Vai al contenuto

Carlomm73

Appassionati
  • Numero messaggi

    2549
  • Registrato

  • Ultima Visita

  • Days Won

    16

messaggi inviate da Carlomm73

  1. Il 11/11/2017 at 15:54 , Pep92 ha scritto:

    Ecco un paio di notizie uscite in questi giorni di Down

    Gli esami a cui si è sottoposto Folger hanno fatto luce in merito alle sue condizioni di salute, il tedesco è affetto da un ceppo della Sindrome di Gilbert, un disturbo genetico del fegato che colpisce tra il 2% ed il 5% della popolazione mondiale, tale malattia impedisce all'organo di smaltire correttamente le tossine. Adesso si sta sottoponendo a un processo di disintossicazione e dovrà cambiare abitudini alimentari. 

     

     

    Dorna Sports ha nominato Nicolas Goubert, attuale direttore tecnico di Michelin Racing, come direttore esecutivo della FIM Moto-e World Cup, il futuro campionato del mondo a motori elettrici che affiancherà le attuali competizioni della MotoGP dal 2019.

     

     

    E se ne accorgono adesso? Disturbo genetico non significa per forza che compaia dalla nascita, ma nell'età dello sviluppo sì: chi fa sport professionistico dovrebbe essere controllato minuziosamente.

    Intanto questa non sapevo dove metterla: http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/13-11-2017/motogp-marquez-mondiale-dovizioso-230585903034.shtml

  2. Il 30/10/2017 at 19:21 , Ferrari F1 ha scritto:

    Fosse per me, rimetterei la A a 18 squadre e toglierei i playoff dalla B.

    Alla fine, il Benevento è arrivato quinto o sesto in B lo scorso anno. 

     

    Per me non ha senso il sistema misto: o fai i playoff completi (e allora tutti sanno che la posizione finale in stagione regolare conta relativamente) oppure niente. Allo stato attuale se arrivi secondo sei promosso in A, se arrivi terzo (magari un punto dietro) allora ti tocca la fase successiva. Però se il vantaggio sulla quarta supera un certo numero di punti, allora sei ugualmente promosso direttamente. E analogamente per i playout.

     

     

    51 minuti fa, Pep92 ha scritto:

    Ecco il sostituto di Montella al Milan

     

    Fagli almeno fare il corso a Coverciano prima.

  3. 39 minuti fa, djbill ha scritto:

    Posso dire che nei social e testate più o meno giornalistiche vedo una specie di crociata contro Vettel semplicemente assurda e ridicola?

     

    33 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

    E dov'è finita la stampa tutta pro-Vettel e pro-Ferrari che dà sempre la colpa agli altri? Comunque no, non è del tutto assurda secondo me. Qualche limite il buon Seb lo ha (di)mostrato, anche se la Ferrari (vettura e squadra) lo ha aiutato ben poco a correre tranquillo, in questo finale di stagione.

     

    Non è una crociata, ma un'analisi obiettiva della situazione senza cadere in trionfalismi e giustificazioni campate per aria.

     

    • Like 1
  4. Il Drake ci teneva maggiormente, perché rinforzava il concetto che a vincere fosse la macchina (la sua macchina) e non i piloti. Infatti ha sempre voluto 2 piloti competitivi (Ickx-Giunti, Lauda-Regazzoni, Scheckter-Villeneuve, Alboreto-Arnoux/Berger etc.). Dopo la sua morte si è andati avanti ancora qualche anno con quella politica (Prost-Mansell prima e Alesi-Berger poi) fino all'arrivo di Schumacher e , soprattutto, di Todt, che aveva idee ben diverse al riguardo.

    • Like 1
  5. 44 minuti fa, Schumy81 ha scritto:

    Sufficientemente veloce e costante non direi proprio. Non se n'è parlato granchè, ma podio a parte anche l'ultimo weekend è stato un discreto pianto, sul piano velocistico. Il bello è che fu (ri)preso proprio per tornare ad avere la squadra a due punte invece, per fare da "pungolo" ad Alonso contando sulle due ottime stagioni che aveva fatto in Lotus (ed è pur sempre un campione del mondo, non parliamo del pur mitico Irvine). Ma l'aria di Maranello ha il potere di addormentarlo, si sveglia sempre per pochi ed isolati sprazzi (in particolare quando c'è da rinnovare, non a caso). Rimpiazzi ce ne sarebbero eccome, se si avesse il coraggio che hanno altri (vedi Red Bull).

