Alfa Romeo 8C Monza
La famiglia delle "8C" Competizione – dove 8C stava per "otto cilindri" – lanciò la scuderia Alfa Romeo nella storia dell'automobilismo sportivo con una lunga serie di vittorie in ogni tipo di gara, sia sportcar che Gran Prix, colte con le varie versioni che si succedettero dal 1931 al 1939. La "8C-2300", nata nel 1931 dal progetto di Vittorio Jano, fu la capostipite e nacque come sportcar biposto, sebbene ne siano state prodotte altri 188 esemplari per uso stradale. La vettura ebbe grandissimo successo e fu in seguito denominata "Le Mans" per celebrare il dominio incontrastato nella celebre competizione della Sarthe che la vide quattro volte vincitrice: nel 1931 con il leggendario Henry "Tim" Birkin in coppia con Howe, nel 1932 con Luigi Chinetti e Raymond Sommer, nel 1933 con Sommer e Tazio Nuvolari e nel 1934 ancora con Chinetti e Philippe Etancelin. Tre esemplari della "8C-2300" furono approntati per i Grand Prix e furono iscritti al GP d'Italia, dove Giuseppe Campari vinse la corsa; questa versione fu così soprannominata "Monza" per celebrare quella inattesa vittoria. Il dominio di quell'anno fu confermato da Nando Minoia che divenne il primo Campione Europeo di Automobilismo, competizione a più Gran Premi istituita quell'anno dalla AIACR, l'odierna FIA. Nel 1932 le "Monza" furono sostituite dalla "P3" in seno all'Alfa Corse e furono cedute alla Scuderia Ferrari che iniziò quell'anno con esse la propria attività ancora parallela a quella del team ufficiale. Successivamente molti piloti privati modificarono le originarie "8C-2300" sport per partecipare ai Gran Premi, anche adattandole a monoposto.
Massimo Piciotti