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messaggi inviate da Davide Hill
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Ottimo!
Eh, questo non so farlo....
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Vabbè, potevano anche metterceli... Anche perchè, in fondo, quella è una BAR del 2004 riverniciata...
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Arte in F1?
Ad esempio questa "scultura"....
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Daniel Clive Wheldon (Emberton, 22 giugno 1978 – Las Vegas, 16 ottobre 2011) è stato un pilota automobilistico britannico.
Campione della Indy Racing League nel 2005, vincitore di due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis (nel 2005 e nel 2011). Wheldon è scomparso in seguito ad un grave incidente nella gara conclusiva della stagione 2011 della IndyCar Series, sul circuito ovale di Las Vegas, il 16 ottobre 2011.
Inizia a gareggiare su Kart all'età di 4 anni, sostenuto dal padre, progredendo di anno in anno nelle serie motoristiche giovanili. Rivali nei suo primi anni furono, tra gli altri, Jenson Button e Anthony Davidson.Complessivamente si aggiudica 8 titoli britannici nei kart e nel 1998 chiuse al terzo posto nella Formula Ford nazionale. Nel 1999 si trasferisce negli Stati Uniti d'America, poiché il livello di investimenti richiesto per proseguire la sua carriera nel Regno Unito non era sostenibile dalla sua famiglia. In America gareggia per diverse stagioni nelle categorie minori riservate a monoposto: U.S. F2000 Championship Series (vincendo il titolo),Toyota Atlantic Series e Indy Light Series.
Nel 2002 debutta nella IRL IndyCar Series, disputando due gare per la scuderia Panther Racing come compagno di squadra del campione in carica Sam Hornish Jr.. L'anno seguente passa al team Andretti Green Racing, sostituendo al volante Michael Andretti, ritiratosi dalle corse. Vince il premio Rookie of the Year come miglior esordiente della stagione. Nel 2004 vince la sua prima gara in IRL, sull'ovale giapponese di Motegi; chiude la stagione con tre vittorie e il secondo posto in classifica, alle spalle del compagno di squadra Tony Kanaan. Nel 2005 vince la 500 Miglia di Indianapolis (primo britannico a riuscire nell'impresa dopo Graham Hill, vincitore nel 1966) e si laurea campione della categoria, con sei vittorie complessive, riuscendo a battere il record di cinque vittorie in una sola stagione, che apparteneva a Sam Hornish Jr.. Nel mese di novembre 2005 venne annunciato il suo passaggio alla scuderia Chip Ganassi Racing. Col team di Ganassi corre nelle stagioni 2006, 2007, 2008 della IRL IndyCar Series. A fine gennaio2006 vince la 24 Ore di Daytona, riservata a vetture sport, insieme a Scott Dixon e Casey Mears. Wheldon fu protagonista della lotta al titolo della IRL anche nella stagione 2006, chiudendo con 475 punti, appaiato a Sam Hornish Jr. del Team Penske. Quest'ultimo venne dichiarato campione avendo ottenuto un numero di vittorie (4) maggiore a quello di Wheldon (2). Durante questa stagione gli fu offerto un posto nella scuderia di Formula 1BMW Sauber. Tuttavia il britannico rifiutò, non avendo le garanzie di essere pilota titolare.
