Le Foto d'Epoca del Motociclismo

[61066]

[61066]

[61066]

[61066]

[61066]

1988

 

Già  allora Garriga tirava troppo la corda.

 

[61066]

Salisburgo 94

 

Carlos Checa

 

[61066]

1996

 

[61066]

[61066]

1991

 

Doug Polen

 

[61066]

Assen 89

 

Quando non c'era ancora la telemetria

 

[61066]

"Che noia, che barba"

 

[MPE57]

Assen 89

 

Quando non c'era ancora la telemetria

 

 

Ma vuole essere una parata o un'operazione di recupero di quelli che hanno finito la benzina??? 

[61066]

Ma vuole essere una parata o un'operazione di recupero di quelli che hanno finito la benzina??? 

 

 

No, era semplicemente un metodo di tornare ai box dopo aver spento il motore per la lettura della candela.

Con la telemetria non serve più.

[MPE57]

Ahi ahi allora! Spero avessero meccanici bravi, altrimenti servivano dei giorni solo per la carburazione!!! 

[61066]

Ahi ahi allora! Spero avessero meccanici bravi, altrimenti servivano dei giorni solo per la carburazione!!!

Beh, all'epoca era l'abc di qualsiasi meccanico e pilota.

[61066]

Anderstorp 87

 

[61066]

Suzuka 89

 

Shinji Katayama, Norihiko Fujiwara, Kevin Magee, Wayne Rainey, Tadahiko Taira, Freddy Spencer, Niall Mackenzie, Christian Sarron e Kumo Machii

 

[61066]

Andrew Pitt

 

[61066]

Miller Park

 

[61066]

Cheste 2006

 

[61066]

 

 

[61066]

Le Castellet 91

 

[61066]

[R18]

Andrew Pitt

 

Altro di quei piloti che mi piaceva, pur non essendo probabilmente un fenomeno.

 

Vinse il titolo in Supersport nel 2001 senza vincere gare dopo che Muggeridge stese Gasolio a Imola, l'anno dopo debuttò in MotoGP sempre con la Kawasaki, ma la ZX-RR era quello che era. Nel 2004 corse qualche gara con la Moriwaki MotoGP e la portò pure a punti a Barcellona.

 

Nel 2004 a fine stagione tornò in Supersport con la Yamaha Italia. Doveva sostituire Foret che quasi si sbriciolò le gambe a Brands Hatch ma questo volle proseguire convalescente, rischiando grossissimo ad Assen. Pitt venne quindi iscritto come wildcard e ad Assen fece subito podio con Curtain che si stese all'ultima curva costringendo Pitt a passare sulla ghiaia (un po' come fece poi Hayden con Edwards due anni dopo).

 

Poi passò in Superbike sempre con la Yamaha e vinse a Misano nel 2006, disputando due stagioni tutto sommato buone. Nel 2007 accettò la sfida della Ilmor e tale rimase, perché a parte qualche test non vide neanche la pista dato che in Qatar si infortunò e non corse e il team si ritirò subito dopo. Intanto fece due gare con la Honda Ten Kate in Supersport al posto di Charpentier e fece due secondi in due gare.

 

Tornato stabilmente in Supersport nel 2008 vinse il titolo battendo Johnny Rea che ovviamente era il favorito del team, visto che ormai Andrew aveva 32 anni. Infatti all'ultima gara in Portogallo Ten Kate portò Rea in Superbike al posto di SofuoÄŸlu, giusto per ribadire la considerazione che avevano per Pitt. L'anno dopo fece una stagione mediocre e secondo me venne condizionato dalla scomparsa di Jones a Brands Hatch 2008 (ricordo che fu proprio Pitt ad investirlo).

 

Poi passò ad un team privato BMW in Superbike che fallì dopo qualche gara. La sua carriera terminò lì, a 34 anni.

 

 

 

 

 

[R18]

E un altro "aussie" della Supersport che apprezzavo era Kevin Curtain.

 

Con l'infortunio dell'"imbattibile" Charpentier (pilota che invece non mi piaceva per niente, vinse due titoli solo perché aveva la Honda Ten Kate) ebbe la grande occasione nel 2006, ma pensò bene di cascare come un pollo all'ultima gara a Magny-Cours quando aveva 18 punti da difendere. Ricordo ancora di Pillo che urla "Non c'è Curtain! Non c'è Curtain!", mi è dispiaciuto un casino per lui. L'anno dopo poi si infortunò e quello per lui rappresentò il ritiro.