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Captain Blood

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  1. Jacques "Jacky" Bernard Ickx nasce a Bruxelles il 1° gennaio 1945.

    Fin da piccolo si appassionò agli sport motoristici e al ciclismo, cui era solito allenarsi con il concittadino Eddie Merckx.

    Inizialmente corse come motociclista di trial vincendo i campionati belga ed europeo di specialità. Dal 1963 passò poi all'automobilismo con corse di cronoscalata a bordi di una BMW 700 S. 
    Nel 1964 diventa pilota della Ford Belgium a bordo di una Lotus Cortina in gare su circuito ed in salita. Sul circuito di Spa-Francorchamps perse il controllo della propria vettura, nel tentativo di evitare uno scontro, andando a travolgere uno spettatore che si trovava in una zona vietata.
    Sempre nel 1964 la sua prima partecipazione alla 24 ore di Spa, in coppia con Teddy Pilette.
    Nel 1965 si alterna alla guida della Lotus Cortina e della Ford Mustang, gareggiando in pista, nelle scalate e nei rally, facendo emergere la sua versatilità alla guida. A giugno ottiene il primo successo di prestigio internazionale vincendo la gara di Zolder davanti a Lucien Bianchi.
    Nel 1966 disputa una cinquantina di gare fra Europa, Stati Uniti e Sud Africa, salendo al volante di sport prototipi e monoposto, continuando però il suo impegno con le vetture turismo che lo portò a vincere la 24 ore di Spa con una BMW 2000 TI in coppia con Herbert Hahne.
    Sempre in quest'anno, il suo debutto come pilota di Formula 2 con le monoposto gestite da Ken Tyrrell, e, in occasione del Gran Premio di Germania, anche nel campionato di Formula 1 che, visto l'esiguo numero di partecipanti, ammise monoposto della categoria cadetta.
    Il suo primo punto iridato in Formula 1 lo conquista l'anno successivo a bordo di una t81 Maserati a fianco di Jochen Rindt. 
    Nel 1968 l'approdo in Ferrari dove prese il posto di Lorenzo Bandini tragicamente scomparso l'anno prima, ebbe il ruolo di seconda guida di Chris Amon. A bordo della sua 312 terza serie vinse la sua prima gara sul circuito di Rouen, davanti a John Surtees e Jackie Stewart. 
    All'età di 23 anni, 6 mesi e 6 giorni divenne il pilota più giovane a vincere al volante di una Ferrari, record rimasto imbattuto per 51 anni fino all'arrivo di Charles Leclerc.
    La permanenza nella scuderia del cavallino durò solo un anno, dove si guadagnò l'appellativo di Pierino la peste, qualificandosi al 4° posto nel mondiale con il doppio dei punti del compagno di squadra. 
    Nel 1969 passa alla Brabham, a fianco del titolare e pilota Jack, dove ottenne il primo hat trick in occasione del Gran premio di Germania. Finisce la stagione al secondo posto dietro ad un inarrivabile Jackie Stewart.
    Sul finire del 1969 la Ferrari viene acquisita dal gruppo Fiat e Giovanni Agnelli, amico del padre di Jacky, riesce a trovare un accordo con il pilota belga per un ritorno alla corte del cavallino, avendone apprezzato la stagione appena conclusa e la sua vittoria alla 24 ore di Le Mans.
    Nel 1970 si trova quindi compagno di Clay Regazzoni, debuttante in Formula 1, e di Ignazio Giunti, per alcuni gran premi, a bordo della nuova Ferrari 312 B, dotata dell'inedito motore piatto 001. Fu protagonista di uno spettacolare incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, sul circuito di Jarama, dove venne colpito dalla monoposto di Jackie Olivier che innescò un incendio sulle due vetture.
    Nel Gran Premio di Austria la prima vittoria di quell'anno, riportando al successo la Ferrari dopo due anni di digiuno, quando proprio Ickx si impose in Francia. 
    A Monza, la tragica morte di Jochen Rindt riapre la lotta al mondiale, fino a quel momento nelle mani dell'austriaco, ma mancò il sorpasso sullo scomparso pilota. Ebbe a dichiarare: "Meglio così, non mi sarebbe piaciuto strappare il titolo a Jochen, che lo meritava pienamente."
    Nel 1971 la Ferrari conferma Ickx e Regazzoni (in alcuni gran premi Mario Andretti), alternandosi fra la 312 B e la nuova, ma inaffidabile, 312 B2. Si classificherà a fine stagione al quarto posto nel mondiale, rinnovando però il contratto con Ferrari.
    Il 1972 la 312 B2 è ancora veloce e ancora poco affidabile e chiude il campionato ancora al quarto posto, come l'anno precedente.
    Nel 1973 viene affiancato a Arturo Merzario a bordo della 312 B2 alla sua terza stagione, sostituita dal Gran Premio di Spagna dalla nuova 312 B3. Questa monoposto sarà ancora meno affidabile della precedente tanto che Enzo Ferrari decise di chiudere in anticipo la stagione, liberando Ickx che però si dichiarò disponibile a correre ancora con Ferrari se questi avesse partecipato. 
    Nel 1974 passò alla Lotus nel ruolo di seconda guida di Ronnie Peterson. Il rapporto con questi si rivelò difficile e le monoposto di Colin Chapman deludenti. Concluse il campionato all'undicesimo posto con soli 12 punti raccolti.
    Il 1975 vede la riconferma in Lotus sempre a fianco di Peterson. Si riconfermò anche la Lotus 72, ormai alla sesta stagione. Deluso dalla vettura per problemi meccanici endemici, si accordò per interrompere prematuramente il rapporto con la scuderia inglese.
    Nel 1976 approda alla corte di Frank Williams ma anche la FW05 si dimostra una vettura deludente e poco performante, tanto che che passò alla Ensign dove terminò il mondiale. 
    Nel 1977 partecipa al solo Gran Premio di Monaco a bordo di una Ensign MN177, arrivando decimo a due giri dal vincitore. 
    Nel 1978 si trova a disputare alcuni gran premi con la Ensign, ma gli scarsi risultati lo portano a lasciare la squadra che lo sostituisce con il debuttante Nelson Piquet.
    Nel 1979 disputa qualche gran premio con la Ligier anche se impegnato con i prototipi nel campionato CanAm. Sostituisce Dapailler infortunato, affiancando Jaques Lafitte. A fine stagione, non trovando una squadra per partecipare al mondiale dell'anno seguente, si ritira definitivamente dalla formula 1. 
    Con 8 vittorie iridate e due secondi posti mondiali in 14 anni di attività è considerato uno dei migliori piloti a non avere vinto il campionato del mondo.
    Abbandonata la Formula 1, rimase nell'ambiente per molti anni come direttore di gara del Gran Premio di Monaco. In tale veste era presente anche durante il gran premio del 1984, dove una forte pioggia rese particolarmente pericolosa la pista e, pressato dagli organizzatori, sospese la gara al trentunesimo giro quando un giovane Ayrton Senna stava per sorpassare Alain Prost in quel momento in testa alla gara. 
    Scoppiarono le polemiche perché accusato di aver favorito il francese e fu sospeso momentaneamente dall'Automobile Club di Monaco, ente organizzatore, di cui era anche un componente.

