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05 - Gran Premio di Monaco 1975


Andrea Gardenal

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Emerson Fittipaldi, McLaren M23/9 - Ford

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Nono in qualifica per problemi di assetto, si divincola abilmente nella ressa del primo giro e si porta al quinto posto. Ben presto raggiunge Scheckter ma non riesce a superarlo e perde parecchio terreno dai primi.

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Quando la pista si asciuga, si produce in una rimonta impressionante che gli fa quasi raggiungere Lauda.

Terzo podio in 5 gare, il 30° della sua carriera.

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Jochen Mass, McLaren M23/8 - Ford

Impegnato per gran parte della corsa in un gruppetto in lotta per le posizioni ai piedi del podio, conclude sesto dopo essersi fatto sorprendere da Depailler a 2 giri dalla bandiera a scacchi.

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Mike Hailwood, nove mesi dopo il botto del Ring.

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Patrick Depailler, Tyrrell 007/4 - Ford

Prove complicate anche per il francese (12°) che però in gara è protagonista di una battaglia molto dura, soprattutto nei confronti di Hunt che non la prende benissimo.

 

Dopo aver fatto segnare il giro più veloce della corsa supera anche Mass e chiude al quinto posto.

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Ronnie Peterson, Lotus 72/R9 - Ford

Il vincitore dell'edizione 1974 si presenta a Montecarlo con l'anello al dito.

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Superswede è in forma strepitosa e porta la 72 in seconda fila.

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In gara non è da meno. Salta Pryce alla partenza, passa Brambilla al Mirabeau e si attacca ai garretti di Lauda come un cagnaccio finchè la pista non comincia ad asciugarsi.

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Il cambio delle gomme gli costa tantissimo. Uno dei meccanici del posteriore non riesce a montare la gomma e Ronnie spegne il motore per non far salire troppo le temperature ma il riavvio è problematico. L'operazione termina dopo 1'24" e a Peterson non resta che accontentarsi del quarto posto finale, a meno di 40" da Lauda.

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Carlos Pace, Brabham BT44B/2 - Ford

Moco sfoggia una prestazione molto concreta nonostante la pista che non è sicuramente la più adatta alle caratteristiche della Brabham.

Con la pista bagnata riesce a mantenere la sesta posizione davanti a Hunt, anche se distaccato da Fittipaldi.

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I meccanici svolgono un ottimo lavoro durante il cambio gomme e il brasiliano conquista un insperato terzo posto.

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Vittorio Brambilla, March 751/3 - Ford

Vittorione è di nuovo protagonista in qualifica facendo segnare il 5° tempo, davanti a Regazzoni.

La partenza è buona ma Pryce alla Vecchia Stazione gli assesta una ruotata che piega il tirante dello sterzo di sinistra. Lunga sosta ai box e poi ritiro.

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Clay Regazzoni, Ferrari 312T/018

In prova va a sbattere ed è costretto a ricorrere al muletto.

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Nel corso del primo giro viene a contatto con Scheckter ma ha la peggio e deve perdere molto tempo ai box.

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In seguito subirà un'altra foratura per poi ritirarsi dopo un incidente alla chicane del porto.

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Niki Lauda, Ferrari 312T/023

Lauda porta al debutto il telaio 023 che gli darà enormi soddisfazioni.

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Per una volta ha un weekend pressochè perfetto. cominciando dalla seconda pole dell'anno.

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La partenza è ottima, anche grazie al nuovo tipo di schieramento molto sfalsato adottato appositamente per Montecarlo, e dopo l'autoeliminazione di Jarier deve guardarsi le spalle da Peterson e Pryce.

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Con l'asciugarsi della pista Niki sembra non avere più avversari ma nell'ultimo quarto di gara deve rallentare notevolmente per una perdita d'olio e permette a Fittipaldi di arrivargli molto vicino.

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Questo risultato riporta la Ferrari alla vittoria nel Principato dopo 20 anni e rappresenta la svolta definitiva nella carriera di Niki Lauda.

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55 minuti fa, Albi66 ha scritto:

La guida di Lauda a Monaco 1975 è una roba da proiettare in ogni scuola/corso di pilotaggio ...

E' impressionante l'instabilità delle macchine in uscita da Massenet.

Poi, vabbè, il posteriore a pendolo di Pryce e Peterson fa parte dell'ordinario...

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19 minuti fa, gio66 ha scritto:

E' impressionante l'instabilità delle macchine in uscita da Massenet.

Poi, vabbè, il posteriore a pendolo di Pryce e Peterson fa parte dell'ordinario...

Eh appunto....ma Lauda è spettacolare nella sua guida pulita e redditizia pur avendo alle spalle Superswede....

E ricordiamo ai teorici che le "difficolta' sono sempre le stesse"...che parliamo di monoposto con 500 cv,carico aerodinamico ridicolo rispetto ad ora, freni in acciaio,cambio manuale a leva ed elettronica completamente sconosciuta...

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Tom Pryce, Shadow DN5/2A - Ford

Il vincitore del GP di F3 del 1974 dimostra di essere perfettamente a suo agio anche con il triplo della potenza e stampa il secondo miglior tempo, davanti al compagno di squadra.

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Alla partenza si fa sorprendere da Jarier, Brambilla e Peterson (le strisce pedonali colpiranno anche in futuro) ma al termine del primo giro è terzo, alle spalle di Lauda e Peterson.

Quando la pista comincia ad asciugarsi lui è il primo a perdere terreno. Al 19° giro urta il guardrail alla piscina e si gira perdendo due posizioni. Tre giri dopo rientra ai box per montare le slick ma si rende necessaria anche una riparazione per i danni subiti nell'urto e precipita in quindicesima posizione.

Il gallese riparte velocissimo, supera Regazzoni e Jones ma il suo GP si conclude definitivamente al 38° giro dopo aver urtato Watson in testacoda.

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Jean-Pierre Jarier, Shadow DN5/1A - Ford

Dopo due prestazioni sottotono, la DN5 torna al centro della scena e Jarier ottiene il terzo miglior tempo in qualifica.

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Al via si porta immediatamente nella scia di Lauda e lo attacca già nella salita verso Massenet agitando minacciosamente il braccio ma all'uscita della chicane del porto esagera, urta il rail piegando una sospensione e va a schiantarsi al Tabac.

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