     

    Mi sembra piuttosto chiaro che in Lotus aveva trovato un ambiente ideale per lui e che gli permetteva di esprimersi al meglio. Sul fatto che in queste ultime stagioni si sia accentuata la sua indole naturale ad andare a sprazzi penso che bene o male l'anagrafe qualcosa conti: nel 2007, quando vinse il mondiale, pur con la stagione particolare che ricordiamo, aveva esattamente 10 anni di meno.

     

     

    39 minuti fa, Phosphoros ha scritto:

    il fatto di giocare a una punta è controproducente spesso: non si ha il secondo pilota che può togliere punti all'avversario come ha fatto bottas quest'anno e il mondiale costruttori non si vince a meno di non avere una macchina di 4-5 decimi superiore alla concorrenza.

    I rimpiazzi se non ci sono si trovano (basta pagare :asd: ) e penso ad ocon, a ricciardo, a bottas ecc. Senza contare che c'è anche l'opzione dream team imponendo a vettel un compagno di squadra serio, anche perché vettel dovrebbe accettare per forza visto che non ci sono altri team in grado di farlo vincere ad oggi.
    Personalmente sono del parere che se le cose si vogliono fare si fanno altrimenti si inventano scuse e problemi, in ogni ambito ovviamente

     

    Giustissimo, ma penso che in Ferrari al mondiale costruttori diano importanza praticamente nulla.

  6. 18 ore fa, Kitt ha scritto:

     

    Hamilton, Mondiale di classe e di forza. Nessun britannico come lui

    Lewis Hamilton è tra i grandissimi. Lo era già, ma ora davanti gli restano solo Michael Schumacher, a quota 7 titoli mondiali vinti, e Juan Manuel Fangio a quota 5. Quattro trionfi iridati sono una cifra grande. Alain Prost smise dopo questo traguardo. Sebastian Vettel invece corre ancora, e vuole il quinto con la Ferrari. È bello pensare che Lewis e Seb nel 2018 lotteranno ancora ruota a ruota per la corona-cinquina. Sarà una sfida serrata, entrambi consapevoli che dopo i 30 anni bisogna sbrigarsi, anche perché alle loro spalle già scalpita un puledro di razza purissima come Max Verstappen, che aspetta solo gli venga data una vettura che valga le attuali Mercedes e Ferrari. Ma questa è un'altra storia.

    ORA SI CAPISCE NICO — Quello di Lewis è stato un mondiale vinto di classe e di forza. Non aveva affatto digerito il titolo 2016 di Rosberg, in cuor suo sapeva di aver qualcosa in più di Nico. E quest'anno ha mostrato a chi non avesse capito perché mai il tedesco avesse deciso di ritirarsi subito dopo la vittoria, a dicembre, lasciando la Mercedes nei guai per trovare un buon rimpiazzo, con molti fan e addetti ai lavori sconcertati. "Lewis ha alzato la mia asticella a limiti impossibili, irripetibili. Non potrei vivere un'altra stagione cosi, e al massimo rivincerei il Mondiale" aveva ammesso con ammirevole onestà Rosberg. Chiedere per conferme alla Ferrari cosa significhi lottare contro un animale da gara simile.

     

