Vai al contenuto

ema 66

Appassionati
  • Numero messaggi

    276
  • Registrato

  • Ultima Visita

Contenuti inviati da ema 66

  1. potrei descriverti il carattere di Nelson quando era già campione del mondo e in seguito lo farò, ma per meglio rispondere alla tua domanda, ho trovato un passaggio del libro forse più significativo : La carriera di pilota di Nelson iniziò in maniera del tutto naturale. Fin dal principio preparò le sue macchine, dal motore al telaio. Non disponeva di denaro per pagare questi servizi e anche se ne avesse avuto, la sua personalità non lo avrebbe permesso. Estremamente organizzato, ha sviluppato un proprio metodo di lavoro e non si risparmiava mai pur di conseguire gli obbiettivi che si prefiggeva. Lavorava tutto il giorno e se fosse necessario anche la notte.La sua conoscenza si sviluppò interamente sul lato pratico. Non leggeva niente ne di automobilismo ne di tecnico. è sempre stato dotato di una capacità fuori dal comune di imparare tutto rapidamente e perfezionare ciò che imparava fino al punto di dominare totalmente la meccanica Volkswagen. La sua vita era dedicata esclusivamente alle corse e la passione per la velocità si impossessò di lui e il passaggio al professionismo fu la naturale conseguenza.Viveva modestamente ma si integrava sempre di più con il suo ideale. Waltinho Ferrari lo descrive così: Nelson non era legato al denaro, tutto ciò che aveva era investito in pezzi di ricambio, lavorava giorno e notte, penso che nessun pilota abbia mai lavorato così tanto! Tutto era fatto col cuore, a volte andava all'autodromo con pneumatici normali perchè non aveva gli slick e è sempre stato molto creativo. Arrivò al punto di avere soprannomi come "sporcizia" o "povertà " dovuti alla sua quasi reclusione dal mondo. Viveva la macchina come se non esistesse nient'altro.
  2. l'articolo che ha postato Sundance, corrisponde assolutamente a verità ! Pensando a Niki e Nelson, mi viene in mente una cosa sola : -Stima reciproca- Di questo si tratta più che di amicizia. I due sono talmente diversi, fuori dalla pista non si sono frequentati molto. Nel periodo con me, lo abbiamo incontrato solo una volta a Lech in Austria. Noi abbiamo passato qualche giorno a sciare e Niki con Marlene sono venuti una sera cena. Però quando si incontravano negli autodromi, erano sinceramente felici di vedersi. Vi assicuro che la parola sincerità è qualche cosa di assolutamente raro nel circus, ed evidentemente ambedue percepivano di potersi fidare l'uno dell'altro. Non credo che la rivalità sulla pista con Nelson abbia influenzato il ritiro di Niki. Uomini così forti mentalmente sono difficilmente influenzabili. In questo sono molto simili; sicuri di se e consci dei propri limiti. Più volte ho sentito Niki elogiare Nelson come pilota nel suo italiano sgrammaticato. Diceva: Nelzn più forte di tutti !
  3. hei....sono commossa dalla vostra delicatezza...nessuno ha messo mi piace alla foto di Nelson e Katherine!!
  4. sono morta dal ridere quando l' avete chiamato Alan Sorrenti!
  5. scusa,mi ero dimenticata ! Naturalmente me ne ha parlato ! Ha detto che non si era mai arrabbiato così tanto....e ci credo perchè in tanti anni non gli ho mai visto fare un gesto violento . Quando racconta dice che è stato veramente un co....ne !
  6. Scusa se rispondo solo ora. Grazie tante per i complimenti ( gnocca compresa ) continuerò ad impegnarmi sui racconti ! Quella foto è stata scattata a Mosca.
  7. Dal libro Il "brutto anatroccolo" era un leggendario prototipo costruito dalla Camber. Nelson si preoccupò di apportare alcune modifiche, il telaio fu accorciato e montò pneumatici importati, oriundi da una Formula 2. -" Ruiter Pacheco aveva un VW e costituimmo una società per correre con il "brutto anatroccolo". Lui metteva i soldi e io il servizio. La sera prima di ogni gara,toglievo la parte meccanica dal Volks di Ruiter e la montavo sul brutto anatroccolo. Dopo la gara smontavo tutto e lo ricollocavo sul Volks. Solo il motore, che era preparato, non era della macchina in Ruiter" A Brasilia all'inizio degli anni 70 non c'era autodromo, fu inaugurato solo nel 74. Esisteva però una pista improvvisata nel parcheggio dello stadio Pelezao. Li Nelson pertecipò ad alcune corse e con una macchina tecnicamente inferiore,andava allo stesso ritmo di quelle equipaggiate molto meglio. Questo attirò l'attenzione di molti, fra cui Waltinho Ferrari, prorietario dell'officina Ideal, che invitò Nelson a provare la sua macchina a Interlagos. Subito accettò e montò il suo motore da corsa sul Volks nero di Waltihno e partirono per San Paolo, -" Ero sicuro che avrei steso tutti i paulisti perchè Waltinho aveva montato un cambio a sei marce sul maggiolino, peccato che la macchina era tutta deformata perchè si era in precedenza incendiata e niente era più aposto. Non c'era la marmitta e nemmeno i documenti di identificazione, così viaggiammo di notte e passando davanti ai posti di polizia stradale, arrivavamo accellerando al massimo per passarci di fronte in folle " Durante le prove ci fu un principio di incendio e Nelson tentò di uscire velocemente dalla macchina ma rimase incastrato dimenticandosi di slacciare la cintura di sicurezza, dispositivo al quale non era per niente abituato. La gara non andò meglio, le altre macchine erano di gran lunga migliori.
