Vai al contenuto

Jax

Bannati
  • Numero messaggi

    840
  • Registrato

  • Ultima Visita

messaggi inviate da Jax

  1. Dire che Ricciardo è "nettamente" più forte di Button e Raikkonen è da rotfl incontrollato

     

    Lo è di certo al momento...forse non negli assoluti ,è chiaro che ha fatto molto meno in F1 anche perchè è molto più giovane ma sicuramente,escluse le difficoltà  attuali in Red Bull,è senz'altro in un momento diverso della carriera rispetto a Button e Raikkonen,nessuno può negarlo.

  2. Ma Valentino ha 36 o 26 anni?

    Ieri mi sono emozionato come ai tempi d'oro...ora non so se riuscirà  a replicare gare così per almeno 1/3 dell'arco stagionale,ma se lo facesse potrebbe fare un pensierino per lottare (non dico vincere) per questo titolo.

    Ieri mi è sembrato il valentino "folle" del 2001 e 2002,con in pù l'esperienza della gestione...

    Basta vedere i suoi occhi,quando è sceso dalla moto,la "slinguazzata" alla telecamera,ha perso due anni i n Ducati,più uno in Yamaha per ritrovare automatismi e soprattutto autostima..

    La scorsa stagione è stato vice campione del mondo,battendo Lorenzo, ora è partito alla grande...

    Se batte Lorenzo,  in futuro,con   una moto che spero possa avere  qualche cavallo in più,pensare di battere Marques non è eresia !

    Su Valentino Rossi non si possono più sprecare parole....

    Lo tifo ininterrottamente dalla 125 (fregandomene talvolta anche della 250 e della 500) sono cresciuto con lui....con poesie così.... "l'emozione non ha voce"

    • Like 1
  3. No allora forse mi sono evidentemente espresso male..

    Vettel è tra i migliori piloti di oggi senza dubbio, e tra i migliori intendo ,Seb, Hamilton ,Ricciardo, ed in seconda battuta, nettamente più staccati, Button e Raikkonen (anche se sono lontani dagli anni d'oro) .

    Poi personalmente il migliore in assoluto per me ,resta Alonso ,ma proprio un mezzo  gradino sopra,tuttavia volevo appunto dire che nella F1 ,questi piloti sono tutti molto vicini,non c'è un dominatore assoluto (come lo era Schumacher) ,anche se Vettel è quello che ha vinto più mondiali,non è in assoluto il migliore,fa parte dei migliori..

    Ho poi evidenziato ,rispondendo a chi giustamente sosteneva che lo scorso anno Vettel le avesse prese da Ricciardo che la differenza prestazionale di qualsiasi atleta esiste da stagione a stagione,in pochi riescono sempre ad esprimersi allo stesso livello,le annate negative esistono,e sono sicuramente determinate  anche dal fattore  psicologico di un atleta (questo  lo ripeto avviene in tutti gli sport).

    Per questo ho parlato del confronto tra Vettel e Ricciardo dello scorso anno ..(l'ho scritto prima,quindi non mi ripeto) .

    Tutto qui..

    Circa la vittoria ,merito a Vettel,ma finalmente ieri si possono dare più meriti alla Ferrari,ieri abbiamo visto che il team Ferrari è cambiato,ma non solo a livello di vettura e primo pilota,ma soprattutto con ingegneri ed  uomini al muretto,erano anni che l'intero Team Ferrari non dava questa prova di forza..

     

    PS: Poi per me resta un peccato che questo cambiamento sia avvenuto proprio quando è partito Fernando,perchè a mio avviso ha dato molto alla Ferrari ed è stato il migliore dell'epoca post-Schumacher,e forse lo è ancora oggi.

    • Like 1
  4. Anche io apprezzavo Jos,era combattivo per quanto un pò "folle",con una testa migliore avrebbe ottenuto risultati migliori,però il talento ce lo aveva...

    Su Max ,non si avevano dubbi sulla sua velocità ,altrimenti non lo avrebbero preso dalla "culla" (anche se queste vetture aiutano a compiere questi grandi salti) è appunto la costanza da verificare..quell'entrata ai box ad esempio è stata proprio da "ragazzino",però la sua gara è stata ottima..

