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Catone
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Le splendide vetture "gruppo C". Da ragazzo sognavo di pilotare più queste di una F1.
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si vero, cmq Montoya ha lottato con un ottima Williams contro il miglior Schumacher sulla migliore Ferrari avuta da Schumacher, Villeneuve ha lottato con le migliori Williams di sempre contro il miglior Schumacher con la peggior Ferrari...a volte la vita è davvero questione di fortuna...il paragone tra Montoya e Villeneuve per me non comincia nemmeno e a livello di talento puro soprattutto...
Ai tempi di Jacques alla Williams, quando Cavicchi doveva citare Gilles scriveva sempre "Viileneuve, quello vero"
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Catone,ma che ti hanno fatto i Villeneuve?
Scherzi a parte,Jacques non è stato al livello dei "mostri sacri", quelli che, a prescindere non si possono mettere in discussione ( ad esempio Schumacher e Senna ) ma secondo me un campione lo è stato.Eccome.
Sono canadesi
Scherzi a parte: secondo te Damon Hill era un campione? Eppure secondo me era largamente più forte di Jacques.
Villeneuve padre un campione lo era eccome: sopravvalutato ma lo era. E poi, anche a costo di ripetermi, Gilles era un fenomeno che forse va al di fuori delle corse. Sotto questo profilo batte anche Ayrton: forse il più grande dell'epoca moderna ma dentro gli schemi delle corse automobilistiche.
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Se sei lento,una Indy 500 e un mondiale di F1, non li vinci.
Neanche per caso.
Che poi, nell'epoca in cui ha corso,e vinto, ci fossero piloti più performanti di lui è un altro discorso...
Ovviamente è un "lento" relativo, riferito comunque alla rosa dei piloti di cui si parla.
Bravo ma non un campione.
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Il suo difetto era la mancanza di tecnica di guida che lo portava ad essere praticamente fermo nelle curve lente. Tant'è che a Montecarlo faceva pena mentre sui circuiti veloci dava il meglio, anche perchè aveva un pelo sullo stomaco invidiabile.
Interessante la tua brevissima analisi tecnica.
A Jaques si possono affibbiare un sacco di aggettivi, ma lento direi proprio di no.
Si, Jacques Villeneuve era un pilota lento, decisamente incapace di grandi performance sul giro. Ma gestiva bene la macchina e quando vedeva l'avversario davanti lo superava subito, senza seguirlo per delle ore allo scopo di studiarlo.
Alla staccata dell'Ascari, a Monza era però uno spettacolo da vedere. Non so se siete mai andati a vedere i test che facevano a Monza tra fine agosto e inizio settembre: nel pomeriggio c'era sempre qualcuno che tagliava la rete all'ingresso dell'Ascari, ci si infilava come degli incoscienti e si guardavano macchine e piloti a pochi metri di distanza. Uno spettacolo, ho ancora i brividi a pensarci.
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Fu una stagione pessima per entrambi , fecero tantissime uscite di pista ma Coulthard ebbe 2 ritiri per guasti in più per questo fece meno punti.... cmq aveva in parte la scusa della poca esperienza. In qualifica andavano quasi uguali.
Voglio entrare anch'io in polemica
Allora, Mansell era un campione ma ormai troppo vecchio e sazio per quella Formula 1 molto faticosa sotto il profilo del dispendio di energie. Se sul giro secco Mansell poteva dire ancora la sua, lo stesso non può dirsi sulla tenuta di gara.
Quanto agli altri piloti nominati, ovvero Damon Hill, Coulthard e Jacques Villeneuve: nessuno di loro era un campione! Forse il più bravo dei tre era Damon Hill anche se era un disastro nella gestione della gara e andava letteralmente in crisi epilettica quando sentiva la presenza di Schumacher.
Jacques Villeneuve era un pilota lento ma capace di gestire bene una gara, soprattutto se aveva tra le mani l'onnipotente Williams FW19. Dal padre aveva preso una certa spettacolarità, tra cui la facilità con cui si gettava nel sorpasso, senza pensarci due volte, e la freddezza di tenere giù il piede in ingresso curva (e questo lo rendeva molto gradevole da guardare in pista dal vivo).
E poi sicuramente Frank Williams fece la scelta giusta a puntare su di lui nel 1997, visto che il mondiale a casa l'ha portato.
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che macchine stupende..non farò mai la pace col fatto che me le sono perse queste annate..
Le auto del periodo 1989-1994 per me sono le più belle della storia della F1 (eccetto la Benetton e il suo muso alto e tutti quelli che la imitarono in quegli anni). Avevano delle linee molto semplici che, una ricerca areodinamica spinta all'estremo, aveva reso anche molto piccole e strette, decisamente invivibili per i piloti.
Subito dopo la morte di Senna sono arrivate delle pesanti modifiche regolamentari che ebbero come conseguenza l'apparizione di alette e alettoncini per recuperare il carico perso nel corpo vettura. Già queste prime modifiche alterarono la bellezza estetica di vetture come la Williams FW16 o la Ligier JS39.
