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Davide Hill

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messaggi inviate da Davide Hill

  1. Su Pasolini ci sarebbero da dire tantissime cose. Dal punto di vista prettamente "artistico", ovviamente. Ovvero alla sua attività  letteraria... Da molti viene considerato un genio. Ci può stare. Per me, anche se ammetto di non conoscere la totalità  delle sue opere, era soprattutto un personaggio con una cultura e un'intelligenza fuori dal comune. Ma, soprattutto, (e secondo me è il pregio più grande di tutti) era uno che non scendeva a compromessi. Cosa che, "naturalmente", lo ha reso estremamente scomodo. Certi attacchi rivolti agli "intoccabili" non passavano inosservati. E, di conseguenza, è palese che avesse molti nemici.... In più aveva un altro "difetto". In un paese (non solo in questo, a dire il vero) dove troppo spesso si veniva (e si viene) considerati in base alla tipologia di "fauna" che uno si porta a letto, c'era chi ha sfruttato la cosa per appioppargli la classica e orrenda etichetta che, agli occhi dell'ignorante popolino, veniva considerata molto più di quello che Pasolini realmente rappresentava. Cavalcando anche le circostanze (almeno, quelle ufficiali) che hanno portato alla sua violenta morte, c'è chi, ancora oggi, non rinuncia all'uso di quella "etichetta". Lo fanno persino autorevoli e prestigiose testate giornalistiche (autorevoli e prestigiose come la carta igienica usata)...

    In ogni caso, con buona pace di chi fa di questa becera mentalità  il proprio "modus operandi" nel giudizio di una persona, c'è chi apprezza Pasolini per come arricchiva (e arricchisce) la propria vita che per come viveva la sua. Si può ammirare una persona indipendentemente dalle cose che dice. Le ideologie sono una cosa soggettiva, si possono o non possono condividere, ma l'ammirazione per una persona dal cervello superiore quella no. Quella non è affatto soggettiva....

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  2. per me Bohemians Rapsody è la canzone più bella di sempre !

    Non posso che essere d'accordo. D'altronde i Queen sono il mio gruppo preferito praticamente da sempre, quindi in certe "valutazioni" non posso che tirare l'acqua al "mio" mulino.

    A proposito di Bohemian Rhapsody voglio raccontare un aneddoto riguardante un mio amico. Preambolo: lui non è fan dei Queen, lui vive per i Queen. Detto questo, anni fa andava dietro a una pischella. Le ha fatto il filo tipo per due anni. Finalmente la conosce e riesce ad uscirci. In quel periodo girava la versione rivisitata (e pessima) dei Braids e, mentre erano in giro, casualmente per radio passa Bohemian Rhapsody originale dei Queen. Sta pischella, evidentemente, conosceva solo la cover moderna (e sempre pessima) e fa il mortale errore di dire <chi sono st'idioti che hanno copiato la canzone dei Braids>.... L'ha praticamente cacciata a calci nel culo dalla macchina....

    Comunque, visto che parliamo dei Queen, ecco il mio debutto in questo topic

    http://www.youtube.com/watch?v=pUOrAengPH8

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  3. Non ricordo quante volte ho riletto il racconto di Simone. Penso di aver perso il conto... La passione totale con cui ha desiderato, costruito e vissuto questa esperienza è stupenda e fa capire quanto i sogni possano realmente essere realizzati, se dietro c'è un sognatore vero.

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  4. Quanto rubav... ehm... quanto costava quest'anno?

    18 euri... Io ci sono andato più che altro per assistere alla finale del Red Bull Kart Fight in cui partecipava un ragazzo di Pisa che conosco. Quindi ho passato tutto il tempo alla Motorsport Arena. Ho girato giusto un'oretta prima di andar via e l'ho trovato veramente molto povero...

    Se non fosse stato per la gara di kart e per le varie esibizioni del Red Bull Speed Day tra una manche e l'altra penso che sarei andato via ben prima delle 14 (e sono arrivato verso mezzogiorno).

  5. Il mio obiettivo è riuscire ad avvicinarmi a questo livello di realismo

    incredible_female_portraits_drawn_by_pencils_08.jpg

    johnny-depp-portrait-2.jpg

    In parole povere, quei ritratti che quando li guardi non capisci se sono disegni o se sono foto....

