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Sport invernali


Pep92

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Va beh, lui ha fatto il suo dovere, con il numero 1 in Slalom è imbattibile. Più che fortunato lui è stato sfortunatissimo Bank, che comunque sembra fuori pericolo. La pista si è rovinata un po' troppo, altrimenti Jansrud poteva anche portarsela a casa, comunque una medaglia che ha meritato. 

 

Adesso vediamo se centra il triplete, penso che in Slalom se le condizioni saranno le stesse di oggi già  partire con l'1 sarà  diversissimo rispetto al 7.

 

Paris ironizza dicendo che la sua migliore gara l'ha corsa in Slalom, ma c'è poco da ridere, ha preso una batosta colossale in Discesa perché dopo due prove e varie ricognizioni non è riuscito a capire come affrontare UNA curva. Esattamente come a Wengen. Per me uno così non sarà  mai davvero un campione, ha vinto sulla Streif due volte, per carità , ma se continua a perdere delle gare perché non capisce come affrontare singole parti di pista che ci stai a fare? Sarà  anche difficile e non lo discuto, ma un campione è forte in ogni condizione, sempre.

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La migliore combinatista è senza dubbio lei, dopo il ritiro della Riesch e gli infortuni della Vonn. Solo un errore poteva costarle il secondo oro. Mi spiace davvero per Lindsey, ne ha prese più in queste tre gare che negli ultimi sei-sette anni quasi, era in lacrime al traguardo, spero riesca a tirare fuori un bel Gigante per riscattarsi. Peccato che Fenninger e Gut abbiano smesso di provare lo Slalom, ci si divertirebbe molto di più anche in Coppa perché tutto sommato anche tra i pali stretti la classe è immutata.

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Oggi Team Event questo il tabellone iniziale

 

Austria-Argentina

Norvegia-Slovenia

Francia-Russia

Svizzera-Croazia

Usa-Finlandia

Svezia-Rep. Ceca

Germania-Canada

Italia-Gran Bretagna

 

ci saranno Hirscher per l'Austria, Ligety negli Usa e Neureuther per la Germania, questi gli italiani: F. Marsaglia, Costazza, Manuela Moelgg, Borsotti, Simoncelli e M. Marsaglia

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Infortunio per Mario Matt in allenamento ad Aspen, ha riportato una forte contusione alla caviglia destra, dovrà  osservare 3 giorni di riposo poi sabato saprà  se potrà  gareggiare

 

Jansurd torna a casa senza fare il gigante per puntare sulla Coppa

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Team Event all'Austria che in finale batte il Canada (che aveva eliminato l'Italia ai quarti) 3-1, terzo posto per la Svezia che batte 3-1 la Svizzera

 

tra gli uomini miglior tempo assoluto per Marcel Hirscher in 22".14; tra le donne miglior tempo assoluto per Eva-Maria Brem in 23".18 (entrambi i tempi segnati agli ottavi)

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A me Lindsey fa pensare alle grandi polivalenti degli anni novanta, da Vreni Schneider alla mia carissima Pernilla Wiberg, passando per le tedesche Ertl, Seizinger, Gerg.donne di acciaio che si rialzavano dopo infortuni e avversità  e che non si tiravano indietro davanti a nulla.sono una rarità  oggi e mancava da anni una figura come la sua. Niente a che vedere con Paersson e Kostelic, ma proprio nulla secondo me.la stimo moltissimo!

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Non astio, le stimo meno come atlete perché secondo me fanno parte della generazione "pompata", un periodo in cui lo sci era diventato estremo per strumenti tecnici e per fisico delle atlete che tra il 2002 e il 2011 erano diventate uomini nella corporatura, portando a una estremizzazione del fisico e alla predisposizione forzata per le discipline veloci.la tecnica secondo me aveva perso di importanza anche grazie allo sci corto e le donne grosse e possenti come uomini non erano belle da vedere come qualche anno prima. ci perdevano loro e secondo per perdeva lo spettacolo. la tecnica era caduta in secondo piano di fronte a fisici molto potenti che permettevano di ottenere prestazioni notevoli e alla fine erano due o treble atlete che si contendevano le gare e le coppe oltre al titolo che era pressoché deciso a dicembre. ero abituata e passavo dagli anni di Pernilla e Katia, con un sacco di outsider che insidiavano le classifiche di specialità  e spesso anche di coppa, oltre a rompere le uova nel paniere in combinata, come la svedese collega di Pernilla (non ricordo se si chiamasse Andersson, al momento ho in lapsus) che ogni anno a Maribor che si correva verso marzo a ridosso del fine di coppa la insidiava in slalom; o l'austriaca naturalizzata neozelandese Zali Steggal che in slalom andava davvero bene, o Sonia Nef.poi le insidie e gare sul filo del rasoio con le tedesche Ertl e Gerg che come Pernilla e Katia erano polivalenti. E ricordo che spesso in mezzo ci si metteva Urska Hrovat che era capostipite della generazione successiva Janica-Tina Maze.

