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elvis

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Contenuti inviati da elvis

  1. elvis

    James Hunt

    Non è a Riverside ma al Winton Raceway di Benalla Victoria (Australia) dove vinse una gara nell' ottobre del '78.
  2. Uno 'specialista' nelle corse di durata: il belga Olivier Gendebien, qui ripreso al volante della Ferrari 250 TR 59 (1000 km del Nurburgring 1959).
  3. E' il 1966. Gurney con la Eagle Climax.
  4. Bella Gio, mi è piaciuta!
  5. Il 'Baffo'...... col ciuffo! (1965)
  6. (Un'immagine trovata casualmente tempo fa) Monza 1968 - Atmosfera di prove ufficiali del 39° Gp d'Italia. Inquadrata è la Matra 12 cilindri di J.P. Beltoise che sarà molto indietro sulla griglia di partenza. Ma.....guardate bene, sulla sinistra.......ma si, sono proprio loro: i fratelli 'Tino' e Vittorio Brambilla a passeggio per i boxes. Vittorio, fra l'altro, sembra vestire i panni del meccanico (forse per l'assistenza a qualche vettura nelle gare di contorno oppure per rientrare al più presto all'officina di famiglia?).
  7. Pensa, mi hai preceduto di poco! Volevo intitolarla 'La Monza che preferisco!'
  8. Gp d'Italia 1965 La Ferrari di Lorenzo Bandini in 'sottosterzo' (ma solo un pelino, eh?.......)
  9. Fantasia dei meccanici Ferrari di quel tempo: anche 2 gomme anteriori potevano servire da cavalletto.......
  10. E' il Gp di Spagna del 1968. Vinse Graham Hill a poco più di un mese dalla scomparsa del compagno di squadra Jim Clark davanti al neozelandese Hulme. Così, come nell'immagine.
  11. Riparazione.....acrobatica! (1965)
  12. No, era uno dei componenti dei pannelli che costituivano il telaio.
  13. Io l'ho trovata molto interessante, purtroppo sfortunata. Trattasi della Piper GTR, una vettura Sport inglese Gr. 6 che fu appositamente costruita per la 24 ore francese del 1969. Il progetto era di un certo Tony Hilder (ex collaboratore McLaren e Lola) e presentava queste caratteristiche: - telaio centrale tipo monoscocca con utilizzo di legno di balsa,resina poliestere e fibra di vetro - motore Lotus Ford bialbero di 1,3 litri - radiatori acqua e olio posizionati nella parte posteriore - Cx = 0,28, appena 30 pollici la sua altezza (76 cm) e un peso complessivo di circa 600 Kg La vettura arrivò alle qualifiche senza aver fatto collaudi approfonditi, cominciando a girare col pilota inglese Tim Lalonde. Pur dimostrando all'inizio buone prestazioni (era molto più veloce delle Alpine di uguale cilindrata), denunciò altresì scarsa alimentazione d'aria ai radiatori con conseguente surriscaldamento del motore. Furono così ampliate le prese d'aria ma la modifica causò la perdita del cofano posteriore lungo il rettilineo dell'Hunaudières. Alla fine, anche per problemi di omologazione motore, non fu possibile provare anche all'altro pilota inglese John Burton, per cui la bella vettura inglese mancò la qualificazione. Il progetto venne successivamente abbandonato a causa della prematura scomparsa per incidente stradale di Brian Sherwood che, all'epoca, era il titolare della Società.
  14. Che rabbia!!! E poi il nostro Arturo se la sarebbe davvero meritata una vittoria così prestigiosa!
  15. Mi sa che era questo!
  16. La 212E era soprattutto una bella consolazione per un tifoso Ferrari (visti i risultati deludenti delle altre categorie). Mi sembra di ricordare poi, che il settimanale 'Autosprint' (che ai tempi io potevo comprare solo saltuariamente) regalò ai suoi lettori il manifesto della vettura vincente.
  17. Questa non è una foto di Le Mans bensì della precedente 24 ore di Daytona. Qui sotto, un'immagine della splendida vettura impegnata sul circuito francese.
  18. Penso sia Reims '54
  19. E' il 1955 (nel '54 il Gp di Montecarlo non venne disputato). E' l'anno del tuffo in mare di Ascari con questa Lancia che in questa immagine riporta sulla carrozzeria dei numeri dipinti in modo provvisorio (prove?). In gara avrà i numeri verniciati completamente come si vede dalla foto del recupero.
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