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    Veritas RS '52-53

    DATI GENERALI Scuderia: Squadre Private Anno di produzione: 1947-1950 Motore: BMW 328 L6 2000cc Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Dunlop, Englebert Luogo di Produzione: Sigmaringen, Muggensturm e Nurburg (GER) Progettista: Karl Kling, Ernst Loof Impiegata nel: 1947, 1948, 1949, 1952, 1953 Piloti: Karl Kling, Fritz Riess, Eugene Chaboud, Toni Ulmen, Wolfgang Seidel, Josef Peters, Jaques Swaters, Oswald Karch, Theo Helfrich, Marcel Masuy, Hans Bless, Heinz-Gerd Jager, Olivier Gendebien, Henry Oreiller, Adolf Lang, Melvin Stickney STATISTICHE GP Disputati: 2 (+ 13 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 (+ 3 extra Campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 (+ 1 extra Campionato) Miglior risultato: F.Riess, 7° posto nel GP di Germania 1952 Veritas RS (Rennsport) Al termine della Seconda Guerra Mondiale, Georg Meier, Ernst Loof e Lorentz Dietrich – tutti e tre ingegneri provenienti dalla BMW e piloti per passione – decisero di fondare una propria casa automobilistica nei pressi della cittadina di Sigmaringen, nel Baden. Ernst Loof aveva avuto una parte estremamente importante nella progettazione della fortunatissima BMW 328 e stava lavorando ad una nuova Rennsport quando lo scoppio del conflitto interruppe tutte le produzioni: aveva però un'idea molto precisa di quella che avrebbe dovuto essere l'evoluzione tecnica previste per le vetture della casa di Monaco e proprio da quel punto di partenza decise di fondare, con i suoi soci, la Veritas Arbeitsgemeinschaft. Non era facile ricostruire una attività nella devastata Germania post-bellica e l'inizio non fu certo dei più travolgenti, ma in breve tempo le Veritas cominciarono a guadagnarsi un posto di rilievo nelle competizioni nazionali e ad affacciarsi anche nel resto d'Europa, aggirando l'embargo internazionale anche in campo sportivo contro i manufatti tedeschi grazie ad intelligenti politiche di alleanza come quella con la francese Météor. Non è semplice classificare in maniera esatta le varie Veritas costruite semi-artigianalmente in "modelli" secondo l'accezione comune di questo termine. Le "RS"- Rennsport – sono una famiglia di vetture da competizione nate a ruote coperte, alcune delle quali furono poi trasformate in monoposto sotto la supervisione diretta della casa o anche in maniera autonoma dai clienti-piloti. Con espressi intenti corsaioli ne furono probabilmente preparate una ventina, anche se il computo effettivo non è certo e le fonti su esso discordanti. Le prime due RS – siglate 01K e 02K – furono progettate ed assemblate con l'apporto di Karl Kling, mentre quelle successive furono progettate da Loof fino al 1950 – nonostante le diverse vicissitudini societarie della casa – per altrettanti committenti privati. Nel 1947 Loof, che aveva avuto un atelier nella zona occupata della Francia, tentò di coinvolgere nel suo progetto anche esponenti dell'automobilismo francese, quali ad esempio Eugène Chaboud. Quest'ultimo, entusiasta delle prestazioni della vettura che aveva avuto l'occasione di provare, strinse un accordo con Loof per iscrivere il primo prototipo al GP di Alsazia 1947 a Strasburgo sotto la denominazione "Météor". Tuttavia, la pesante ostilità del pubblico verso la vettura della "nemica" Germania e le forti pressioni degli organizzatori, fecero tornare Chaboud sui suoi passi, inducendolo a rinunciare all'esperimento. Un esperimento che fu tentato con maggiore successo anche nel 1948, coinvolgendo il franco-americano Harry Schell. Dopo di allora, la carriera delle Veritas restò essenzialmente legata al suolo tedesco, dove furono assolute protagoniste specialmente nelle combattute competizioni F.2 e sportcar. Nota: La ricostruzione del logbook degli chassis RS è assai complessa. Per alcuni – in particolare per le quattro prodotte nel 1948 – è possibile una individuazione ragionevolmente precisa anche se non si si può solo intuire la denominazione ufficiale. Sono precise le numerazioni dei primi due chassis del 1947 progettati da Kling – da cui la "K" come suffisso – e quelle del 1949 preceduti da "V". Gli chassis costruiti dal 1948 in avanti con motorizzazione 1,5 litri non sembrano avere una numerazione che preveda una sequenzialità progressiva. Ciò sembra spiegabile col fatto che molte unità furono direttamente costruite a partire da telai BMW 328 di cui conservarono ufficialmente l'identificativo "originario" visto che in molti casi furono soltanto "preparate" da Loof e non trasformate in vetture realmente nuove; eccezione a questi casi è quello della "RS" commissionata da Toni Ulmen che era a tutti gli effetti una nuova Veritas 2000 ma, come per la "gemella" Großmutter, rimase individuata con il curioso s/n 85395 mutuato dalla BMW. Massimo Piciotti
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