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Andrea Vallieri

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messaggi inviate da Andrea Vallieri

  1. In questo momento, sundance76 ha scritto:

    Una gara che al giorno d'oggi il forum sarebbe esploso, tanti furono gli episodi e i temi da commentare su ogni piattaforma, riviste, quotidiani, blog, social...

    Chissà come sarebbe andata senza pioggia...

    Forse Rosemeyer non si sarebbe portato ai box il pezzo di balaustra che gli ricordava la coppa del vincitore........

  2. 20 ore fa, sundance76 ha scritto:

    Suvvia, vediamola al contrario, era da 81 anni (1936) che la Mercedes non perdeva in ben 6 Gran Premi durante un'unica stagione :asd: 

    La pur bella W25 in versione K, dopo due vittorie nei primi tre appuntamenti (Monaco e Tunisi) registrò guai in serie.

    Per ospitare il nuovo motore sovralimentato da 5600 con 736 cavalli (DAB), e rimanere nel peso massimo, venne ulteriormente alleggerito il telaio. Ma quasi subito si decise di passare a una variante del precedente motore da 4700, che però causò numerosi ritiri per guasto meccanico.

    La macchina aveva anche una cattiva tenuta di strada, troppo sovrasterzo. Nonostante il ponte De Dion al posteriore, le sospensioni non lavorarono mai al meglio, anche perché il telaio non era sufficientemente rigido.

    Per tentare di risolvere i problemi, nell'agosto 1936 la squadra fece un mega-test privato al Nurburgring provando ben 48 differenti soluzioni al telaio.

    Una nuova gara disastrosa al GP di Svizzera a fine agosto (e non so come abbia fatto Caracciola a segnare la pole sul quel circuito killer) indusse i vertici del team a interrompere anticipatamente la partecipazione alle rimanenti gare stagionali e a dedicarsi alla stagione successiva.

    Magari, @AmanteMercedes a parte, questo sproloquio andrà perso nel tempo, come lacrime nella pioggia :asd: (Blade Runner 1937)

     

    Caro Sundance tocchi un argomento a me molto caro.....pero a Monaco avevamo vinto

    Monaco 1936.jpg

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  3. Il 7/10/2017 at 14:10 , RC77 ha scritto:

    Si è vero, e questa differenza, per molti versi, c'è sempre stata. 
    Però è anche vero che (al netto della diversa cultura motoristica tra UK e Italia) anche qui, fino a qualche tempo fa, il pubblico del motorposrt era comunque abbastanza evoluto da avere una buona competenza e ci si poteva discutere in maniera civile e costruttiva. Insomma, pur con un gap rispetto a quello di altre nazioni era comunque  di livello superiore a quello del calcio, per citare lo sport con più seguito in italia, e notoriamente quello col tifo nettamente più animalesco e meno pensante. 
    Da qualche anno però sembra che si stia livellando paurosamente verso il basso, vedo sempre più gli atteggiamenti di fede cieca tipici del tifo da stadio, anche in gente che segue la F1 (o il Motorsport in generale, perché anche in MotoGP la situazione non è troppo diversa) e la mia sensazione è che questo sia dovuto al modo in cui le TV trattano l'argomento da una quindicina d'anni a questa parte. 

    Intendo dire che ok tra Italia e Gran Bretagna ci può essere una differenza di pubblico in termini di cultura motoristica e nel modo in cui ci si relaziona con le gare, ma il pubblico puoi anche provare a "educarlo" scegliendo un tipo di approccio all'evento più alto e non andando continuamente a stimolare "la pancia" dela gente, buttandola sempre in polemiche spesso pretestuose, facendo criptogufate sugli avversari (a volte neanache tanto cripto...), esaltando a dismisura una scuderia o un pilota qualsiasi cosa facciano o difendendoli anche quando indifendibili (roba che a confronto i cinegiornali del ventennio erano imparziali) e addirittura arrivando a volte a mistificare la realtà (ragazzi, Vanzini e Gene spesso MENTONO sui distacchi in gara giro dopo giro, ingigantendo i recuperi Ferrari e sminuendo i distacchi altrui, chiunque guardi il GP live time alla mano lo sa...).  

