontata. fonte: Gazzetta dello Sport 19.03.2015, 18.00 | Rassegna F1 | Ufficiale: il Nurburgring rinuncia al GP di Germania 19 marzo 2015 - Dopo Hockenheim, anche i gestori del Nurburgring annunciano la loro definitiva rinuncia a ospitare il Gran Premio di Germania 2015. Giornata amara per gli amanti del motorsport. Dopo che anche il Nurburgring si è ufficialmente ritirato dalla possibilità di organizzare il Gran Premio di Germania 2015, in questo mondiale di Formula 1 molto probabilmente non assisteremo alla tappa teutonica del circus. La corsa iridata che si è appena aperta a Melbourne, destino beffardo, vede proprio i colori tedeschi sugli scudi, con una Mercedes in odore di bis mondiale, con un Nico Rosberg a caccia del primo alloro e con Sebastian Vettel approdato in Ferrari. Bernie Ecclestone, il quale si è adoperato senza sosta nelle ultime settimane per scongiurare un annullamento del GP di Germania, ha sperato sino all’ultimo in un sostegno da parte della casa di Stoccarda, trovando però un secco rifiuto per bocca di Toto Wolff. “A causa della situazione economica ed organizzativa, non si presenta la possibilità di ospitare l’evento.†commenta Pietro Nuvoloni, portavoce del Nurburgring. “Arrivati a questo punto delle trattative, non avremmo potuto accettare, ed abbiamo preferito, con estremo dispiacere, rinunciare.†Un portavoce della Capricorn Nà¼rburgring GmbH, raggiunto da GPUpdate.net, ha spiegato: “Abbiamo presentato un’offerta al signor Ecclestone, ma finora non è stato in grado di raggiungere un accordo.Visto che non è stata presa alcuna decisione nelle ultime settimane e negli ultimi mesi, siamo giunti alla conclusione che, per motivi di tempo, di organizzazione ed economici non ha più senso aspettare oltre. La fascia temporale durante la quale sarebbe stato economicamente sostenibile gestire l’organizzazione di una gara di Formula 1 al Nurburgring è ormai chiusa. Siamo profondamente dispiaciuti di questo. Nell’interesse della certezza di programmazione per tutte le parti coinvolte, abbiamo deciso di mettere a disposizione di un’altra organizzazione la data riservata per la Formula 1“. La notizia era nell’aria, tanto che già ieri Nico Hulkenberg aveva scritto su Twitter questo post in cui si dichiara “molto triste nell’apprendere che non ci sarà un Gran Premio di casa quest’anno“. Pochi giorni fa, anche Hockenheim si era detto impossibilitato ad organizzare in maniera adeguata il week-end di Formula 1. Pagina nera per la storia della Formula 1: un Gran Premio di Germania è sempre stato presente, eccezion fatta per le stagioni 1955 e 1960. FP | Marco Congiu@Marco_Congiu Complimenti Ecclestone ha distrutto un corsa storica per tutta la F1!!!!!!