    E' tosta arrivare a questo livello (qui serve VERAMENTE il talento, oltre ad una tecnica praticamente perfetta) ma un giorno vorrei riuscire a fare qualcosa del genere. Fino a quel momento (se mai arriverà , è chiaro) i miei disegni saranno solo scarabocchi...

  6. Non sono un lettore incallito. O meglio, magari ci sono periodi in cui divoro letteralmente cinque o sei libri nel giro di 2 settimane e poi sto mesi senza leggere... In ogni caso, il momento della lettura torna sistematicamente e quando infilo il naso in un libro non c'è verso di mollarlo finchè non sfoglio l'ultima pagina.

    Il mio libro preferito è "il Delfino" di Sergio Bambarén. Più per il discorso "motivazionale" che mi ha dato (o meglio, che ha cercato di darmi) in un determinato momento della mia vita, che come bellezza in generale.

    Il libro che mi ha fatto riflettere di più (e quello che ho letto più volte) è sicuramente "1984" di Orwell. Un capolavoro e tremendamente attuale (anche se non... non ancora... a quei livelli) nonostante sia stato scritto 64 anni fa.

    Ho una particolare passione per "il Conte di Montecristo" di Dumas e per "I Pilastri della Terra" di Ken Follett, ma negli ultimi anni ho scoperto uno scrittore contemporaneo che si chiama Carlos Ruiz Zafon. Ad oggi posso considerarlo il mio attuale autore preferito.

    Un libro che ho letto ultimamente e che ho trovato superbo nella sua drammaticità  (anche se conoscevo la storia e avevo visto più volte il film) è "Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino". Non è certo quello che si può definire <un libro scritto alla perfezione>, ma racconta storie di vita reale vissuta dall'autrice in una tematica, quella della tossicodipendenza totale da eroina (e di tutti gli oscuri "tentacoli" che questa problematica implica), che molti giudicano senza sapere.

  7. Visto che non c'è un topic apposito voglio crearne uno io per discutere dell'argomento. Si può parlare di arte in senso generico o magari anche postare qualcosa fatto direttamente da noi.

    Personalmente amo l'arte, sotto tutti i punti di vista e sotto tutte le sfaccettature. Io non sono certo un artista, ma negli ultimi tempi (soprattutto nei tanti momenti liberi delle mie lunghe trasferte lavorative, nella solitudine delle mie stanzette d'albergo) mi sto dedicando al ritratto a matita. Sono autodidatta e chiaramente lo stile è quello che è. Pian piano sto affinando la tecnica, ma onestamente ho molta strada da fare prima di poter fare qualcosa di decente. I miei molti limiti, soprattutto a livello di puro chiaroscuro (che nei miei disegni non è eccelso) e per alcune mancanze a livello di proporzioni (per il momento devo "aiutarmi" per i punti di riferimento del volto). In ogni caso, comunque, è un'attività  che mi rilassa totalmente. Apri il blocco, scegli un'immagine e per quelle 7-8 ore sei a posto. In ogni disegno riesco sempre ad "alzare leggermente l'asticella", ma il mio obiettivo è riuscire a fare quei ritratti assolutamente realistici che spesso mi capita di vedere in giro per fiere o su siti apposti del web. Beh, onestamente sono molto lontano dal riuscire a riproporre fedelmente su carta quello che vorrei fare, ma ci provo....

    Questi sono un paio di disegni che ho fatto quest'anno. Uno raffigura (o quantomeno cerca di farlo) Angelina Jolie, la mia personalissima "Monnalisa" (nonchè donna più bella del mondo, e di gran lunga anche...) e l'altro raffigura un mio amico recentemente scomparso in un tragico incidente stradale...

    angelinajolien.jpg

    s5000479.jpg

    Se qualcuno di voi condivide questa passione o ha il mio stesso "passatempo"... ben felice di vedere le vostre "opere"...

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  8. E' stato un genio. Non lo conoscevo e me lo ha fatto scoprire recentemente un'amica. Beh, ne sono stato subito conquistato. Personaggio sicuramente particolare, le sue esternazioni negli "uno contro tutti" al Maurizio Costanzo Show non lasciavano indifferente, nel bene e nel male....

    Personalmente vorrei avere il 10% della sua padronanza di linguaggio e il 5% delle sue conoscenze...