    Ad ogni modo,anche il suo compagno si scuderia nono è un debuttante malvagio ed è arrivato nuovamente a punti,mi sembra che la Toro Rosso sia competitiva..

    • Like 1
  5. O mio Dio.. ma avete capito quello che ho scritto ?

    Evidentemente no...e pure non parlo Arabo..

    Chi è che non pensa che Vettel non sia tra i piloti più forti in  F1 ? Certo non io...

    Leggete meglio, distrattoni.. ^_^

    • Like 1
  6. Povero Alonso,è stato il pilota più forte dell'era post -Schumacher (e per me lo è ancora),ma l'età  va avanti ed ha dilapidato molti anni importanti  con scelte sportive sbagliate (in questo ci vedo delle similitudini con Villeneuve) .

    Ora alla McLaren Honda,avrà  voglia di attendere...cosa che non credo lui volesse fare...

    La Honda purtroppo negli ultimi anni ha sempre avuto un potere seduttivo non indifferente,per poi far trovare lo "sventurato" con un pugno di mosche in mano...

    Deve solo sperare che in Mercedes o per  lo meno in Red Bull si apra uno spiraglio per il prossimo anno..e stare attanto ad andare sempre al massimo;prende un sacco di soldi,nel momento in cui si demotivasse o perdesse colpi,la Honda sarebbe capace in pochi anni di metterlo in discussione...(Anche se credo che Nando tenterà  "presto" una fuga)

  7. Guardate che le annate per i piloti,così come per gli sportivi in generale,non possono essere per molti fattori tutte uguali :

    Ad esempio Vettel,sicuramente non è, indiscustibilmente il pilota più forte in F1 (tipo come lo era Schumacher nei suoi anni ,un dominatore) nonostante i suoi 4 mondiali,ma fa parte dei più bravi...Ricciardo,che lo scorso anno ha vinto nettamente e meritatamente  il confronto è fortissimo ma lo scorso anno, era anche senza pressione,era la novità  in casa Red Bull ed ha avuto un'annata "psicologicamente" più facile di Seb che si avviava a chiudere il suo ciclo in quella scuderia.

    Nella F1 attuale non c'è un pilota che "sovrasti" un altro,a parte forse Alonso che ha sempre dimostrato di essere più forte del compagno di scuderia,anche se non aveva le vetture per vincere il mondale ( e lo scorso anno nemmeno per la singola vittoria)  bastano scelte azzeccate (come quelle di Ferrari e Vettel),positività  e consapevolezza di un restart,un pò di fortuna, ed ecco che forse si può imbroccare un anno di grazia rispetto agli altri concorrenti...

    La vittoria di Vettel ieri,è stata meritata,bella (perchè la Ferrari non vinceva da troppo) ,il pilota non ha commesso errori,ma la vera artefice della vittoria è stata la direzione corse al muretto..

    Finalmente c'è stata la "rivoluzione tecnica" che auspicavamo tempo fa.. ma perchè aspettare che se ne andasse Alonso ?

     

    Ps: Non vorrei che ora Vettel passi per lo Schumacher di turno ed Alonso faccia la fine di Alesi....

  8. La migliore gara da che Kimi è tornato in rosso,non c'è dubbio..

    Tuttavia nel computo generale resta ancora lontanuccio da Vettel,anche se degli spiragli  ,rispetto a quando c'era Alonso ,ci sono ; credo che Raikkonen anche se   non performante come il Tedesco,possa fare almeno da ottimo scudiero,anche perchè la macchina è guidabile e competitiva...non soffre psicologicamente Vettel anche perchè Seb è un ragazzo gentile,Fernando a livello mentale era più aggressivo.

    Forse ,una vittoria,se le cose gli vanno bene,quest'anno potrebbe anche conquistarla,a patto che la Ferrari dimostri questa costanza..

  9. Jacques Villeneuve: il figlio di Gilles che riuscì a battere Schumacher

     

    Jacques Villeneuve ha conquistato un Mondiale in F1, ma ha vinto anche in Indy e ha corso a Le Mans. Nonostante tutto, però, per molti continua ad essere ancora il figlio di Gilles...

