Vai al contenuto

Catone

Appassionati
  • Numero messaggi

    177
  • Registrato

  • Ultima Visita

messaggi inviate da Catone

  1. Le FIAT numerate dall'802 all'805 corsero e dominarono i Gran Premi nella prima metà degli anni '20

    1921%20italian%20gp,%20brescia%20-%20ugo

    Questa è la FIAT 802, con Ugo Sivocci al volante (Gran Premio d'Italia 1921)

    1922_gp_de_l'acf,_strasbourg_-_felice_na

    Questa è la FIAT 804, con al volante Felice Nazzaro (Gran Premio di Francia 1922)

    Fiat 805 -1923 photo gallery_cityauto5.jpg

    Questa è la FIAT 805, usata nelle stagioni 1923 e 1924.

    • Like 1
  2. Il ‎01‎/‎06‎/‎2016 at 14:39 , Catone ha scritto:

    Wagner1925Fullsizedframesmallformat.jpg

    Un altro partecipante allo stesso gran premio posa per la foto di rito. Notate che i piloti non portavano la tuta ma posavano in abiti borghesi.

    Qui a posare è Luis Wagner: finirà secondo con la Delage 2LCV, in coppia con Paul Torchy, cui ha dovuto cedere il mezzo (immagino per una rottura del suo caposquadra).

     

     

     

    Su questo Wagner ho fatto una scoperta raggabriggiande: sarebbe stato campione d'Italia con il Milan nel 1901 :asd:

    Le fonti non sono chiarissime: a quanto ho capito non sarebbe stato un titolare e non avrebbe giocato la finale. Ma in quel campionato ancestrale avrebbe giocato due partite.

    Su Wikipedia ha due voci: in una è Luigi Wagner (italiano, calciatore e corridore), nell'altra è Louis Wagner (francese, corridore e calciatore) :asd:

    Nella seconda voce è catalogato come "attaccante", mentre nella voce dedicata al Milan campione 1901 è catalogato come "difensore".

    Ma sono sicuri che è la stessa persona?

     

    • Like 1
  3. Bordino-Monza-1927-Fiat-806.jpg

    Beh, qualche altra foto c'è. Da quello che dice Franz si può arrivare alla conclusione che non era utilizzabile in pista e perciò fu abbandonata. Aggiungerei che già dalle foto sembra essere esageratamente "piegata" al centro.

    PS: c'è qualcuno dotato di "superpoteri" che può correggere il testo introduttivo? La FIAT corse fino al Gran Premio di Francia 1924. Nel testo ho scritto, per errore, 1923...

     

     

    • Like 1
  4. A proposito di questa storia delle monoposto e delle biposto: a quanto ho capito fino al 1924 si correva con il meccanico a fianco. Dal 1925 si decise che il pilota avrebbe corso da solo. Per molti anno si vedranno in azione biposto con un sedile vuoto e, solo molto gradualmente, le varie case si adattarono. L'Alfa Romeo, vettura dominante in quegli anni, progetterà la sua prima monoposto solo nel 1931.

    • Like 1
  5. Iniziamo proprio dall'ultima vettura FIAT da Gran Premio, la FIAT 806. Realizzata nel 1927 è in assoluto la prima monoposto ad essere stata progettata e realizzata. Doveva segnare il ritorno alle corse della FIAT per la stagione 1928. La FIAT aveva infatti deciso di ritirarsi dopo la sonora sconfitta, al Gran Premio di Francia del 1924, ad opera dell'Alfa P2. L'Alfa P2 era stata progettata da Vittorio Jano, strappato l'anno prima proprio alla FIAT.

    La nuova e innovativa monoposto, progettata da due giovani progettisti Tranquillo Zerbi e Alberto Massimino, era dotato di un motore sovralimentato da 1.500 cm3 disposti a U, con una potenza dichiarata di 187 Cv a 8.500 giri/min.

