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  1. [col][/col][col]2014 Formula 1 Japanese Grand Prix - Suzuka 912° Gran Premio Round 15/19 3-4-5 Ottobre 2014[/col] [col]INFO Lunghezza del circuito: 5,807 km Giri da percorrere: 53 Distanza totale: 307,471 km Numero di curve: 18 Senso di marcia: orario Mescole Pirelli: media/dura Primo Gran Premio: 1976 Apertura farfalla: 67% della percorrenza RECORD Giro gara: 1:31.540 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2005 Distanza: 1h23:53.413 – F Alonso – Renault – 2006 Vittorie pilota: 6 - M Schumacher Vittorie team: 9 - McLaren Pole pilota: 8 - M Schumacher Pole team: 9 - Ferrari Km in testa pilota: 1.804 – M Schumacher Km in testa team: 3.095 – McLaren Migliori giri pilota: 4 – M Schumacher Migliori giri team: 8 – McLaren, Williams Podi pilota: 9 – M Schumacher Podi team: 25 – McLaren[/col][col]Orari del Gran Premio del Giappone Venerdì 3 Ottobre 10:00-11:30 (03:00-04:30) Prove Libere 1 - Sky Sport F1 14:00-15:30 (07:00-08:30) Prove Libere 2 - Sky Sport F1 Sabato 4 Ottobre 11:00-12:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3 - Sky Sport F1 14:00-15:00 (07:00-08:00) Qualifiche - Sky Sport F1 Domenica 5 Ottobre 15:00 (08:00) Gara Differita delle qualifiche alle ore 14:00 su Rai Due Differita della gara alle ore 14:00 su Rai Uno[/col] Presentazione GP del Giappone: http://www.passionea300allora.it/2014/10/01/gran-premio-del-giappone-2014-anteprima/ Storia del GP del Giappone: http://www.passionea300allora.it/wiki300/index.php?title=Storia_del_Gran_Premio_del_Giappone Descrizione del circuito di Suzuka: http://www.passionea300allora.it/wiki300/index.php?title=Suzuka_International_Racing_Course Passione a 300 all'ora
  2. Tra mezz'ora il via del GP del Giappone. Sostituiti in via precauzionale i kers di Vettel e Alonso.
  3. In corso le qualifiche del GP del Giappone.
  4. [col][/col][col]2013 Formula 1 Japanese Grand Prix - Suzuka 893° Gran Premio Round 15/19 11-12-13 Ottobre 2013[/col] [col]INFO Lunghezza del circuito: 5,807 km Giri da percorrere: 53 Distanza totale: 307,471 km Numero di curve: 18 Senso di marcia: orario Mescole Pirelli: media/dura Apertura farfalla: 67% della percorrenza RECORD Giro gara: 1:31.540 - K Raikkonen - McLaren Mercedes - 2005 Distanza: 1h23:53.413 - F Alonso - Renault - 2006 Vittorie pilota: 6 - M Schumacher Vittorie team: 9 - McLaren Pole pilota: 8 - M Schumacher Pole team: 9 - Ferrari Km in testa pilota: 1.804 - M Schumacher Km in testa team: 3.095 - McLaren Migliori giri pilota: 4 - M Schumacher Migliori giri team: 8 - McLaren, Williams Podi pilota: 9 - M Schumacher Podi team: 25 - McLaren[/col][col]Orari del Gran Premio del Giappone Venerdì 11 Ottobre 10:00-11:30 (03:00-04:30) Prove Libere 1 - Sky Sport F1/Rai Sport 1 14:00-15:30 (07:00-08:30) Prove Libere 2 - Sky Sport F1/Rai Sport 1 Sabato 12 Ottobre 11:00-12:00 (04:00-05:00) Prove Libere 3 - Sky Sport F1/Rai Sport 1 14:00-15:00 (07:00-08:00) Qualifiche - Sky Sport F1/Rai Sport 1 Domenica 13 Ottobre 15:00 (08:00) Gara - Sky Sport F1/Rai Sport 1 Tra parentesi gli orari per l'Italia.[/col] Nemmeno il tempo per tirare il fiato che subito il circus della Formula 1 si ritrova a Suzuka per il Gran Premio del Giappone, quindicesima prova del mondiale 2013, appuntamento che potrebbe già assegnare il titolo piloti. In Corea è andato in scena l'ennesimo monologo di Vettel, una gara che ha avuto molto poco da raccontare sul piano sportivo, se non la bella rimonta di Raikkonen e l'ottima performance di Hulkenberg, ma ha raccontato tanto dal punto di vista organizzativo. Si è assistito ad uno spettacolo davvero comico: tra il trentasettesimo e il trentottesimo giro la Red Bull di Mark Webber va a fuoco, l'australiano parcheggia nella via di fuga della curva 3, quando dall'altro capo del rettilineo imbocca la pista del tutto impropriamente una Jeep dei pompieri! Panico in pista con i piloti che si ritrovano la vettura davanti e la direzione gara costretta a fare uscire la Safety Car, rientata appena il giro prima. Uno spettacolo comico che dimostra ancora una volta come la ricerca spasmodica del danaro abbia portato la Formula 1 a correre in luoghi che nulla hanno a che fare con la tradizione motoristica, e che sono nelle mani di organizzatori del tutto incapaci, oltre che non coadiuvati da uno staff di commissari