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Showing content with the highest reputation on 02/16/21 in all areas

  1. Rally 1000 Laghi del 1985... L'Audi Quattro, seconda classificata, del tandem Blomqvist Cederberg nel centro assistenza...
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  2. https://www.yellowflagtalks.com/2019/09/20/il-caso-dale-earnhardt/
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  3. Oro ex aequo per Marta Bassino e Katharina Liensberger nel parallelo femminile, bronzo per Tessa Worley. Oro per Mathieu Faivre, argento per Filip Zubcic e bronzo per Loic Meillard nel parallelo maschile.
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  4. Annunciata la nuova data per Philip Island: rimane l'apertura del GTWC Australia il 12-14 marzo.
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  5. Indimenticabile. Ecco il video originale con tanto di ritorno ai box...
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  6. Può darsi ma i modellisti non mi danno completa fiducia, ho avuto modo di vedere interpretazioni basate solo sul "dovrebbe essere così". Preferisco sempre basarmi sulle fotografie e quando li trovo, su articoli dell'epoca. Comunque tengo presente grazie
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  7. "Durante la Daytona 500 del 1997, gara d'apertura della stagione, Dale Earnhardt si è toccato con Jeff Gordon, è finito contro il muro, è rimbalzato in mezzo alla pista, è stato centrato da Dale Jarrett e ha iniziato una serie di capriole in aria, in una delle quali è rimbalzato perfino sul tetto della vettura di Ernie Irvan. La sua Chevrolet Montecarlo è atterrata infine sulle quattro ruote, andando a fermarsi sul prato, lungo la parte interna del tracciato. Milioni di spettatori, tra quelli in pista e coloro seduti davanti al televisore, hanno visto il sette volte campione scendere dalla vettura e dirigersi verso l'ambulanza per il controllo medico obbligatorio. Ma mentre i suoi meccanici già si preparavano a chiudere il proprio box, a un certo momento qualcuno ha gridato: "Ehi, ma è di nuovo tornato in gara!". Racconterà lo stesso Earnhardt più tardi, a gara finita in trentunesima posizione: "Ero nell'ambulanza, e ho guardato fuori dal finestrino, ho visto che le ruote erano ancora attaccate e allora ho gridato a uno dei commissari: "Presto, prova a rimetterla in moto!". Il motore si è riavviato subito e a quel punto ho gridato ancora al commissario: "Dai, sbrigati, esci fuori, ridammi la macchina!" e sono ripartito per finire questa benedetta gara che volevo vincere ma che in 18 edizioni non ho mai fatto mia". (Jon McClintock, "Usa Speedway" n.2, supplemento ad Autosprint n.12 del 1997)
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  8. SI Motori dovrebbe fare tutte le gare... Ma se no, FOX di uncino è una meraviglia. Clint Bowyer e Jeff Gordon in cabina di commento sono una roba da leccarsi i baffi... Orari decenti per noi dovrebbero esserci come l'anno scorso (ma anche ieri se non pioveva)... Partenze alle 20:30 o giù di li...
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  9. L’idrogeno, come dicevo qualche post sopra, non lo si trova in natura e bisogna produrlo. Ci sono due modi: da idrocarburi o da acqua. Dai primi si produce la stessa CO2 che si produrrebbe bruciandoli quindi il problema rimane. Dall’elettrolisi dell’acqua è richiesta una energia pari a quella che si potrebbe successivamente ricavare dal processo di ossidazione del l’idrogeno che porta ad avere nuovamente acqua. Se dal punto di vista chimico il bilancio è perfetto, da quello energetico meno soprattutto se prendiamo in considerazione i motori termici che hanno un’efficienza del 30% e quindi il restante 70% utilizzato per produrre l’idrogeno utilizzato andrebbe persa. Per questo io scarterei il motore termico ad idrogeno e punterei sulle fuel cell che attualmente hanno un rendimento intorno al 50% ma sono in fase di studio (da parte di Toyota) fuel cell che arrivano al 65%. Poi c’è il problema di capire da dove prendere questa energia: utilizzando altro idrogeno sì innescherebbe un circolo vizioso inattuabile, mentre gli idrocarburi sono da scartare altrimenti si risolve nulla e siamo al punto di partenza.
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  10. Buongiorno, anche l'ultima scuderia è completata... ma non ci sono proprio tutte
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  11. Pochi giorni fa ho acquistato questo. Forse quasi nessun utente ricorderà che venne suggerito dall'utente "Penske fan". Scritta da Gordon Kirby, grande penna delle prestigiose riviste Autosport, MotorSport e Autocourse, ecco la biografia di Rick Mears, 3 volte campione nazionale Indycar con 29 vittorie e 40 pole positions, e recordman della Indy 500 con 4 vittorie e 6 pole positions. Di grande formato, 28x28cm, ben 260 pagine, molto testo ma anche tantissime grandi e spettacolari immagini. C'è anche la storia dei fratelli, e degli esordi di Rick, dalle corse in moto e in buggy, le gare Stock locali, fino agli esordi in Usac e quasi subito il passaggio al team di Roger Penske, a cui Rick rimarrà legato per il resto della carriera, anche dopo il ritiro dalle competizioni avvenuto nel '92. Il libro racconta appunto anche il "dopo", senza trascurare diversi aspetti della vita privata e familiare. Alla fine del volume l'elenco di tutte le corse Usac/Cart di Mears. Il libro è del 2008.
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