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  9. Damon%20Hill.jpg

    Damon Graham Devereux Hill (Londra, 17 settembre 1960) è un ex pilota automobilistico britannico, vincitore di 22 Gran Premi di Formula 1 e campione del mondo nel 1996.

    Figlio d'arte, anche suo padre Graham Hill è stato campione del mondo di Formula Uno.

    Dopo aver iniziato la sua carriera nel motociclismo, Hill passò poi all'automobilismo, facendo una lunga gavetta nelle formule minori e debuttando in Formula 1 a trentadue anni, nel 1992.

    La sua permanenza nella massima serie è stata contrassegnata nelle stagioni 1994 e 1995 da continui duelli con il tedesco Michael Schumacher, i quali hanno successivamente dato luogo a controversie legate al comportamento dell'uno o dell'altro pilota.

    Ritiratosi nel 1999 Hill è rimasto nell'ambiente delle corse seppur non come pilota e dal 2006 è presidente del Club dei piloti britannici.

    GLI INIZI

    Nell'agosto 1984 vinse la sua prima gara in automobile, a Brands Hatch, con una Formula Ford 1600.

    L'anno successivo passò definitivamente dalle due alle quattro ruote, correndo in Formula Ford per il team Van Diemen, con il quale raggiunse risultati positivi senza però sfondare: quinto nel Campionato Townsend Thoresen e terzo nel Campionato Esso, con un totale di sei vittorie.

    Nel 1986 passò alla Formula 3 inglese, correndo con il team Murray Taylor Racing, finendo nono in classifica con un secondo posto. Nel 1987, col Team Cellnet Ricoh, vinse due gare, arrivando due volte secondo e due terzo, riuscendo a mettere a segno due pole position e due giri più veloci in gara e giungendo quinto nel Campionato. Con lo stesso team arrivò terzo nel 1988 con due vittorie, due secondi posti, quattro terzi, due pole position, un giro più veloce in gara. Inoltre arrivò secondo nel prestigioso Gran Premio F.3 di Macao.

    Sempre nel 1988 partecipò a due gare in Formula 3000 con il Team GA Motorsport (ritirato a Zolder, ottavo a Digione).

    Nel 1989 corse una gara nel Campionato Britannico di Formula 3000 ad Oulton Park, finendo terzo; corse una gara nel BTCC, a Donington Park, finendo quarto; partecipò alla 24 ore di Le Manscon la Porsche 962 del Team Richard Lloyd Racing.

    A luglio 1989 venne chiamato dal Team Footwork Formula per correre nelle sei gare conclusive del Campionato Internazionale di Formula 3000. Riuscì a qualificare la macchina (una Mooncraft Mugen) in tutte e sei le gare, mentre nella prima parte del campionato la Footwork non era mai riuscita ad entrare nella griglia di partenza. Comunque la poca competitività  dell'auto non gli permise altro che un misero quattordicesimo posto al Gran Premio di Spa.

    Nel 1990 Damon passò al Team MiddleBridge F.3000, per correre il Campionato Internazionale con una Lola/Cosworth DFV T90/50. Mise a segno tre pole position e due giri più veloci. Il miglior risultato, però, fu solo un secondo posto a Brands Hatch.

    Nel 1991 sempre con lo stesso team, ma con una Reynard/Cosworth 91D, Damon ottenne come migliori risultati un terzo posto a Nogaro e due quarti a Vallelunga e Le Mans. Con le credenziali di pilota veloce sul giro singolo, ma non concreto (in Formula 3000 non otterrà  mai una vittoria), nel corso del 1991 venne assunto come collaudatore dal team Williams Renault di Formula 1.

    IL DEBUTTO IN FORMULA 1

    Collaudatore della Williams nel 1991, ha debuttato in Formula 1 nel Gran Premio di Gran Bretagna al volante di una Brabham-Judd al posto di Giovanna Amati, senza ottenere grossi risultati utili. Nonostante il mezzo, si qualifica comunque al primo tentativo, nel gran premio di Silverstone, partendo ventiseiesimo e finendo sedicesimo. Riesce anche a correre il G.P. di Ungheria, finendo undicesimo, dopo essere partito dalla venticinquesima posizione. Quel Gran Premio segna anche l'ultima presenza del glorioso team inglese.

