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61066

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  1. Alan Jones, Hill GH1/3 - Ford Autore di un'ottimo scatto al via che lo fa risalire dal 20° al 14° posto, si porta fino al 12° prima di un testacoda che lo fa retrocedere al 16°.
  2. Concordo. Nel video che girava in rete qualche anno fa aveva la stessa sensualità di una seppia congelata.
  3. Se non sbaglio, quello fu il primo robot di saldatura a punti al mondo. La COMAU (Consorzio Macchine Utensili) è ancora oggi un colosso mondiale dell'automazione industriale e fa parte del Gruppo FIAT. Una vera eccellenza italiana.
  4. Jacques Laffite, Williams FW04/1 - Ford Senza infamia e senza lode, parte 16° e arriva 11°.
  5. François Migault, Williams FW03 - Ford Ultima (mancata) presenza in F1 per il 33enne di Le Mans che rompe il motore durante le prove, ma Frank Williams non ne ha uno di scorta e non trova nessuno disposto a prestarglielo per la corsa. Migault continuerà a disputare la 24H di Le Mans fino al 2002, per un totale di 25 partecipazioni (quinto pilota più presente), salendo due volte sul podio. Nel giugno del 1987, durante un test con la WM Peugeot P87 in vista della Grande Classica, viene cronometrato a 416 kmh su un tratto di autostrada chiuso al traffico tra St.Quentin e Laon, a Nord di Reims. Un male incurabile lo uccide nel 2012.
  6. John Watson, Surtees TS16/05 - Ford Partito col 14° tempo, ingaggia uno splendido duello con Jabouille e termina la corsa al 13° posto, primo dei doppiati.
  7. Jean-Pierre Jarier, Shadow DN5/4A - Ford La Francia pone su Jarier le speranze di una vittoria che manca da Montecarlo 1972 e che sarebbe la prima per un transalpino nella terra che ha dato i natali l'automobilismo competitivo. Le premesse sono ottime, con JPJ che stabilisce il record ufficioso della pista nel corso di test privati e si qualifica in seconda fila col quarto tempo. "Godasse de plomb" ha un'esitazione in partenza che lo fa scendere in ottava posizione. Si libera subito di Brambilla ma poi ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Scheckter. Al 22° giro riesce ad avere la meglio sul sudafricano nella lotta per il 5° posto ma ormai il distacco da Fittipaldi che lo precede è di ben 17". A 10 giri dalla fine il motore della DN5 comincia a perdere colpi a causa di problemi di pescaggio della benzina. In breve Jarier viene raggiunto e superato da Andretti, Depailler e Brise, dovendosi accontentare dell'8° posto.
  8. D'altra parte, la meritocrazia si impone sempre ed ovunque. Se, per esempio, il tuo compagno entra casualmente in un direttivo basta dire che è bravo e tutto è a posto così. Al limite, si può aggiungere "Non me ne frega niente delle polemiche, un legame non può essere motivo di ostacolo" per ribadire il concetto.
  9. Era anche potenzialmente bellino
  10. Purtroppo Pietro Salvatori non è più il direttore dell'autodromo, con lui ero in ottimi rapporti. Ho il numero di Selvatico Estense (presidente di Formula Imola) ma temo sia tutta farina del sacco del sindaco Daniele Manca. Sarà un caso ma lo scorso ottobre si è dimesso Mirco Cantelli, assessore all'autodromo di rito renziano (lo chiama Matteo ) che si era dato parecchio da fare per la realizzazione di Senna Sempre ed era anche riuscito a portare gli AC/DC. Non so cosa sia successo ma temo sia una delle solite guerre tra bande che sono sempre in atto all'interno dei vari sistemi di potere dei partiti. Certe cazzate prima non si leggevano.
  11. E dire che sono stato assente per un anno intero
  12. Tom Pryce, Shadow DN5/2A - Ford Il sesto tempo in prova fa sperare per il meglio ma brucia la frizione al momento del via e si ritira dopo tre giri, dopo aver tentato inutilmente di farla raffreddare.
  13. In realtà gli insulti dei sovietici (opportunamente "orientati" dai media di regime) non erano tanto rivolti all'atleta quanto ai vertici del partito comunista polacco, "reo" di non reprimere nel sangue gli scioperi dei cantieri di Danzica e la nascita di Solidarnosc. Di lì a poco i polacchi si trovarono il generale Jaruzelski, i carrarmati dellìArmata Rossa e la legge marziale.
  14. Eppure giurerei di averla già sentita da qualche parte, ma più vicino
  15. Intanto ho provveduto a segnalare il cronista sovversivo di BT che ha osato parlare di "most technologically advanced race cars in the world".
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