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Carlomm73

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messaggi inviate da Carlomm73

  1. 8 ore fa, 330tr ha scritto:

    Io credo che la macchina si sposasse perfettamente al suo stile.

    Ehi!, non era l'unico a guidare una Tyrell, né l'unico con un V8 dietro la schiena, né emerse guidando l'avveniristica 019 ad ali di gabbiano, bensì la precedente versione muso basso.

    Gli scatti alla partenza fuori dal mondo li fece vedere persino con la scolorita rossa primi '90, non esageriamo con l'esaltare la "discreta" Tyrell. Era l'accoppiata ad essere vincente, non la sola auto in sé, altrimenti Nakajima sarebbe diventato un Sato antelitteram, invece continuò a far (censura).:rolleyes:

    Se la Tyrrel fosse stata solo decente, con l'apporto di quelle gomme e del Ford sarebbe diventata la macchina da battere. Sono d'accordo che la combinazione pilota + macchina conta tantissimo, ma Nakajima non mi sembra un termine di confronto valido.

     

     

    6 ore fa, wastegate ha scritto:

    Concordo con chi dice che Alesi, al debutto, avesse un talento fuori dal comune. Questo considerata anche la tarda età alla quale cominciò a cimentarsi nelle competizioni, ed una gavetta non proprio ortodossa (renault 5 turbo...).

    Negli anni in cui avrebbe dovuto perfezionarsi si trovò a pilotare cancelli, con una squadra allo sbaraglio e senza riferimenti. L'unico fu Prost, e infatti nel 91 cominciò ad andare meglio copiando gli assetti del compagno. Ma poi il vuoto.

    Se avesse pilotato la FW14, e con tutto l'appoggio della Renault alle spalle, sarebbe diventato un grande campione. Ma anche da "acerbo" era tranquillamente al livello di Mansell, ed una spanna sopra Berger e Patrese. 

    Arrivò in F1 a 25 anni, e fece il suo primo campionato intero a 26. Per l'epoca era un'età accettabile (non paragonible ad oggi dove piloti approdano nella massima serie a 20 anni con esperienza limitata nelle formule propedeutiche).

    Sulla questione del talento era molto combattivo, come velocità pura ho qualche dubbio, e probabilmente aveva qualche lacuna nella messa a punto della vettura. 

    In ogni caso mancano le controprove, in Williams avrebbe potuto emergere definitivamente o essere stritolato da Mansell (quello del 1992 era fuori concorso per tutti)

     

     

  2. So che in tanti qui non sono d'accordo ma nel 1990 Alesi aveva 2 vantaggi rispetto alla concorrenza, anche delle macchine più competitive: le gomme Pirelli che erano leggermente superiori alle Goodyear e il motore Ford che consumava molto poco. Proprio a Phoenix quest'ultimo dato gli aveva permesso di partire col serbatoio riempito al 90% con conseguente miglior scatto alla partenza e possibilità nei primi giri di scappare via. Aveva sicuramente delle doti, il confronto con Fangio Poltronieri lo fece durante la prima fase del duello con Senna, quando si allargò in una curva per contro attaccare in quella successiva. 

    Poi sicuramente la scelta di andare in Ferrari piuttosto che in Williams nel 1991 ha condizionato sia la carriera che i giudizi che si possono trarre su di lui. 

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  3. Non ho visto la partita, ma questo problema di giocare alla pari per 40/60 minuti e poi crollare è cronico. Mi ricordo in una delle prime edizioni, proprio contro l'Inghilterra, ma a casa loro: dopo aver finito il primo tempo in parità(!) siamo finiti a -40.

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  4. 20 ore fa, Pep92 ha scritto:

    L'Italia esce a testa alta dalla prima partita del Sei Nazioni 2018 segnando due mete alla forte Inghilterra. Sono proprio curioso di sapere se il TMO funziona come il VAR 

     

     

    30 punti di scarto a testa alta? D'accordo che gli Inglesi sono (stra)favoriti per questa edizione, ma non esageriamo.

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  5. Negli anni '80 i GP Europei cominciavano, riferendosi al fuso C.E.T, spesso alle 15:00, qualche volta alle 14:30 e altre alle 15:30, mai alle 14:00. Si tratta di un ritorno all'antico con una piccola variazione che pochi hanno notato: gli orari di partenza sono tutti a .10, cioè 10 minuti in più rispetto all'ora precisa.

     

    Sapete che serve quello spazio? A permettere alle televisioni di mandare pubblicità per raggranellare altri soldi dagli sponsor.

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  6. 8 ore fa, Andrea Gardenal ha scritto:

    La cosa che più mi lascia sbigottito è lo spostamento di un'ulteriore ora del via del GP di Francia per far spazio ai mondiali.

    Credo che con Ecclestone non si sia mai vista una cosa del genere

    nel 2002 le qualifiche del GP di Germania furono anticipate alle 12:30, sempre per evitare la sovrapposizione con una partita dei mondiali di calcio.

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  7. Nella valutazione delle scelte di Liberty Media non bisogna solo considerare l'Italia e l'esclusiva che è stata data a Sky nel nostro paese; in altre nazioni è il contrario: ci sarà il ritorno in chiaro dopo anni di pay. In assoluto bisogna guardare la cosa nel suo complesso e bisognerebbe sapere esattamente cosa succede in ogni Stato.

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  8. Un canale piuttosto che un altro è indifferente per chi cerca appositamente quel programma e si informa. Viceversa si rischiano di perdere diversi spettatori occasionali che normalmente zappano col telecomando in ordine crescente: 1,2,3 etc. fermandosi dove vedono qualcosa che reputano interessante: ora dell'8, e ammesso di arrivarci il gran premio è già finito.

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  9. Vero, però il pay per view è diverso dalla pay-TV che c'è da noi. Secondo me il futuro sarà lo streaming a pagamento, come già fatto quest'anno da Eurosport per la pallacanestro (campionato Italiano ed Eurolega).

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  10. 17 ore fa, M.SchumyTheBest ha scritto:

    Mi piacerebbe vederlo paragonato anche a quello Mclaren 88-91, che è il quarto grande ciclo della storia. Quello Mercedes comunque è evidentemente quello più dominante in assoluto, con possibilità di battere tutti i record di durata. E le possibilità che continui per molti anni sono altissime; prima o poi dovranno inventarsi qualcosa per fermare la corazzata argento, non possono certo aspettare il 2021 (sempre che non vincano anche per allora).

     

    In realtà la Mclaren fu dominante nel biennio 1988/89, mentre nei due anni successivi ebbe a fronteggiare una volta la Ferrari e l'altra la Williams praticamente alla pari. Discorso analogo si può fare per la Red Bull del 2012 che si aggiudicò meno della metà dei gran premi di quell'anno così come per la Rossa di Maranello le stagioni dominanti sono stati il 2002 e 2004, come già analizzato più volte. 

     

    In sostanza quello che fa impressione è il triennio Mercedes 2014-16: 51 vittorie su 59 gare disputate sono un'enormità, e le 3 doppiette nel campionato piloti la normale conseguenza.  

  11. 14 ore fa, Ferrari F1 ha scritto:

    La Rai credo voglia puntare maggiormente sulla Champions. È legittima come scelta, anche se non condivisibile. 

    Intanto oggi, gironzolando su Twitter, leggevo che i mondiali potrebbero finire a Mediaset. Sarebbe davvero clamoroso 

    E' da qualche settimana che è presente questa indiscrezione, ma, analogamente alla F1, va trattata come tale finché non ci sono accordi definitivi.

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