Nei campionati IRL 2007 e 2008 si classifica al quarto posto, vincendo due gare in entrambe le annate. In occasione della sua quindicesima vittoria nella categoria, conquistata il 22 giugno 2008 sul circuito Iowa Speedway, Wheldon donò i proventi della sua vincita in favore della popolazione della zona, colpita da tornadi e inondazioni. Nel settembre 2008 lascia il team Chip Ganassi Racing che lo sostiuisce con Dario Franchitti. Il 26 ottobre 2008 corre per il team Panther Racing, col quale aveva esordito in IRL, una gara di esibizione, non valida per la classifica, a Surfers Paradise. Con questa scuderia Dan Wheldon partecipa al campionato nelle stagioni 2009 e 2010. In questo biennio, caratterizzato da due secondi posti alla Indy 500, Wheldon non riesce ad ottenere nessuna vittoria e chiude rispettivamente al nono e decimo posto il campionato. Per la stagione 2011 il suo posto al team Panther viene preso dal giovane pilota americano J.R. Hildebrand, campione 2009 della Indy Lights Series. Wheldon, nonostante la carriera di ottimo livello nella categoria, rimane senza scuderia. Riesce, tuttavia, a prendere parte alla 500 Miglia di Indianapolis 2011 con il team Bryan Herta Autosport. Ironia della sorte, il britannico vince la gara proprio a spese di J.R. Hildebrand, andato a sbattere contro il muretto all'ultima curva della corsa, ottenendo il suo secondo successo sull'ovale dell'Indiana. Nonostante questo prestigioso successo, Wheldon non partecipa ad altre gare, vivendo il 2011 da disoccupato ma collaborando con Dallara nello sviluppo della nuova monoposto Indycar realizzata dalla casa italiana. A settembre l'occasione per tornare alle gare. Dan Wheldon accetta una sfida lanciata dalla direzione della IndyCar Series: partire dall'ultima fila e vincere l'ultima gara della stagione 2011, a Las Vegas e aggiudicarsi un premio di 5 milioni di dollari da dividere con un tifoso sorteggiato. In preparazione alla gara di Las Vegas, Wheldon si accorda col team Sam Schmidt Motorsports per partecipare alla gara in Kentucky sulla vettura numero 77, la stessa con cui Alex Tagliani aveva ottenuto la pole position a Indianapolis. Wheldon conclude al quattordicesimo posto.
Il 16 ottobre 2011, sul circuito ovale di Las Vegas, Dan Wheldon, parte dall'ultima posizione (la trentaquattresima) sulla griglia, come stabilito dal regolamento della scommessa che aveva intrapreso. Al 12° giro un contatto a centro gruppo tra le vetture di Cunningham e Hinchcliffe scatena una terrificante carambola che coinvolge 15 vetture. Wheldon, che in quel momento stava rimontando, giunge nella zona dell'impatto quanche secondo dopo e nulla può per evitare la vettura di Kimball. La vettura numero 77 del britannico si impenna e, dopo un infernale avvitamento, va a schiantarsi contro le barriere mentre altre vetture, in particolar modo quelle di Will Power e Pippa Mann, volano in aria in un'apocalisse di fuoco pezzi di carbobio e vetture distrutte. Tredici dei piloti coinvolti escono sulle loro gambe dagli abitacoli. Wheldon viene trasportato dapprima al centro medico del circuito, ma la gravità delle ferite riportate nell'impatto contro i pali di sostegno delle reti di protezione obbligano i medici ad un trasporto d'urgenza in elicottero all'University Medical Centre di Las Vegas. Le condizioni del britannico sono disperate e, circa due ore dopo, viene comunicato il decesso del pilota. Lo stesso giorno il team Andretti Green Racing comunica che Wheldon avrebbe dovuto correre con loro il campionato IndyCar 2012 in sostituzione di Danica Patrick.
Dan Wheldon lascia la moglie, la sua assistente personale Susie Behm sposata nel 2008, e i due figli Sebastian, nato nel febbraio 2009 e Oliver, nato nel mese di marzo 2011.
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Wheldon era semplicemente il mio idolo nelle gare d'oltreoceano. Non serve aggiungere altro.
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Comprando un team esistente o creandone uno ex novo?
Un ritorno del nome Brabham farebbe senz'altro piacere anche se, come nel caso della Lotus, non sarebbe la stessa cosa (ma d'altronde sia la Lotus che la Brabham "vere" nei loro ultimi anni di vita avevano ben poco dei gloriosi team che furono....).
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ma alla fine la morte riguarda tutti
La morte rappresenta l'unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. (Steve Jobs)
Anche se....
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Un po macabra, come arte. Però non male, mi piace.
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Altra forma d'arte (perchè lo è, a tutti gli effetti) che mi ha sempre appassionato (ma non mi ci sono mai cimentato e penso che mai lo farò... troppo difficile). La decorazione dei caschi.
A livello di Formula 1 ho trovato solo questo video che fa vedere passo dopo passo e nel dettaglio la decorazione di un casco.
Jens Munser, di cui tutti conoscete le opere (basta guardare Vettel, Alonso, Massa, Webber, Schumacher, Rosberg ecc. col casco in testa) qui alle prese col casco Schuberth celebrativo di Schumacher per Spa 2011. Il Golden Helmet, come si può vedere nel video è... golden a tutti gli effetti.
