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Le Foto d'Epoca del Motociclismo


AleImpe

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3 minuti fa, Albi66 ha scritto:

Piu' che altro ci sono 2 ruote di troppo...;)

:wacko: oops me ne sono accorto dopo che stavo postando qui immagini destinate alla discussione "Le foto d'epoca 2015"

E' già la seconda volta che faccio lo stesso errore sarei quasi da ban! 'sto giro addirittura due immagini prima di capire che era la discussione sbagliata....ho bisogno di ferie

Chiedo scusa a tutti!

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Il 16/12/2015, 08:32:24 , Albi66 ha scritto:

Gio...ma la "Romagna mutur"....esiste ancora?

Ovviamente no, non ci sono più le condizioni. Probabilmente è finito tutto una ventina di anni fa.

La "Rumagna de mutor" esisteva perchè c'era un esercito di ragazzini che non si accontentava o non aveva voglia di correre dietro a un pallone. Tantissimi di loro, terminata la scuola dell'obbligo, andavano a lavorare da piccoli artigiani e per essere indipendenti e veloci negli spostamenti si compravano (o si facevano comprare) il 48, alimentando così un grande arcipelago di piccole aziende (nella sola Bologna ce n'erano decine) che producevano pezzi alternativi e sportivi rispetto ai Piaggio istituzionali (Vespa e Ciao su tutti).

E soprattutto c'era una marea di elaborazioni, dalla puleggia al carburatore, dal cilindro al marmittino (rigorosamente senza silenziatore) che ognuno si poteva comprare nei negozi specializzati ed erano poi da montare (c'è gente che ha smontato e rimontato più blocchi nel proprio garage di quanti ne montavano a Mirafiori) e che rendevano quei 5/10 kmh in più e ti permettevano di spernacchiare tutti nel bar al grido di "ti dò della terza" (ai tempi del Fifty e del College).

Pochi anni prima avvenivo lo stesso con i neopatentati (spesso anche solo col foglio rosa) che si sputtanavano lo stipendio per l'acquisto e la successiva lavorazione di alberi a camme grezzi fatti arrivare direttamente dall'Abarth. E la sera, quando il traffico era pressochè inesistente, partiva la provocazione: "Io l'altro giorno sono andato e tornato da Ravenna in 20 minuti". La risposta era pressochè immediata: "Bene, adesso lo rifai e noi ti controlliamo, sennò sei un patacca". A quel punto l'intero bar si trasferiva all'ingresso dell'autostrada in qualità di giuria inappellabile e uno (il meno sano di mente) saliva in macchina col pilota per verificare che non facesse il furbo. Ovviamente c'è anche chi ha cappottato nella curva che è sotto al fiume ma faceva parte del rischio calcolato.

L'inverno dell'85, quello del nevone, il fratello maggiore di Ballardini si vantò di riuscire ad andare più forte di tutti con la sua Dyane arancione. Il buon Ivo Morini, che aveva un Transit, accettò la sfida e lo ammonì: "Se ti prendo ti vengo addosso". Alla curva della cantina sociale, delimitata da un muretto di cemento, Ballardini prese un brutta imbarcata e Ivo mantenne la promessa. :asd:

 

Tornando alle moto, gli stessi campioni di motociclismo locale sono nati proprio dalle sfide tra ragazzi, spesso per aggiudicarsi le grazie delle varie tabachette a cui ronzavano intorno. Era come una prova di virilità. Gli ultimi che mi vengono in mente sono Gresini e Capirossi che, oltre a truccarsi le loro stesse moto da mattina a sera, erano protagonisti delle gare sulle strade imolesi, ovviamente senza casco e in calzoni corti. Molti di loro, vista l'inguaribile "malattia", vennero avviati alle gare in pista proprio per evitare che cambinassero guai grossi.

Mario Lega seminava il panico a Lugo col suo Vampire

Quell'epoca è finita con l'Hondina Cub, con l'avvento degli scooter e la stretta del codice stradale sulle elaborazioni (da Cub a cubo), con conseguente chiusura dei tanti artigiani (e non solo, vedi Malaguti) e dei negozi specializzati. I ragazzini ora si sono trasferiti su feisbuk e hanno altri interessi.

La Motor Valley, marchio inventato dalla Regione Emilia-Romagna per valorizzare (?) le nostre origini, si limita a una serie di musei e ristoranti, non certamente una roba per attirare i giovani e quindi destinata a morire.

Tutto passa.

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Grazie mille GIo.

 

Ti facevo la domanda proprio perche', come sai, quest'anno sono tornato in Romagna a fare le ferie, e rispetto alle mie wild summer trascorse tra Cesenatico e Torre Pedrera ..., ho notato il totale disienteresse dei ragazzini e ragazzotti all'argomento motoristico (a parte che piu' o meno tutti si vantavano di avere un cugggino che aveva a che fare con "il Vale...").

30 anni fa invece nelle strade appena fuori le zone turistiche le sfide (piu' o meno come quelle da te citate) tra "milanesi" e ragazzi del luogo erano all'ordine del giorno..pardon, della notte.

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