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Showing content with the highest reputation on 02/27/21 in all areas

  1. Bella ricerca anche se non in linea con lo spirito di questa raccolta che vuole rappresentare le vetture impiegate nel campionato a titolo mondiale. Ad ogni modo, da quel che si vede il nostro protagonista Fangio, non ha gareggiato nella Lavant Cup ma è apparso in occasione della gara Open... In più, da quanto si deduce dall'immagine in movimento, non è alla guida della n°46, come nella foto di posa ma sta pilotando la n°4. Molto probabilmente si è anche divertito ma in 6 giri ha preso 1' da Hawthorn alla guida di identica vettura . Ecco, questo anche per evidenziare quanto non sia agevole reperire informazioni precise di queste epoche da trattare con tecniche da "archeologo" ...
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  2. DATI GENERALI Scuderia: Elf Team Tyrrell Anno di produzione: 1978 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Ockham (GBR) Progettista: Maurice Philippe Impiegata nel: 1978 Piloti: Didier Pironi, Patrick Depailler STATISTICHE GP Disputati: 16 Vittorie: 1 Podi: 4 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: 4° posto Campionato Costruttori
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  3. Ai pochi utenti che conoscono e a cui importa qualcosa di Mikkola, penso di far cosa gradita postando questa intervista di Martin Holmes apparsa sul n.22 del 1987 di Autosprint, alla vigilia dell'Acropolis, centesima gara iridata di Hannu dall'istituzione del Mondiale nel 1973 (Hannu si ritirò definitivamente nel '93). Tuttavia Mikkola dopo aver iniziato a correre nel '63, aveva già vinto moltissimo a livello internazionale dal 1968 al 1972, ad esempio mettendo assieme 3 vittorie consecutive nel "suo" Mille Laghi (che poi rivincerà altre quattro volte, per un record ancora imbattuto di 7 vittorie in Finlandia), il Safari '72 (primo europeo a vincerlo), e la massacrante maratona Londra-Messico nel 1970 di ben 26mila km.
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  4. Gran vittoria di Zubcic Bella gara del giovane Della Vite, classe 2001, che è arrivato 16mo. finalmente un millennial che fa intravedere buone cose, ora però deve confermarsi
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  5. 14 aprile 1952, The Easter Goodwood Meeting. Ci sono 8 corse: Lavant Cup Race, 6 giri F2 (2000cc) Earl of March Trophy Race, 6 giri F3 (500cc) Chichester Cup Race 6 giri, Formula Libera Richmond Trophy Race, 12 giri, Formula 1 (1951) First Easter Handicap (6 Laps—Unblown Sports Cars) Second Easter Handicap (6 Laps—Cars in Racing Trim) Third Easter Handicap (6 Laps—Cars in Racing Trim) Fourth Easter Handicap (6 Laps—Cars in Sports Trim) La cronaca: Chichester Cup Race (6 Laps—Formula Libre) The astonishing Hawthorn and his impressive Cooper-Bristol, engine note crisp and clean, gear-changes mere punctuations of exhaust note, tail slides skilfully held, won again, by a very good margin, from Tony Rolt, with the ERA-Delage. The first lap produced a thrill, when AG Whitehead’s old ERA spun leaving the chicane. Luckily, the following cars missed it but the incident slowed them as much as it speeded up onlookers’ hearts. Ken Richardson, late of BRM, in Vandervell’s “Thinwall” 4½-litre Ferrari, did not get as far as this, as he followed his habit of leaving the course. Duncan-Hamilton was going safely in third place in his Talbot, pursued at a discreet distance by Poore’s big Alfa-Romeo. Allard’s Chrysler TT Allard, with four carburetters and four-speed gearbox, was coming along strongly and had the satisfaction of passing the great Fangio (Cooper-Bristol), although Fangio was going through the corners with great elan and obviously having fun, after being baulked on the first lap. The order of the remainder through the chicane on the last lap is indication of how the race