     

    La lingua tagliente, i commenti sagaci: lo sguardo furbo non nascondono indecisioni quando lo vedi in TV. Tutti sanno che ha corso e vinto un mondiale e che il padre, Gilles, è stato l’idolo delle folle ferrariste. Di lui si sa poco o tanto, dipende. Jacques Josef Charles Villeneuve ha rappresentato per i tifosi della Ferrari un cruccio. Quello di vedere un Villeneuve campione del mondo di F.1, ma non al volante di una rossa. Anzi, nella stagione 1997 il canadese è stato colui che ha privato del titolo Michael Schumacher e la Ferrari dopo un inseguimento durato tutta l’anno e culminato nell’ultima, drammatica, sfida di Jerez nel GP d’Europa.

     

                                                      Ville2151.jpg

     

    Jacques: un destino annunciato in Ferrari. E invece...

    In quel tentativo di sorpasso alla curva Dry Sac si è completata una nemesi che 15 anni prima aveva impedito a papà  Gilles di diventare campione con una Ferrari. Quando Michael Schumacher ha chiuso la traiettoria uscendo di pista mentre cercava di impedire a Villeneuve il sorpasso, le sensazioni sono state contrastanti. Da una parte c’era il dispiacere di veder sfumare un titolo che la Ferrari inseguiva dal 1979, dall’altra la gioia di vedere un Villeneuve campione del mondo.

     

    Quando Jacques era bambino stava sempre nel box della Ferrari. Mentre papà  Gilles lavorava sulla macchina, Jacques giocava coi meccanici e qualcuno della vecchia guardia, quando lo incontrava nei box, non perdeva occasione per ricordare i tempi andati e le giornate a giocare nell’abitacolo della rossa. Ergo, Jacques era considerato uno della famiglia, un ferrarista ad honorem, anche se quel giorno di ottobre a Jerez per i tifosi della Ferrari è stato l’autore di una delle più grandi delusioni degli ultimi anni. Che Jacques avesse un conto in sospeso con la Ferrari è apparso ai più evidente. Quando è arrivato in F.1, al volante della Williams, si è subito imposto come pilota veloce, grintoso e, al contrario del padre, più un ragioniere alla Prost che uno votato al sacrificio.

     

    Jacques Villeneuve avrebbe potuto vincere già  il mondiale nel 1996, ma contro il compagno di squadra Damon Hill ci si è messo di mezzo un errore dei box, come troppo spesso è accaduto in passato alla Williams. Ma, nonostante questo, è stato nel duello contro la Ferrari e Schumacher in particolare che Jacques si è esaltato ed è diventato quello che tutti conoscono. Con manovre al limite e inventandosi delle traiettorie particolari, Jacques ha vinto il confronto diretto con Schumacher. Per tutti, basti ricordare il sorpasso all’esterno del curvone che immette sul traguardo a Estoril durante il GP del Portogallo del 1996. E’ stato uno dei momenti più esaltanti nella lotta fra Villeneuve e il tedesco. Con quel sorpasso Jacques andò a vincere la gara davanti a Damon Hill  e Michael.

     

                                                       _49538693_classicportugal1996_640.jpg

     

    Villeneuve - Schumacher: che duelli nel 1996

    Ma i due, in quel '96, si erano già  affrontati a Imola con Villeneuve davanti a Schumacher e in Belgio, a parti invertite. Quando scatta il mondiale '97 appare chiaro che sarà  un duello fra il canadese e il tedesco. Jacques non sbaglia l’avvio e dopo un ritiro nella corsa iniziale in Australia, vince in Brasile e Argentina. Poi si impone ancora in Spagna mentre, al contrario di papà  Gilles, in Canada non ha mai avuto fortuna. Schumacher, a inizio stagione, vince a Montecarlo e a Montreal, facendo il tris in Francia ma Jacques risponde per le rime a Silverstone. Tutta la stagione 97 si gioca su questo botta e risposta fino ad arrivare a Jerez. In Giappone Villeneuve è stato squalificato per non aver rispettato una bandiera gialla in prova. Il canadese teme mosse politiche della federazione a favore di Schumacher e quando si arriva a Jerez per l’ultima gara, la tensione è alle stelle.

