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AmanteMercedes

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messaggi inviate da AmanteMercedes

  1. Eppure io continuo a non capire queste mezze frasi su Honda. Il motore Honda e la RBR funzionano discretamente. Cosa mai avrebbero ottenuto per contratto? Un aiuto da un altro motorista? Componenti non regolamentari? Gomme diverse? 

    Per carità capisco la filosofia del pensar male ... sacrosanta quando si parla di un ambientino come la f1 ... (Mercedes ha avuto il suo regolamento, ecc...)

    Io sono più propenso a credere che un colosso come Honda prima o poi arrivi. Però ... beata ingenuità ... 

  2. Che un colosso come Honda prima o poi trovasse il bandolo della matassa (magari supportato da un team con i controfiocchi) non è così implausibile da far urlare al complottone. I tapini sono entrati senza sapere un tubo di F1 ibrida, sono stati "onesti" a non sfruttare l'anno congelato per fare test, hanno costituito factory formate da uomini sbagliati. Ad un certo punto si sono fatti un anno di libertà e apprendistato, probabilmente con l'aiutino di qualcuno che magari ci capisce qualcosa (magari un consulente esterno non dichiarato ...) e un team con gli attributi.   

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  3. Il 1/7/2019 at 21:27 , KingOfSpa ha scritto:

    Ci stavano credendo in Ferrari. Questa non li condanno troppo. 

    Fanno giornalismo sportivo non d'inchiesta. La Ferrari dovrebbe essere una fonte attendibile :asd:.

    Non ho capito se Sky ha dato la notizia pescandola dalla famosa chat, Ferrari ha saputo la notizia da Sky, Ferrari ha "abbozzato una festa", Ferrari è diventata ulteriore fonte di Sky.  Oppure Sky e Ferrari hanno saputo entrambe dalle leggendaria chat. 

  4. 1 ora fa, Trailblazer ha scritto:

    personalmente lo trovo stupido, ma vabè...

    è interessante. è stupido perché non piace o perché c'è un qualche criterio?

    Se vogliamo dare una lettura così, a sensazione, abbiamo un caso con un pilota che esce di pista e che nel rientro allarga la traiettoria.

    E un caso di due piloti che entrano in una curva affiancati, entrambi su una traiettoria plausibile.  

    Io non me la sento di sparare due sentenze nette, né di scomodare una presunta stupidità. 

    Per il resto ho sostenuto che entrambi gli episodi non fossero da penalità, mentre è da penalizzare Rosberg nel 2016 perché tira dritto. Ma sono aperto, in un mondo che va a sensazione come è stato intelligentemente scritto di pensare che forse si può sostenere anche una tesi diversi in qualsiasi combinazione.  

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  5. Ieri ho scritto in maniera un pochino confusa, c'erano dei refusi e un po' di pasticcio con la punteggiatura. Comunque, credetemi, nella realtà - giudicando di cose serie (reati, situazioni patrimoniali, posti di lavoro ecc...) - si dà sempre preminenza alla correttezza della decisione rispetto all'uniformità del precedente. Persino nei sistemi basati sul precedente vincolante, diventa importante il confronto "ragionato" sulla continuità.

    Di base riprendo però il tema del Canada, con la controprova: non esiste tra gli attori della F1 qualcuno che sia nella posizione di poter portare avanti un ragionamento basato su una linea di pensiero e non su una contingenza del momento (circostanza che rende i vari Binotti, Wolf ecc.. nessuno escluso, neanche tra i piloti, delle imbarazzate prima che imbarazzanti banderuole argomentative, o meglio dei tecnici a "critica vincolata").

    Vogliamo stendere delle linee guida serie uguali per tutti e chiare? Benissimo. I piloti, un panel di vecchie glorie, esperti, commissari, ecc.. che a inizio anno a bocce ferme, senza nessun episodio da difendere a "critica vincolata" (per dirla in modo elegante) si riuniscano e dettino dei criteri, magari con una bella casistica in Computer grafica (con tante automobiline tipo quelle del manuale della patente). Non risolvi tutto, però magari eviti che qualcuno cada nella tentazione di paragonare le pere con le carote. 

    Succede anche nel mio settore: nella quotidianità facciamo tutti "critica vincolata"; poi dovrebbero esistere dei contesti tecnici in grado di segnalare onestamente i problemi tecnici e correggere ciò che non va (ogni tanto, è stupefacente ma arrivano soluzioni e non solo problemi ...)

    Ci tengo anche a precisare, che non si tratta di una critica rivolta nello specifico ad un team, ad un pilota oppure ad una tifoserie (certo, quando di mezzo c'è il team più amato tende ad esserci più enfasi ...); penso che sia un problema generalizzato.

     

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  6. Mi fa un po' sorridere un certo approccio induttivista (se da contro a Ferrari significa che la decisione  sbagliata), oppure un approccio di pseudocoerenza (se punisco un fatto devo per forza punire tutti i casi, a prescindere dal fatto che magari altri fatti non violano effettivamente la regola), oppure peggio ancora di coerenza "formale" siccome hai sbagliato una volta allora devi sbagliare sempre (ma non funziona così, si correggono gli errori non si ripetono). 

    Fa un po' ridere poi aver sentito una persona dire "per capire quale sia la decisione giusta, ascoltiamo il pubblico" che poi in un contesto identico dice "no ma non conta cosa pensa il pubblico". Alcune delle argomentazioni irragionevoli venute fuori in Canada (del tipo "bisogna valutare che si giocano la gara" "bisogna valutare che si riapra il mondiale") qui invece sono evaporata. 

    In pratica è caduta la maschera e si conferma che in gran parte il cinema che viene fatto non è sorretto da alcuna coerenza o convinzione ma è solo convenienza del momento e quindi non porta a nulla. Al contrario in pochi (tipo Andretti) hanno mantenuto la stessa coerenza. 

    Io non mi ritengo per niente super partes, ma se ho commentato il Canada sostenendo con forza che non fosse penalità come faccio qui a sostenere il contrario? E posso mai sostenere che per coerenza si debba rifare un altro errore? Nella vita di tutti i giorni, con interessi a volte anche enormi in gioco, è normalissimo che chi decide (chi regola una situazione sulla base di norme e regole) dia priorità alla correttezza della decisione rispetto alla conformità di decisione. O meglio, la conformità si imprime trovando una soluzione corretta (a discapito di precedenti difformi) e dando alla regola una serie di certe linee applicative. In pratica, la conformità si cerca DOPO aver trovato l'impostazione corretta, non dando continuità all'errore.  

    Naturalmente gli attori coinvolti, come sospettavo, se ne fregano dei massimi principi del motorsport: vogliono solo punti e coppe di polistirolo. E quindi si meritano questo guazzabuglio di regole. E noi se gli andiamo dietro ci meritiamo altrettanto. 

    Ps. Comunque, per me Ferrari non fa appello solo per non compromettere la nuova alleanza con RBR. 

     

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  7. Pensateci: entrano in curva appaiati, cercano entrambi di fare la curva (quindi, non c'è un "dritto" forzato tipo Rosberg 2016) come si fa a stabilire chi dei due ha dovere di lasciare spazio all'altro?  

    Dire "e mai in Canada ..." posto che in Canada per me si è sbagliato, non ha senso confrontare episodi diversissimi nella dinamica.  

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