went—Poore, Allard, Fangio, Kelly (Alta), James (4CLT Maserati), Baird (Baird Griffon—tubular chassis containing Baird’s 4CLT Maserati engine), Gerard (1½-litre ERA) and GN Richardson (ERA). It is interesting and cheerful that Brian Shawe-Taylor entered an ERA for Thompson or Abecassis to drive, although it non-started. Wharton retired after a tough drive in the Scuderia Franera 2-litre ERA. AUTHOR Motor Sport. Maggio 1952 Se, gareggiava "El Chueco" 1 41 Mike Hawthorn (GB) L.D.Hawthorn Cooper-Bristol T20 (2.0) 10'06.8" 6 1 2 53 Tony Rolt (GB) R.R.C.Walker ERA-Delage 15S8 (1.5 S C) 10'16.8" 6 2 3 60 Duncan Halminton (GB) J. Duncan Halminton Talbot-Lago T26C (4.5) 10'38.0" 6 5 4 56 Denis Poore (GB) R. D. Poore Alfa Romeo 8C-35 (3.8 s c) 10'50.0" 6 8 5 65 Sydney H. Allard (GB) S. H. Allard Allard (5.4) 10'58.2" 6 10 6 46 Juan M. Fangio (RA) Ecurie Richmond Cooper-Bristol T20 (2.0) 11'00.0" 6 13 ? 6 Bob Gerard (GB) F.R.Gerard E.R.A. B-Type (1.5 s c) - ? 7 ? 29 Ken Wharton (GB) Scudería Franera E.R.A. (2.0 s c) - ? 6 ? 36 Gordon Watson (GB) G. M. Watson Alta F2 (2.0) - ? 14 ? 50 Ken Richardson (GB) G.A. Vandervell Ferrari Thin Wall Special (4.5) - ? 4 ? 52 Graham Whitehead (GB) A. G. Whitehead ERA B-Type (1.5 s c) - ? 3 ? 55 Geoff Richardson (GB) G.N. Richardson R.R.A.-E.R.A. (1.5 s c) - ? 15 ? 57 Joe Kelly (GB) J. Kelly Alta GP (1.5 s c) - ? 13 ? 59 JohnJames (GB) J.M.James Maserati 4CLT/48 (1.5 s c) - ? 9 ? 61 Bobbie Baird (GB) W.R. Baird Baird Griphon (1.5 s c) - ? 11
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  6. Nell'86 finirono per bocciare la sprint race, ma all'epoca non c'era digitale, social e chat.
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  7. Didier qualifying his 008 in Brands Hatch
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  8. Desiré Wilson, Melchester Racing, Oulton Park, Aurora F1 1979
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  9. Patrick - Monte Carlo winner
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  10. DATI GENERALI Scuderia: Equipe Renault Elf Anno di produzione: 1980 Motore: Renault-Gordini EF1 V6 1492cc turbo Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Michelin Luogo di Produzione: Viry-Châtillon, Essonne (FRA) Progettista: François Castaing, Michel Tétu, Marcel Hubert Impiegata nel: 1980 Piloti: Jean-Pierre Jabouille, René Arnoux STATISTICHE GP Disputati: 14 Vittorie: 3 Podi: 1 Pole Position: 5 Giri Più Veloci: 4 Miglior risultato: Renault, 4° posto nel Campionato Costruttori 1980 RE20 Con la RE20 il progetto Renault Sport in F.1 giunse a maturità: la nuova vettura era una diretta evoluzione della RS10 e montava l'ultima evoluzione del motore turbo Renault EF1 che spigionava 520 CV di potenza, ovvero oltre cinquanta in più rispetto al Ford Cosworth, ancora riferimento per gran parte delle vetture in F.1. Dopo le due vittorie di René Arnoux nelle prime tre gare della stagione la RE10 – che aveva perso la "S" nella sua sigla per sottolineare ulteriormente l'impegno della casa madre e non solo del suo reparto corse – sembrava la vettura da battere, ma ancora una volta l'affidabilità giocò un ruolo importante. I troppo problemi meccanici con conseguenti ritiri impedirono ad Arnoux e Jabouille di lottare per il Titolo. Inoltre un gravissimo incidente occorsogli durante il Gran Premio del Canada in seguito al quale subì numerose fratture alle gambe, segnò la fine della carriera dello storico pilota del team Jean-Per Jabouille, l'uomo che più di tutti aveva contribuito in pista allo sviluppo di quella geniale e difficile idea che era il motore turbo. Al suo posto la Renault in vista della stagione 1981 decise di chiamare un giovane e promettente pilota francese, Alain Prost. ( Massimo Piciotti )
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  11. Desire Wilson in centro a Londra con tanto di leone... Gareggerà con la 008 nell'Aurora AFX British F1 Championship...
