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In memoriam....


Albi66

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14 minuti fa, Albi66 ha scritto:

3 Marzo 1944

Disastro ferroviario di Balvano

Bravo Alberto! Giusto ricordare una delle stragi più dimenticate della storia italiana. Come al solito, incuria, voglia di risparmiare, infrastrutture carenti (e clandestini), hanno portato centinaia di morti

Mi dicono amici meridionali che purtroppo la situazione delle ferrovie è tremenda. Un vero peccato visto che il treno è stato il mezzo di trasporto più usato dagli italiani per anni.

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3 ore fa, Albi66 ha scritto:

8 Marzo 1983

Ronald Reagan, durante un discorso pubblico, pronuncia la famosa definizione di "Impero del Male", riferita all'Unione Sovietica

Official_Portrait_of_President_Reagan_19

 

Il 1983 è stato l'anno in cui si scatenò un escalation che portò nuovamente il mondo sull'orlo della guerra nucleare come non si vedeva dai tempi della crisi di Cuba.

 Il 1 settembre ci fu l'abbattimento del Kal 007 coreano che fece 269 morti

 Il 26 settembre il falso allarme missilistico russo causato da un guasto al computer, sventato  dal Colonnello Petrov (non ebbe riconoscimenti anzi gli rovinarono la carriera).

Ad ottobre l'arrivo anticipato in Germania ovest dei temuti missili Pershing 2

 Il 2 novembre l'esercitazione Nato Able Archer 83 che i sovietici credettero fosse un diversivo per un attacco vero e proprio.

Mamma mia.........

 

 

 

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14 minuti fa, Ayrton4ever ha scritto:

Il volo KAL 007 fu una bastardata tra le più infami, mi pare ne avessimo già parlato....

Bisogna definire bastardata.

Il tutto nacque dall'errore dei piloti coreani al decollo dal Giappone:inserirono i dati GPS (allora si faceva manualmente) in maniera errata , non dando modo al GPS di stabilizzarsi.

In sostanza il sistema di controllo dell'aereo "pensava" di aver decollato da una posizione diversa dal quella reale.

Questo porto' fuori rotta l'aereo facendogli sorvolare piu' volte e per qualche centinaia di km l'Unione Sovietica, tra l'altro sorvolando zone militarmente strategiche.

I piloti non si accorsero di nulla, anche perche' in volo notturno(dubito comunque che volando a 9000 mt, se ne potessero accorgere anche di giorno...).

La guida caccia sovietica spedi' un Sukhoi Su 15 Flagon ad intercettare l'intruso : il pilota sovietico tento'(senza riuscirci) di mettersi in contatto radio con il Jumbo coreano ed, a suo dire, sparo' alcuni proiettili traccianti a scopo intimidatorio; dopodiche', con il Jumbo sempre piu' dentro lo spazio aereo Urss e , pressato dalla guida caccia a terra, abbatte' l'aereo.

Ricordiamoci che era il 1983 (piena guerra fredda) e che la catena di comando degli ordini sovietica non ammetteva discussioni : se il pilota non avesse obbedito agli ordini lo avrebbe aspettato un comodo soggiorno in Siberia

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Per quello che avevo studiato io nel lontano 2008: i russi a terra sapevano benissimo che era un aereo civile, dalle trascrizioni si capiva che il pilota glielo aveva comunicato, da terra i più alti gradi decisero di fare una celodurata (tutto questo nell'ambito sovietico che temeva un attacco statunitense)

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10 minuti fa, Ayrton4ever ha scritto:

Per quello che avevo studiato io nel lontano 2008: i russi a terra sapevano benissimo che era un aereo civile, dalle trascrizioni si capiva che il pilota glielo aveva comunicato, da terra i più alti gradi decisero di fare una celodurata (tutto questo nell'ambito sovietico che temeva un attacco statunitense)

Io ho raccolto info diverse.

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11 ore fa, Albi66 ha scritto:

1. L'episodio mi ha colpito sin da quando accadde ed è diventato una mia "fissa", che mi ha portato a documentarmi prima attraverso libri e riviste e poi attraverso la rete. Ricostruisco la faccenda cosi, ovviamente senza nessuna pretesa di verita' rivelata, ma con lo scrupolo di una buona documentazione:

...

2. A terra , nel centro di comando della difesa aerea di zona, vi furono discussioni in merito all'accertamento se l'intruso fosse un aereo civile o meno: alla fine prevalse la linea di considerare il Jumbo come un intruso pericoloso (un aereo spia) e venne dato l'ordine dell'abbattimento.

A mio parere l'aereo fu abbattuto non tanto per una dimostrazione di forza verso gli USA, ma in quanto la difesa aerea sovietica era convinta che fosse in atto una manovra preparatoria a qualcosa di piu' grande ed imminente.

3. Vi è poi da ricordare che i comandanti dei settori di difesa aerea che non riuscirono ad intercettare i Tomcat sulle Curili vennero defenestrati e radiati  e credo che la paura di fare la stessa fine abbia giocato un tragico ruolo importante nella vicenda.

1. Caro Alberto, ti faccio i complimenti perchè hai ricostruito l'accaduto molto bene. io ho dovuto studiare l'incidente professionalmente perchè quando nel 2008 lavoravo all'aeroporto di Firenze ho dovuto frequentare 3 corsi, uno antiterrorismo, uno sugli esplosivi e uno che analizzava alcuni incidenti aerei per far capire come si è evoluta la sicurezza e sostanzialmente per dire "occhio perchè ora voi non sapete nulla, quando saprete il vostro lavoro, rischiate di entrare in routine e la routine può portare a dei casini come in questi incidenti" Uno degli incidenti era appunto il KAL 007 (o KE 007).

2. Per me i russi hanno mentito

3. sicuro.

ora trovo le fonti

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8 minuti fa, Ayrton4ever ha scritto:

1. Caro Alberto, ti faccio i complimenti perchè hai ricostruito l'accaduto molto bene. io ho dovuto studiare l'incidente professionalmente perchè quando nel 2008 lavoravo all'aeroporto di Firenze ho dovuto frequentare 3 corsi, uno antiterrorismo, uno sugli esplosivi e uno che analizzava alcuni incidenti aerei per far capire come si è evoluta la sicurezza e sostanzialmente per dire "occhio perchè ora voi non sapete nulla, quando saprete il vostro lavoro, rischiate di entrare in routine e la routine può portare a dei casini come in questi incidenti" Uno degli incidenti era appunto il KAL 007 (o KE 007).

2. Per me i russi hanno mentito

3. sicuro.

ora trovo le fonti

Grazie :)

Aggiungo una ulteriore considerazione: ovviamente Gennadi Osipovich, il pilota del Flagon, riconobbe l'aereo coreano come un Jumbo, ma, complice l'addestramento che gli imponeva di non fidarsi dei potenziali "trucchi" occidentali non si pose molti problemi in merito all'abbattimento.

In questo, fu aiutato da una tragica coincidenza: al momento delle raffiche intimidatorie, i piloti coreani chiesero al controllo radar a Seoul l'autorizzazione a salire di quota per risparmiare carburante.Una volta ricevuta l'autorizzazione cominciarono a cabrare, rallentando automaticamente in maniera vistosa : tale manovra fu interpretata dal pilota russo come una classica manovra di evasione atta a farsi superare dall'intercettore....che infatti supero' di gran carriera il Jumbo coreano.

Questo convinse ancora di piu' Osipovich a non farsi troppi scrupoli.

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