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Andrea Vallieri

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messaggi inviate da Andrea Vallieri

  1. Visto che nella discussione precedente abbiamo deragliato nettamente addentrandoci in un campo affascinante, che ne dite di continuare qui la discussione.

    Qua parlerei delle competizioni a ruote scoperte dai loro inizi sino all'avvento della F.1 (1950) ed in particolare:

    • automobilismo dalle origini al 1925
    • automobilismo dal 1925 (campionato del mondo vinto dall'Alfa Romeo) allo scoppio della II Guerra Mondiale
    • automobilismo dal 1945 all'avvento del Campionato del Mondo di F1

    tutto questo ovviamente comprendendo anche i campionati americani.

    indianapolis 1911.jpg

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  2. Elio11, mi sembra un' impresa difficilissima....ma quanto affascinante!!!

    ci sono decine di siti che trattano dei campionati AAA, USAC, Cart e così via, ma in nessuno l'argomento è trattato in modo armonico e completo da un punto di vista storiografico che non sia puramente statistico. Tuttavia sul sito Nostalgia della rivista britannica Autosport, è possibile trovare una serie di post, scritti in successione organica che forniscono una traccia ben chiara delle gare dall'origine dell'AAA Championship sino agli anni venti, per il periodo della Junk Formula (1928-38, mi pare) e per gli anni immediatamente successivi all'avvento dell'USAC (sino al 1964). Questi testi possono servire da base per ulteriori ricerche fornendo date, accenni sugli eventi, e brevi note di cronaca delle gare di campionato e dei principali fatti di contorno.

    io dispongo di una serie di testi, non tantissimi per la verità, ma anche datati (come l'annuario AAA del 1916) che posso volentieri condividere con te.

    in bocca al lupo (anche perchè sto facendo la stessa cosa per le gare da grand prix dal 1925 al 1941....e ho raccolto migliaia di pagine di appunti).

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  3. 11 ore fa, aleabr ha scritto:

    Andrea... mi ci sono voluti anni per affinare l'apprezzare le corse come adesso e la loro storia, e mi frullano le pale d'altare quando leggo gente che segue la sola F1 da soli 15 anni e parlare di numeri, eventi ma sopratutto caratteristiche di cui non sa affatto nulla per il solo fatto che fuori dalla F1 è tutta cacca. Se si pensa che spesso e volentieri sta gente commenta certe scelte 'avventate' che la F1 dovrebbe fare senza sapere che erano regole comuni fino agli anni '80 o che alcune caratteristiche di INDY e CART erano comuni sempre in F1 e sempre fino agli anni '80, mi riesce difficile tollerare certe situazioni. Il tutto si commenta facendo considerazioni trasversali. Hai ragione quando affermi che un pilota non si potrebbe considerare per quello che dice ma per quello che fa altrimenti: Lauda, Hunt, Piquet, Prost, Senna, Schumacher, Villeneuve (jr) potrebbero essere criticati ben prima di Hamilton, ma ribadisco che il valore in campo è anche dipeso da certe considerazioni. Chi ti scrive detestava Dixon per come si è comportato in pista nel 2007 contro Franchitti: Detroit e Sonoma per esempio. Detroit poi è stata una 'bastardata' da manuale, poi dal 2008 è diventato per me una vera gloria. Oggi è uno dei più grandi di tutti e sopratutto parla poco. Molti si lamentano perché Hamilton viene criticato per essere fuori dal coro per cosa dice, differentemente da tutti gli altri piloti che magari non sono così fuori dal coro. Ma lui mica deve fare politica o cabaret, deve fare il pilota. Castroneves si arrampica sulle reti quando vince, bellissimo gesto, da simpatia e tutto il resto ma poi vince quella gara fa lo show e bona notte al secchio. Dixon è pacato, corre, vince e allegria. Raikkonen è l'apoteosi dell'inespressività. Un pilota che spesso viene criticato per la totale linea piatta oppure stupidamente criticato con "...ma proprio oggi doveva fare la partenza buona?". Ti dice chi non è certo ferrarista, anzi seppur riconosco il 'modello' Ferrari il migliore per vincere i titoli, hanno un modo piuttosto stronzo di far sentire sottoposti o gregari i piloti. Del resto si fa di necessità virtù. O così o non vinci. Poi abbiamo visto che lo hanno fatto anche in Red Bull allora nessun problema.... non sono i soli. Io resto e tifo Raikkonen, anche se so che non è nella migliore condizione per vincere... purtroppo. 