    I suoi migliori risultati li ha ottenuti però nella categoria Sport Prototipi nelle gare endurance, venendo definito Monsieur Le Mans dopo le sue 6 vittore nella celebre 24 ore (record poi battuto solo da Tom Kristensen). Ha inoltre ottenuto 5 volte il successo alla 1000 km di Spa (tre sul vecchio circuito di 14 km, due sul nuovo), la 6 ore di Daytona nel '72, la 12 ore di Sebring nel '69 e nel '72.
    La sua prima Le Mans viene vinta nel 1969 a bordo della Ford GT40 in coppia con Jackie Olivier, battendo la Porche 908 di soli 100 metri. Oltre a cogliere una prestigiosa vittoria, dette anche una lezione di saggezza: il pilota, profondamente contrario alla fin lì classica procedura di partenza – in cui i piloti attraversavano la pista, correndo verso le vetture disposte a lisca di pesce, e iniziavano la corsa senza allacciarsi le cinture di sicurezza –, al via attraversò il tracciato, si sedette a bordo del mezzo, allacciò le cinture e aspettò con calma che tutte le macchine fossero passate, per poi partire. Al primo giro un tragico evento dimostrò che Ickx aveva ragione: il pilota John Woolfe, alla guida di una Porsche 917, perì in un incidente mortale venendo sbalzato fuori dalla vettura, non avendo ancora allacciato le cinture. Nello scontro venne coinvolto anche Chris Amon che, anch'esso contrario al sistema di partenza, senza gesti plateali, si era "attardato" per "legarsi" correttamente; il pilota neozelandese centrò con la sua Ferrari il serbatoio in fiamme della vettura di Woolfe, ma ne uscì indenne.
    L'edizione seguente vide la modifica della partenza "stile Le Mans" con i piloti seduti a bordo e con le cinture allacciate, fermo restando le vetture schierate a spina di pesce. Solo nel 1971 si abbandonò questa formula in vece della partenza lanciata come nella 500 miglia di Indianapolis.

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  2. Johannes Franciscus "Jos" Verstappen nasce a Monfort il 4 marzo 1972. Prima di essere il padre di Max, è stato campione di Formula 3 tedesca nel 1993.

    Nel 1994 avviene il suo debutto in F1 fra le fila della Benetton, alternandosi a JJ Letho e Johnny Herbert,  al fianco di Michael Schumacher, ottenendo come migliori prestazioni due terzi posti al gran premio di Ungheria e del Belgio.

     Nell'immagine è a bordo della Footwork FA17 nel gran premio d'Australia del 1996

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