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In memoriam....


Albi66

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  • 2 weeks later...

Nel 2002 al mio paese ho partecipato (con un ruolo marginale) a una rappresentazione in ricordo dell'inverno precedente la Liberazione, quando il Fronte si posizionò proprio sul fiume Senio che scorre a 50 metri dalla piazza. I tedeschi cercavano di resistere, pur essendo ormai abbandonati a loro stessi, mentre l'artiglieria alleata (neozelandesi, indiani, polacchi e pakistani) era disposta sul lato destro del fiume e scagazzava granate a profusione. I civili trascorsero l'inverno chiusi nei rifugi sotterranei, tra topi e pidocchi, sopravvivendo solo loro sa come, fino alla mattina del 10 aprile.

La rappresentazione la facemmo all'interno della Chiesa del Suffragio che è stata ricostruita volontariamente dai cotignolesi con le macerie dell'epoca. Fu necessario ripetere tutto la sera successiva perchè la piccola chiesa non riusciva a contenere tutti, compresi alcuni di quelli che c'erano veramente.

Volutamente le due rappresentazioni non sono state filmate (c'è solo qualche foto delle prove) per non "inquinare" l'atmosfera e per renderle uniche nel ricordo di ognuno.

E' una delle emozioni più forti che mi porto dietro.

Anche la mia zona è ricchissima di racconti di guerra, anche la mia stessa contrada. Quì c'era la Linea Gustav, ed ho detto tutto. Ma nelle campagne abruzzesi la fame, la miseria e la disperazione sono continuate per tanti, troppi anni dopo la fine della guerra. Negli anni '50/'60 in campagna c'era il Medioevo.

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