    LA DIVA E IL DIVO — Obiezione numero uno: Lewis aveva una Mercedes, la macchina migliore. È vero, ma solo in parte. Perché fino al GP d'Ungheria, prima della pausa estiva, al comando della classifica con 14 punti di vantaggio c'era proprio la Ferrari di Vettel. Il Cavallino e il tedesco sono stati avversari duri. Ma dal rientro dalle ferie in avanti, è stato solo Hamilton-show. Valtteri Bottas, pure lui su Mercedes, è praticamente sparito, incapace di portare agli stessi livelli di velocità di Lewis la "Diva", come hanno ironicamente soprannominato a Stoccarda la W08, per via dei suoi capricci nel reagire alle regolazioni. Guidare "oltre" i problemi di assetto e fare comunque risultato è sempre stata la qualità dei campioni veri. Mondiale di classe, dunque. La Diva e il Divo, che ormai spopola sui social e in giro per il mondo, tra amici cantanti, attori, modelle o calciatori.
    QUELLA DIFESA A SPA... — Obiezione numero due: è stata la Ferrari coi suoi errori e i guai di affidabilità a favorire Hamilton. Anche questo è vero, ma anche in questo caso solo in parte. Perché non va dimenticato che la Rossa arrivava da una stagione senza vittorie, ha recuperato alla grande il gap dalla Mercedes e fino al GP di Budapest, vinto bene, alla Ferrari non si potevano imputare grandi colpe (a parte l'intemperanza di Vettel a Baku). A Spa si è però visto uno dei "numeri" migliori di Lewis, che è riuscito a contenere nel finale il ritorno di Vettel che aveva appena indossato un treno di più veloci ultrasoft rispetto alle soft dell'inglese. Una difesa feroce, il segnale che la belva avrebbe dato tutto e molto di più prima di arrendersi. Pochi sono capaci di difendersi da una Ferrari con due mescole di svantaggio. Prova di forza vera. Poi, prima del patatrac rosso di Singapore, un altro weekend magistrale di Lewis, a Monza. Sabato fenomenale sul bagnato per la pole. Domenica perfetto in gara per la vittoria, con la quale ha ritrovato la vetta della classifica che non ha più mollato. La Ferrari ha le sue colpe, certo. Ma Singapore, forse il vero crocevia della stagione, è stato un altro gioiello di Hamilton, quinto al via, ma furbissimo a scavalcare la Red Bull di Ricciardo allo start, ingranando la seconda per non pattinare sull'asfalto umido. Poi l'incidente tra le rosse e Verstappen gli ha spalancato le porte della vittoria, ma lui si è fatto trovare pronto. Quattro mondiali vinti e due sfiorati, nel 2007 e nel 2016, nessun britannico ci era mai riuscito. Il resto è noia.
     
     

     

    Analisi condivisibile in toto.

  7. Ieri Mazzoni inascoltabile: ha ripetuto fino alla noia che la gara di Hamilton era "prestazione di basso livello", oppure "vincerà ugualmente il mondiale se Vettel non arriva nei primi 2, ma è decisamente sottotono". Per fortuna ne Capelli, ne Bruno, e men che meno Piola lo seguivano su quella strada.

  8. Nel 2012 nella prima parte di campionato la Ferrari era la macchina più competitiva in gara, ma per tutta una serie di problemi non raccolse quanto avrebbe potuto mentre nella seconda la Red Bull migliorò parecchio (i famosi aggiornamenti che per alcune scuderie erano efficaci e altre meno) e consentì a Vettel la rimonta e il sorpasso, ma col titolo ancora in bilico all'ultima gara.

  9. Il 22/10/2017 at 11:13 , TexasTerror ha scritto:

    Ridicoli. Sulla Rai invece Mazzoni ha elogiato bene Hamilton, come giusto che sia dopotutto. 

    Vero ma ha anche detto che Raikkonen aveva deluso (stesso tempo al millesimo di Ricciardo).

  10. Come sempre le statistiche che confrontano epoche diverse non hanno peso assoluto, però in questo we Lewis mi è piaciuto tantissimo. La competitività della Mercedes probabilmente lo aiuta anche a guidare rilassato, ma non solo va forte: riesce anche a gestire tutti i momenti della gara senza farsi prendere dal panico quando le cose non filano lisce come alla partenza ieri.

  11. 11 minuti fa, Kitt ha scritto:

    Lo fanno tutti...quando lo faceva Mourinho era un genio...lo fa Montella ed è uno che non capisce nulla

    Per me la colpa è di tutti...l' allenatore ha delle responsabilità, ma anche i giocatori fanno le loro belle cagate...dagli assist agli avversari davanti alla porta (Zapata?) ai rigori procurati al 90esimo (Rodriguez) a quelli che spostano gli equilibri, ma a favore degli avversari (Bonucci)

    E purtroppo i giocatori possono essere devastanti in questi casi...tanto la società se la prenderà (obbligatoriamente) con l' allenatore...basti vedere com'è finita in casa Bayern...ed Ancelotti non è di certo un signor nessuno...

     

     

    Dipende anche se e come hai giocatori per poter tentare una cosa simile. Anche Mancini nell'Inter post-calciopoli lo faceva (e spesso gli andava bene).

  12. 1 ora fa, sundance76 ha scritto:

    Eppure ricordo una volta che la pioggia inondò il circuito.

    A livello di amarcord USA, persino in Arizona, a Phoenix, ci fu un acquazzone nel deserto, durante le prove del GP del '90.

     

    Se non sbaglio al Sabato, e dato che in quel periodo le qualifiche ufficiali si disputavano sia al Venerdì che al Sabato pomeriggio rimasero validi per la griglia i tempi fatti nella prima sessione.

×
×
  • Crea nuovo...