    Ma avviene anche qualcosa di unico nella storia del mondiale: tre piloti segnano lo stesso identico tempo. Villeneuve, Schumacher e Frentzen fanno segnare 1’21’’072. Al via Schumacher brucia tutti, sembra avere la corsa in mano, ma a partire da metà  gara rallenta il ritmo fino a quando, al 48° giro, Villeneuve vede un varco all’interno della Dry Sac, in fondo al rettilineo principale. Schumacher si difende, chiude la traiettoria, la Ferrari e la Williams si toccano e Michael, che è all’esterno, finisce nella sabbia, lasciando via libera a Villeneuve e alla sua Williams. A Jacques basta il terzo posto, dietro alle due McLaren di Hakkinen e Coulthard, per vincere il titolo mondiale, ma la federazione ha la mano pesante nei confronti di Schumacher, ritenuto responsabile e lo esclude dalla classifica iridata e annulla tutti i punti e le vittorie conquistate, sul campo e lealmente, da Schumacher.

     

                                                 1334566119_mstz.jpg

     

    Dopo il Titolo tante delusioni

     

                                                                             3podio.jpg  

     

    Dopo il titolo mondiale, per Jacques ci sono solo delusioni. A fine 98' lascia la Williams e va alla BAR, squadra creata attorno a sé dal suo manager Craig Pollock con cui riuscirà  a conquistare dei punti,due podi,ma nessuna vittoria... Poi il ritiro dalla F.1 dopo una breve parentesi alla Renault, nel 2004, al posto di Trulli, e alla Sauber BMW che a metà  2006 lo sostituisce col debuttante polacco Robert Kubica. Dopo la F.1 Jacques si è sposato, ha avuto quattro figli, e ha inciso un disco in cui ricorda papà  Gilles: non lo aveva mai fatto in tutta la sua carriera di pilota. In questo i tifosi della Ferrari lo hanno apprezzato profondamente. Ma la voglia di correre è ancora tanta, al punto che l’anno scorso si è cimentato nel mondiale Rally Cross, è tornato a Indianapolis, ci riprova ancora. Ma fa il padre a tempo pieno, gli piace curare i figli in prima persona, tanto che un anno, a Singapore, dovette rientrare di corsa a casa perché non c’era la baby sitter e doveva farlo lui...

     

    Con il resto della famiglia i rapporti sono così e così, lui non ne parla molto, è molto discreto. Di suo zio Jacques, operato per un tumore tempo fa, meno che mai. E così dei nonni che lo hanno in pratica cresciuto. E’ ragazzo intelligente, uno che legge libri, ha cultura, col resto della truppa ha poco che spartire, ha vinto a Indy, ha corso a Le Mans, ha corso in F.1. Nonostante tutto, però, per molti continua ad essere ancora il figlio di Gilles…

                                                                  Paolo Ciccarone  (AutoMoto)

    • Like 1
  10. L'articolo "misterioso" che ho postato, il cui autore è un valido pilota della sua epoca, Charles Jarrott, è stato scritto nel..... 1906!!!

     

    Cioè ben centodieci anni fa....

     

    Quindi già  all'epoca, "era meglio prima". Come commentava Jacky Ickx (che riportava le parole di Jarrott in un suo pezzo), non c'è niente di nuovo sotto il sole.

     

    Però sono andato a cenare e per la fretta non ho potuto scrivere un'altra cosuccia..

    Si è vero, in ogni epoca storica c'è stata una parte dell'umanità  che avrà  detto e pensato  "era meglio prima", i romantici legati al sentimento , spesso tendono ad essere anche un pò reazionari e di certo in ogni epoca lo avranno pensato...

    Al contrario gli "illuministi" , più legati alla ragione,  tendono generalmente al progresso più sfrenato o meno, e possono risultare più cinici e disincantati nei confronti della vita, pertanto da sempre guardano di più a ciò che potrebbero ottenere nel futuro, più che  al passato che possono perdere.

    In effetti la storia umana , così come il genere umano è composto da persone pervase consciamente o meno da questi due diversi modi di essere , di intendere le cose.