all'altezza. Il circus si riconcilierà con la storia nel prossimo weekend. Il Gran Premio del Giappone si disputa sul circuito di Suzuka, una delle piste più belle, tecniche ed impegnative del calendario. Il tracciato ha una caretteristica unica nel panorama dei circuiti che compongono il calendario: è l'unico che disegna un "otto", dall'intersezione delle due curve Degner e la 130R. La pista è molto bella, il punto più impegnativo è senza dubbio la serie di "esse" opposta al rettilineo del traguardo. Uno dei punti deboli di Suzuka è la difficoltà di effettuare sorpassi, difficoltà non mitigata (e verrebbe da dire "per fortuna") nemmeno dal DRS. La sede stradale è abbastanza stretta e anche le vie di fuga non sono molto ampie. Fino al 2003 il tracciato era utilizzato anche dal Motomondiale, che tuttavia ha abbandonato Suzuka a seguito della tragica morte di Daijiro Kato del quale, lo scorso 20 Aprile è ricorso il decennale della scomparsa. Sebbene il Gran Premio del Giappone sia stato inserito nel Mondiale per la prima volta nel 1976, la tradizione automobilistica del Paese è anteriore di oltre un decennio, basti pensare che la pista di Suzuka fu inaugurata nel 1962 come circuito di prova della Honda, mentre il tracciato del Fuji è più giovane di tre anni. Fu proprio la pista del Fuji a ospitare le prime due edizioni del Gran Premio nel biennio 1976-77. Il recente film di Ron Howard, “Rush”, ha riportato all’attenzione degli appassionati la famosa gara che decise il Campionato 1976, quando il controverso ritiro di Lauda sotto il diluvio favorì in extremis il titolo mondiale di James Hunt (che vinse l’edizione successiva, caratterizzata dall’incidente tra Villeneuve e Peterson costato la vita a due persone). Passò un decennio prima di rivedere la Formula 1 in Giappone: dal 1987 in poi (con l’eccezione del biennio 2007-2008 sul rinnovato Fuji) il Gran Premio si è sempre corso sulla pista di Suzuka, che per i cinque anni successivi divenne la gara decisiva del Mondiale, vista anche la sua collocazione nel calendario. Indimenticabili in particolare gli anni della “faida” Senna-Prost, che spesso risolvevano la contesa iridata a suon di incidenti e reciproche sportellate (1989-90). Il pilota più vincente in questo Gran Premio è Michael Schumacher con sei vittorie (la prima su Benetton, le altre su Ferrari), la più emozionante delle quali resta quella del 2000, quando finalmente riuscì a vincere gara e titolo spezzando l’ultraventennale digiuno iridato di Maranello. Anche Damon Hill (1996) e Mika Hakkinen (1998-99) hanno ottenuto i loro titoli mondiali vincendo la gara sul suolo nipponico. Tra i campioni del mondo in attività , tutti hanno nel palmares almeno un’affermazione nel Gran Premio del Giappone, con Vettel ben tre volte vincitore nelle ultime quattro edizioni, e Alonso che è anche l’unico pilota ad aver vinto sia a Suzuka sia al Fuji, mentre Raikkonen, Hamilton e Button vantano una vittoria ciascuno. A parte le sette affermazioni della Ferrari, l’albo d’oro annovera un po’ di gloria anche per i piloti italiani: nel 1989 Alessandro Nannini (Benetton Ford) fu dichiarato vincitore dopo la controversa squalifica di Senna, mentre nel 1992 Riccardo Patrese con la Williams Renault vinse il Gran Premio suggellando la sua stagione da vice-campione del mondo. Così come illustri predecessori, Vettel potrebbe confermarsi campione già a Suzuka nel caso dovesse vincere la gara e Alonso, attualmente secondo in classifica, dovesse finire la gara oltre il nono posto. Vettel ha già detto di non credere nell'arrivo del titolo già in Giappone, molto più realisticamente i festeggiamenti saranno rimandati alla fine del mese quando si disputerà a New Delhi il Gran Premio d'India. Domenico Della Valle - Francesco Ferrandino Passione a 300 all'ora
  5. The Magic

    Suzuka