Dal 1995 passarono tutti ai musi alti, eccetto la Ferrari. E cominciarono una marcia verso l'orrore che ha toccato i suoi massimi livelli con i candelabri.
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Oh, Nelson è invecchiato ma Moreno è come 25 anni fa
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Una foto scovata dall'amico 330tr, che ritrae Tazio Nuvolari alla partenza del GP di Donington 1938: sarà la sua seconda vittoria consecutiva con l'Auto Union, dopo quella al GP d'Italia un mese prima.
Grandiosa!
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Sei un Grande!!
Comunque, la didascalia sul libro "Piloti, che gente.." è parzialmente errata. Qualche anno fa compilai la voce del GP Brasile per la nostra Wikipedia, e dalle ricerche è sempre emerso che era l'intero circuito della Gavea a essere soprannominato "Trampolin do Diablo".
Qui un interessantissimo articolo:
Ecco, mi era sfuggita questa risposta, grazie!
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Con una modesta Bugatti...
La foto non è della sua partecipazione al "Circuito da Gavea". Tra l'altro mi correggo: "trampolim do diabo" era il soprannome dell'intero circuito e non solo di quella curva. Sono stato depistato dalla secca didascalia del libro "Piloti che gente".
Comunque la bella ballerina corse anche con le Alfa Romeo, come testimoniano le immagine del tragico incidente di San Paolo del 1936 riportate da sundance.
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La pista era pericolosetta..
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Rio De Janeiro 1937
Circuito da Gàvea
In prima fila la Auto Union di Hans Stuck e le Alfa Romeo di Antonio Brivio, Carlos Pintacuda e Carlo Arzani.
Stuck inseguito dal vincitore Pintacuda.
Qui Pintacuda e Stuck alla curva "Trampolim do diabo" (trampolino del diavolo), nome che è tutto un dire
La foto è riportata anche sul libro "Piloti che gente"
Oggi la curva si trova nella famosa favela della Rocinha. Nel 1999 partecipai ad un favela tour (l'incoscienza della gioventù) e l'organizzatore disse: "su queste curve si correva un tempo un gran premio". Al che io gridai ad alta voce "o trampolim do diabo", riconoscendo la curva dalla foto del libro di Enzo Ferrari. Mi guardarono senza capire...
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Renault RE40, con Alain Prost alla guida il 13 maggio 2014
Per me una delle vetture più belle, adoravo il giallo-oro dell'avantreno...
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Alfa Romeo GP Tipo 512: progettata nel 1940, non è mai scesa in pista. Sinceramente non immaginavo che l'Alfa Romeo avesse costruito una Gran Prix a motore posteriore (le caratteristiche tecniche sono le stesse dell'Alfetta 158). E' stata la scoperta più interessante nella mia visita al museo dell'Alfa Romeo di Arese (andateci, è imperdibile).
La didascalia al museo affermava che non aveva potuto vincere perché fermata dalla guerra. Strano, pensavo che la guerra avesse fermato anche Mercedes e Auto Union
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Villeneuve ha pure detto che il sorpasso su Berger è del 1992
Però, come staccava Jacques alla curva Ascari
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Altra foto di Christian Lautenschlager sulla Merceds GP, in azione al Gran premio di Francia del 1914
La Mercedes fu il paradigma della Germania: protagonista negli anni immediatamente precedenti le due guerre mondiali, rinascerà miracolosamente per due volte dalle proprie ceneri!
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Da Enzo Ferrari definito "grande amico": favorì l'assunzione del futuro Drake alla CMN.
Vinse la Targa Florio. Morì in prova, mi pare nel 1923.
Secondo Wikipedia morì in prova a Monza nel 1923 al volante dell'Alfa Romeo P1.
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Christian Lautenschlager alla guida della mastodontica Mercedes GP: è ritratto prima della partenza e dopo l'arrivo del Gran Premio di Francia del 1914 da lui vinto.
Da adolescente ero rimasto impressionato da una stampa di Turner, riportata sul libro "piloti che gente" che lo ritrae in lotta con la Renault di Szisz proprio ad un Gran Premio di Francia ante-prima guerra mondiale.
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La FIAT corse il primo Gran Premio d'Italia (che si corse a Brescia nel 1921) con il modello 802.
Qui c'è Ugo Sivocci al volante. Da adolescente sognavo di guidare queste vetture
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Le foto d'epoca 2015
in Discussioni generali
Posted · Edited by Catone
Ho scoperto l'Opel Sander Rakete grazie a un libro sulla conquista dello spazio che aveva comprato mio padre nel 1967. Era semplicemente riportata questa foto
con la seguente didascalia: "Questa automobile costruita dell'industraile Fritz von Opel nel 1928 funzionava con razzi propulsori. La macchina esplose e il conducente morì".
Agghiacciante, no? All'epoca non c'era internet (era il 1989 quando aprii quel libro per la prima volta) e non riuscii ad avere nessun'altra informazione su quella macchina. Ma all'epoca era così, ci si accontentava anche di informazioni parzialissime e ricordo che guardaii quella foto migliaia di volte.