    Però l'unica differenza sociologica che possiamo riscontrare tra le epoche che ci hanno   preceduto e gli ultimi venti anni è  secondo me questa :

    Prendiamo ad esempio un lasso di tempo limitato, dal 1900 al 1960,nonostante i diversi accadimenti (guerre mondiali, nascita e svilupparsi di diverse ideologie, caduta delle monarchie assolute, nazionalismo,colonialismo etc) c'era una costante nella società ...

    Ovvero la volontà  di acquisire  da parte di tutte le classi sociali, compreso le più umili,  un certo buon tono, di voler  sapere ben parlare, di volersi quantomeno mediamente  acculturare (non parliamo di laurea)  ,c'era una chiara condanna generale verso i modi più rozzi e gli istinti più bassi del genere umano...

    L'altro lato della medaglia era certo un classismo superiore , una maggiore, forse anche eccessiva pretesa di disciplina e rigore da parte della società , (compreso il rapporto genitore-figlio) uno stato più invadente che tendeva ad imporre in modo più manifesto le proprie volontà  sull'individuo...

    Dal 1968 in poi le cose sono gradualmente cambiate,i giovani chiedevano una parte più attiva nella vita dello Stato, maggior rispetto, più libertà  sociali, abbiamo assistito lentamente  alla nascita del mondo contemporaneo...con tutti i suoi innegabili vantaggi, ma anche con alcuni svantaggi.

    Ma diciamo che tra gli anni settanta e la prima parte degli anni novanta, si raggiunse un certo compromesso , era un mondo molto più libero di essere vissuto, con meno etichette sociali, meno vincoli , più emancipazione giovanile e femminile, con nuovi piaceri come il rapido svilupparsi della televisione, ma ancorato ad una certa moderazione; c'era più libertà  , ma molti valori ,soprattutto educativi ,pervenuti ancora dal passato, mantenevano  quegli anni in equilibrio tra progresso, innovazione ,e buon costume, non parliamo dei casi estremi ma della media generale ovviamente.

    Vi era fino agli anni novanta, una comune linea di azione da parte dei vari modelli sociali (televisione in primis) , ancora attenta al rispetto dei valori tradizionali e alla formazione di bambini e adolescenti con quei valori.

    Con l'avvento del nuovo millennio la bilancia non è più in equilibrio, si è cominciato ad assistere ad un lassismo totale  , si è cominciato a dare e ad avere tutto troppo in fretta, i modelli educativi tradizionali sono stati scavalcati completamente, complici soprattutto i Media, che hanno proposto una tv sempre più rozza, che segue dei modelli che fanno presa sugli istinti più bassi dell'uomo, volgarità , violenza, aggressività , sesso facile, la moda di infrangere regole ormai del tutto inesistenti ed inapplicate, tendenza ad un buonismo esasperato, volto a giustificare ogni comportamento che vada contro la comune morale....

    Se prima per un giovane di umile origine era importante sapersi presentare  a modo , saper parlare bene, elevarsi con il sacrificio dello studio o del lavoro, oggi (fortunatamente non in tutti) in diversi casi, bastano degli oggetti ed il loro possesso per elevarsi.

    L'esasperazione del benessere e del consumismo, una emancipazione troppo precoce (anche la facilità  con cui i bambini e i giovanissimi usano internet e lo scarso controllo dei genitori), unito ad un clima di anarchia socio-istituzionale e di incitamento da parte dei media agli istinti peggiori , hanno cambiato velocemente dalla fine degli anni novanta il mondo in cui viviamo

    Pensiamo allo status symbol rappresentato dai cellulari o forse parlo antico, degli I/Phone etc, si uccide anche pur di prenderli....

    Il punto è , dobbiamo purtroppo prenderne atto ,che dal 2000 ad oggi, L'Italia e forse il mondo Occidentale hanno subito un imbarbarimento  progressivo e una crisi di valori civili e sociali senza pari in nessuna epoca, se non quando i Romani cessarono di essere tali nei loro valori di civiltà  , decadendo dall'interno ancora prima che iniziassero le  invasioni.

