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Old Hairpin

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Contenuti inviati da Old Hairpin

  1. Che Ronnie abbia alzato il medio a Chapman non ci credo. Nemmeno se lo avessi visto con i miei occhi.
  2. Visto, molto volentieri, questa sera con moglie e figlie. Mi sono emozionato. Mia figlia più grande (17anni) aveva le lacrime a fine film. Romanzato ma senza eccessi, imprecisioni cinematograficamente probabilmente necessarie ma che non mi hanno infastidito. Gli attori sono stati bravissimi e le scene, anche se non perfettamente rispondenti alla realtà , molto ben fatte. Dico la mia: la GPDA che esisteva da almeno metà anni sessanta si sciolse in quel 76; ricordo al proposti una seconda di copertina di AS con un pezzo de "l'opinione di Jacky Ickx" al riguardo. Ma riunioni sulla sicurezza continuavano a farne. Conferenze stampa pure: Lauda stesso, nel suo "Protokoll" racconta l'episodio di quella domanda indegna fattagli su cosa avesse detto sua moglie guardandolo (un vero imbecille, no?), rispondendogli esattamente come risponde nel film. Non vera l'aggressione di Hunt. Purtroppo, perché ci sarebbe stata tutta. Lo rivedrò presto, penso!
  3. Andrò senz'altro a vederlo con piacevole curiosità . Come già detto da parecchi di voi, inutile e dannoso per le aspettative pensare di vedere un documentario, mi aspetto la visione di un bel film, e anche se la storia sarà più romanzata della realtà , bè, che importa! Saranno di sicuro 122 minuti passati bene...
  4. Trentacinque anni...sembra ieri, che stavo per uscire con la bicicletta per andare al mercatino dei libri di via Marino a Milano, e nel mentre sentii alla radio una notizia che mi gelò il sangue, e che parlava della morte di uno dei due piloti coinvolti nel tragico start del GP al quale assistetti, proprio dalla variante, il giorno prima. Ma sapendo che quello in condizioni critiche era Brambilla pensai che fosse lui lo sfortunato, Peterson era cosciente. Invece si trattava di Ronnie.... Nel (per me) bellissimo libro di Peter Warr Ronnie viene descritto così: "Ronnie Peterson è stato il più lontano dai giochi politici e il meno complicato di tutti i grandi piloti che guidarono con il Team Lotus. Lui viveva, mangiava,respirava, dormiva e sognava corse in auto. Non c'era niente che sapesse fare meglio, e null'altro nella sua lista di priorità .Tutto ciò che voleva era un'auto da corsa da guidare e un calendario di corse pieno a cui partecipare. Conosceva una sola maniera di guidare, e questa era giù tutto! Ed era uno di quei piloti la cui immediata velocità era così impressionante che, come Clark, Rindt prima di lui e Senna dopo di lui, il Team sapeva immediatamente che se non era in Pole, di sicuro c'era qualcosa nella macchina che non funzionava a dovere."
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