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Andrea Gardenal

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Contenuti inviati da Andrea Gardenal

  1. Spoiler: ci sono un sacco di numeri pallosissimi che a molti potrebbero risultare indigesti
  2. Questo sì. Fa tuttavia un po' specie che in 13 gare nessuna di queste tre sia arrivata almeno tra i primi 8 nonostante ci siano state anche alcune gare piuttosto caotiche
  3. Situazione abbastanza paradossale: sette squadre sono arrivate a podio nel 2020, ma le stesse sette squadre sono anche le uniche ad essere arrivate tra i primi 8
  4. Niente, era un riferimento al fatto che Hulk è il jolly di quest'anno
  5. In realtà Stroll era positivo nel fine settimana dello scorso GP. Ora si è negativizzato e in Portogallo ci sarà. Il che non esclude che Hulkenberg possa in qualche modo correre con qualche altra macchina
  6. Credo che il fenomeno sia talmente ampio e complesso che ci si potrebbe scrivere su non una bloggata, ma un intero libro. Un elemento fondamentale da tenere in considerazione è che sono cambiate le persone, le abitudini, le passioni tra una generazione e l'altra. Il mezzo a motore (automobile o motocicletta che sia) è passato dall'essere oggetto di culto a mero strumento per spostarsi da un punto ad un altro, la cui unica prerogativa deve essere la connessione ad Internet. Facciamoci caso: anche a livello pubblicitario, si mette quasi sempre l'accento sulla connettività e sull'elettronica dell'automobile più che sulle sue prestazioni pure; a livello motoristico non interessa più sapere la potenza, ma quanti km fa con un litro. Internet poi ha dato un'accelerazione spaventosa al mondo intero: la soglia d'attenzione è diminuita drasticamente e il fatto che in una competizione possa non succedere nulla per 5/10/15 minuti è oramai ritenuto inaccettabile. Lo vediamo benissimo con le qualifiche: da un punto di vista televisivo (per lo spettatore) il format attuale è uno dei peggiori possibili, ma ha il "pregio" che ogni 12/15/18 minuti succede "qualcosa"; il tutto è arrivato all'estremo quattro anni fa con quel ridicolo tentativo di introdurre il format a knock-out. L'altro macro-problema è il disamoramento autoindotto, provocato da un continuo ed incessante auto-martellamento sui coglioni da parte degli stessi sanctioning body, convinti che intercettare le nuove "tendenze" mondiali avrebbe automaticamente innalzato (o quantomeno mantenuto costante) il numero di appassionati. Non è così, non può essere così ed è da ingenui crederlo. Siamo sinceri: a quanti interessa realmente la Formula Turboibrida? O meglio: quante persone si sono appassionate alla Formula 1 perché nel 2014 sono state adottate quelle unità? Quante persone avrebbero lasciato perdere la Formula 1 se nel 2014 NON fosse stato adottato il nuovo regolamento? E quanti appassionati continuano a seguire la Formula 1 per inerzia, tra malumori e mal di pancia, "nonostante" il nuovo regolamento? Lo stesso ragionamento si può fare con un sacco di schifezze che si sono accumulate nel corso degli anni: parco chiuso, DRS, Pirelli, motori contingentati, Virtual Safety Car (di cui sono un sostenitore, ma non con l'attuale regolamentazione). Il discorso fatto per la F1 può essere esteso ad ogni categoria motoristica (in particolare a quattro ruote), anche se ovviamente gli esempi legati alla F1 sono più calzanti ed incisivi. Tornando al tema "green", prendiamo in considerazione la Formula E: quanto peso viene dato da parte degli spettatori al fatto che corrano monoposto a zero emissioni e quanto al fatto che si tratta "semplicemente" di una forma 2.0 di motorsport? Traduco: che percentuale di telespettatori perderebbe la Formula E se, per assurdo, dal 2021 venissero utilizzate macchine con prestazioni identiche a quelle di oggi, che corrono in città come quelle di oggi ma spinte da tradizionali motori endotermici? Ecco, io ho l'impressione (ripeto, l'impressione) che chi governa il motorsport mondiale abbia una percezione distorta dei propri appassionati. Faccio una gran fatica a pensare che chi disprezza la Formula 1 aspirata perché inquina poi possa "innamorarsi" della Formula E o della Formula 1 turboibrida. Altro