  15. Tra 15 minuti via al GP di Germania.
  16. Pochi minuti al via delle qualifiche del gp di Germania
  17. [col][/col][col]Formula 1 Grosser Preis Santander von Deutschland 2014 - Hockenheim 907° Gran Premio Round 10/19 18-19-20 Luglio 2014[/col] [col]INFO Lunghezza del circuito: 4,574 km Giri da percorrere: 67 Distanza totale: 306,458 km Numero di curve: 17 Senso di marcia: orario Mescole Pirelli: supersoffice/soffice Primo Gran Premio: 1926 Apertura farfalla: 64% della percorrenza RECORD Giro gara: 1:13.780 - K Raikkonen - McLaren Mercedes - 2004 Distanza: 1h23:54.848 - M Schumacher - Ferrari - 2004 Vittorie pilota: 4 - M Schumacher Vittorie team: 21 - Ferrari Pole pilota: 4 - J Clark, J Ickx Pole team: 19 - Ferrari Km in testa pilota: 1.391 - J Fangio Km in testa team: 6.878 - Ferrari Migliori giri pilota: 5 - M Schumacher Migliori giri team: 17 - Ferrari Podi pilota: 7 - M Schumacher Podi team: 51 - Ferrari[/col][col]Orari del Gran Premio di Germania Venerdì 18 Luglio 10:00-11:30 Prove Libere 1 - Sky Sport F1 14:00-15:30 Prove Libere 2 - Sky Sport F1 Sabato 19 Luglio 11:00-12:00 Prove Libere 3 - Sky Sport F1 14:00-15:00 Qualifiche - Sky Sport F1 Domenica 20 Luglio 14:00 Gara - Sky Sport F1 Differita delle qualifiche su Rai Due alle 18:00 Differita della gara su Rai Uno alle 21:00[/col] Presentazione del GP di Germania: http://www.passionea300allora.it/2014/07/15/gran-premio-di-germania-2014-anteprima/ Storia del GP di Germania: http://www.passionea300allora.it/wiki300/index.php?title=Storia_del_Gran_Premio_di_Germania Descrizione del circuito di Hockenheim: http://www.passionea300allora.it/wiki300/index.php?title=Hockenheimring Passione a 300 all'ora
  18. Un ora e mezza alla partenza...
  19. Tra venti minuti le qualifiche del GP di Germania!
  20. [col][/col][col]Formula 1 Grosser Preis Santander von Deutschland - Nurburgring 887° Gran Premio Round 9/19 5-6-7 Luglio 2013[/col] [col]INFO Lunghezza del circuito: 5,148 km Giri da percorrere: 60 Distanza totale: 308,863 km Numero di curve: 15 Senso di marcia: orario Mescole Pirelli: soffice/media Apertura farfalla: 62% della percorrenza RECORD Giro gara: 1:29.468 - M Schumacher - Ferrari - 2004 Distanza: 1h32:35.101 - M Schumacher - Ferrari - 2004 Vittorie pilota: 4 - M Schumacher Vittorie team: 21 - Ferrari Pole pilota: 4 - J Clark, J Ickx Pole team: 19 - Ferrari Km in testa pilota: 1.391 - J Fangio Km in testa team: 6.878 - Ferrari Migliori giri pilota: 5 - M Schumacher Migliori giri team: 16 - Ferrari Podi pilota: 7 - M Schumacher Podi team: 51 - Ferrari[/col][col]Orari del Gran Premio di Germania Venerdì 5 Luglio 10:00-11:30 Prove Libere 1 - Sky Sport F1 14:00-15:30 Prove Libere 2 - Sky Sport F1 Sabato 6 Luglio 11:00-12:00 Prove Libere 3 - Sky Sport F1 14:00-15:00 Qualifiche - Sky Sport F1 Domenica 7 Luglio 14:00 Gara - Sky Sport F1 Differita delle Qualifiche su Rai Due alle ore 18:00 Differita della Gara su Rai Due alle ore 21:00[/col] Le verdi colline dell’Eifel riaccolgono la Formula 1 per il Gran Premio di Germania, che si disputa sul circuito del Nurburgring, nona prova del mondiale di Formula 1 2013. Come accade dal 2008, negli anni pari la gara tedesca si disputa ad Hockenheim, mentre in quelli dispari si corre al Nurburgring. Il circus giunge in terra teutonica direttamente da Silverstone, dove è andato in scena un Gran Premio da film dell’orrore, una gara che i veri amanti della Formula 1 non avranno di certo apprezzato. Si è assistito al festival delle gomme Pirelli letteralmente esplose, che hanno messo i piloti in situazioni di grave pericolo. A farne le spese sono stati Hamilton (che guidava la gara e probabilmente l’avrebbe anche vinta); Massa, Perez, Vergne e Gutierrez. Hanno rischiato