Invece il periodo di Paerson e Kostelic era molto piatto rispetto allo sci che avevo amato e seguito per anni.

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Seguivo ancora poco poco ai tempi, probabilmente i ritiri in massa di grandissime atlete come Compagnoni, Seizinger, Wiberg, Street e i cali di Ertl, Gerg, Meissnitzer, Nowén lasciarono un livello in Coppa del Mondo un po' più basso. Qualcosa di simile a ciò che sta accadendo ora tra gli uomini. Uscivano spesso fuori delle outsider, però incostanti e magari neanche troppo quotate. Janica e Anja se la vedevano con la Goetschl, la Poutiainen e la Dorfmeister, oltre alla Putzer quando non si faceva male, poi erano le uniche due polivalenti e chiaramente dominavano la generale, cosa che tra i maschi attualmente nemmeno succede perché di polivalenti non ce ne sono in pratica.

 

Certo che comunque erano delle campionesse, quando la Kostelić ha iniziato a vincere aveva l'età  della Shiffrin circa, mi spiace tanto non averla mai vista contro una Vonn competitiva. Invece la Paerson ha avuto parecchie notti turbate dalla Lindsey, probabilmente :asd:

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quello che mi manca di quegli anni è la vocazione a essere polivalenti, come tutte le storiche sciatrici che abbiamo menzionato tra te e me nei post. La vocazione a essere polivalenti e concorrere per le combinate e le coppe di specialità  con più competitività . Sono sempre meno le avversarie a competere nel corso di una stagione. Negli uomini ora il buco si avverte anche di più effettivamente.ma mi mancava negli anni Paerson-Kostelic anche la tecnica che era venuta un po' meno a causa degli sci corti e molto larghi..io sono sempre stata amante dello slalom e con quegli sci secondo me all'epoca si coglieva meno eleganza.

poi col tempo anche io ho avuto una svolta e ho privilegiato e preferito la velocità  (anche dal vivo quando scio) però il primo amore non si scorda mai Pernilla Wiberg indiscussa regina tra i pali snodati.un mito.

Ah ah Ylva Nowen, vero!!!! E poi quella che menzionavo era Kristine Andersson. Un grande peccato la fine prematura della carriera di Picabo Street:avrebbe dato del filo da torcere nelle discipline veloci ancora per diversi anni, essendo più giovani di Pernilla, Katia e Hilde. Ma la Kildow, che tutti chiamiamo Vonn ormai, mi ricorda molto questa generazione e per questo mi piace molto. Anche le svedesi stanno facendo un bel lavoro, sono piacevoli da seguire nella loro evoluzione,tecnica e atletica!

Modificato da enrypernilla
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Beh le attuali protagoniste del circo femminile sono qualcosa di spettacolare, erano tantissimi anni che non si vedeva un lotto di atlete forti e polivalenti (o che comunque disputano almeno tre discipline) del genere. Vonn, Maze, Fenninger, Gut, Weirather, Rebensburg, Goergl, Hosp, Mancuso, più altre ottime specialiste come Shiffrin, Hansdotter, Pietilae-Holmner, Gisin, Kirchgasser, Brignone oltre alla neo-ritirata Riesch, cose da pazzi.

 

Il livello al maschile non è nemmeno paragonabile, l'iridato in Discesa non aveva mezzo podio all'attivo in questa stagione. Può vincere chiunque, e secondo me non è un fattore positivo. Nelle discipline tecniche si vede già  meno, con la presenza di Hirscher, Neureuther, Pinturault, Dopfer eccetera, in quelle veloci a parte due o tre nomi il piatto piange anche tra i migliori.

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Fenomenale Fenninger, oro in Gigante con grande vantaggio su una ritrovata Rebensburg e sulla Lindell-Vikarby che vinse l'anno scorso in Coppa. Prima manche strepitosa e seconda... anche, nonostante un grosso rischio di buttare tutto al vento. Ad un passo dal podio la Weirather, quinta la Maze, ottava la Shiffrin e quattordicesima la Vonn. Ottima la prima manche di Marta Bassino, che però esce nella seconda, buoni numeri comunque. Sedicesima quindi una Nadia Fanchini piuttosto scarica e stanca, ventesima la Moelgg e fuori la Brignone nella prima frazione.

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