Vai al contenuto

Carlomm73

Appassionati
  • Numero messaggi

    2548
  • Registrato

  • Ultima Visita

  • Days Won

    16

messaggi inviate da Carlomm73

  1. 4 ore fa, sundance76 ha scritto:

    Le estati ferrariste finiscono spesso nello psicodramma, tra licenziamenti in piena stagione ('66), rotture meccaniche ('70, '72, '85), incidenti con incendi ('76), macchine nelle gomme (1999, 2018, 2022), partenze fallate in serie con ritiri annessi (2000, 2003), tragedie e drammi multipli (1982).

     

    Spesso le fasi centrali dei campionati sono stati determinanti per l'esito finale: mi vengono in mente i 3 titoli di Piquet e la rimonta non completata di Arnoux nel 1983. Andando leggermente più indietro nel 1979 il calo di competitività della Ligier, che di fatto consegnò il  titolo alla Ferrari, e nel 1978 la Lotus che completò la quadratura del cerchio.

     

    • Like 2
    • Love 1
  2. Il solo fatto che le ultime due pagine di questa discussione siano dedicate alle dichiarazioni di Piquet (in un forum dove la partecipazione complessiva è molto più bassa rispetto agli inizi) rende l'idea di quanto sia stata efficace la mossa di scongelarle: "se ne parli male purché se parli" è la forma di pubblicità da sempre più utilizzata; in quest'ottica è altrettanto evidente la tempistica di un anno tra Silverstone 2021 e Silverstone 2022.

     

    • Like 1
  3. 11 ore fa, Scarlett ha scritto:

    Bastava mettere un tetto ai costi solo sulla realizzazione e sviluppo vettura, se includi anche le riparazioni alle vetture per incidenti e altri fattori imprevisti ovvio che non puoi prevedere la spesa. È come una normale azienda che prevede un tot di spesa annuo, ma poi ti si rompe una macchina in produzione e la devi sostituire, che fai? Blocchi la fabbrica?

     

    Sarebbe una regola facilmente aggirabile: tra le poche cose affrontante nell'unico esame di Economia fatto nel mio percorso di studi, e incentrato per gran parte sulla stesura dei bilanci, ci avevano spiegato questi dettagli.

     

    38 minuti fa, Davide Hill ha scritto:

    Sul giro secco Leclerc è semplicemente siderale. 

    Concordo con Nameless, siamo a quel livello lì. Leclerc è l'unico che può meritare un paragone del genere. Non l'hanno mai meritato nemmeno coloro che, numericamente, hanno superato Senna nel computo totale di pole posiion conquistate. Con Leclerc, invece, possiamo tranquillamente azzardare. 

    Purtroppo, quello che conta è la Domenica: la storia della F1 è piena di piloti con un rapporto pole/vittorie decisamente elevato. 

  4. 45 minuti fa, Paolo93 ha scritto:

    Secondo me hanno avuto paura che la mossa di Perez potesse fare da esca per lasciare strada a Verstappen e hanno perso tempo. A quel punto la strategia di Sainz era giusta, forse hanno aspettato un giro di troppo (Sainz da la colpa a Latifi, forse non era sbagliato neanche quello). Con Leclerc hanno cannato tutto.

    La cosa più giusta da fare in situazioni ambigue è differenziare la strategia tra i 2 piloti.

  5. 18 ore fa, KingOfSpa ha scritto:

    Ricciardo l’abbiamo vincere solo su un Vettel ormai coscio che se ne sarebbe andato dalla red bull  in un campionato dominato dalla Mercedes senza nessuno lontanamente  all’altezza delle frecce d’argento. Le uniche vittorie non Mercedes sono nate da incidenti o da problemi vari. Anno in cui lui ha raccolto i maggiori risultati.

    Per il resto non ha mai avuto validi compagni tranne Verstappen il quale l’ha messo alle strette già a 18 anni appena arrivato in un top team a stagione in corso.

    Per me Ricciardo ha avuto la sua finestra di opportunità di vincere un mondiale tra il 2014 ed il 2016, ma non ha auto una macchina al livello.

    È il miglior del gruppo di seconda fascia dei piloti.

    Non è onestamente nel primo tier in cui personalmente metto Hamilton ed i giovani . Anche se parlare di giovane Verstappen che ormai ha i suoi 7 campionati corsi ed un mondiale fa strano anche se è ancora giovane per l’anagrafe.

     

    All'epoca si pensava il contrario, cioè che Vettel avesse deciso di lasciare i bibitari perché sofferente nel confronto col nuovo compagno Australiano. Sono più d'accordo con @Leonix che per Ricciardo sia più un problema di adattamento alla vettura, e, forse, anche di ambientamento in Mclaren. 

  6. Non è solo questione di sorpassi, ma anche di gomme da preservare e macchine che viaggiano praticamente su binari. Quando ho l'occasione di rivedere alcuni GP degli anni '80 mi rendo conto di questo fatto in maniera abbastanza decisa: pochi sorpassi ma magari effettuati dopo lunghe battaglie con chi è dietro che cerca un varco spostandosi e chi è davanti che può difendersi (non c'era il DRS, di cui abbiamo già parlato abbondantemente).

    • Like 1
×
×
  • Crea nuovo...