la stessa sorte Vettel, Alonso e Hulkenberg le cui gomme sono state sostiuite prima di possibili problemi. I piloti hanno definito “inaccettabile” la situazione attuale e si era addirittura parlato di un possibile boicottaggio del Gran Premio di Germania. Appare ormai evidente lo stato confusionale in cui versa la Pirelli che ha annunciato che in Germania le gomme posteriori saranno dotate di una struttura in kevlar, materiale utilizzato per gli pneumatici dello scorso anno. In più, mercoledì si terrà una riunione tra la FIA, i team e la Pirelli per discutere della situazione pneumatici. La Federazione è corsa comunque ai ripari e ha consentito che i test per i giovani piloti che si dovevano tenere a Silverstone dal 17 al 19 luglio prossimi vengano convertiti in test veri e propri, con i piloti titolari, dedicati allo sviluppo delle gomme. Non parteciperà , la Mercedes colpita dalla sentenza del Tribunale Internazionale a causa del test segreto di metà maggio. In Inghilterra ha vinto Nico Rosberg, alla seconda vittoria della stagione dopo quella di Monte Carlo, davanti a Webber e Alonso che ha accorciato le distanze in classifica nei confronti di Vettel. Il tedesco, ritrovatosi al comando dopo lo scoppio della posteriore sinistra di Hamilton, si è dovuto arrendere ad una decina di giri dalla fine per la rottura del cambio. L’affidabilità , da sempre punto debole della Red Bull ha riaperto forse i giochi per il titolo. Il Gran Premio di Germania si disputa sul circuito del Nurburgring, a metà strada tra Francoforte e Colonia. Il nome non inganni, l’attuale tracciato non ha niente a che vedere con lo storico Nurburgring, altrimenti noto come inferno verde, che sorge proprio a nord dell’attuale circuito ed è in un ottimo stato di conservazione: tutti infatti possono, dietro il pagamento di un pedaggio, percorrere un giro del tracciato storico che è anche usato annualmente per la 24 Ore del Nurburgring, una gara di durata ispirata alla 24 Ore di Le Mans. Il nuovo tracciato, il cui nome completo è Nurburgring Gp-Strecke, non è molto tecnico, ma è caratterizzato dalla presenza di notevoli sali-scendi dovuti alla normale conformazione della zona circostante, ed è spesso in grado di offrire gare abbastanza avvincenti anche a causa delle condizioni atmosferiche sempre imprevedibili in questa zona della Germania. Il disegno del circuito è rimasto pressoché immutato da quando è stato introdotto fino al 2002, quando è stato allungato di circa 600 metri nella parte iniziale creando la Mercedes Arena. In pratica il tratto nuovo è quello che va dalla curva 1 alla curva 4. Il Gran Premio di Germania si disputò per la prima volta nel 1926, sul circuito berlinese dell’AVUS, costituito in pratica da due rettilinei (facenti parte della locale autostrada) raccordati da due curve: in quella prima edizione, flagellata dalla pioggia che provocò gravi incidenti (Rosemberger finisce addosso a una postazione di cronometristi, uccidendone tre), a vincere è Rudolf Caracciola, il pilota che a tutt’oggi detiene il record di affermazioni in questa gara (ben sei) cinque delle quali ottenute al Nurburgring, il leggendario circuito sul quale il Gran Premio si trasferisce sin dalla seconda edizione nel 1927. Gli anni successivi vedono il dominio di macchine e piloti di casa: oltre alle sei vittorie di Caracciola (tutte su Mercedes, tranne quella del 1932 su Alfa), trova gloria anche l’Auto Union, la prima a rendere vincente la soluzione del motore posteriore e che ottiene proprio al Nurburgring nel 1934 la sua prima vittoria in un Gran Premio grazie ad Hans Stuck, mentre nel 1936 è il grande Bernd Rosemeyer a portare alla vittoria la casa dei Quattro Anelli. Uniche eccezioni al dominio tedesco