    La mia sensazione è che, pur di cercare di raccattare più spettatori possibili, nelle TV si sia scelta la linea di basso profilo, quella del calciofilo decerebrato domenicale che se vuole si guarda anche il GP (tanto di solito non disturba la partita), del tifoso occasionale che di corse capisce poco ma che segue la Ferrari perchè lo fanno tutti e dunque si cerchi di attrarli in una bolla mediatica (e social ultimamente) totalmente orientata pro Ferrari (o pro Rossi nelle moto) al solo scopo di fare massa numerica immediata e facile da poter poi sparare in faccia agli inserzionisti pubblicitari.

    Quindi si, c'è differenza ma secondo me è una differenza che è stata volutamente amplificata dalle TV e dai media in generale scegliendo scientemente un approccio per attirare degli ultras anzichè appassionati veri.

    RC77, questo è veramente un commento perfetto!!!!

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  4. Il 14/11/2012 at 12:07 , sundance76 ha scritto:

    Deduco che la risposta è negativa.

     

    E qualcosa mi dice che nessuno di noi ha mai incrociato il libro "Grand Prix" di Barré Lyndon, pubblicato nel 1935 :asd:

     

    Però deve essere interessante, tratta della stagione 1934, compresa Indianapolis:

     

    Peccato che costi centinaia di sterline :asd:

     

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    19lhjc.jpg

    faccio notare che la prefazione è del miticor Earl Howe, uno dei più grandi piloti britannici di quell'epoca.....

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  5. "Destino sull'Asfalto" con Kirk Douglas non rende merito al romanzo di Hans Reusch dal quale è tratto. Troppo hollywoodiano..... Ma "Grand Prix" e "Le 24 ore di Le Mans" pur essendo opere di finzione ci possono permettere di dare uno sguardo su un mondo ormai lontano (tra l'altro le riprese dei due film sono magnifiche).

    Per Rush, che opera di finzione non è, pur con le dovute licenze vale lo stesso discorso (grande la sceneggiatura di Peter Morgan e Daniel Bhrul seembra proprio bucare lo schermo come Niki Lauda).

    Gli altri film, insomma......

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  6. Il 24/9/2017 at 09:24 , Kitt ha scritto:

    Io ho visto il secondo tempo della partita tra SPAL e Napoli...se i ferraresi giocano così per tutto il campionato faranno bene...ieri il Napoli ha avuto il pallino del gioco, ovviamente, ma i padroni di casa hanno giocato con personalità e per poco non facevano risultato

    sono di Ferrara e tifo SPAL.....

  7. Il 20/9/2017 at 00:28 , Osrevinu ha scritto:

    Io onestamente a distanza di circa un mese ancora non riesco a spiegarmi quella improvvida dichiarazione di Vettel: "Possiamo vincere ovunque, abbiamo la macchina migliore", e poi una settimana dopo prendono una scoppola non indifferente. E' vero a Singapore in condizioni lineari avrebbe vinto a mani basse scondo me o quanto meno, se pure la Red Bull avesse fatto il miracolo di certo non avrebbe vinto una Mercedes, la differenza era davvero troppa. Ma fare dichiaraizoni del genere ti espone a critiche maggiori quando poi le cose vanno al contrario.

    Dal punto di vista della prestazione il mondiale ha preso una svolta dopo Monte Carlo, da lì la Mercedes ha decisamente cambiato marcia, tant'è che solo in Ungheria la Ferrari è stata nettamente superiore. Il che comunque è un merito della Ferrari perchè nonostante ciò Vettel è rimasto leader del mondiale fino a venti giorni fa. E questo vuol dire che la Ferrari ha saputo gestirsi fino a questo momento.