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  12. DATI GENERALI Scuderia: March Engineering - First National City Bank Anno di produzione: 1976 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Duckhams Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Bicester (GBR) Progettista: Robin Herd Impiegata nel: 1976 Piloti: Ronnie Peterson, Hans Joachim Stuck STATISTICHE GP Disputati: 1 Miglior risultato:
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  13. DATI GENERALI Scuderia: Beta Team March Anno di produzione: 1976 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Shell Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Bicester (GBR) Progettista: Robin Herd Impiegata nel: 1976 Piloti: Vittorio Brambilla STATISTICHE GP Disputati: 16 Miglior risultato: 6° posto GP Olanda
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  14. DATI GENERALI Scuderia: March Engineering - Conte Zanon Anno di produzione: 1976 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Duckhams Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Bicester (GBR) Progettista: Robin Herd Impiegata nel: 1976 Piloti: Ronnie Peterson STATISTICHE GP Disputati: 3 Vittorie: 1 Podi: 0 Pole Position: 1 Giri Più Veloci: 1 Miglior risultato:
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  15. DATI GENERALI Scuderia: March Engineering - Jagermeister Anno di produzione: 1976 Motore: Ford Cosworth DFV V8 2993cc. Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Shell Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Bicester (GBR) Progettista: Robin Herd Impiegata nel: 1976 Piloti: Hans Joachim Stuck STATISTICHE GP Disputati: 3 Miglior risultato:
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  16. DATI GENERALI Scuderia: Equipe Renault Sport Anno di produzione: 1976 Motore: Renault-Gordini EF1 V6 1492cc turbo Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Michelin Luogo di Produzione: Viry-Châtillon, Essonne (FRA) Progettista: André de Cortanze Impiegata nel: 1976, vettura laboratorio, solo test . Piloti: Jean-Pierre Jabouille Alpine Renault A500 Nel 1975, la Renault progettò di fare il suo ingresso in Formula 1 per la stagione successiva con il suo oggi celebre motore V6 turbocompresso e quell'iniziale progetto, come del resto quelli che avevano portato ai trionfi nei rally e a Le Mans, fu affidato all'Alpine. Fu quindi per testare il nuovo motore che nacque la "A500". Proprio in quel periodo, però, Bernard Hanon, presidente Renault, decise di costituire in seno all'azienda un reparto interamente dedicato alle corse: fu così che dalla fusione fra la Alpine e la Gordini nacque la Renault Sport, la cui sede fu spostata a Viry-Châtillon, dove sorgevano gli stabilimenti ex-Gordini. Così, quando il progetto fu maturo. il nome Alpine scomparve per lasciare posto esclusivamente al marchio Renault. La A500 si trasformò nella RS01. La rivoluzionaria vettura turbo si dimostrò subito nei test velocissima, con prestazioni eccezionali, ma anche estremamente fragile e soggetta a frequenti rotture dovute al calore generato dalle turbine. Un difetto che la Renault impiegò diversi anni a limitare. Era però un progetto vincente e la storia gli renderà giustizia. ( Massimo Piciotti )
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  17. DATI GENERALI Scuderia: Equipe Renault Elf Anno di produzione: 1978 Motore: Renault-Gordini EF1 V6 1492cc turbo Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Michelin Luogo di Produzione: Viry-Châtillon, Essonne (FRA) Progettista: François Castaing, André de Cortanze, Marcel Hubert Impiegata nel: 1978 Piloti: Jean-Pierre Jabouille STATISTICHE GP Disputati: 14 Miglior risultato: Jabouille, 4° posto nel GP USA Est 1978