aspetto: il totale appiattimento dei circuiti dovuto in parte alle piste in sé e per sé, sempre più simili l'una all'altra, in parte alle imperanti, maledette vie di fuga in asfalto che riescono a rendere banali qualsiasi curva di qualsiasi circuito. Il senso del discorso è sempre lo stesso: tre curve geometricamente e altimetricamente identiche sono completamente diverse a seconda del fatto che al loro esterno ci sia la distesa in asfalto, un'ampia via di fuga in ghiaia/erba/sabbia o il muro. Ecco, credo che nessuno chieda di arrivare all'estremo del muro, ma almeno un'onesta via di fuga sì, in modo che le uscite di pista siano automaticamente sanzionate dalla natura stessa del tracciato senza tante futili e ridicole discussioni sui track limits. In tutto questo, c'è il rischio di aver lasciato per strada tutti quei potenziali appassionati che avrebbero potuto interessarsi al motorsport semplicemente in quanto competizione tra macchine, squadre e piloti dai coglioni grandi così. La cosa "drammatica" è che questi appassionati sono persi, non li recuperi più
  7. Ammetto che il primo nome che mi è venuto in mente è stato "Hill"
  8. Diciamo che con un qualsiasi altro pacchetto aero la gara l'avrebbe vinta Harvick. Situazione paradossale, c'era una differenza di velocità incredibile tra i due, eppure Harvick non è riuscito non solo a passare, ma nemmeno a provare un attacco. Ma alla Nascar va bene così.
  9. L'Arena attuale non c'entra assolutamente nulla con la pista: si vede che il ritmo delle prime quattro curve è completamente diverso dal resto della pista.
  10. Il covid c'entra poco secondo me: Iowa e Austin erano in crisi ancor prima dell'emergenza sanitaria e per mantenere le 17 gare in calendario si è deciso di inserire sia la doppia gara in Texas che il secondo GP ad Indy Road. Purtroppo sono cose che succedono quando non hai impianti di proprietà e devi ogni volta mendicare accordi con altri promoter e/o track owners
  11. Opinioni personali: Non c'è praticamente nulla che mi entusiasmi in questo calendario. Sono deluso dalla sparizione degli short oval di Iowa e Richmond, sono deluso dall'uscita di scena di Austin dopo una sola gara (anche se posso capire la volontà di concentrarsi sulla Nascar...), sono delusissimo dalla presenza di un secondo appuntamento sullo stradale di Indianapolis, che a mio modesto parere è una delle piste più insipide di tutti gli Stati Uniti d'America. L'unico motivo di interesse sarà la nuova gara di Nashville, anche se dalle dichiarazioni di circostanza sembra che verrà quasi dato più peso al contorno che alla gara in sé. Infine male l'aggiunta di un secondo double header: sono consapevole che sono il modo più economico per incrementare il numero di gare, ma da un punto di vista filosofico non mi piacciono e non mi piaceranno mai
  12. Oplà https://www.p300.it/indycar-pubblicato-il-calendario-della-stagione-2021/
  13. Il collegamento USA inizierà alle 21:30, la bandiera verde è prevista per le 22:00 (quindi lo start your engines sarà 6/7 minuti prima)
  14. Ma dove? Che a momenti non si superano manco col DRS
  15. E adesso in testacoda in curva 1 Fa tutto lui, fa e disfa a piacimento
  16. Tra Karam, Bourdais e McLaughlin siamo a 25 macchine sicure per le ultime tre gare stagionali Per Indy siamo un pochino stretti, ma per St.Pete c'è spero ancora che possano aggiungersi uno o due piloti, magari quel Nasr che doveva correre a marzo sulla seconda Carlin...
  17. Praticamente il dream team Ferrari di fine anni '90/inizio 2000 si è spartito i posti di comando tra FIA e Liberty Media Giusto per dare l'idea di cos'era quella squadra...
  18. Personalmente l'unica cosa che non vorrei mai vedere sarebbe la doppia gara nel corso di un singolo weekend, come se si trattasse di una categoria minore qualsiasi. Per il resto possono correre pure 10 gare in Austria chiamandole con i nomi più disparati, dal "GP delle Alpi" con il nonno di Heidi che sventola la bandiera a scacchi al "GP dell'Impero Asburgico" con Ferdinand Zvonimir Maria Balthus Keith Michal Otto Antal Bahnam Leonhard von Habsburg-Lothringen sul podio a premiare i vincitori
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