    LA WILLIAMS RENAULT

    Grazie alle qualità  e alla padronanza del mezzo dimostrata come test driver, Damon venne "promosso" a seconda guida del team Williams-Renault al posto del campione del mondo in carica Nigel Mansell per partecipare al Campionato mondiale di Formula Uno. Non potendo correre con il numero 1, riservato al campione del mondo in carica, il primo anno corse con il numero 0. Suo compagno fu il francese Alain Prost.

    Correndo con la Williams-Renault FW15C Hill sfiorò il successo nei gran premi di Gran Bretagna e Germania e successivamente vinse il suo primo Gran Premio nel circuito di Hungaroring, in Ungheria il 15 agosto. Durante il 1993 ottenne altre 2 vittorie, in Italia a Monza e in Belgio.

    Alla fine del campionato fu terzo con 69 punti dietro solo a Alain Prost e Ayrton Senna.

    CAPITAN ZERO

    Nel 1993, ad Hill fu assegnato il numero 0, in quanto la Williams stessa l'anno precedente aveva vinto il Campionato costruttori e Nigel Mansell, che vinse quel Mondiale, decise di ritirarsi dalla F.1 (e solo al campione uscente spettava un numero 1 da mettere sul musetto). Anche nel 1994 Damon Hill continuò a correre con il numero 0, in quanto il detentore del titolo, Alain Prost, come Mansell l'anno precedente, decise di ritirarsi dopo la vittoria.

    L'anno successivo, il 1994, ebbe come compagno di team Senna, che sembrava destinato a stravincere, ma morì tragicamente in un incidente nel Gran Premio di San Marino; dopo la sua scomparsa Frank Williams ripose tutte le sue speranze sull'inglese. La situazione era tanto difficile quanto imbarazzante: dopo quattro round Michael Schumacher aveva 40 punti e Hill solo 7 e durante il corso di tutta la stagione il distacco tra i due rimase di una trentina di punti. Le settimane successive videro accadere più cose nelle aule dei tribunali che in pista: a Silverstone, Schumacher superò Hill nel giro di ricognizione, non scontò (su consiglio del team) una penalità  comminatagli e venne squalificato. La scuderia spiegò l'accaduto come un errore di comunicazione tra i commissari di gara e la squadra.[1] Il mancato rispetto della bandiera nera venne punito con ulteriori due gare di squalifica, ma la Benetton fece appello, per permettere al pilota di correre almeno la gara di casa facendo slittare le squalifiche nei Gp successivi. In Germania Schumacher dovette comunque ritirarsi. Al Gran Premio del Belgio il pilota tedesco vinse ancora, ma l'eccessivo consumo del fondo in legno (anche a causa di un testacoda su un cordolo in gara), introdotto a partire dal Gran Premio di Germania precedente, portò ad una nuova squalifica.

    Schumacher saltò i due Gran Premi successivi per i fatti del Gran Premio di Gran Bretagna e quando tornò in pista, a Jerez, il suo vantaggio si era ridotto ad un punto sul rivale Hill che approfittando delle squalifiche, si era portato a ridosso del tedesco. A Jerez Schumacher vinse, ma arrivò dietro Hill nel Gran Premio del Giappone, corso in condizioni di bagnato intenso, e i due rivali si presentarono alla gara finale divisi da un solo punto. Schumacher dominò la prima parte del Gran Premio di Australia davanti ad Hill, fino a quando, al 35º giro, il tedesco uscì di pista ed andò a sbattere contro un muretto, danneggiando irrimediabilmente la sospensione destra. Nello stesso momento sopraggiungeva Damon Hill, che alla curva successiva lo attaccò, proprio mentre il tedesco stava sterzando per curvare: ne derivò un contatto che causò il ritiro di entrambi. Tra diverse polemiche il mondiale si chiuse con Schumacher campione con 92 punti e Hill secondo a 91. A fine stagione Hill venne nominato dalla BBC personaggio dell'anno.