    Si decise di collaudarla a Monza nel 1927, ma non al tradizionale Gran Premio (distanza di 500 Km) bensì al gran premio di Milano (distanza di 50 Km). Pietro Bordino riuscì a battere l'Alfa P2 di Campari. Poi il mistero... La FIAT decise che quella vettura non avrebbe mai corso e ordinò la rottamazione dell'unico esemplare costruito.

    Questa pare essere l'unica foto disponibile

    Pietro_Bordino_at_the_1927_Milan_Grand_P

    Una vettura molto bella, con quell'altezza da terra davvero ridotta per le auto dell'epoca.

    Le informazioni le ho prese da Wikipedia

  6. La FIAT ha regolarmente partecipato ai Gran Premi dal primo Gran Premio di Francia del 1906 al Gran Premio di Francia del 1923. Con una curiosa appendice nel 1927. Lo scopo di questa discussione è di censire tutte la vetture FIAT da Gran Premio portate in pista.

     

  7. Il ‎28‎/‎04‎/‎2016 at 22:10 , sundance76 ha scritto:

    Nel corso dell'inverno ho acquistato questi libri, ma non sono ancora riuscito a leggerne interamente nessuno

    2a78pds.jpg

    Consolati: io ero un grande lettore, ho ingoiato anche tomi di saggistica storica da far venire indigestione a chiunque (penso di essere uno dei pochissimi ad aver letto tutta la monumentale biografia di Mussolini scritta da De Felice o i 4 tomi della "storia dei musulmani di Sicilia" di Michele Amari, scritti in italiano arcaico :asd:). E' qualche anno che non riesco più a terminare nulla, se non con molta fatica. Sarà che con il passare degli anni la curiosità mentale si attenua (degli argomenti di proprio interesse si conosce praticamente tutto il conoscibile), sarà internet che ci affatica la mente con centinaia di articoli e documenti, sarà la vista che peggiora (a giorni le mie prime progressive :(). Sarà tutto quello che volete ma terminare un libro è diventata quasi un'impresa.

    • Like 3
  8. Alla fine di questo filmato (minuto 5:45) si sente la voce di Tazio Nuvolari. Sinceramente sono rimasto molto deluso. Tazio Nuvolari era di buona famiglia e sentirlo parlare così mi ha fatto cadere le braccia.

    Spero fossero solo la stanchezza e l'emozione della  vittoria.

  9. In questo momento, Catone ha scritto:

    Beh, non mi sembra che fosse un oppositore, gli onori e i fasti degli anni d'oro del regime se li è goduti tutti. Scappare in Svizzera allo scoppio della guerra, magari profittando di qualche "buona" conoscenza. Non mi sembra molto lodevole, al mio paese si chiama diserzione. Per me è una macchia.

     

  10. Il ‎07‎/‎08‎/‎2014 at 00:23 , Silberpfeil ha scritto:

    Durante la seconda guerra mondiale, Caracciola visse in esilio in Svizzera. Quindi deduco che non fosse iscritto, anzi. ;)

    Beh, non mi sembra che fosse un oppositore, gli onori e i fasti degli anni d'oro del regime se li è goduti tutti. Scappare in Svizzera allo scoppio della guerra, magari profittando di qualche "buona" conoscenza. Non mi sembra molto lodevole, al mio paese si chiama diserzione. Per me è una macchia.

  11. 21 ore fa, 330tr ha scritto:

     

     

    No, no, questa è l'originale a colori, poi, come moda dell'epoca, veniva resa artistica in bianco e nero...:asd:  

    In realtà è frutto di una notte in bianco (e nero..) dell'anno scorso..tra l'altro mi ero dimenticato di colorare una mano di Antonio che stringe Alberto..poi ho corretto, ma questa nel frattempo continua a girare!

    la mano, non ci avevo fatto caso...

    :asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd::asd:

     

    • Like 1
  12. Wagner1925Fullsizedframesmallformat.jpg

    Un altro partecipante allo stesso gran premio posa per la foto di rito. Notate che i piloti non portavano la tuta ma posavano in abiti borghesi.