    Caro Osrevinu, una dichiarazione come "Possiamo vincere ovunque, abbiamo la macchina migliore" mi ricorda tanto quelle dichiarazioni messe in bocca a calciatori o dirigenti di squadre di calcio che ad Agosto si dicono certi di aver già vinto il campionato.... E' un modo a mio avviso antipatico (di una buona parte della stampa) di sobillare una forma di tifo che a me non piace per niente, del tipo "chi non tifa per Ferrari non è un Italiano". L'automobilismo non deve essere come lo sport del pallone dove il tifo affossa la razionalità. In 55 anni di vita e in 45 di lettura di Autosprint ho tifato Steward, Lauda, Senna poi un lungo intermezzo dove i piloti che scendevano in pista non riuscivano a suscitare in me l'entusiasmo (e mi perdonino i tifosi Ferraristi di Schumacher) ed infine ho scoperto Hamilton.

    Detto questo, la stagione in corso per me ha messo in chiara luce due cose: primo, Mercedes Benz-Hamilton mi appaiono ancora come il binomio più forte e spettacolare, secondo, va comunque riconosciuto alla Ferrari e a Vettel di aver disputato un ottima stagione specie alla luce delle non proprio buone premesse della vigilia.

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  8. Il 19/9/2017 at 23:29 , Schumy81 ha scritto:

    Devo ripeterlo ancora una volta, che penso quello che penso da prima di Singapore, o continuiamo con 'sta fregnaccia dell' "umoralità del tifoso"? Singapore non cambia il fatto che, ad esempio, Hamilton sarebbe facilmente passato in testa al mondiale con le vittorie di Baku (banale problema al poggiatesta) e di Zeltweg (retrocessione in griglia per cambio della trasmissione e vittoria dell'altra Mercedes), grazie alle quali avrebbe infilato un filotto di 4 vittorie consecutive (prima del trittico attuale). Vettel non è l'unico che può recriminare punti persi, e anzi a me pare che per quanto visto in pista fosse durato fin troppo, in testa alla classifica (lo dico da ferrarista, quindi con dispiacere). Ma quando una macchina ne ha di più, dai e dai la testa della classifica se la prende, e difatti è accaduto prima di Singapore. Domenica poteva esserci un nuovo capovolgimento di fronte (poteva, non è sicuro viste le condizioni della pista e una Ferrari non proprio dominante come si credeva), ma avrei comunque dato la Mercedes per grande favorita in vista del rush finale. Cosa che peraltro dico più o meno dall'inizio del mondiale, ed i fatti non mi pare mi abbiano dato torto (purtroppo).

    Mi sembra che le tue considerazioni non facciano una grinza.

  9. Ottimo ragazzi, mi state veramente aiutando!

    Sundance, molto interessante il libro di George Monkhouse e Roland King Farlow che mi ha fatto conoscere i primi tre della mia gara misteriosa, vedo che è un edizione italiana, me ne sai dire le coordinate temporali e l'editore?

     

  10. Il mistero del Nuffield Trophy del 1938.

     

     

     

    Ed ora quello che per me è un vero mistero. Qualcuno di voi conosce la classifica del Nuffield Trophy disputato il 9 luglio 1938 sul circuito di Donington Park e vinto dall’impareggiabile "B. Bira" (ERA R1C). Sfortunatamente io non sono riuscito a trovarne traccia…..

    Aiutatemi……

  11. Altra carne al fuoco: un Auto Union a motore anteriore?

     

    Cari amici, un altro mistero da corsa.

    Dopo la conferenza di Merano del gennaio 1940, con l’Italia non ancora in guerra, tra le autorità sportive Italiane e Tedesche era stato abbozzato un calendario sportivo per quella stagione che prevedeva un limitato numero di gare delle quali solamente il Gran Premio di Germania, la coppa Ciano e la coppa Acerbo sarebbero state riservato alle grosse tre litri mentre nel contempo si sarebbe sviluppate le voiturette, destinate a divenire le nuove monoposto da Grand Prix (cosa poi accaduta nel dopoguerra con la “Formula A” poi divenuta la nostra “Formula 1”).