    Nel 1995 iniziò la stagione con molta voglia di rivincita saltando subito in testa alla classifica con le 2 vittorie in Argentina e San Marino, ma dopo un inizio entusiasmante iniziò una serie di errori e di sfortune che lo relegarono quasi sempre dietro a Schumacher (in Spagna il tedesco si riprese la testa della classifica che non avrebbe più ceduto sino alla fine) che dominò la stagione e a cui regalò il mondiale con largo anticipo con una Benetton comunque inferiore rispetto alla Williams. Nonostante una stagione negativa al Gran Premio di Ungheria riuscì a dominare la gara completando unGrand Chelem (pole position, vittoria, giro più veloce e sempre in testa alla gara) e nell'ultimo Gran Premio in Australia, a mondiale già  assegnato, Hill riscattò un periodo buio costellato di errori e critiche vincendo meritatamente dopo una corsa condotta in maniera impeccabile. Il 1995 fu comunque una stagione difficile dal punto di vista psicologico; piùdi una volta Hill manifestò fragilità  nel gestire la sua rivalità  con Schumacher. I principali motivi di questa situazione possono essere rintracciati in gran parte nelle forti critiche che da piùparti venivano lanciate a Hill per i suoi errori. Al pari, quando Hill vinceva, ciò non veniva visto come merito del pilota ma come merito della super Williams rispetto a una concorrenza inferiore.

    Nel 1996 il rivale di sempre Schumacher approdò ad una Ferrari in cerca di risultati e i pronostici erano tutti favorevoli alla Williams-Renault. Mantenendo alle spalle il compagno di squadra Jacques Villeneuve, esordiente ma capace di cogliere dei successi rilevanti con la Williams, Hill domina la stagione con 8 vittorie, 10 podi e 97 punti, diciannove in più di Villeneuve, ed il solo rammarico di non esser riuscito a vincere il Gran Premio di casa. La Williams del 1996 era tecnicamente superiore agli altri team e finalmente Damon corona il sogno di diventare campione del mondo di F1.

    L'ARROWS YAMAHA

    Nonostante la conquista del titolo, Hill non rinnovò il contratto con la Williams e nella stagione successiva si accasò al team Arrows-Yamaha, senza cogliere però grandi risultati per via della scarsa competitività  della scuderia, eccetto il Gran Premio d'Ungheria, in cui si era sempre trovato a suo agio in Williams con 2 vittorie e 2 secondi posti, sfruttando le caratteristiche cittadine del circuito. Hill partito straordinariamente in seconda fila col terzo tempo, rimase in testa fino all'ultimo giro, quando un guasto alla vettura (problema idraulico e al cambio) lo costrinse a cedere il primo posto all'ex-compagno di squadra Villeneuve ma portando ugualmente un podio inaspettato all'Arrows. Ad ogni modo il secondo posto fu un risultato molto importante per la Arrows (e il miglior risultato nella storia della scuderia) in quella stagione, anche se una vittoria sarebbe stata clamorosa e sensazionale.

    LA JORDAN E IL RITIRO DALLE CORSE

    Nel 1998 venne ingaggiato dalla Jordan-Mugen, alla quale dopo un inizio particolarmente difficile portò il primo successo in Formula 1, nel Gran Premio del Belgio dopo una gara segnata da numerosi incidenti e clamorosi ritiri per via della pesante pioggia, ma nonostante tutto ciò in entrambe le partenze andò molto bene e per tutta la gara è sempre stato nelle prime posizioni. Oltre al primo successo il GP del Belgio 1998 segnò anche la prima doppietta per il team Jordan con la vittoria appunto di Damon Hill e il secondo posto di Ralf Schumacher. Sempre nello stesso anno ,grazie ad un quarto posto alGran Premio del Giappone permise alla Jordan di classificarsi al quarto posto nel campionato costruttori ai danni della Benetton

    Damon rimase alla Jordan anche nel 1999, ma ottenne scarsi risultati; alla fine della stagione, ormai demotivato, abbandonò le corse.

    DOPO LA FORMULA 1

    Oltre ad avere la passione per i motori Damon ha anche la passione per la musica e in particolar modo per la chitarra. Da ricordare i concerti alla fine di ogni GP di Gran Bretagna nei quali Damon era componente fisso. Damon ha dimostrato le sue qualità  musicali anche a livello "professionistico" lavorando come chitarrista di eccezione nell'album Euphoria dei Def Leppard. Per l'occasione ha detto il cantante della storica band, Joe Elliott: «Ci era capitato due o tre volte di incontrarlo in qualche festa e ogni volta ci raccontava di come era bravo con la chitarra. Lo abbiamo messo alla prova, e abbiamo dovuto dargli ragione. Suonerà  perfino un assolo in un pezzo». Il pezzo nel quale Damon suona l'assolo finale è Demolition Man, prima canzone dell'album. Damon Hill era anche un amico stretto del grande artista e cantante George Harrison (ex Beatles )

    Il 28 aprile 2006 Damon Hill è stato eletto presidente del British Racing Drivers' Club, associazione che gestisce il circuito di Silverstone e l'organizzazione del Gran Premio di Gran Bretagna di F1, succedendo a Jackie Stewart.

