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Primo (Clark) e secondo (Hill) festeggiano dopo aver percorso gli ottanta giri del 'Gran Premio del Sudafrica' 1968
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Prima fila ai nastri di partenza della 500 Miglia di Indianapolis 1980:
Bobby Unser 'Team Penske' n.11 - Penske PC-9 'Norton Spirit'
Mario Andretti 'Team Penske' n.12 - Penske PC-9 'Essex'
Johnny Rutherford 'Chaparral Racing' n.4 - Chaparral 2K-02 'Pennzoil'
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Nell'ultima comparazione, quella fra Magnussen e Power, si nota che la Penske ha copiato addirittura il giallo: sulla McLaren è posizionato sopra l'air scoop, mentre sulla Penske è in bella vista sul musetto (logo 'Chevrolet') eh eh ...
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http://www.dalecoyneracing.com/news-item.php?p=46
A metà articolo viene scritto che la scuderia sta lavorando per prolungare il suo contratto, così da permettergli di disputare tutti i gran premi.
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Diciamo che non è stato un buon inizio di stagione per Power.
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I nuovi colori della Penske, di cui sopra, dovrebbero essere provvisori. Sembra che il loro utilizzo sarà confinato alla sola presente stagione, dal momento che sono stati adottati per celebrare i cinquant'anni di attività della scuderia. Quanto a Bourdais, in una foto scattata nel garage, relativa alle recenti prove pre-stagionali, ho scorto sullo sfondo un pezzo di ricambio bianco-verde dello sponsor 'Mistic Elettronic Cigarettes'. Presumo, quindi, che ritornerà in scena anche quella colorazione sulla vettura n.11.
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Si, infatti sono abbastanza sorpreso in negativo anch'io per quanto riguarda la livrea di Montoya e Power e, tra l'altro, non ho capito se si tratta di grigio o argento. Se fosse argento 'specchio' come la Dragon di Bourdais nel 2012 sarei parzialmente soddisfatto. Spero solo sia un cambio 'una tantum', anche se qualche dubbio mi sovviene ora che ripenso alle tute monocolori dei due piloti, indossate durante le ultime prove stagionali.
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Spotter guide per St. Petersburg
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Livrea di Marco Andretti per Barber e, mi sembra di capire, anche per le due gare di Indianapolis. Anche la vettura di Munoz dovrebbe recare delle variazioni estetiche in occasione del Gran Premio di Indianapolis.
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Non riesco a modificare il precedente messaggio. A dire la verità devo ancora imparare molte funzionalità di questo forum (ad esempio, inserire le immagini senza doverle 'trascinare'). Comunque, Matt Brabham e la scuderia 'Pirtex Team Murray' sono intenzionati ad espandere il loro programma per questa stagione, finanziamenti permettendo. Addirittura il loro obiettivo è gareggiare nelle restanti gare che avranno luogo dopo la 500 Miglia di Indianapolis.
'aleabr' se arriva Maldonado prepariamoci a vedere più spesso incidenti sulla falsariga di Baltimora 2011.
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Bell'articolo 'Andrea Gardenal'. Quanto al 'tassello finale' del mercato, si specula che Maldonado sia in trattativa con Carpenter per il sedile della n.20 (circuiti stradali permanenti e cittadini). Mi correggo parzialmente, in quanto sto leggendo proprio ora una notizia: Ed Carpenter ha ufficializzato una sola vettura al via a St. Petersburg., quella di Newgarden.
“ECR will shift their focus to one car for St. Petersburg, the No. 21 Fuzzy’s Ultra Premium Vodka Chevrolet of Josef Newgarden. Newgarden will compete in all 16 Verizon IndyCar Series events in 2016 while team owner Ed Carpenter will run the No. 20 Fuzzy’s Ultra Premium Vodka Chevrolet in the five oval races.”
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'Team Lotus' ad Indianapolis 1965, 'the first rear-engined Indy-winning car'.