    Alfa Romeo e Mercedes disponevano già di vetture di questa categoria estremamente competitive mentre l’Auto Union iniziò lo sviluppo della nuova Typ E che poi finì travolta nella tragedia dell’insensata II Guerra Mondiale.

    Di questa vettura vennero studiate diverse configurazioni, tra le quali anche alcune con motore anteriore, cosa che avrebbe costituito una clamorosa novità per la casa dei quattro anelli. La loro forma mi ricorda molto le prime Aston Martin tipo corsa (formula 1, si veda il libro “Grand Prix Cars 1945-65” di Anthony Pritchard) realizzate nel dopoguerra e dovute alla penna dell’ex progettista dell’Auto Union Robert Eberan von Eberhost ed in proposito diversi anni fa trovai gli schemi (purtroppo senza nessuna nota esplicativa) che voglio proporre alla vostra attenzione. A titolo di chiosa, ricordo che l’edizione tedesca del bel libro di Gianni Cancellieri e Cesare de Agostini “Le Leggendarie Auto Union”, più ricco di immagini rispetto all’edizione italiana dello stesso testo, riporta uno spaccato del motore a 12 cilindri previsto per questa vettura.

    Ci sentiamo presto.

    P.s. sono proprio cieco.....la Ferrari-Jaguar c'è già.....

    auto union typ e_03.jpg

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  12. Una (simil) Auto Union Italiana?

     

    Buongiorno amici.

    Iniziamo a mettere un po’ di carne al fuoco.

    Clemente Biondetti, che nel dopoguerra sarà ricordato anche per un singolare esperimento che vide l’istallazione di un motore Jaguar su di un telaio Ferrari F1 (a proposito occorrerà inserirla tra le incredibili ed impareggiabili monoposto ritratte da Sauro Torreggiani), nell’anteguerra progettò e forse realizzò parzialmente un’interessante monoposto a motore posteriore.

    Di questa vettura si parlò per la prima volta sulla rivista Inglese “Autocar” del 22 marzo 1935. La vettura era apparentemente dotata di un motore V12 aspirato con un angolo tra le bancate (stimato) di 60° che era raffreddato ad aria, dotato di distribuzione con due alberi a camme in testa e di due valvole per cilindro, con l’alimentazione garantita da tre carburatori. L’alesaggio e la corsa del propulsore erano rispettivamente di 79 x 100 mm, mentre il suo peso era di appena 265 chilogrammi.

    Pare che la vettura presentasse un telaio proto-monoscocca “la vettura presentava un singolare telaio tubolare”, con un passo di 2,55 metri e carreggiate (uguali) di 1,39 metri.

    Alcune fonti riportarono che la vettura venne effettivamente completata e brevemente testata in vista di un suo possibile debutto al Gran Premio di Tripoli del 12 maggio.

    Tuttavia, scorrendo la lista degli iscritti pubblicata nei magnifici testi di Paul Sheldon, le sole vetture iscritte a quella gara che poi non si presentarono furono la Maserati 8CM di Earl Howe e (ovviamente) la lentissima S.E.F.A.C. di Marcel Lehoux.

    Nonostante il mistero che circonda questa realizzazione, pare comunque che non si fosse trattato di un pesce di aprile. Il 4 gennaio 1935, il quotidiano sportivo “Il Littoriale” riportò che Clemente Biondetti, in qualità di pilota per il Gruppo Genovese San Giorgio, non solo avrebbe partecipato alle gare riservate alle voiturette dell’imminente stagione, ma che era anche coinvolto nella realizzazione “di una potente vettura di nuova costruzione”.

    Pare che i motivi che impedirono il concretizzarsi del progetto siano dipesi soprattutto da ragioni economiche.

    Sono riuscito a trovare le poche notizie di cui sopra nell’incredibile sito “The Golden Era of Grand Prix Racing” mirabilmente condotto da Leif Snellman, null’altro è emerso dalle mie ricerche tranne la shilouette sotto riportata.

    Qualcuno di voi ne sa qualcosa di più?

    biondetti.jpeg

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