    STATISTICHE

    Hill ha disputato 115 gran premi, cogliendo 22 vittorie (21 Williams-Renault, 1 Jordan-Mugen), 20 pole position e 19 giri più veloci in gara. àˆ partito per 47 volte in prima fila, e ha ottenuto 56 piazzamenti nei primi 6, per un totale di 360 punti complessivi.

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    Che dire... Dopo Mansell, Damon Hill è stato il pilota che ho tifato di più. Vuoi perchè ho sempre avuto un debole per gli "underdogs", e Hill in fondo lo era, vuoi perchè vedere un pilota dal talento tutt'altro che cristallino riuscire comunque a imporsi è motivo di ispirazione per chi, come me, nella vita non ha mai avuto i "favori del pronostico" ma che cerca comunque di ottenere i suoi piccoli "momenti di gloria"...

    Hill era il collaudatore dal nome pesante che esordisce già  "vecchio" in F1. Il secondo pilota che divide il box coi mostri sacri dell'automobilismo. Il pilota con il numero 0 sul musetto.... Il pilota che ha cercato di lottare contro un pilota che lo sovrastava sia come talento che come carisma. Un pilota che si è trovato a dover prendere sulle spalle una scuderia allo sbando, dopo il dramma di Imola, E ce la fa, lottando fino alla fine per il titolo (e, senza il contatto di Adelaide, ci sarebbe anche riuscito...).

    Non è certamente stato un grandissimo fuoriclasse, nel confronto con Schumacher non c'era quasi mai partita. Ma era un bravo pilota che ha saputo cogliere la sua occasione, cosa che tanti altri più pubblicizzati di lui non hanno fatto. E' l'uomo "normale" che ha saputo ritagliarsi il suo piccolo spazio di storia.

    Semmai un giorno avrò l'occasione di disputare una gara, di qualsiasi tipo, certamente scenderò in pista col suo casco....

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  10. Mansell? Semplicemente il mio idolo assoluto di sempre. Ci sono stati e ci saranno sicuramente piloti migliori di lui in senso assoluto, ma il Leone era il Leone... Il suo coraggio, la sua grinta, la sua passione, il suo particolare approccio alle corse... Tante caratteristiche che lo hanno fatto apprezzare anche a chi non era un suo tifoso incallito.

    1988-Hungaroring-MansellWilliamsetB.jpg

    mansell-senna.jpg

    1994williams03.jpg

  11. Dunque, come scritto nel messaggio di presentazione, io sono di Civitavecchia. Città  portuale ad una 60ina di km a nord di Roma.

    A Civitavecchia c'è soprattutto questa:

    carbone_tvn_panoramica_550_170_WT.jpg

    ...e questo:

    Porto-Civitavecchia-Logo1.jpg

    per il resto, non è che si sia molto....

    In ogni caso, soprattutto nell'ultimo anno ci sono stato ben poco, in quanto per lavoro ho dovuto girare parecchio.... L'inceneritore di Acerra (anche se alloggiavo ad Aversa), la centrale di Vado Ligure, un'azienda che costruisce serbatoi a Chieti e Ortona e, soprattutto, la centrale di Brindisi, dove ho vissuto da giugno fino a 2 settimane fa...

  12. Una F1 sana in scala 1:1 effettivamente no, non c'ho mai pensato. 1 perchè non saprei dove metterla (nel mio buco di casa non c'è spazio nemmeno per morire...) e 2 perchè suppongo che costruire qualcosa del genere richieda svariati danari, che ovviamente non ho...

    In ogni caso, nel periodo in cui giocavo con rfactor, una mezza idea di farmi un abitacolo mi era venuta... Struttura con pannelli di legno, più qualche altro materiale poco nobile, ma anche qualche componente di macchine vere (a casa ho ancora il sedile della Benetton B188 comprato su Ebay a 30 euro e stavo per rimediare l'headrest di una Force India 2009). In ogni caso il progetto è andato a farsi benedire assieme al tempo da dedicare a quel passatempo virtuale. Quindi niente.

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