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“Fu al tempo della prima gara di Dan in Giappone (Motegi ndr). Me ne stavo seduto nella camera d’albergo, la mia, infatti, si trovava proprio accanto alla sua, quando nella mia testa balenò un pensiero, un’idea. In quel frangente si trovava momentaneamente assente dalla sua stanza, cosicché presi la decisione di scendere giù per recarmi alla reception e fingere di essere lui. Rivolsi alla signorina, con successo, tali parole «Salve, il mio nome è Dan Wheldon. Trovandomi nella condizione di aver perduto la chiave del mio alloggio, vorrei sapere se mi è data la possibilità di richiederne un’altra». Ottenni la chiave e si rivelò davvero semplice esperire con successo lo stratagemma. Di conseguenza, io ed alcuni altri piloti ci recammo in direzione della camera di Dan ed appena spalancai la porta che vi dava accesso, mi accorsi che la sua stanza versava in uno stato di ordine impeccabile. Ogni componente della stessa era organizzato in un modo straordinariamente razionale e metodico. Era un perfezionista in tutto, anzi, era davvero di una pignoleria irritante ed indisponente. Era matto del tutto. A casa sua, manteneva tutte quante le sue paia di calzature perfettamente allineate e nella stanza da bagno qualunque prodotto per la capigliatura era ordinato in fila, con l’etichetta posizionata in modo tale da essere rivolta verso l’astante, così da essergli ben visibile, proprio come se fosse stato disposto sullo scaffale del negozio. Ne aveva molti di articoli per curarsi i capelli, più di qualsiasi donna io abbia mai conosciuto nella mia vita. Si sforzava continuamente di essere esteticamente impeccabile e presentabile. Non avresti mai visto Dan vestire con una T-shirt sgualcita. Con lui era assolutamente necessario che tutto dovesse avvicinarsi allo stato di perfezione. Quindi, io e gli altri ci fiondammo nella camera di Dan e mettemmo a soqquadro qualunque oggetto che ebbe la sfortunata avventura di passare fra le nostre mani. Di certo, non la rendemmo una pattumiera, ma ci limitammo semplicemente a creare della confusione, in quanto sapevamo che una situazione del genere l’avrebbe fatto infuriare. Aveva portato con sé quattro paia di scarpe, mentre nella stanza ve ne erano tre: sottraemmo una scarpa da ciascun paio e spedimmo il tutto via ‘FedEx’ in America, così da costringerlo a rimanere, per tutto il resto del soggiorno, con l’unico paio non scompaginato rimastogli a disposizione, proprio quello che stava calzando mentre noi gli tiravamo quella burla. Dopodiché ci ritirammo nella mia stanza, per essere nascosti alla sua vista, aspettando il suo ritorno. Quando fu il momento atteso, si diresse dapprima verso la propria camera, recandovisi, ed, in seguito, prese direttamente la via della mia. I suoi capelli erano sistemati a dovere, come sempre, ed il suo vestiario encomiabile, ed inoltre, aspetto di non poco conto, era adirato. In ciò ravvisavo il lato più divertente della faccenda. Noi altri, tutti quanti, ci stavamo contorcendo dalle risate come un manipolo di mocciosi impertinenti. Non ho mai conosciuto una persona così avvampata d’ira, come nell’occasione che mi venne data all’epoca. Me lo fece pesare in seguito, innumerevoli volte. Quando si tennero questi eventi, in quella stagione, era un debuttante ed eravamo compagni di squadra. Eravamo sempre intenti a tirarci scherzi vicendevolmente.
Con il tempo diventammo amici strettissimi e stavamo assieme continuamente. Io e gli altri colleghi, spesse volte, lo prendevamo in giro per il suo modo di essere eccessivamente pedante, ma questa qualità della sua personalità rappresentò il segreto della sua forza e lo fece diventare un pilota eccellente. Era davvero votato alla precisione e l’attenzione che impiegava nel prestare attenzione ai dettagli lo fece primeggiare. Gli ero sinceramente affezionato. Il giorno seguente a quello dell’incidente a Las Vegas, fu uno dei più duri che abbia mai affrontato nel corso della mia esistenza.”
