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  1. irron3

    Lotus 72A

    La lotus 72, auto che rimarrà nella storia della formula 1
  2. znarfdellago

    Graham Hill

    Salve a tutti, oggi giro per mercatini fruttuoso, alle volte giri e giri e giri ... niente! Sono diventato fortunato possessore di questo ... ... Ho visto che ancora non c'era un 3D dedicato a Graham ed ho pensato di aprirlo. Ho rispolverato i miei appunti, già usati da un'altra parte e ... ... alla prossima Franz
  3. aleabr

    Karun Chandhok

    E venne anche il suo turno: indiano del 1984 ha debuttato nel 2010 con la HRT. In 10 gare il 14° posto a Melbourne è il massimo che riesce a fare. L'anno dopo (2011) una sola gara con Lotus (ora Caterham): 20°! Nel 2014 con l'arrivo della formula.e, viene chiamato dalla Mahindra ad affiancare Senna. Inizia subito bene: 5° in Cina e 6° in Malesia, poi si perde per strada. Melbourne 2010... HRT In Germania nell'unico GP corso con il Team Lotus (Caterham) era il 2011 A Pechino nel 2014 con la Mahindra.
  4. Francesco67

    LOTUS 97T MFH

    Ciao a tutti dopo circa 5 mesi di lavoro il modello non è ancora finito ma è ad un buon punto così ho pensato di condividere con voi qualche foto . Buona Domenica a tutti!!
  5. Alvy96

    Lotus E23 (2015)

  6. davide71

    Jochen Rindt

    E' troppa questa fortuna. Comincio un poco a preoccuparmi perché potrebbe non continuare." Risuonano beffardamente amare queste parole di Jochen Rindt, che così commentava la stagione che, fino a quel momento, lo stava consacrando tra i grandi piloti della storia. Nel campionato del mondo del 1970, il pupillo di Colin Chapman la fortuna se l' era però meritata, anche perché la sorte aveva un debito enorme con lui. Nato a Mainz, in Germania, il 4 aprile 1942, dopo pochi mesi di vita aveva perso i genitori, morti ad Amburgo sotto un bombardamento . Venne così affidato ai nonni che abitavano a Graz, in Austria e in Austria Rindt trascorse quasi tutta la sua vita, rimanendo cittadino Tedesco. Dopo il liceo, nel 1962 comincia a correre con una Alfa Romeo Giulietta T1 preparata da Conrero. Si rivela ben presto un pilota di talento e grintoso, uno che o "vince o rompe" ma, all'occorrenza, in grado anche di ponderare bene i limiti della vettura, tanto è vero che nel 1965 con una 250 LM., in coppia con Masten Gregory, firmerà l'ultima vittoria della Ferrari nella 24 ore di Le Mans. Intanto diventa il padrone incontrastato della Formula due, dove miete vittoria dopo vittoria, diventando il maestro della categoria. In Formula uno aveva esordito a Zeltweg con una Brabham BRM ma deve attendere il 1969 per vincere il suo primo Gran Premio, dopo essere stato notato ed ingaggiato da Colin Chapman, trionfa a Watkins Glen con una Lotus 49. Nel 1970 si aggiudica cinque Gran Premi, a volte in modo rocambolesco ma lui è sempre in agguato, pronto ad approfittare del più piccolo errore dei suoi avversari. La sua ultima vittoria, a Hockenheim, è forse la più bella ed esaltante. Batte Ickx in volata, meritandosi dalla stampa italiana l'appellativo di Jochen "GRINDT". Sabato 5 settembre 1970 secondo turno di qualifiche: Rindt è determinato a scendere in pista per avvicinare le Ferrari cercando come al solito un giro dei suoi, ma il destino interromperà per sempre la sua rincorsa alle 15.26 nei pressi della Curva Parabolica. Alla staccata la sua Lotus si dirigerà ad angolo retto contro il guard rail per via del cedimento di un alberino dei freni entrobordo che risultò letale. Uno schianto tremendo e partire da quel momento, tutto è quasi irreale, finito in un attimo. A nulla serve l’ultima folle corsa in ospedale con l’ambulanza, perché Jochen è praticamente morto sul colpo per via delle gravissime ferite subite nell’impatto. Sembrava impossibile crederci, perché pochi minuti prima di quel maledetto ultimo giro, Rindt firmava il solito autografo e salutava Nina con un bacio affettuoso prima di infilarsi nell’abitacolo della Lotus. Ai box la notizia giunge quasi subito ed è proprio l’amico Jackie Stewart che si avvicina alla bella moglie di Jochen sussurrandogli all’orecchio: “Vieni Nina Jochen si è fatto male….†Pochi giorni dopo Jochen Rindt venne seppellito nel cimitero monumentale di Graz, dove gli vengono tributati onori degni di un eroe nazionale. Alla cerimonia, parteciparono molti piloti e personaggi della F1, partendo da Colin Chapman, Jackie Stewart, Graham Hill e tanti altri. Tutta la città quel giorno si fermò in segno di lutto e affetto per il ragazzo dallo strano naso che aveva infiammato le folle amanti dei Gran Premi. Durante l’omelia, la banda intonò la canzone preferita di Jochen, The End di Earl Grant. Un titolo che viste le circostanze, suonò tristemente beffardo. Il Mondiale di F1 gli venne assegnato alla memoria (caso unico nella storia della F1), perchè Jackie Ickx non riuscì a sopravanzarlo in classifica. Il pilota belga della Ferrari, intervistato a fine anno sembrò quasi sollevato per non aver battuto Jochen. Ad aiutare Rindt nella conquista del titolo ci pensò il suo giovane compagno di squadra Emerson Fittipaldi, che proprio a Watkins Glen vinse un anno dopo Rindt il Gp degli Usa. Questo successo, consentì a Rindt di conservare la testa del campionato e arrivare finalmente al tanto sospirato titolo. Peccato che non riuscì mai a godersi la sua vittoria. Quel giorno ai piedi del podio, un ragazzo austriaco sollevò una sciarpa nera recante la scritta “Jochen viveâ€.
  7. S. Bellof

    Elio De Angelis

    Ventisette anni fa se ne andava Elio De Angelis, durante un test al Paul Ricard con la disgraziata BT55.
  8. 61066

    Davide Valsecchi

    Davidino è l'unico italiano in F1 (e probabilmente siamo a secco anche in GP2)
  9. Luke36

    Lotus 98T

    Non so se parlare di una monoposto del passato sia attinente alla sezione Nostalgia. Forse si. Quindi lascio ai moderatori e amministratori l'ardua decisione. Nel caso spostino il 3d senza problemi e lo collochino ove meglio sta Penso che non ci siano commenti da fare davanti a una simile bellezza.
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