  8. Dal libro di Lima, Nelson lavorava nell'officina di Alex Ribeiro e Zeca Vassalo, la Camber. Li conobbe il suo amico Roberto Moreno detto "baixo" (il basso). A quel tempo partecipò ad una corsa memorabile a Belo Horizonte,organizzata in un circuito improvvisato nel parcheggio dello stadio Mineirao. Il venerdì sera i padroni dell'officina non c'erano e Nelson non ebbe alcun dubbio nel "prendere in prestito" la Volkswagen della mamma di Alex, li per una revisione dei freni e da restituire il lunedì. Smontò il motore e mise al suo posto un motore preparato per la corsa, mise anche freni a disco sull'anteriore e caricò in macchina anche il motore originale. Lo accompagnava il suo amico Ricardo detto "Gnegnè ", in un' altra macchina "Claudao " e "Pedrao". Si misero in viaggio con i soldi sufficenti solo per l'andata. Nelson avrebbe dovuto vincere per forza il premio in denaro ! Claudao e Pedrao trovarono lungo la strada un piccolo coccodrillo che metterono nel baule, questo gli permise di non pagare un paio di rifornimenti, visto che con una scusa mandavano il benzinaio ad aprire il baule e questo venendosi davanti un coccodrillo a bocca aperta, scappava a gambe levate. Vinse la gara anche se costretto a partire in ultima posizione. Meno male che non hanno aperto il motore, visto che la categoria era 1.600 e lui aveva montato un tremendo 2.000 Almeno i soldi per il ritorno c'erano! Il duro lavoro però doveva ancora iniziare, passò il lunedì mattina a ripristinare la macchina "prestata" nelle condizioni iniziali !
  9. Le mamme nordiche hanno meno problemi a lasciar andare i figli, una volta cresciuti abbastanza ! In Italia è certamente meno comprensibile. Nelson tiene molto ad avere i figli con se, diceva sempre " Mi piacciono tanti figli, vorrei una squadra di calcio!" Tanto di cappello a sua moglie Viviane che li ha accolti tutti !
  10. ah si. l'articolo dice: " quando gli ingegneri per radio mi hanno detto che Mansel si era fermato, ho avuto un orgasmo. anche se ho vinto per disgrazia altrui...una vittoria è pur sempre una vittoria! ero contento per tutto il lavoro del team."
  11. La cosa difficile è stata rendermi conto che non avrebbe potuto essere l'uomo della mia vita, troppe donne, troppi figli. Preso coscenza di ciò, ho iniziato a guardare al nostro rapporto come piacevole divertimento fino alla fine del 90, quando ho conosciuto mio marito. Dire definitivamente basta non è stato difficile, avevo trovato il compagno ideale.
  12. Aproposito dell'essere bravi..... la discussione mi ha fatto venire in mente un episodio. Subito dopo un test di pneumatici, Nelson venne da me gongolante , mostrandomi il tabulato dei tempi su qualche decina di giri. Non capivo cosa volesse mostrarmi e mi disse " ma non vedi che sono praticamente tutti nello stesso secondo? Credi sia facile girare sempre nello stesso tempo al limite?" L'affidabilità , la capacità di concentrazione per lungo tempo, il coraggio di tirare sempre allimite, queste doti contribuiscono a formare un grande pilota !
  13. con il nuovo titolo della discussione, vorrei che non si trattasse solo del nostro rapporto, quindi chiamandosi appunto discussione, è giusto che si discuta. Mi pare che i nocciolo della questione fosse "chi è stato più grande di chi?" Non credo esistano verità assolute, neanche con dati e risultati alla mano. Qualcuno chiese questa cosa a Nelson e lui rispose che fosse impossibile daterminare chi fosse o fosse stato più forte. Diceva" dovremmo fare una gara con macchine identiche!" Com' è possibile paragonare macchine con l'anno precedente , quando non sono paragonabili nemmeno la gara successiva. Anche solo la temperatura esterna può cambiare le prestazioni ! Assetti che vanno bene oggi,non vanno bene domani. Le variabili sono infinite. Grandi piloti sono stati tutti coloro che vi hanno saputo regalare emozioni, ognuno con caratteristiche differenti.
  14. Bella Gio !!! :lol: Mi sono accorta di aver accusato Ercole ingiustamente, la foto della regata è stata pubblicata su Formula 1 segreta 84 a pag. 81 per intero e poi mi sono confusa, era Detroit , non Montreal. Sorry
  15. L'ho seguita con interesse per molti anni, poi sempre meno. Ora mi piacciono da matti i moto GP. Valentino mi esalta sempre.
  16. Scusa me l'ero persa ! Così ho imparato una nuova parola...uppare... Non ne ho veramente conosciute. Ricordo solo di aver visto la Amati girare per il paddock di Monza e mi pare di aver avuto un sentimento misto fra ammirazione e compassione. Pensai " caspita deve avere un bel caratterino, peccato che dovrà dimostrare di essere eccezionale anche solo per essere presa in considerazione in quanto donna". In poche parole penso che non ci sia spazio per le donne-pilota. Non so se ora ce ne siano. Lo chiederei a Aleimpe.....lui lo sa di sicuro.....quando si tratta di donne, è sempre interessato! :asd:
  17. Riscusate, ho capito solo ora che DJbill si riferiva a Ercole Colombo
  18. Scusate...avete ragione, ma oggi scriveva solo Gio 66! Alby 66 dove sei finito? Sei arrabbiato con me ?
  19. la mora in alto a sinistra è Sylvia. Come bellezza non potevo competere!!.
  20. no, pantaloni di cotone con fiorellini ricamati che vendeva mia mamma nel suo negozio!
×
×
  • Crea nuovo...