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Gian Luca 60

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messaggi inviate da Gian Luca 60

  1. Per puro caso ieri sera ho beccato su un'emittente locale una puntata dedicata a Gustavo Giagnoni, un grandissimo allenatore del Toro anni '70 (Radice vinse lo scudetto con una squadra costruita negli anni precedenti dal Giagno) noto ai più per aver lanciato gente come Pulici (prima giocava sporadicamente) e Graziani ma è noto anche per lo schiaffo/pugno a Causio in un derby e per il colbacco portato in panchina. 

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  2. ' Un sasso è caduto in un bicchiere, l'acqua è finita sulla tovaglia'.

    Peccato che il sasso si chiamasse Monte Toc, il bicchiere fosse un lago artificiale di 150 milioni di metri cubi di acqua, e sulla tovaglia ci fossero migliaia di persone che non potevano difendersi.

    Il primo ricordo del Vajont in età adulta risale al giorno del mio giuramento, corpo alpini a Belluno. Durante la cerimonia il comandante , ricordando le virtù del nostro reggimento, citava il primi soccorsi nei luoghi del disastro, poche decine di chilometri distanti.

    Poi mi sono documentato, grazie anche al film e soprattutto allo spettacolo taeatrale di M. Paolini, che rivedo sempre volentieri.

    L'idea che mi sono fatto è che quel giorno in Italia sia finito il dopoguerra. La diga , la valle e tutta la storia la vedo come specchio di un Paese risorto dalle ceneri, galoppante verso la modernità, l'industrializzazione, il benessere. La diga del Vajont era ed è un capolavoro d'ingegneria, all'epoca la piu alta al mondo, e avrebbe dovuto garantire un fabbisogno di energia pari al 15% di tutta l'Italia.

    Il problema è che hanno voluto esagerare, non tenere conto della natura, della storia della valle, delle avvisaglie ecc ecc

    E soprattutto la vicenda non è servita a nulla, se è vero che spesso e volentieri ci troviamo a fare i conti con disastri naturali (le cui cause sono anche diverse) con il comune denominatore ' opera dell'uomo'.

     

    Un altra cosa: non capisco ( anzi meglio non capire) perchè , sui canonici mezzi d'informazione, ogni 27 giugno c'è qualche nuova rivelazione su Ustica, ogni 2 agosto o 12 dicembre qualcuno elogia la sconfitta del terrorismo BR, ogni 27 gennaio si ricorda l'olocausto ecc ecc. Ricordi giusti per carità, ma pochi che parlano di Vajont e disastri ambientali.

    Fosse per me ogni 9 ottobre la dedicherei alla memoria e prevenzione di questi tipi di disastri

    Quest'anno, a 30 anni dal disastro della Val di Stava non è stata detta una parola una su questa sciagura in cui perirono tra gli altri un mio carissimo amico che faceva "la stagione" in un albergo del posto. Purtroppo, è molto triste dirlo e premetto che le vittime non hanno nessuna colpa e non è una gara di celodurismo, ma ci sono tragedie di serie a e tragedie di serie b.

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  3. Occhio che parte dei lavori ai quali è sottoposto San Siro attualmente sono stati obbligatori per poter ospitare la finale di Champions 2016

    Senza dubbio è così, tutti questi lavori sono partiti in ritardo, ovviamente, per la finale di Champions ma ciò che veramente è incredibile è che la qualità dei lavori sia pessima..la uefa per entrare nello specifico aveva chiesto la rimozione delle barriere che separavano il campo dagli spalti, modifica tunnel di ingresso in campo (ora provvisoriamente stanno usando il vecchio passaggio sotto la Nord) rifacimento delle panchine portandole alla quota del terreno di gioco, rifacimento di tutti i servizi igienici etc. 

    Bene il risultato è stato che è stata creata una nuova fermata del tram dentro San Siro (e modi per fare delle panchine veramente decenti ce ne sarebbero a bizzeffe ma hanno optato per la più antiestetica), al posto di semplici parapetti in vetro come ad esempio hanno fatto a Udine e Torino hanno inserito degli Orsogrill che quasi quasi mi fanno rimpiangere le grate che c'erano negli anni 80 sempre al Meazza. Poi ragazzi, ovviamente è un mio parere personalissimo ci mancherebbe altro, meglio San Siro così che certi stadi che si vedono ogni domenica ;)

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  4. Sì e no. Nel senso che c'è il caso del telaio 1993 che era uno schifo, ma la Yamaha era ben più veloce della Suzuki di Schwantz ad esempio. 

    Poi Doohan e la Honda ebbero una crescita spropositata e Yamaha non tenne il passo.