    Per questo al di là  di corsi e ricorsi storici , dobbiamo comprendere che mai è esistita una così tale, rapida decadenza come negli ultimi quindici anni....

  11. L'articolo "misterioso" che ho postato, il cui autore è un valido pilota della sua epoca, Charles Jarrott, è stato scritto nel..... 1906!!!

     

    Cioè ben centodieci anni fa....

     

    Quindi già  all'epoca, "era meglio prima". Come commentava Jacky Ickx (che riportava le parole di Jarrott in un suo pezzo), non c'è niente di nuovo sotto il sole.

     

    Dio mio...è un documento storico...risale alla Belle Epoque ,prima dell'affondamento del Titanic...è impressionante vedere quanto sia moderno...corsi e ricorsi storici..complimenti Sundance ,quelle pagine mi hanno emozionato... più di cento anni porca miseria...

    Anche in quel caso analizzando,vi era una transizione in atto,era quel mondo pieno di spinta propulsiva ,positivismo ,il mondo si apriva al commercio globale e la tecnologia era la nuova religione..transatlantici imponenti,i primi aerei ,Jarrott era evidentemente un romantico e non viveva bene quel cambiamento ....

    Il mondo nel 1906 cominciò a diventare all'improvviso molto aperto,i commerci su larga scala per la prima volta cominciarono a far nascere grandi compagnie di magnati per i quali naturalmente il profitto ed il cinismo erano la regola: non si era mai assistito prima ad un tale momento di benessere e ricchezza diffusa,soprattutto per la classe Borghese,naturalmente..dovevano ancora crescere le condizioni sociali degli operai.

    Probabilmente il pilota rimpiangeva i tempi in cui nello sport c'era più libertà  d'azione rispetto alle nuove regole dettate dai nuovi investitori del tempo e denunciava il cambiamento psicologico dei suoi colleghi, più interessati al business che allo sfogo disinteressato della propria passione..

    Era un mondo che potremmo dire, facendo un paragone con oggi , cominciava a "globalizzarsi", quindi gli interessi economici delle lobby cominciavano ,come denuncia questo singolare articolo, ad entrare nel mondo dello Sport...

    • Like 2
  12. Non credo sia così semplice...

     

    Dimmi in che anno tu credi siano state scritte queste righe (chi lo sa, non spoileri  :P  ):

     

    seulw4.jpg

     

    Ti rispondo onestamente,senza aver compiuto ne ricerche ne cliccato sull'immagine, mi hai molto incuriosito..

    Secondo me sono parole di un pilota o qualche addetto ai lavori che in quel momento stava vivendo un passaggio,una transizioe,un cambiamento repentino del mondo delle corse...

    Forse inizio anni Ottanta...anche se parla della "corsa in circuito",quindi forse anche prima.

     

    Ps:il mio discorso era più sociologico però e meno legato all'estremo , la F1 è sempre estrema (forse e persino ancora oggi)

  13. Fino a 2 giorni fa i pochi casi di "suicidio allargato" in volo avevano visto come protagonisti piloti provenienti da paesi cosiddetti "poveri", extra europei o  extra occidentali che dir si voglia...Nessuno poteva immaginare che una compagnia come Lufthansa avesse dei sistemi di controllo idoneità  così blandi. Se è successo a loro, poteva succedere ad altri... Spero che il sacrificio di queste povere vittime porti, a livello mondiale, a riconsiderare le procedure per valutare l'idoneità  dei piloti e del personale di bordo.

     

    Sono d'accordo caro Lotus,tuttavia dovrebbero essere maggiormente attenti proprio sul profilo "psicologico",ad esempio abbiamo un amico che è un pilota della Meridiana,questo fa corsi di aggiornamento ,come tutti i suoi colleghi ,praticamente sempre,mi sembra almeno uno  ogni 6 mesi...

    Purtroppo fare dei test per valutare il profilo e l'idoneità  mentale in un determinato periodo,quello è il problema....la realtà  è che la "Teoria del Caos" alla fine trionfa sempre,dobbiamo renderci conto che il controllo non esiste e se da un lato odio prendere l'aereo (anche se lo prendo spesso) proprio perchè mette a nudo questa verità ,dall'altro non è detto ,proprio per la stessa teoria che gli aerei che prenderò nel corso della vita debbano precipitare,potrebbe essere più facile che venissi morso da una vipera il villeggiatura...

