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Kitt

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messaggi inviate da Kitt

  1.  

    https://www.p300.it/f1-red-bull-un-dominio-senza-eguali-o-quasi/

    Curioso il tentativo di diluire lo strapotere odierno prendendo in considerazione più anni per fare abbassare la percentuale di vittorie...per "portare acqua al proprio mulino"...

    PS. 

    "Max Verstappen addirittura all’88% rispetto a Sergio Pérez. Delle 43 vittorie di Milton Keynes dal 2021, 38 sono in favore del tedesco e solo 5 del messicano."

    L' idolo odierno è olandese...tedesco è l' idolo del passato

  2. 21 minuti fa, Osrevinu ha scritto:

    Ma alla Mercedes ci sono sempre gli stessi uomini a comandare? No, perché questi non ne azzeccano una manco a pagarli. Oggi potevano tranquillamente arrivare davanti alle due Ferrari invece hanno perso un casino di tempo all'inizio e alla fine e la strategia di Russell inoltre non aveva senso.

    La McLaren davvero molto bene.

    La squadra che è sparita dall'estate in poi è stata l'Aston Martin, anche perché poi corrono con un pilota solo.

     

    Fortunatamente poi c' è stata la "stupefacente" strategia Ferrari con Sainz che gli ha permesso di arrivare quinti e settimi invece che sesti e settimi

    Per il resto, il binomio Red Bull-Verstappen è invincibile al momento (da almeno 2 anni in effetti)...Perez è in bambola completa e fortuna sua che non ci sono monoposto al loro livello perché già così ha solamente 33 punti di vantaggio, su Hamilton

  3. David Croft ha confermato che gli steward di Singapore hanno parlato con i rappresentanti delle squadre e hanno ammesso di aver commesso un errore e di essere stati troppo leggeri nei confronti di Max Verstappen:

    "Uno degli steward del GP di Singapore ha ammesso, in un incontro con i team manager a Suzuka, che Verstappen avrebbe dovuto subire una penalità in griglia almeno per l'impeding su Tsunoda, e potenzialmente una seconda per quella commessa nella pit lane”

    • Lol 1
  4. È il 2005, Frédéric Vasseur riesce a convincere la McLaren a poter avere nella sua squadra di Formula 3 Lewis Hamilton.

    Dopo un 2004 da dimenticare, Hamilton è a ferri corti con Ron Dennis e Martin Whitmarsh, e per un paio di mesi è addirittura escluso dal programma McLaren. L’intervento di Vasseur, e la pressione che metterà su Whitmarsh, consente di ricucire lo strappo tra Hamilton e la McLaren, e di iniziare una stagione nella Formula 3 europea che si rivelerà trionfale: quindici vittorie nelle venti gare disputate. E nel 2006 arriva il titolo di campione che lancerà Lewis in Formula 1.

    Domenica, per la prima volta, si sono ritrovati su un podio, insieme, nella massima categoria. 

    “Parlo con lui a ogni GP, ha corso per me 20 anni fa e siamo ancora vicini”

     

    IMG_20230920_082103.jpg

    • Like 1
  5. 1 ora fa, Scarlett ha scritto:

    Ma figurati, ho sempre tifato Max che su queste cose è sempre stato il diavolo, però evitiamo di far passare per santi gli altri. Poi tra dire: "ha colpa" ed è "da penalizzare" ce ne passa, anzi sono sempre stata per il polso debole sulle penalità.

    Ma qua nessuno sta dando santità a qualcuno...ho solo risposto al tuo post nel quale affermi che uno deve alzare il piede anche quando è completamente appaiato all' altro con cui è in lotta

    L' accenno alla F1 del passato è voluto per fare capire come da un lato si rimpiangono quei tempi, dall'altro si afferma che i piloti non dovrebbero tentare il sorpasso se non sicuri al 100% di poterlo compiere...quindi praticamente solo col drs...

    • Like 2
  6. Alguersuari: “Il padre di Max gli ha insegnato a vincere con la violenza”

    A più di dieci anni dal suo ultimo GP in Formula 1, Jaime Alguersuari è tornato nell’ambiente del Circus nel corso dei recenti test Pirelli a Silverstone, invitato dal connazionale Carlos Sainz in qualità di spettatore. Un’esperienza che ha riacceso i ricordi più belli ma anche quelli meno felici nella mente dello spagnolo, in qualche modo legato al presente con la drastica decisione da parte di Helmut Marko di appiedare Nyck de Vries dall’AlphaTauri, come fece con Alguersuari in Toro Rosso nel 2011, ponendo di fatto la parole ‘fine’ alla sua carriera nella massima serie.