    Per quanto riguarda la foto... complimenti... Lewis Strang, Campione AAA (attuale F.INDY) 1906 o 1907 non mi ricordo. Pare si fosse fatto fare un 'modellino' di Indianapolis per studiarlo... 

     

    Damy io resto dell'idea che INDY e F1 sono 2 competizioni simili ma diverse, nella prima il pilota ha più peso, nella seconda la macchina ha più peso. Nessuna delle 2 è migliore, sono solo diverse per scelta. 

    Ineccepibile, l'unica cosa su cui ritengo di puntualizzare è che a me piacciono i piloti che oltre in pista si mostrino di un certo spessore caratteriale e non siano frutto di stereotipi dovuti a ragioni di marketing (vedi l'articolo pubblicato qualche settimana fa in apertura su AS). Sai Alebr, io sono piuttosto vecchio (55 anni) e da ragazzino ho potuto vedere la F1 (come le vetture sport) di allora e ti garantisco che se un pilota parlava, non era certo per dire cose che che già sapevamo in partenza che avrebbero detto...

    Per quanto riguarda i campionati americani, ne sono un vero appassionato, amo i roadster degli anni cinquanta come le vetture che corsero nell'AAA Championship, nella Cart e nella IRL. Prima o poi riordinerò il materiale che tengo in una cartella del mio computer (comprende i risultati "indycar" di tutte le gare dal 1905) e vedrò cosa ne viene fuori. Sai, mi piacerebbe approfondire il periodo che va dall'inizio degli anni venti all'avvento della "Junk" formula.... ma questa è un altra storia....

     

    1968-leonard-lotus-turbine.jpg

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  4. 13 ore fa, aleabr ha scritto:

    Infatti Andrea, l'hai scritto nelle migliori condizioni. Ci sono grandi piloti che per varie motivazioni hanno avuta fra le mani paglia molle. E in questo la F1 spesso e volentieri è estremamente vincolante. 

    La F1 è la formula con la massima tecnica posta nell'atto di correre. Questa è una filosofia diversa dalla F.INDY o dalla F.CART. E' sicuramente la massima espressione della tecnica ed è la scelta che vige dal 1906 e va bene così. Questo però non significa che è la migliore ne l'unica. Perché come tutte le cose, questa scelta ha i suoi pro e i suoi contro. Sui pro siamo tutti d'accordo, sui contro si può sindacare ma quello su cui non ci sono dubbi è che chi (negli ultimi 15-20 anni) ha il lotto migliore vince e gli altri nella maggior parte dei casi si scornano ma non possono molto. In soldoni in F1 la vettura ha un'influenza così pesante che se c'è un lotto di 3-4 piloti sugli stessi livelli di bravura, quelli che non hanno la macchina giusta possono essere dei padri eterni ma... non possono fare molto. Alonso ha dette castronerie enormi nella sua carriera, ma lo reputo un pilotone da paura. Lui è nella condizione di cui sopra.

    Ribadisco, vorrei vedere Hamilton su una McLaren 2016, su una Ferrari 1996. 

    Ribadisco che spesso e volentieri la vera bravura di un pilota in F1 cade in ombra del mezzo che ha.

    In INDY c'è una filosofia completamente diversa, più grezza, meno sofisticata, per propria scelta dal 1902 ad oggi, ma dove i reali valori del mezzo sono più livellati e pertanto dove l'uomo ha maggior peso sulla macchina. 

    E questo si avvicina alle nostre corse automobilistiche escludendo le supposte deficienze caratteriali. Il mio non è mai stato un tifo dettato da punti soggettivi ma da ragionamenti oggettivi ne da tifo partigiano. Credo di essere così tanto trasversale nella valutazione delle corse proprio per come vengo visto dai ferraristi e dai F1 in generale in virtù del valore che do alla INDY, CART e formula.e.

    Le parole di un professionista ne caratterizzano anche il professionista, altrimenti tutti potrebbero dire tutto di tutto e di tutti senza mai scontare il peso delle proprie parole. In oltre in situazioni dove ne tensione ne pressioni inducono a sparate più o meno giustificabili. 

    La signorilità sta anche in questo. 