  14. Certo che i ritmi di questo periodo di crisi dove in tutti gli ambiti ti chiedono di essere sempre pronto, perfetto, infallibile... ti caricano di stress in modo assurdo e appena qualcosa va storto sembra la fine del mondo.

     

    Sarà  una mia impressione, ma 10 anni fa non c'era questa follia generale...

     

    Sono d'accordo ma non è la crisi...dieci anni fa il mondo era migliore in quasi tutti gli aspetti,se pensi agli anni novanta , che sembrano dietro l'angolo per alcuni e lontanissimi per altri,ti accorgi che erano anni molto migliori (per non parlare degli ottanta) :

    Mediamente le persone erano più educate ,così come la televisione,basta vedere su you tube  gli spot pubblicitari tra il 1995 ed il 2015, e ci si accorge su come i messaggi fossero mediamente,più puliti,sia alludeva ad esempio al sesso in alcuni spot (tipo Omnitel e la bella Megan) ,ma oggi  c'è un sessismo diffuso,c'è una pubblicità  di Jeans che mi sembra quasi un porno...

    Il linguaggio ed il costume erano meno volgari sia in tv che nel mondo reale, i bambini non stavano su Internet a 7 anni ,pensavano alle costruzioni o ai giocattoli..oggi vedo bambini di nove anni con i cellulari...all'epoca quando a 10 /11 anni si aveva  una scheda telefonica era già  molto...

    Anche tutti questi Reality ,questo voler proporre allo spettatore la realtà  di gruppi e convivenze forzate, ,con l'unica attesa di assistere ad  un  sicuro litigio, a parolacce,eccitazione  etc... oppure tutti telefilm del filone investigativo con morti -ammazzati ,squartamenti ,autopsie e sadismo...

    Il mondo attuale è diventato più grezzo,violento e volgare anche perchè si vede sempre violenza in Tv, i bambini di oggi sono sottoposti da un realismo e ad un bombardamento terribile,per forza che poi a 14/15 anni escono fuori le baby-gang che vogliono il cellulare del coetaneo e roba del genere... i genitori sono sempre più assenti ed assorbiti dal lavoro e lasciano magari i figli piccoli soli in casa,oppure per andare al ristorante costringono i neonati a stare svegli ,per puro egoismo,lasciando ai presenti nel ristorante ,il gusto di sentirseli nelle orecchie....

    • Like 3
  15.  

    Purtroppo non si vedono...

    Ma non c'è problema,ho i blu ray e mi diverto a fare questi "giochetti" di comparazione, secondo me in Italiano,Oberyn non ci perde niente,ha una voce più bella; in Inglese certo,comprendi anche il particolare accento che fa l'attore,un pò latino,per farlo risultare straniero rispetto agli altri Regni..però per me stiamo li,e nella globalità   della serie,preferisco sempre vederla in Italiano...

    Poi per carità  ,i gusti sono gusti...non condanno nessuno,sia ben chiaro..

  16. io invece dopo aver letto i ilibri la mollo proprio credo, ho fatto un rewatch mentre leggevo e mi fa cagare come serie adesso.

     

    Nooo ,non devi mai fare questo !  :)

    Anche io ho i libri,ma non li ho letti prima della visione della serie,li leggo dopo per approfondire...è logico che il libro è una cosa e l'adattamento è un altro,tuttavia se segui il mio "procedimeto" ,valorizzi l'intera opera e serie tv e libro non andranno in "contrasto".

  17. Anzi mi correggo,nel Trono di Spade alcuni personaggi li preferisco proprio in Italiano,tipo Oberyn Martell, il doppiatore di Tyrion,per quanto abbia una voce diversa mi piace molto,lo stesso dicasi per la Kalisi....Taywin ha una voce simile a Charles Dance,Jorah Mormont pure ha un ottimo doppiatore,insomma,forse le voci  saranno diverse dall'originale,ma il doppiaggio io lo trovo ottimo...