    Qui a posare è Luis Wagner: finirà secondo con la Delage 2LCV, in coppia con Paul Torchy, cui ha dovuto cedere il mezzo (immagino per una rottura del suo caposquadra).

     

     

     

    • Like 3
  13. 57 minuti fa, 330tr ha scritto:

    Sun...non te la prendere. A volte è meglio lasciare alle masse i loro "trend topic", grandi fratelli, i justin bieber che stappano gli spumanti di piloti che si credono la reincarnazione di Senna. Lasciamoli nel loro mondo dorato, dove un filmato in bianco e nero è qualcosa di "out", dove una lamiera sagomata è roba da barboni, dove l'assenza di elettronica a evitare di schiantarti è vista come roba da sfigati che non se la possono permettere..

    Sinceramente non sento la mancanza di bimbiminkia che sparano le loro fesserie su Reims '54.

    Sono invece strafelice che esista internet; nel 2006, 10 anni fa, mi sono venute le lacrime agli occhi vedendo il primo filmato su youtube (o google video?) in assoluto: Gonzales che si dispera vedendo la sua vettura in fiamme credo a Zandvoort.

    Quando eravamo ragazzi tutto era difficile..ora con un click tutto il sapere è condiviso. A 15 anni impazzivo vedendo vecchie immagini di Nuvolari passare su Grand Prix. Se, con l'enorme vastità di sapere a disposizione, la ggente preferisce sapere più dell'ultimo tatuaggio di Luigi piuttosto di capire perché una Ferrari 246 ha avuto un 12 cilindri peggio per loro.

    Guarda che la massa è sempre stata così. Nel 1988 avevo comprato, tramite Autosprint, "Tazio vivo" di Cesare De Agostini: un mese di attesa, con la paura che non giungesse a destinazione perché trafugato (mi è successo anche questo). Poi me lo sono goduto per almeno un anno. Un giorno un mio amico, vedendomelo sfogliare mi disse: "ma che roba leggi, guarda quanto fanno schifo quelle macchine, robbbbba vecchiaaaa!"

    • Like 1
  14. 6 minuti fa, sundance76 ha scritto:

    Ma nemmeno io mi arrendo, tuttavia una cosa è essere appassionati, un'altra avere il prosciutto sugli occhi e pensare intimamente che questa sbobba di plastica sia eccitante mentre le anticaglie che io per anni mi sono sforzato di valorizzare siano solo ferraglia repellente.

    Che vuoi farci, non tutti sono capaci di sentire le voci degli antenati che parlano dentro di noi. Per la massa il passato è "vecchio", per pochi fortunati è STORIA. Ma, ripeto, lo devi sentire e siamo in pochi a sentirlo.

    • Like 1
  15. 1) Io c'ero! In quel weekend morì la mamma dei due Schumacher, che avrebbero fatto volentieri a meno di correre. Ma si sa, gli sponsor...

    2) Secondo me fu una bella gara, l'ho rivista qualche giorno fa. Sono sempre impressionato dalla velocità di percorrenza delle curve che avevano quelle macchine (e che avranno anche nel 2004, per essere poi progressivamente frenate).

    Per me il 2003 è stato l'ultimo mondiale davvero bello: gare molto combattute, non sapevi mai chi avrebbe vinto, lotta tirata fino all'ultima gara, piloti di grande carattere che sapevano ancora essere dei perosnaggi. Peccato per la polemica sulle gomme XXL che ha rovinato l'ultima parte della stagione.

    • Like 1
  16. 1 ora fa, sundance76 ha scritto:

    Purtroppo non riesco più a comprendere né a giustificare come si possa ignorare o anche non apprezzare la storia delle corse. Sto invecchiando: forse è davvero stupendo parlare per la millesima volta delle figuracce di Raikkonen o se Rosberg va piano sull'acqua o aveva problemi di freni, e sono io a non capire...

    E' vero sun, ma è anche triste constatare che l'automobilismo sportivo sia ormai solo storia. Evidentemente c'è chi non si vuole arrendere a questa triste realtà.

×
×
  • Crea nuovo...