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  18. DATI GENERALI Scuderia: Equipe Renault Elf Anno di produzione: 1977 Motore: Renault-Gordini EF1 V6 1492cc turbo Telaio: Monoscocca in alluminio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Michelin Luogo di Produzione: Viry-Châtillon, Essonne (FRA) Progettista: François Castaing, André de Cortanze, Marcel Hubert Impiegata nel: 1977 Piloti: Jean-Pierre Jabouille STATISTICHE GP Disputati: 5 Miglior risultato: non ha mai terminato una gara RS01 Fondata da Louis Renault nel 1898 insieme ai fratelli Marcel e Fernand, la Renault si coinvolse da subito nelle competizioni: Marcel Renault, in qualità di pilota, vinse la Parigi-Vienna nel 1902, ma trovò la morte nello stesso anno durante la Parigi-Madrid. Una Renault vinse con il franco ungherese Ferenc Szisz il primo Gran Premio della storia, quello dell'Automobil Club de France del 1906. Sport e Renault sono da sempre un connubio vincente: basti pensare ai suoi grandi successi nei rally a partire dal primo titolo mondiale FIA del 1973 con al Alpine A110, ai trionfi nei prototipi con la Alpine A442 che vinse a Le Mans nel 1978. Fu Gerard Larrousse, su incarico del presidente della Renault Bernard Hanon, a fondare nel 1975 la Renault Sport dalla fusione della Alpine e della Gordini, precedenti "branchie" sportive della casa. Fu subito deciso l'impegno in F.1 affidato alla direzione sportiva di Jean Sage e pianificato intorno ad una rivoluzionaria scelta tecnica che finì per cambiare il volto della Formula Uno in pochi anni: il motore Turbo. Ma gli inizi non furono facili. Yellow Teapot. "Teiera Gialla". Fu infatti questo il soprannome decisamente canzonatorio che i caustici giornalisti inglesi riservarono alla Renault RS01 vedendo il grande sbuffo di fumo bianco uscire dalla bancata della vettura dopo la rottura della turbina nel Gran Premio di esordio a Silverstone. Un destino frequente per la RS01 e per la sua rivoluzionaria propulsione che piombò in una Formula Uno ancorata da anni al Ford Cosworth e che si stava occupando di tutt'altri temi tecnici come l'effetto suolo. Certo i britannici non si tirarono indietro avendo la possibilità di pungere i propri dirimpettai d'oltremanica. Ma non potevano immaginare che cosa sarebbe successo nella F.1 nel giro di un paio di anni. Il Turbo divenne indiscutibilmente la tecnologia vincente, cui si votarono tutti i costruttori ed il merito di questa geniale innovazione è tutta della RS01 e del suo motore EF1. L'estrema fragilità del turbo, ma anche la sua enorme potenza, furono da subito caratteristiche chiare della vettura. Comparsa nel 1977, non riuscì a finire nemmeno una corsa in quell'anno, sempre fermata da problemi tecnici. E non andò meglio nel 1978 quando riuscì ad essere classificata quattro volte ma in realtà arrivò al traguardo solo in due occasioni e a punti solo una volta, nella penultima gara della stagione a Watkins Glen. Ma la tenacia di Jean-Pierre Jabouille, figura chiave nel lento ma costante miglioramento della vettura, e dei tecnici Renault fu premiata nel 1979. La vecchia RS01 iniziò la stagione strappando una pole position a Kyalami, ma la nuova RS10, il cui sviluppo fu in gran parte permesso dalla esperienza sulla RS01, portò finalmente la prima vittoria alla Renault. La RS01 resta certamente una delle più iconiche vetture-pietra miliare nella storia della Formula Uno. ( Massimo Piciotti )
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  19. Ero convinto che vi fosse già un thread su Hannu, e invece pare di no. Sono sconvolto dalla sua scomparsa, Mikkola era già un monumento vittorioso pluridecennale quando ero bambino e iniziai a interessarmi delle corse automobilistiche. Si pensa e si spera che i monumenti siano eterni. E invece il tempo è sempre limitato, dannazione.
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