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Ci sono troppi interessi in ballo. Si cerca di salvare la Grecia perchè c'è chi, come appunto la Germania, avrebbe troppo da perdere in un eventuale fallimento. Se non ci fossero stati tutti questi interessi tranquilli che, per la Merkel e company, la Grecia poteva anche sprofondare nell'Egeo. Altro che manovre di salvataggio.....
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Grande Donna e grande Scienziato. Uno dei maggiori cervelli italiani e fulgido esempio di come, per dirla con le parole della stessa Montalcini, <una donna per cambiare il mondo non deve "mostrare" nulla se non la propria intelligenza>.
Dal punto di vista "culturale" è una perdita incolmabile, dal punto di vista umano 103 anni sono une bella età quindi dire che mi dispiace (nel senso spirituale del termine) è eccessivo.
Sicuramente se ne va un pezzo di storia dell'Italia.
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Ma io le colpe le dò a tutti, attenzione. Ma ritengo che non si può fare la parte di quelli che cadono dalle nuvole mentre si leggono tutti gli indicatori economici che rispetto al 2011 sono peggiorati, perchè, come ho detto, fior di esperti (Alesina, Giavazzi, Bisin (quest'ultimo allievo di Monti) e tantissimi altri) l'avevano detto chiaramente che le misure intraprese erano sbagliate e che la medicina da dare era un'altra. Ed è a questo punto che io difendo anche Monti! Sì, perchè non penso affatto che lui non lo sapesse, ma semplicemente si è dovuto anche lui piegare a diktat esterni. Come ho già detto qualche giorno fa, secondo me Monti, a modo suo, è anche lui una vittima.
Ma su questo punto non c'è nessun dubbio. In questi 12 mesi Monti non ha fatto altro che genuflettersi dinnanzi alla BCE e ai poteri forti europei.... L'ha fatto lui come l'avrebbe fatto chiunque altro.
Purtroppo qui nessuno ha i cojoni per fare come l'Islanda e mandare a cagare la Merkel, Van Rumpuy Trichet e compagnia cantando....
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L'ho capito benissimo invece. Anche perchè che i famosi tentativi di salvataggio fossero fallimentari fior di esperti (indipendenti) l'hano detto fin dal primo momento.
Non si possono resuscitare i morti. Ma la colpa non può essere data a chi ha tentato (inutilmente e in maniera fallimentare, ma poco importa) di riportare in vita il cadavere, ma chi ha "creato" quel cadavere....
Io più che altro mi chiedo: se siamo a questo punto dopo 12 mesi di autentico salasso, dove saremmo stati se continuavamo con l'andazzo di chi governava in precedenza?
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Certo, meglio precipitare che restare in bilico
Mi sa che non hai capito bene il senso dell'intervento di MagicSenna.....
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Posso fare una domanda: i numeri dicono le bugie o la verità ?
Dipende da chi li scrive....
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Di velocizzarmi non c'è verso. Il tempo che mi ci vuole è quello.
Ieri comunque parlavamo di perfezione/imperfezione. Fermo restando quello che ho scritto a riguardo, beh... Quando ti trovi davanti ad una roba del genere, in cui una persona praticamente reale ti compare, passo dopo passo, su un foglio di carta, non puoi non restare totalmente incantato. Tra l'altro notare la velocità (che nel video per ovvie ragioni è aumentata, ma probabilmente questo disegno l'ha fatto in 2 ore o anche meno....
Igor Kazarin, lo stesso artista che ha fatto il ritratto di Johnny Depp che ho postato qui sopra. Il mio ritrattista preferito.
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è mai esistito un governo che aggradasse gli italiani?
No. In compenso ne sono esistiti tanti che gl'italiani li aggredivano...
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LOL
Penso che quella scena de "La Caduta" sia il video più utilizzato, coverizzato, modificato nella storia dell'umanità ....
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A me sembra FireFox...
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Ancora di più Windows XP
E il metro........
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Eccellente
Ps. Ma quella guida tecnica Marlboro?
L'arte della F1
In Discussioni generali
Inviata
E i denti?
Altro esempio di arte?
Ritratto di Hamilton realizzato con le puntine colorate...