    Dopo una parentesi in Formula E, il 33enne iberico si è dedicato alla musica divenendo DJ, ma ha comunque avuto l’opportunità di rivivere alcuni suoi momenti del passato e di descrivere altre sue sensazioni in un’intervista esclusiva ad AS, cominciando proprio dal rapporto con Marko e dalle decisioni prese da quest’ultimo a danno di Alguersuari: “A Silverstone sono andato a salutarlo, ma non mi ha prestato molta attenzione – ha raccontato – mi ha detto che ero diventato un DJ famoso, e gli ho risposto che non era vero. È stata una sensazione strana per me, perché mi sono sentito a mio agio in un posto dove sono stato male e non mi sono divertito. Tornare in modo più rilassato e disteso mi ha fatto chiudere un brutto sogno che ho vissuto. Tuttavia, vedendo tutto di nuovo così vicino, ho avuto dei flashback di momenti di angoscia, e Carlos sa di cosa parlo perché l’ha vissuto in prima persona. La Toro Rosso non era un’auto competitiva, ma nessuno nella squadra dava importanza ai buoni risultati. È stato frustrante. Non credo sia un male essere spinti al limite da un Junior Team, perché fa parte del processo di selezione. Il problema è che vieni allontanato per una decisione commerciale e politica, e chi ti sostituisce fa peggio. Sto parlando di fatti”.

    A questo proposito, Alguersuari ha anche descritto quello che è stato il suo peggior ricordo in F1: “È stato in Corea – ha spiegato – l’ho ritenuto ingiusto perché avevo una macchina per fare il 14° posto, e io facevo il 7° e l’8° tempo. Era la terza prova libera, di sabato, e partivo davanti a Vettel. L’ordine rigoroso del team era di lasciare sempre sorpassare le Red Bull. L’ho fatto due volte con Sebastian, ma lui ha frenato troppo alla prima curva e ho pensato che fosse sufficiente, volevo fare un giro pulito perché mancava un minuto alla fine. Erano solo prove libere, non era nemmeno una prova cronometrata. Marko è venuto ai box per rimproverarmi, davanti a tutti, con un atteggiamento infantile, come se dicesse: ‘Voglio essere ripreso per far capire a tutti chi comanda qui’.

    Momenti di alta tensione sulle spalle che l’ex pilota ha ricordato di aver vissuto in casa Red Bull, e che non è mai cambiato con il passare degli anni: “Tutti noi che siamo stati alla Red Bull siamo stati delle macchine – ha aggiunto – questa è la scuola che abbiamo frequentato: o vinci o muori. Si trattava di sopravvivere o morire. Tutti noi abbiamo sentito la pressione finale del dottor Marko: Carlos, Vettel, Buemi, io… c’erano telefonate in cui diceva: ‘Se non vinci la prossima gara non correrai più con noi’. Se non avessi vinto il campionato britannico nel 2008 non avrei continuato. Eravamo sempre sul filo del rasoio”.

    Un livello di perfezione richiesta che è stato invece raggiunto da Max Verstappen, due volte campione in carica e grande candidato alla conquista del titolo anche quest’anno. Un talento che, secondo Alguersuari, è stato però formato brutalmente dai metodi ricorsi dal padre dell’olandese, ossia l’ex pilota Jos: “Anche mio padre è stato un pilota, ma è l’eccezione che conferma la regola: suo padre, con la violenza, gli ha insegnato a vincere le gare. È stato addestrato in questo modo, non c’era felicità. Lo hanno spinto così tanto al limite che hanno finito per renderlo un pilota perfetto. Non è un modo di dire. Suo padre usava la violenza quando Max non vinceva nel karting. È una cosa incredibile, perché se la vedi oggi pensi che sia una cosa selvaggia da fare, ma è così che è successo. Non avrei mai educato mio figlio in questo modo. Era barbaro, ma per loro funzionava. Era un sistema molto rigido, molto disciplinato, e alla Red Bull piaceva. Non l’ho mai visto farlo di persona, anche perché ho corso contro Max solo una volta, in un campionato del mondo di karting in Francia. Stavo già facendo dei test per Pirelli, ma nelle prove libere si vedeva già quanto fosse aggressivo: non voleva solo vincere, voleva dimostrare di essere superiore agli altri. È l’atteggiamento che gli ha trasmesso suo padre. Max e Jos odiano il compagno di squadra, e sarà sempre così. Max non vuole dare acqua al secondo. Non gli basta vincere, vuole umiliare. L’anno prossimo – ha aggiunto relativamente al dominio della Red Bull – le cose saranno diverse. Il tetto dei costi e la limitazione delle ore nella galleria del vento avranno un impatto su di loro, e non sarà facile. Non so se vinceranno di nuovo l’anno prossimo, ma se lo faranno non sarà facile come quest’anno, questo è certo”.