    Cadalora ha passato le pene dell'inferno con quella moto poi quando riuscì a farsi assegnare da King Kenny Warren Willing come ingegnere la sua stagione svoltò (e rischiò di interrompersi dopo Donington quando Roberts lo appese al muro nel post gara visto lo scherzetto che fece in gara al buon Rainey). Prima quella Yamaha veniva definita da tutti coloro che non si chiamassero Wayne Rainey, un camion per la sua durezza. 

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  5. Che poi tecnicamente l'Inter era stata la prima a non stare ai patti quando la società MilanInter (società che gestisce lo stadio per conto delle due società consorziate e versa i canoni d'affitto al comune di Milano) voleva rilevare l'area adiacente allo stadio per realizzare il "quarto anello" di San Siro dove realizzare tutti quegli uffici e negozi che vanno tanto di moda in questi anni ma poi si tirò indietro quando Moratti accolse Thoir. Ora, sinceramente per prima cosa queste due società stanno devastando San Siro (non ultimo le fermate dell'autobus al posto delle panchine classiche) e se solo volessero fare uno stadio come dio comanda basterebbe ripristinare lo stadio così com'era fino al 1987-88 ossia con il primo anello a ridosso del campo (e basterebbe pochissimo tempo visto che ci sono ancora i basamenti mai demoliti e in bella mostra). Tutto questo lo dico puramente da un punto di vista tecnico perché parlando da tifoso che ormai ha perso gli stimoli, questa storia di Milan-Portello avevo capito che non si sarebbe mai potuta realizzare poiché non ci sono gli spazi fisici sufficienti ne di fuga ne di edificabilità ergo è stata semplicemente una cosa di facciata per permettere che gli intrallazzi di Mister Hip Hip Hurrà passassero in secondo piano. 

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  6. Nenè, Albertosi, Niccolai, Longo, Boninsegna, GiggiRiva

    Martiradonna, Brugnera, Cera, Longoni, Greatti

     

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    Un paio di mesi fa ho incontrato Nene.. è malato ma il suo sorriso non manca mai, un grande, spesso dimenticato del Cagliari di quegli anni(e prima della Juventus).

    Poi è stata dedicata un paio di settimane fa la strada dello stadio Amsicora dove si vinse quello scudetto al Cagliari campione d'Italia 1970 e c'erano quasi tutti i superstiti di quella squadra magnifica. Tra le altre cose si è discusso molto del gol di Riva in rovesciata a Vicenza e molti tra i presenti lo hanno definito il suo go più bello di sempre e io non posso che sottoscrivere.

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  7. F3 nel 1990.

    La F1 era ancora di là  da venire.

     

    Oh, ragazzi, un fuoriclasse assoluto, nulla di scontato da dire.

     

    Però suvvia, diciamolo (cit. Ignazio La Russa): come "indifferenza" alle regole sportive e cavalleresche Michael se la giocava con Nino Farina, Jack Brabham e Ayrton :asd: :asd:

     

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    Bellissimo l'anedotto raccontato da Zanardi nel suo libro a proposito della squalifica di Schumacher in quella gara. Andando un po a memoria un membro del team di Zanna aveva richiesto una foto con Schumi con sullo sfondo la vettura del Kaiser con il cofano motore smontato e in bella vista il logo VW. Nel primo scatto non si notava il marchio e quindi hanno dovuto rifare lo scatto affinché si leggesse.

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  8. Sicuramente se c'era una squadra che nella mediocrità  di ieri meritava la vittoria, questa era l'Inter. Il Milan nel secondo tempo non ha superato la metà  campo (due passaggi consecutivi erano un miraggio) e l'Inter ha avuto tante occasioni da gol sventate da Diego Lopez e dall'arbitro, visto il netto rigore non dato. Ormai si tira a campare. Chiudo con il Cagliari. C'è un chiaro progetto di smobilitazione iniziato l'estate scorsa ossia si punta alla retrocessione per poter smantellare il Sant'Elia (il secondo anello è stato smantellato nelle 2 curve e il resto verrà  rimosso di seguito) e si torna a Quartu S.Elena durante la ricostruzione visto che si sta chiudendo a tarallucci e vino tutto il casino (giustissimo) verificatosi 2 anni fa. Sembra fanatscienza ma conoscendo molto bene i personaggi in causa è per me la situazione più realistica.

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  9. Un grosso dispiacere per un bravissimo giornalista sportivo che metteva in campo la sua passione sportiva con pacatezza e senza inutili strilli in telecronaca.

    Tra gli altri radiocronisti ricordiamo il mitico Ezio Luzzi, Ferretti e tutti gli altri bravissimi giornalisti che ci hanno fatto vivere alla grande quelle domeniche. E tutt'ora noto che lo stile almeno dei radiocronisti non è cambiato fortunatamente anche se non ci sono più i mostri sacri come Ciotti e Ameri.

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