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S1lb3rpf31l

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messaggi inviate da S1lb3rpf31l

  1. Certo, però non è che negli anni '80 e '90 le gare di F1 fossero molto diverse. Certo, senza DRS e ammenicoli vari, ma è che fossero tutte emozionanti... Come oggi poteva capire la gara pallosa come poteva capire la gara caotica/divertente/appassionante. E' che tante volte si tende a ricordare solo i singoli episodi.

    Il Wec quest'anno è stato divertente, la Le Mans appassionante... Ma per tanti anni c'è stato il dominio Audi, loro dominavano in solitaria (non era Wec ma va beh) mentre in F1 Mclaren e Ferrari si scannavano. Quindi? Per me bisogna prendere tutto come viene, il problema della F1 non è l'essere più pallosa del Wec perchè qeusta è una condizione dettata dalle circostanze. I veri problemi sono al di sopra, da chi comanda... A partire da Ecclestone ma non solo.

    Cmq capisco il punto di vista di Alessando, ci mancherebbe;) Ma per criticare ciò che è la f1 non tirerei in ballo altre categorie, ecco tutto.

    L'ho detto una caterva di volte durante le dirette: il problema non è l'assenza di "spettacolo", inteso come sorpassi e cose simili. Il problema è l'assenza di competizione, ch'è una cosa del tutto differente. Se a questo aggiungi le regole assurde, le piste insulse, il sistema di punteggio osceno, etc. etc., ecco servita la frittata.

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  2. Fidati questo è the next big thing

    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk e scritto dalle mie dita.

    Ha avuto anche la benedizione di Nowitzki.

    Diciamo che i dubbi che avevo su di lui sono andati via dopo due partite, piú o meno :asd:

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  3. Mi spiace un po' per il Giappone, con lui hanno fatto un torneo grandissimo. La partita con gli Springboks passerà alla storia del rugby. Spero trovino un sostituto all'altezza.

    In realtà Jones aveva già lasciato la nazionale giapponese per andare ad allenare gli Stormers nel SuperRugby. Tuttavia, nel suo contratto era prevista una clausola che gli permetteva di svincolarsi in caso di una chiamata da parte di una nazionale tier-1.

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  4. La RFU annuncia che il nuovo tecnico della nazionale inglese sarà Eddie Jones.

    Nonostante il contratto fino al 2020, Stuart Lancaster è stato silurato senza troppi complimenti.

    Per la prima volta nella sua storia la nazionale inglese avrà un tecnico straniero alla guida.

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  5. La questione "punti" è risibile: i punti sono l'ultima cosa da guardare per fare un confronto tra due piloti.

    Fatemi capire, poi: Button parla di Hamilton ed è ok. Hamilton parla di Button e altri e non va bene?

    Dichiarazioni come quelle che ha fatto mi sembra siano abbastanza comuni nel mondo dello sport. Si possono condividere o meno, ma addirittura scandalizzarsi... :asd:

    Comunque dovreste ringraziarlo, ché se non parlasse avremmo ben pochi argomenti. :asd:

  6. Non si era detto che aveva cambiato idea dopo la finale? Aveva detto qualcosa del tipo "impossibile smettere con un gruppo così"

    Sí, ma alla fine penso abbia deciso di lasciar spazio ai piú giovani, è giusto cosí. Si ritira da campione del mondo, non potrebbe chiedere null'altro alla sua carriera. Non mi stupirei, però, di vederlo presto ricoprire qualche ruolo dirigenziale nella NZRU. O magari potrebbe diventare primo ministro della Nuova Zelanda, tra il serio e il faceto se n'era parlato...

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  7. L'importanza che ha avuto per il rugby va al di là delle sue abilità atletiche: ha segnato la fine di un'era e l'inizio di un'altra, dal dilettantismo al professionismo. È stato il primo fenomeno "di massa" del rugby ma è sempre rimasto una persona umile, tanto da respingere la corte della NFL.

    Per me è stato il piú forte della sua epoca (oltre che il prototipo del rugbista moderno), non il piú forte in assoluto (nel rugby ci sono troppe differenze tra i vari ruoli, impossibile decidere chi sia il migliore di tutti), ma piú che l'atleta a me piace ricordare la persona, è quella la perdita piú grande. Il rugby l'ha salvato dai quartieri difficili di Auckland e lui ha reso il rugby uno sport di rilievo mondiale, senza dimenticare il suo impegno umanitario.

    Le parole migliori per ricordarlo sono state quelle di Sonny Bill Williams ("Jonah Lomu rappresenta lo spirito isolano. Si può dire che sia stata la prima superstar del rugby, ma la cosa che piú mi ha sempre colpito è quanto fosse fiero delle sue radici isolane, sapere dove è arrivato e come ci è arrivato ha dato a tutti un forte senso di appartenenza e speranza. Ci ha fatto capire a cosa tutti noi potessimo ambire") e Tana Umaga ("Non ci sarà mai un altro Jonah Lomu. Era una persona unica, era straordinario in tutto ciò che faceva. Aiutava tutti noi giocatori, aveva capito subito cosa significasse essere un All Black e lo trasmetteva. Per quanto si sia cercato di costruire simili giocatori, di avere ali che assomiglino a degli avanti, uno come Jonah Lomu non è ripetibile")

    Solo un rene bastardo è riuscito a fermarlo.

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