  18. Io ho un'amica straniera (Rumena) molto colta,laureata ed intelligente ,che si è trasferita in Italia ormai da tanti anni..

    Lei parla  Inglese,Francese,Rumeno ed anche un pò di Spagnolo e parlando dei film e delle serie tv ,mi ha detto lei stessa, che in Italia siamo "fortunati" ad avere una scuola di doppiaggio così espressiva ed importante,perchè nelle altre parti del mondo o mettono direttamente i sottotitoli,oppure i doppiatori non sono così bravi...e le persone si emozionano di meno..

    Non c'è dubbio che qualcosa (specie nelle serie tv) venga perso per strada con le traduzioni,tuttavia preferisco emozionarmi con il calore di voci familiari e preparate ,piuttosto  che assistere ai virtuosismi originali ,senza lasciarmi completamente trasportare e coinvolgere..

    Anche perchè non c'è niente da fare: La lingua madre resta sempre madre,puoi anche "adottarne" un'altra parlandola alla perfezione, ma,ad esempio, mi piace molto di più ascoltare "ti amo" al posto di "I Love you", anche perchè la nostra è una bella lingua...

    Ad esempio se ti guardi "il mercante di Venezia",nonostante non sia in Inglese,ti fai una cultura di termini e parole ormai desuete ma preziose ,raffinate e meravigliose, cosa che l'Inglese,almeno per me non potrebbe mai dare ad un non Inglese ,anche se sa comprendere l'Inglese...

    Io ho visto anche serie tv in lingua originale,con l'aiuto anche dei sottotitoli,ed in alcune parti ho fatto il raffronto..è ovvio che nei testi non c'è storia,ma i doppiatori sono bravi,alcuni hanno quasi la stessa voce,penso al trono di spade..

    • Like 1
  19. Ho notato che ultimamente (in giro da commenti vari su yt e con amici) va di moda dire che le serie tv doppiate fanno schifo

     

    come se dire "ah no, io le guardo solo in lingua originale sottotitolata" fosse di moda

     

    eppure a me sembra che i doppiatori italiani siano fra i più bravi al mondo

     

    e poi parliamoci chiaro, io credo che anche se senti in lingua originale ma non la capisci e hai bisongno dei sottotitoli... ma che cosa ti vuoi gustare!!!??

     

    Assolutamente d'accordo,sembra quasi una moda !

    Per carità ,lo sfizio di ascoltare la voce "reale" degli attori me lo tolgo,ma i doppiatori Italiani sono i migliori al mondo e questo è riconosciuto da tutti,anche dagli stessi attori di Hollywood .

    I doppiatori , sono essi stessi degli attori,e per quanto le opere  in lingua originale ed anche con i sottotitoli si comprendano, per me non c'è niente da fare: la serie tv o il film,lo apprezzo nella "mia" lingua avendo la possibilità  di avere una visione libera e non condizionata da scritte e cose del genere..

    Poi se uno vuol fare un pò di esercizio d'ascolto..va bene,ma questo è un altro discorso..

     

    Ps : Di recente ho molto apprezzato una pubblicità  della costa crociere in cui dice "perchè dire Gentleman e non Cavaliere"... è vero che l'Inglese è la lingua (insieme al Cinese) più parlata nel mondo,ma in questo apprezzo molto i Francesi,che restano fieri di parlare nella loro "madre lingua".

    • Like 1
  20. La depressione purtroppo è la malattia del secolo e non è da sottovalutare, in questi casi non bisogna lasciare sole le persone,anche se sono poco recettive,bisogna sempre spronarle ed anche stuzzicarle...

    Mio padre ha passato un momento così..in cui pensò seriamente  anche al suicidio,tuttavia presa in tempo la depressione viene smascherata,il problema è che a volte non si riesce a riconoscerla...in genere comincia con una sorta di apatia e con il voler isolarsi.. (almeno per noi così è stato) non rispondendo a stimoli esterni...

    Comunque depressione o meno,il copilota si è portato con se 200 persone;immagino anche la disperazione del pilota (uomo navigato)  che non ha potuto far ritorno alla cabina,per salvare l'aereo e le persone...

    • Like 4
×
×
  • Crea nuovo...