Tony Kanaan
http://www.theplayerstribune.com/tony-kanaan-justin-wilson-indycar/
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Ryan Hunter-Reay 1.000.000 $
Josef Newgarden 900.000 $
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Sembra che James Jakes si sia accasato nel campionato Endurance con il team 'Manor Motorsport'. Chaves, invece, girerà ancora con la scuderia di Schmidt nelle prove di Sebring.
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Scusa se riprendo la discussione. Mi è venuta in mente un'idea per ovviare al caso in cui un giocatore non possa postare la propria formazione nella tornata di mercato e consiste nel fatto che lo staff potrebbe assegnare all'inadempiente, d'ufficio, i due - o tre piloti - con la più bassa valutazione in assoluto (valori riferentesi alla sessione di mercato in oggetto).
Due domande:
- squadre differenti con la stessa composizione sono vietate, dovendosi differenziare per almeno un elemento, oppure sono permesse?
- considerando che in alcuni frangenti le decisioni prese nella realtà si ripercuoteranno sul 'Fanta Indycar' (vedasi l'art.9), ciò varrà anche per le varie tipologie di squalifiche comminate? A titolo esemplificativo, mi vengono in mente la detrazione di punti, la penalità di posizioni in griglia e quella riguardante l'ordine d'arrivo in gara.
Complimenti per questa idea e per l'ottimo lavoro organizzativo svolto !
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Per la stagione 2007 della Champ Car inserirono in calendario una gara su un tracciato stradale permanente a Zhuhai, poi il tutto naufragò per questioni legate all'organizzazione dell'evento. Probabilmente ci avrebbero riprovato per il 2008, ma sappiamo come è finita. Chissà, forse è una soluzione al vaglio ...
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Scusami l'errore grossolano, non avevo prestato attenzione all'esistenza del calmiere. Non avevo tenuto in conto il fatto che si considerasse il vincolo dei 2.000.000 dollari anche per i mercati successivi a quello dell'iscrizione. Con ciò, in effetti, cambierebbe tutto il discorso da me fatto.
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Se dovesse essere Messico, io non credo che la scelta possa ricadere su Città del Messico. Ho l'impressione che possano decidere di andare a Monterrey (Fundidora Park), oppure ricavare un qualche cittadino in qualche città. Non penso, però, che Ecclestone possa essere d'accordo sul permettere alla Indycar di utilizzare un circuito che, ormai, è passato sotto la sua sfera di influenza.
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ART 4. È obbligatorio postare la propria formazione in ogni finestra di mercato. Chi non lo farà, non parteciperà agli eventi corrispondenti a quella finestra di mercato.
E se invece si operasse in un modo diverso? Mi spiego: asseverato il permettere ai giocatori di cambiare formazione in occasione di ogni finestra di mercato, si potrebbe dare corso a questa intenzione senza vincolarli ad adempiere a quest' onere. Di onere si tratta, in quanto il concederli di cambiare, serve a dare ai partecipanti l'occasione di migliorare la propria posizione in classifica, non a peggiorarla, quindi, spetterà esclusivamente a loro agire nel loro stesso favore o meno. La decisione del giocatore, presa volontariamente, di non effettuare il cambio, nel caso di specie, potrebbe operare proprio a svantaggio di questi, dal momento che, avendo rinunciato a mutare, egli si ritroverebbe ad aver sprecato infruttuosamente la possibilità datagli di migliorare in ottica futura le proprie prestazioni.