sono l’affermazione di Louis Chiron con la Bugatti nel 1929 e il leggendario trionfo di Nuvolari nel 1935, quando con l’ormai anziana Alfa P3 riesce a battere, contro ogni ragionevole pronostico, un formidabile schieramento di cinque Mercedes e quattro Auto Union. La vittoria di Caracciola nel 1939, ultima affermazione della carriera per il grande asso tedesco, segna la fine di un’epoca: scoppia la seconda guerra mondiale, al termine della quale la Federazione mette al bando per cinque anni macchine e piloti tedeschi, a cui è vietato partecipare ad ogni competizione motoristica. Questo fino al 1950, quando il Gran Premio di Germania viene nuovamente organizzato, sebbene al di fuori del neonato Campionato Mondiale. A vincere è Alberto Ascari su Ferrari, che si ripete anche nei due anni successivi: un tris che dà all’italiano il titolo di “Ringmeister” riservato proprio a chi vince tre volte sul circuito tedesco con un auto da Gran Premio. Nel 1954 la pista è teatro del primo lutto da quando esiste il Mondiale: in prova muore Onofre Marimon, il pupillo di Fangio (che poi vincerà la gara su Mercedes). L’anno successivo la gara non si disputa per il contraccolpo emotivo seguente alla tragedia di Le Mans. Fangio vincerà ancora nel 1956, su Ferrari, e poi nel 1957 con la Maserati, quando con una esaltante rimonta coronata proprio all’ultimo giro ottiene la sua ultima vittoria, che gli darà virtualmente il quinto titolo mondiale. Nel 1958 Collins con la Ferrari esce di pista al Pflanzgarten rimanendo ucciso mentre insegue la Vanwall di Tony Brooks, che vince e fa il bis su Ferrari l’anno successivo, quando il Gran Premio torna all’AVUS (accorciato perché la parte orientale è finita in zona d’occupazione sovietica). Nel 1960 la gara tedesca è nuovamente fuori dal Mondiale e si corre sull’anello Sud del ‘Ring: Bonnier porta alla vittoria la sua Porsche F2. Negli anni 60 i piloti di scuola anglosassone salgono definitivamente in cattedra: memorabile la vittoria di Moss con la Lotus nel 1961 contro la strapotente Ferrari: le rosse di Maranello si riscattano con una due vittorie di fila nel 1963-64 grazie a John Surtees. Il dominatore della Formula 1 anni 60, Jim Clark, vince il suo secondo titolo mondiale trionfando proprio al ‘Ring nel 1965. A fine decennio si profila la rivalità tra altri due grandi interpreti del circuito tedesco: Jackie Stewart (tre vittorie, leggendaria quella del 1968 in mezzo a nebbia e pioggia) e Jacky Ickx (due affermazioni). Nel 1970 la Formula 1 si trasferisce per la prima volta ad Hockenheim (vittoria di Rindt allo sprint su Ickx) per il contraccolpo dovuto alla morte di Courage a Zandvoort: i piloti cominciano a rivendicare maggiore sicurezza, e il Nurburgring coi suoi 23 km in mezzo alle foreste non è certo il massimo sotto questo punto di vista. Comunque, il Circus tornerà tra le foreste di Adenau fino al 1976, quando l’incidente di Lauda segna definitivamente la fine del ‘Ring come sede del Gran Premio di Germania, che dal 1977 (vittoria proprio di Lauda) si trasferisce stabilmente ad Hockenheim in piena Foresta Nera. Nel 1985 eccezionalmente si corre sul nuovo tracciato del Nurburgring, nulla a che vedere con la mitica Nordschleife, bensì un circuito moderno, sicuro, ma anche asettico e impersonale, in futuro sede anche del Gran Premio d’Europa: a 50 anni dall’affermazione di Nuvolari, un altro italiano, Michele Alboreto, porta nuovamente alla vittoria una rossa vettura italiana col cavallino rampante sulle fiancate. A cavallo tra gli anni 80 e 90 sono due assi brasiliani a farla da padrone: Nelson Piquet (nel 1982 protagonista di una scazzottata con Salazar, reo di averlo buttato fuori pista) e Ayrton Senna vincono tre volte ciascuno, trovando