     

     

    Damy scusami, ma il mio commento su Dixon che stritola era un puro esercizio di stile, ma ti rispondo anche in merito al kiwi, il quale, al di là della considerazione che ha in tutto il mondo delle corse dove viene definito "il pilota che ogni ingegnere vorrebbe avere" (e questa non è una mia opinione, anche se la sposo in pieno visto che ho vissuto con i miei occhi cosa ha fatto quest'uomo), è una figura briosa, pacata, ironica ma sopratutto spuria da tutto quel turbine di veleni che ci sono stati nel mese di maggio. E' considerato dopo Franchitti il senatore della INDY e uno dei più importanti piloti in attività. Eppure non si è 'sporcato' la bocca dopo la sparata del morino, gli hanno risposto altri. Lui entra in macchina e guida e sopratutto vince, e vince convincendo senza sbavature o menose considerazioni. Si ammazza mezzo ad Indianapolis e 7gg dopo entra in macchina e corre. Insomma è uno sempre sorridente e tranquillo, rispettoso e brioso che corre vince e fa robe da paura senza fare ne tirare fuori commenti sciocchi ne idioti. 

    Anche questo per quanto mi riguarda, fa parte di un pilota. 

    Ho sempre e continuo a considerare Hamilton un gran pilota, ma come Vallieri sottolinea è poco carino da parte nostra magari 'attaccare' (non ho attaccato ma sottolineate una serie di 'coincidenze' del suddetto) un pilota sul piano caratteriale. Verissimo, quanto che un pilota dovrebbe essere un pizzico più attento alle stronfiate che dice. Non perché è un vincente che può permettersi di fregarsene di tutto e tutti. Anche perché la volta che padella poi lo riempiono di sterco. 

    Così come mi è sempre stato sul bip Buemi dove in 3 anni, con la macchina più forte del lotto, si è sempre lasciato andare a commenti e considerazioni su tutto e tutti che lo hanno reso un idiota di fronte al mondo delle corse. Infatti Di Grassi lo surclassa in tutto, tranne che nella vettura che lo ha svantaggiato in più occasioni. 

    Ribadisco, che si preoccupasse solo di guidare e rispettasse di più i colleghi. 

    Aleabr, apprezzo le tue considerazioni e la tua pacatezza..... questo è il modo di discutere!

    Ecco un altro Lewis (non Hamilton, ma Strang), chissà cosa sta guardando!

    LEWIS STRANG INDIANAPOLIS.jpg

  5. 41 minuti fa, aleabr ha scritto:

    Ragazzi il mio era uno sfogo, nessuna provocazione. Non vorrei tornare su nulla, ma da uno che fa il figo conto anche le bucce del buco del....

    Per quanto riguarda damy, ti dirò... si parla dei piloti più forti del Mondo, appunto: Alonso e Vettel che si sono beccati anche macchine pietose. Hamilton non HA mai corso con macchine scadenti, ma neppure medie!!!!

    Fategli fare un po di gavetta come Schumacher, Alonso, Dixon e Vettel, cioè correre anche in situazioni frustranti, poi me lo dite come andiamo.

    In ogni caso ribadisco.... ha più lingua che guida.

    Dovrebbe stare più zitto e guidare di più. 

    PS: opinioni del tutto personali!!!!!

    Il migliore pilota è quello che nel suo miglior momento dispone anche della migliore macchina. Per quanto riguarda Hamilton non è sempre vero che abbia avuto a disposizione la migliore macchina del lotto; si vedano infatti la McLaren del 2009 che non era certo un fulmine di guerra, nonchè quelle degli anni seguenti, per carità buone vetture, ma non certo le migliori ed infine la Mercedes del suo primo anno con la casa della casa a Tre Punte. Che poi abbia cavato fuori il sangue dalle rape con quelle vetture è un altro discorso. Vorrei ricordare che il grande Schumacher non avrebbe mai vinto una gara nel 2005 se non ci fossero stati i fatti di Indianapolis e che il grande Fangio, anche se ormai sulla via del ritiro, senza una vettura veramente competitiva, nel 1958 combinò pochissimo. Poi si può stare ore a discutere se questo pilota sia migliore dell'altro, ma è comunque un puro esercizio di retorica fine a se stesso. In ogni caso mi sembra che Hamilton abbia oltre che una lunga lingua (e anche piuottosto fuori dagli schemi plastificati dei piloti d'oggi) una notevole capacità di guida. Tuttavia questo è il mio parere e ben lungi volerlo imporre ad altri che lascio nelle loro convinzioni. In ogni caso mi piace poco l'attaccare un pilota per supposte deficenze caratteriali in quanto si entrerebbe in una spirale di tifoseria partigiana che spero riesca a rimanere lontana dalle nostre amate gare automobilistiche.

