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DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1989 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Claude Galopin Impiegata nel: 1990 Piloti: Gabriele Tarquini, Yannick Dalmas STATISTICHE GP Disputati: 2

DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1989 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Gonfaron (FRA) Progettista: Claude Galopin Impiegata nel: 1989 Piloti: Gabriele Tarquini, Yannick Dalmas STATISTICHE GP Disputati: 8 Miglior risultato: JH24 Il 1989 fu un anno di grandi rivoluzioni per la AGS: Henri Julien vendette infatti le quote di maggioranza del team all'imprenditore francese Cyril de Rouvre mantenendo per sé la sola carica di presidente onorario. De Rouvre, già proprietario di una scuderia, si mosse verso un significativo ricambio organizzativo, il cui primo effetto fu l'uscita dal team dello "storico" progettista Christian Vanderpleyn, "autore" di tutte le AGS fin dal 1970, che passò alla Coloni. In conseguenza di ciò lo sviluppo della nuova "JH24" subì un rallentamento che portò il nuovo responsabile tecnico Claude Gallopin a varare la vettura solo a metà della stagione. Il progetto era interessante ed innovativo, con numerose nuove soluzioni, un utilizzo piuttosto moderno della termoplastica per rinforzare la fibra di carbonio, una ridistribuzione dei pesi ed una linea più bassa e filante. Purtroppo il 1989 ed il 1990 erano gli anni "affollati" delle famigerate prequalifiche, "infermo" in cui la AGS era piombata da metà stagione stante gli scarsi risultati e nonostante il punto di Tarquini in Messico. La JH24 non riuscì mai ad uscire da quell'inferno, rivelando i suoi limiti, dovuti molto probabilmente al poco tempo a disposizione per lo sviluppo che non permise di risolvere i problemi, il principale dei quali era al circuito di raffreddamento che non riusciva a limitare il surriscaldamento del motore, impedendo il suo sfruttamento massimo. ( Massimo Piciotti )

DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1990 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Le Luc (FRA) Progettista: Michel Costa Impiegata nel: 1991 Piloti: Gabriele Tarquini, Stefan Johansson, Fabrizio Barbazza STATISTICHE GP Disputati: 12 Miglior risultato: G.Tarquini, 8° posto nel GP USA 1991 JH25B All'inizio della stagione 1991 il team AGS nelle mani di de Rouvre era ormai sull'orlo della bancarotta. Il budget, che è stato in gran parte fornito dagli sponsor personali dei piloti inizialmente coinvolti Stefan Johansson e Gabriele Tarquini, fu sufficiente solo per le prime due gare americane della stagione e si esaurì quasi subito. Questa difficile situazione impedì al direttore tecnico Michel Costa di portare a termine la costruzione della nuova "JH26", un progetto che non lasciò mai la carta su cui fu disegnato, costringendo il team ad iniziare la stagione con una versione appena rivista della vettura dell'anno precedente che fu ribattezzata "JH25B" forse più per infondere un po' di coraggio che per le reali modifiche che erano state apportate. Il "salvataggio" della AGS avvenne quando la situazione sembrava disperata prima dell'inizio delle gare europee: gli imprenditori italiani Patrizio Cantù e Gabriele Rafanelli rilevarono infatti le quote di de Rouvre. Le "JH25B" con una nuova colorazione poterono quindi continuare a correre sebbene con scarsissimo successo, mentre un nuovo team tecnico lavorava per la messa a punto della nuova "JH27". ( Massimo Piciotti )

DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1990 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Le Luc (FRA) Progettista: Michel Costa Impiegata nel: 1990 Piloti: Gabriele Tarquini, Yannick Dalmas STATISTICHE GP Disputati: 14 Miglior risultato: Y.Dalmas, 9° posto nel GP Spagna 1990 JH25 Tramontata la suggestiva ipotesi dell'utilizzo del motore di Guy Negre e spostata la sede della società nel nuovo stabilimento di Le Luc, solo nel gennaio del 1990 la AGS del nuovo proprietario Cyril de Rouvre poté finalmente dedicarsi allo sviluppo della nuova vettura, la "JH25", il cui progetto fu affidato all'ex-braccio destro di Christian Vanderpleyn, Michel Costa. Alla ricerca di nuovi capitali, de Rouvre aveva portato con sé un nuovo sponsor, il fashion-brand Ted Lapidus, ed una nuova partnership con la Oreca Racing, il cui fondatore Hugues de Chaunac divenne direttore sportivo del team. La vettura fu pronta solo ad Imola ed era piuttosto diversa dalle precedenti anche se, a cominciare dal "solito" motore Cosworth, molte parti componenti erano mutate dalla "JH24". Con queste premesse e considerando che il Mondiale 1990 fu uno dei più affollati della storia costringendo le vetture più lente a disputarsi un posto al sole nelle prequalifiche, non può stupire il fatto che buoni piloti come Tarquini e Dalmas non siano andati oltre a qualche sporadica qualificazione senza risultati di rilievo. ( Massimo Piciotti )

DATI GENERALI Scuderia: AGS Racing Anno di produzione: 1991 Motore: Ford Cosworth DFR V8 3493cc Telaio: Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti: Elf Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Le Luc (FRA) Progettista: Christian Vanderpleyn, Mario Tollentino Impiegata nel: 1991 Piloti: Gabriele Tarquini, Fabrizio Barbazza, Olivier Grouillard STATISTICHE GP Disputati: 3 JH27 La nuova proprietà italiana subentrata prima della gara di Imola, tentò il rilancio della AGS con l'innesto di forze fresche. Patrizio Cantù, uno dei soci, era team owner della Crypton Engineering, squadra che partecipava al Campionato Europeo di Formula 3000, e proprio dalla Crypton pescò i "rinforzi": fra questi l'ingegner Christian Vanderpleyn, "ex" illustre, che aveva costruito tutte le auto AGS dal 1970 al 1988 prima di passare a Coloni, Rial e Dallara e finire, nel 1990, alla Crypton come ingegnere di gara. Dal team italiano arrivarono anche l'aerodinamico Mario Tollentino e Fabrizio Barbazza, che sostituì alla guida Johansson. Vanderpleyn e Tollentino accantonarono il progetto "JH26" di Michel Costa, uscito dal team, e disegnarono una nuova vettura, la "JH27". I due chassis – siglati "047" e "048" visto che probabilmente le numerazioni "045" e "046" erano riservate alle mai costruite "JH26" – costruiti e messi a punto furono pronti solo in estate ed esordirono a Monza. Purtroppo i risultati restarono deludenti e la cronica mancanza di sponsor e di fondi costrinse il team ad alzare bandiera bianca e chiuderà i battenti a fine stagione. ( Massimo Piciotti )