comunque validi e blasonati avversari come Mansell e Prost (due vittorie a testa). A metà anni 90 un altro valido interprete della pista, Gerhard Berger, ottiene su questo circuito le sue ultime due vittorie in Formula 1 (e sfiorandone una terza nel 1996, quando un guasto all’ultimo giro spiana la strada a Damon Hill). Nel 1999 il ferrarista Salo, temporaneo sostituto di Schumacher, deve cedere “per contratto” la vittoria al compagno Irvine, impegnato nei panni per lui inediti di caposquadra. L’anno successivo Barrichello, subentrato in Ferrari al posto dell’irlandese, vince la sua prima gara in Formula 1 in una corsa caratterizzata dalla pioggia e dall’invasione di pista di un ex operaio Mercedes che protesta per il suo licenziamento. Dopo Caracciola, è un altro pilota tedesco, Michael Schumacher, a detenere più vittorie nella gara di casa: il sette volte iridato vince per la prima volta il Gran Premio di Germania nel 1995, ma deve attendere varie stagioni per ripetersi, vincendo altre tre volte ad anni alterni dal 2002 al 2006. Proprio dal 2002 la pista di Hockenheim viene radicalmente modificata: i due lunghissimi rettilinei tra i boschi, che costituivano la maggiore caratteristica di questo circuito, vengono eliminati al fine di ottenere un tracciato più corto e “telegenico”. Nel 2007 la gara non viene disputata, mentre dal 2008 è in vigore un’alternanza tra Hockenheim e il Nurburgring per lo svolgimento del Gran Premio. In queste ultime stagioni il pilota più vincente è Alonso, tre volte primo (una con la Renault, le altre su Ferrari), la cui affermazione del 2010 ad Hockenheim fu fonte di infinite polemiche per il maldestro ordine di scuderia (che all’epoca era vietato) al compagno Massa, il quale lasciò malvolentieri strada allo spagnolo. L’asturiano con la vittoria dell’anno scorso sembrava aver fatto un decisivo passo verso il titolo 2012, che però come sappiamo è stato vinto da Sebastian Vettel (finora mai vincitore in questa gara). Tra i piloti in attività , Hamilton vanta due affermazioni (2008 e 2011) con la McLaren-Mercedes, mentre Webber nel 2009 ottenne proprio al Nurburgring la sua prima vittoria in Formula 1. Disputandosi ad una sola settimana di distanza da Silverstone, non bisogna aspettarsi troppi stravolgimenti nelle prestazioni, anche se le temperature che si preannunciano molto più fresche potrebbero influire notevolmente. Red Bull e Mercedes dovrebbero confermarsi sui livelli di Silverstone, mentre bisognerà vedere come si piazzerà la Ferrari, reduce da una qualifica disastrosa in Inghilterra: Alonso ha definito seria la situazione del cavallino i cui aggiornamenti, pare, sono tornati in fabbrica perchè non hanno reso quanto ci si aspettava. Non è così che si vincono i mondiali! Domenico Della Valle - Francesco Ferrandino Passione a 300 all'ora - http://www.passionea300allora.it/2013/07/03/gran-premio-di-germania-2013-anteprima/ PS Piccola nota: le statistiche (vittorie, pole, ecc...) si riferiscono alle gare valide per il Campionato.
  21. Luke36

    Germania e F1

    Mai in passato il denaro ha contato moltissimo per correre in F1 come oggi. I piloti corrono solo se ben paganti, altrimenti nulla. Eppure l'equazione Germania = maggiore economia europea e mondiale sta a maggior numero di piloti in F1 è come non mai veritiera. Abbiamo Sutil, Hulk, Vettel, Rosberg ........ Mercedes. Stranamente la F1 attuale è molto "teutonicocentrica". Il numero dei piloti, i motori, gli sponsors. Ma ...... l'Italia dove sta ? Forse chi più soldi ha più corre in F1 ma è anche vero dire chi più soldi ha, più investe in giovani talenti da formare e crescere. Uno spunto per discuterne insieme.
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