Oltre al grandissimo "Drago" Sandro Munari, maestro indiscusso di statura mondiale, i rallyes in Italia hanno avuto diversi autorevoli esponenti, anche nell'epoca di esplosione della disciplina, fra gli anni '60 e i '70.
Uno di questi è Raffaele "Lele" Pinto che, sulle orme del fratello Enrico, asso della velocità in circuito, comincia a correre a metà anni '60.
Con Fiat e Lancia diventa uno dei portabandiera dei colori italiani, tanto da diventare nel 1972 Campione d'Europa dei rallyes (allora il Mondiale Piloti non esisteva ancora) e contemporaneamente vincere anche la Mitropa Cup, altro campionato continentale con gare tra Italia, Germania, Austria e Jugoslavia, a bordo della magnifica Fiat 124 Abarth, vincendo diversi rally in serie.
Nel 1974 vince, sempre con la 124, il rally del Portogallo valido per il Mondiale Marche rallyes.
Sfortunatamente, quella fu l'unica vittoria nel Mondiale per Pinto che tornò alla Lancia dove colse alcuni ottimi piazzamenti con la mitica Stratos, ma in squadra era "chiuso" da due superassi come Munari e Waldegard.
E' stato superbo collaudatore del Gruppo Fiat-Lancia-Abarth fino agli anni '90, svezzando e sviluppando anche le varie Delta dominatrici del Mondiale per ben sei anni consecutivi.