    Il circuito di Suzuka è uno degli autodromi più importanti ed originali al mondo, grazie ad alcune caratteristiche che l'hanno reso inconfondibile, ed è stata la sede del Gran Premio del Giappone di Formula 1 dal 1987 al 2006. Nei campionati 2007 e 2008 è stato sostituito, in questo ruolo, dal rinnovato circuito del Fuji tornando poi in calendario dal 2009. Costruito all'interno di un parco giochi dalla Honda nelle vicinanze della città di Suzuka in Giappone come tracciato da utilizzare nei test, Suzuka è diventato, negli anni '80, un appuntamento fisso per la Formula 1 ed in seguito per il motomondiale dove ha ospitato varie edizioni del Gran Premio motociclistico del Giappone. Lungo 5860 m, il tracciato giapponese è uno dei più spettacolari e tecnici grazie alla varietà delle sue curve (si passa da tornanti come l'Hairpin a curvoni veloci come la 130R), infatti è sempre stato amato dai piloti che vi hanno corso. Questa pista è inoltre l'unica nella storia della Formula 1 ad avere una conformazione ad 8, ovvero con un sottopasso e relativo cavalcavia. Nonostante la bellezza del tracciato, a Suzuka è sempre stato problematico compiere sorpassi. Grazie alla sua posizione nel calendario, storicamente posta a fine Campionato, Suzuka è stata spesso determinante al fine dell'assegnazione del titolo di Formula 1. L'edizione 1987, ricordata anche per il ritorno alla vittoria della Ferrari dopo un lungo digiuno, laureò per la terza volta campione del mondo Nelson Piquet, agevolato nell'impresa dall'incidente che mise k.o. nelle prove il suo compagno di squadra Nigel Mansell, unico altro contendente. Nel triennio 1988-90 la lotta fu tra i grandi rivali Ayrton Senna e Alain Prost, i cui duelli infiammavano la Formula Uno di quegli anni. Il 1988 vide il primo trionfo iridato del brasiliano ai danni del francese, entrambi su McLaren. Nel 1989, all'ultima variante, un tentativo di sorpasso di Senna sul compagno di squadra Prost si risolse in un discusso incidente. Mentre il francese scendeva dalla sua vettura, ritirandosi, il brasiliano si faceva spingere dai commissari, e ripartiva tagliando la chicane. Fermatosi ai box per cambiare il musetto danneggiato, Senna tornava in pista e, negli ultimi giri, sorpassava Alessandro Nannini, che aveva preso la leadership del GP, e andava a vincere. I commissari, però, nel dopo gara, squalificheranno il brasiliano, reo di aver tagliato la chicane, consegnando così il titolo al compagno Prost. L'anno seguente Senna, tentando di superare Prost (passato nel frattempo alla Ferrari) alla prima curva, lo speronò causando il ritiro di entrambi; quell'incidente valse al brasiliano il secondo titolo mondiale. Ancora a Suzuka Senna vinse il suo terzo titolo nel 1991, quando riuscì a piegare le velleità stavolta di Nigel Mansell, uscito di pista nei primi giri. Suzuka tornò ad essere determinante nell'edizione 1996, con un duello tutto in casa Williams: Damon Hill vince il Gp e si aggiudica quel Mondiale, sconfiggendo il compagno di squadra Jacques Villeneuve, costretto al ritiro per il distacco di una ruota. Le edizioni 1998 e 1999, invece, sancirono la vittoria iridata del finlandese Mika Hakkinen ai danni dei ferraristi Michael Schumacher e Eddie Irvine. Il circuito di Suzuka fu pure teatro, nel 2000, del ritorno alla vittoria, nel Campionato del Mondo Piloti, della Ferrari, grazie a Michael Schumacher, quest'ultimo al suo terzo alloro iridato. Infine, l'ultima volta che questa pista assegnò il titolo fu nel Campionato 2003, con lo stesso Schumacher che lo vinse, per la sesta volta, al termine di una gara piuttosto difficile e fortunosa. Alla fine del 2006, il circuito fu momentaneamente abbandonato in favore del rinnovato Circuito del Fuji; nel 2009 Suzuka è tornato ad ospitare il Gran Premio del Giappone a seguito del ritiro del Fuji. Suzuka tornò ad essere decisiva nel 2011, Button vince ma Vettel giunse terzo e si riconfermò campione del mondo. Il Circuito e la Motogp: Per quanto concerne il motomondiale, Suzuka è stato abbandonato nel 2004 a causa di ciò che accadde l'anno prima: nel Gran Premio motociclistico del Giappone 2003 infatti il pilota locale Daijiro Kato perse la vita a seguito di un violento impatto contro il muro della variante Casio. Giudicato troppo pericoloso per le due ruote, da allora fu soppiantato nel calendario dei centauri dalla pista concorrente di Motegi, sempre di proprietà della Casa dell'ala dorata. Sempre in campo motociclistico su questo tracciato si svolge ogni anno la 8 ore di Suzuka. Curiosità : Nel 1996 e nel 1997 vi si tennero delle gare esibizione della NASCAR. Nel complesso del circuito c'è un kartodromo, teatro di diverse Coppe del Mondo di karting. Nel 2011 a Suzuka si è corsa l'ultima prova del mondiale di kart. Chi vuole contribuire è benvenuto
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