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  6. 13 minuti fa, damy mad fer it ha scritto:

    Non c'entra nulla con la Life, ma la tua storia mi ha riportato alla mente quando all'età di 10 anni (1994), io e il mio amico di stupidate abbiamo ribattezzato "Simtek" la carrozzina (bianca.......) delle bambole di mia sorella modificata in questo modo:

    - assetto ribassato (carrozzina ripiegata su se stessa e quindi a pochi cm da terra, era una sorta di studio di effetto suolo primitivo)

    - ruote anteriori cambiate e sostituiete con rotelle Tenerè Peg Perego

    - ruote posteriori lasciate invariate, di serie (mi sto chiedendo adesso perchè non abbiamo lasciato anche quelle davanti di serie e ci siamo complicati la vita modificando gli attacchhi per ospitare le altre, ma deve esserci stato sicuramente un motivo...)

    Scopo del gioco: lanciarsi dalla discesa ripida con curva a sx di casa mia. Vinceva chi riusciva a fare la curva senza schiantarsi, oppure, nel caso di crash, chi aveva le p***e per non lanciarsi fuori dalla carrozzina per evitare di spalmarsi contro il muro e invece affrontava il suo destino con coraggio.

    Purtroppo, dopo pochi lanci, si è deciso di rendere obbligatorio il casco...

    storia fantastica!!!!! anche io tanti anni (1975) fa avevo costruito un carretto su cuscinetti a sfere, tutto azzurro che volevo mi ricordasse la Tyrrell di Scheckter............chissà se trovo una sua foto????

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  7. 2 ore fa, sundance76 ha scritto:

    Ho provato a visionare decine di partenze nelle registrazioni dei Gran Premi del passato, e ho notato che dagli anni '20 fino agli anni '80 non succedeva praticamente mai che allo start qualcuno deviasse lateralmente dalla sua linea. 

    Tutti attenti a stare dritti, anche se erano partiti malissimo e si vedevano sopravanzati da mezza dozzina di macchine.

    Quando accadeva qualche scarto pur minimo, poteva succedere un casino anche fatale, vedi Peterson a Monza '78.

    L'abitudine a tagliare in diagonale è qualcosa di molto recente. Idealmente, forse la prima "tagliata" in diagonale può essere quella di Jones in Canada '80 quando schiacciò Piquet nel muro.

    Poi da allora abbiamo visto di tutto e di più.

    Contenti tutti..

    ottima considerazione.

    Non dimentichiamo che gli starter erano in pista con la bandiera (vedi Chiron a Monaco nel 1971) e deviare poteva avere conseguenze non simpatiche.....

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  8. 13 ore fa, sundance76 ha scritto:

    Su AutoSprint n.19 del 1980 ho letto di un documentario sportivo realizzato da Beppe Berti intitolato "L'uomo dal casco d'oro" incentrato sulla carriera di Jody Scheckter. Qualcuno ne ha notizia?

    In questo filmato, verso la fine, c'è l'unico accenno che ho trovato sul web:

    http://senato.archivioluce.it/senato-luce/scheda/video/IL5000077489/2/Obbiettivo-sulla-cronaca.html

    Ricordo di averlo visto sulla RAI tanti anni fa (sarà stato il 1980), era sostanzialmente una rivisitazione della stagione 1979. Gia allora non mi era sembrato particolarmente interessante.

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  9. Quella domenica il cielo era grigio e freddo. Quando tornai a casa attesi che iniziassero le trasmissioni e accesi il televisore, sentendo al notiziario che Ignazio era rimasto gravemente ferito. Poi la sera la triste notizia. Sarà sempre un grande.

    giunti.jpg

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  10. 34 minuti fa, sundance76 ha scritto:

    Forse la mega-carambola alla chicane sarebbe avvenuta lo stesso, visto l'olio perso dall'Alfa di Tadini...

    ... e quattordici anni dopo Fangio avrebbe comunque visto le teste del pubblico girate dall'altra parte e avrebbe in ogni caso prevenuto di finire nell'incidente del primo giro....

    Quanti aneddoti ci sarebbero da raccontare!

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