In concreto, si ammettano casi in cui il giocatore non sia intenzionato a cambiare la propria 'squadra piloti' ed allora, da parte sua, potrebbe risultare superfluo manifestare questa intenzione, potendo operare una interpretazione 'a contrario': dal fatto che il giocatore non abbia modificato il proprio assetto durante una determinata finestra di mercato - cioè dal suo 'silenzio' sul punto in esame - lo staff del Fanta Indycar potrebbe ragionevolmente dedurre l'intenzione da parte di costui di proseguire con il medesimo. In conclusione, se lo staff sanzionasse il giocatore, non permettendogli di 'partecipare agli eventi corrispondenti a quella finestra di mercato', in realtà, si cumulerebbero, a carico del povero giocatore, due penalità: il divieto di partecipazione ed, in aggiunta, il mancato miglioramento del proprio parco piloti. Mentre la seconda è semplicemente una conseguenza del proprio agire negligente, essendo un effetto del proprio libero arbitrio - ed è giusto che agisca la pena sotto il profilo della mancata costituzione di una squadra potenzialmente più forte - la prima, sanzione legale imposta da una norma imperativa, potrebbe risultare eccessivamente sproporzionata ai fini, anche perchè, così facendo, si disincentiverebbe il giocatore dal partecipare agli eventi successivi a quelli corrispondenti al tempo in cui si comminò la penalità della mancata partecipazione al gioco.
Io proporrei, in definitiva, di lasciare che operi soltanto quella sanzione, del tutto naturale, conseguente all'alea che ci si assume su di sé ogniqualvolta si tenti di scommettere, cioè il rischio di vedere che le nostre scelte fatte si rivelino incapaci di fruttare: chi non modifichi la propria squadra, si ritrovi ad utilizzare gli stessi piloti usati fino a quel momento, quantunque le loro prestazioni siano state di infimo livello fino a quel punto della stagione e rischino di continuare ad esserlo anche per il futuro.
In più, a maggior sostegno delle argomentazioni di cui sopra, si pensi al caso in cui il giocatore non abbia avuto la materiale possibilità di scrivere sul forum nel lasso di tempo in cui si è tenuto il mercato, qualunque siano state le cause che l'abbiano portato ad operare in quel modo. Si rischierebbe di penalizzarlo senza ratio.
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Hinchcliffe n.5 ed Aleshin n.7
La livrea nero-oro del 2015 non è mutata granchè nella disposizione delle linee e dei colori, ciononostante, noto un minor numero di scritte di sponsor allocati sul'air scoop. Interessante notare sullo sfondo la vettura che dovrebbe guidare Aleshin: sebbene la livrea sembri ricalcare i colori della bandiera russa - dalla foto la tonalità degli stessi, però, sembra essere distorta - ciò che balza all'occhio è la partizione utilizzata. Non si tratta più di un quasi interzato in palo, come nel 2014, bensì in fascia (anzi il bianco a dirla tutta può considerarsi quasi un filetto). Muta anche l'ordine degli smalti (rosso, bianco, blu) il che spezza la linea di continuità con i potenziali rimandi al vessillo russo.
Si tratta della livrea rosso-nera della 'Steak n' Shake', utilizzata diffusamente nel 2015. Mancano le scritte 'Maxim' e 'D-A'. A mio avviso, limitatamente agli ultimi anni, una delle più belle e potrei spingermi fino ad abbracciare un arco temporale di maggior respiro.
Prima non avevo notato, pur avendole postate, che le vetture della 'Andretti Autosport' hanno un minimo comun denominatore: un palo aguzzato che attraversa l'air scoop e termina ad un terzo del musetto, smaltato diversamente per cadauno dei suoi alfieri: rosso per Hunter-Reay, azzurro per Andretti e bianco per Munoz e Rossi. Tuttavia, a mio parere, i colori adottati dalla n.28 negli ultimi anni - completamente gialla con dettagli rossi ridotti al minimo - era di impatto visivo nettamente migliore. A proposito degli ormai ex-colori di Munoz, quest'anno noto che un numero crescente di vetture hanno associato il bianco con il verde, da ultimo Pagenaud.
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Renault Formula 1
In Scuderie di Formula 1
Inviata
La presentazione della RE60 del 1985: