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Il mio idolo quando andavo tutti i giorni in bici per ore.. Un ricordo dopo 9 anni.

È iniziato il Tour Down Under, la prima tappa è stata vinta da Sam Bennett che in volata ha regolato Jasper Philipsen, Erik Baska, Viviani e Greipel. questo il percorso

poco fa è stato presentato il giro d'italia numero 102. qui le altimetrie: http://www.cicloweb.it/2018/10/31/ecco-le-altimetrie-del-giro-ditalia-2019/ l'inizio è abbastanza soft rispetto alle edizioni recenti, mentre la seconda parte è enorme con un infilata di tapponi su cui spicca la tappa di ponte di legno, con gavia e mortirolo, l'arrivo sul nivolet, la tappa di como, che ricalca in parte il percorso del giro di lombardia, la tappa di courmayeur, con 4000 m di dislivello in soli 113 km, e la penultima tappa con manghen, rolle e croce d'aune. il percorso si apre e chiude con una prova contro il tempo rispettivamente a bologna, con la scalata del san luca, e a verona, con la salita delle torricelle. la terza prova contro il tempo, di oltre 30 km, con arrivo a san marino, si conclude con una salita di 12 km

Con la Tirreno-Adriatico apro il 3d ciclistico 2017 Presentato il percorso 2017, unico arrivo in salita al Terminillo, si passa anche da Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto

Come per lo sci alpino, direi che si può aprire una discussione apposita all'anno anche per il ciclismo, senza fare thread specifici per i grandi giri. Apro adesso questo thread perché, seppure in un periodo in cui il ciclismo è abbastanza dormiente (mercato a parte), si è scatenata la guerra. Da una parte l'UCI, la Federazione Internazionale, dall'altra l'ASO, organizzatrice del Tour e della Vuelta, oltre ad altre corse importanti in Europa. La questione è tutto sommato semplice: l'UCI vuole introdurre nel World Tour nuove corse, incentrate soprattutto al di fuori dell'Europa, come ad esempio il Dubai Tour (organizzato da RCS, come il Giro), ASO non ci sta perché non vuole perdere il suo ruolo centrale all'interno del ciclismo mondiale. Al momento, l'unico risultato ottenuto è che tutte le corse ASO non faranno parte del World Tour 2017, risultando pertanto inserite nei circuiti continentali (un po' come accadde nel 2008 per altre questioni). Per inciso, oltre ai due suddetti grandi giri, ASO all'interno del World Tour organizza "corsette" quali Parigi-Nizza, Parigi-Roubaix, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro del Delfinato, oltre alla purtroppo decadente Parigi-Tours, al Critérium International e ad altre gare che stanno prendendo piede negli ultimi anni, come Giro del Qatar, Giro dell'Oman, Tour of Yorkshire e Arctic Race of Norway. All'interno della grande riforma dell'UCI c'è anche un nuovo e dannatamente cervellotico sistema di organizzazione delle squadre, che ancora non ho ben compreso e al momento mi rifiuto di comprendere in quanto mi rifiuto di pensare che vada in porto, come soluzione. Ad ogni modo, la guerra (iniziata abbastanza in sordina a marzo) è definitivamente scoppiata e non so come andrà a finire. Non ho buone sensazioni, purtroppo. @Lui98, tu sai qualcosa in più a riguardo?

La settantesima edizione del grande giro più giovane, che scatterà sabato prossimo, si presenta come una grande rivincita dell'ultimo Tour de France. Un Tour che ha deluso molto le aspettative, che doveva essere tra i più combattuti di sempre ed invece si è rivelato essere tra i meno divertenti. Per questa edizione, la Vuelta percorrerà un gran numero di salite poco conosciute ma nonostante ciò saranno ben otto gli arrivi in salita, sei dei quali in alta montagna. Nelle scorse edizioni la corsa spagnola si è spesso rivelata essere il grande giro più spettacolare ed avvincente, e anche quest'anno non si preannuncia essere da meno. Confermata la presenza del vincitore dell'ultimo Tour, Froome, anche Movistar e Astana schiereranno i loro atleti migliori con Quintana e Valverde da una parte e Nibali e Aru dall'altra; sicuro assente invece il dominatore della passata edizione, Alberto Contador, la cui stagione si è molto probabilmente conclusa con la Grande Boucle. Si parte con una breve cronosquadre, seguita subito dal primo arrivo in quota su un GPM di seconda categoria. Gli arrivi della prima settimana sono tutti abbastanza tosti, solo quello di Málaga è davvero in pianura, venerdì il primo arrivo in salita difficile all'Alto de Capileira di La Apujarra vicino a Sierra Nevada. Risalendo la penisola a cavallo tra la prima e la seconda settimana, il mercoledì successivo vi è la tappa regina (unica sui Pirenei), interamente nel Principato di Andorra, con sei GPM dei quali quattro di prima categoria e un Hors Catégorie. La seconda settimana si conclude con tre arrivi in altra quota sulla Cordigliera Cantabrica. Dopo l'ultimo giorno di riposo, l'ultima settimana offre l'impegnativa cronometro di Burgos e altri due arrivi insidiosi, a Riaza dopo la discesa della Quesera e a Cercedilla dopo la discesa della ben più conosciuta Navacerrada, ultima difficile tappa di montagna che deciderà la corsa. Come sempre, verso la fine della prossima settimana uscirà la startlist definitiva.

Inizierà sabato prossimo il 102esimo Tour de France. Partenza dall'Olanda, Utrecht, e consueto arrivo a Parigi dopo 3360,3 chilometri. Quest'anno ci saranno tutti i big: dal vincitore dell'anno scorso Nibali al trionfatore del Giro Contador, passando per Froome, Quintana, Valverde e Rodrà­guez, oltre ovviamente ad un grande numero di outsider e ai migliori velocisti. A dispetto di quanto pensavo, il percorso è buono. L'unica pecca solo i chilometri a cronometro: 41,8, dei quali 28 a squadre... alla nona tappa, probabilmente con diverse squadre che già dovranno fare i conti con qualche ritiro. Si parte già in quarta dalla prima settimana, con il Mà»r de Huy (storica sede d'arrivo della Freccia Vallone) alla terza tappa, la tappa del pavé con arrivo a Cambrai il giorno dopo, sesta frazione con arrivo a Le Havre dopo un'altra salita spaccagambe (non marchiata come GPM ma che si farà sentire) e Mà»r de Bretagne (dove quattro anni fa vinse Evans) all'ottava. Dopo la cronosquadre, la seconda settimana propone il primo arrivo in salita a La Pierre-Saint Martin, salita lunga e tosta, poi Cauterets con salitella finale dopo la discesa dal Tourmalet, Plateau de Beille dove nel 2007 trionfò Contador, Mende dopo la tosta Croix Neuve e Gap dopo la discesa del Col de Manse. Ultima settimana con le salite più dure: arrivo di Pra Loup, già testato al Delfinato con la vittoria di Bardet dopo un'azione nella discesa dell'Allos; Saint Jean de Maurienne dopo il Col du Glandon e un continuo saliscendi; Croix de Fer e La Toussuire, dove nel 2006 scoppiò Landis prima dello "show" di Morzine; Télégraphe, Galibier e Alpe d'Huez nella stessa tappa per concludere in bellezza. Favoriti non ne vedo. La prima settimana andrà a favore di Valverde e Rodrà­guez, che sulle rampe da garage sono fortissimi, ma attenzione al pavé dove nessun uomo di classifica è particolarmente abile (Froome su tutti) e conterà tanto la squadra. Seconda settimana più per Nibali, dato che ci saranno due-tre arrivi al termine di discese tecniche. Terza e più dura settimana per gli scalatori, quindi Quintana, Froome e Contador. Nibali e Valverde vengono da un Delfinato in cui si sono moooolto risparmiati, e ciononostante si sono ben distinti, Froome ha dato tutto e ha annichilito la concorrenza, Rodrà­guez invece è rimasto in sordina e non saprei definirlo. Contador e Quintana sono rimasti in disparte correndo la Ruta del Sol, con il primo che ha prevalso con un'azione in discesa dal Port de Balès. Quando uscirà la start list definitiva esprimerò qualche previsione più approfondita. Sento che comunque sarà un bel Tour

Sabato prossimo scatterà da Leeds la 101esima edizione del Tour de France. Già annunciata la presenza del vincitore 2013 Froome, che se la dovrà vedere principalmente con Contador e Nibali. Protagonisti confermati anche Rodrà­guez, Mollema, van Garderen, van den Broeck, Greipel, Cavendish, Tony Martin, Cancellara e Porte. In settimana verranno definite anche le liste delle altre squadre, prima della presentazione di venerdì prossimo. Sei tappe di alta montagna, cinque di collina, nove di pianura (di cui una con tratti in pavé) e una a cronometro. Cinque arrivi in salita e consueta passerella finale sui Campi Elisi.

Giro d'Italia 2013 TAPPE NB: +++ (Liv. difficoltà ) 1 TAPPA Sabato 4 maggio Napoli-Napoli 156km + 2 TAPPA Domenica 5 maggio Ischia-Forio 17.4km +++ 3 TAPPA Lunedì 6 maggio Sorrento-Ascea Marina 212km +++ 4 TAPPA Martedì 7 maggio Policastro-Serra San Bruno 244km +++ 5 TAPPA Mercoledì 8 maggio Cosenza-Matera 199km ++ 6 TAPPA Giovedì 9 maggio Mola Di Bari-Margherita Di Savoia 154km + 7 TAPPA Venerdì 10 maggio San Salvo-Pescara 162km +++ 8 TAPPA Sabato 11 maggio Gabicce a Mare-Saltara (crono ind.) 55.5km ++++ 9 TAPPA Domenica 12 maggio San Sepolcro - Firenze 181km +++ RIPOSO 10 TAPPA Martedì 14 maggio Cordenons-Montasio 167km ++++ 11 TAPPA Mercoledì 15 maggio Cave del Predil-Erto (Diga Vajont) 184km ++ 12 TAPPA Giovedì 16 maggio Longarone-Treviso 124km + 13 TAPPA Venerdì 17 maggio Busseto-Cherasco 242km ++ 14 TAPPA Sabato 18 maggio Cervere-Bardonecchia 156km ++++ 15 TAPPA Domenica 19 maggio Cesana-Galibier Face Nord (Francia) 150km +++++ RIPOSO 16 TAPPA Martedì 21 maggio Valloire (Francia)-Ivrea 237km ++ 17 TAPPA Mercoledì 22 maggio Caravaggio-Vicenza 203km + 18 TAPPA Giovedì 23 maggio Mori-Polsa (cronoscalata) 19.4km ++++ 19 TAPPA Venerdì 24 maggio Ponte Di Legno-Val Martello 138km +++++ 20 TAPPA Sabato 25 maggio Silandro-Tre Cime Lavaredo 202km +++++ 21 TAPPA Domenica 26 maggio Riese PioX-Brescia 199km + Per altri dettagli,Gazzetta dello Sport Giro 2013 o Cycling the Alps