    fonte 

    https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/alguersuari-padre-di-max-insegnato-vincere-con-violenza

    • Like 1
  7. 19 ore fa, Carlomm73 ha scritto:

    Ok, ma meglio restare in F1 a fare il galoppino o cercare fortuna in altre categorie? Anche qui ritorna in auge un vecchio dibattito

    La risposta a questa domanda arriva ogni qualvolta un pilota preferisce rimanere nell'orbita della F1 piuttosto che andare a correre in altre categorie... vedi proprio Ricciardo, che ha preferito rimanere "in panchina" piuttosto che andare altrove

    • Like 1
  8. Oddio, se parliamo di fegati logorati qui dentro la lista è bella lunga... 😉

    ps. nessuno ha detto che Verstappen fosse da penalizzare e non capire il sarcasmo di chi ha postato sopra, in merito ad una situazione dubbia, forse qualcosina vorrà dire

    Non rizzate subito il pelo ragazzi...relax

    Anche perché si è letto per anni, si legge e si leggerà di ben peggio in merito ad altri piloti...ma alla fine, sticaxxi

    • Like 1
  9. 1 ora fa, Ayrton4ever ha scritto:

    Purtroppo verrà trovato in un pilone della Salerno-Reggio Calabria.

    Sulla lesa maestà non si scherza.

    Ha superato alla grande Schumacher del 1994 ma lì almeno in forma lieve seppur casuale veniva punito

    Dire qualcosa contro Schumacher e Verstappen nello stesso post, su questo forum, è roba per pochi eroi...e tu sei uno di questi 

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  10. 10 minuti fa, leopnd ha scritto:

    Senza polemizzare, ma non si può criticare? Sono permessi solo post di apprezzamento?

    Ma certo... la cosa strana è quando qualcuno viene in post di F1 quasi esclusivamente a scrivere che le gare sono noiose, che altri campionati sono più entusiasmanti, che in Indy ce l'hanno più lungo, ecc...

    Onestamente a me frega zero di tutto ciò e non vado nei thread di Indy o di Formula E, ecc, se non mi interessano...tanto meno a criticare tanto per farlo, tutto qua

    Se qualcosa non mi piace per X motivi, non la seguo, semplice

    Cazzo me ne frega di andare nei topic di quelle categorie a scrivere che i monomarca non mi piacciono o che determinate regole sono idiote 

    La F1 è così...e criticarla solo perché il campione del momento vince e stravince PER ME non ha senso

    Poi libertà di pensiero, ci mancherebbe 😉

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  11. 26 minuti fa, leopnd ha scritto:

    Che bella gara tirata, in 8 si contendono la vittoria, distacchi ridottissimi...

    I monomarca li fanno negli states...

    In F1 non ci sono ancora arrivati, per adesso...quindi chi ha la macchina migliore vince...se la macchina è dominante stravince....se il capofila non ha avversari, domina... è così da 50 anni

     

  12. 14 ore fa, Ayrton4ever ha scritto:

    La Ferrari sbaglia molto ma a me pare che anche lui sbagli spesso, pare un po' fuori di testa 

    Tipo quando torna ai microfoni di Sky Italia per dire che ha sbagliato anche lui poco dopo aver dato le colpe della mancata qualificazione in Q3 alla strategia adottata dalla squadra (che è stata la stessa di quasi tutti, Albon a parte)...

    Si fa troppo presto a dare "titoli" ai piloti... predestinato, il migliore in qualifica, ecc...

     

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