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  1. v6dino

    Simca Gordini T11 '51

    DATI GENERALI Scuderia: Equipe Simca Gordini + altre Squadre Private Anno di produzione: 1946 Motore: Gordini T15C L4 1500cc, Compressore Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Englebert Luogo di Produzione: Les Ulis (FRA) Progettista: Amedeo Gordini Impiegata dal 1946 al 1952 Piloti: Amedeo Gordini, Aldo Gordini, Max DeTerra, Maurice Trintignant, Rudi Fischer, Raymond Sommer, Jean-Pierre Wimille, Juan-Manuel Fangio, Robert Manzon, Jean Behra, Prince Bira, André Ribaud, Alfred Dattner, José Scaron, Igor Troubezkoy, Zdenko Von Schonborn STATISTICHE GP Disputati: 2 (+ 13 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 (+ 4 extra Campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 (+ 1 extra Campionato) Miglior risultato: Simca Gordini Type 11 Oltre ad Enzo Ferrari, un altro nativo della provincia di Modena è entrato di diritto nella storia delle corse diventando un simbolo per i "cugini" d'oltralpe: Amedeo – diventato Amedée – Gordini, noto in Francia come "le Sorcier", Il Mago. Dopo varie esperienze "artigianali" da costruttore e il servizio nell'esercito italiano, Amedeo si trasferì a Parigi nel 1925 a 26 anni, trovando un lavoro presso gli importatori in Francia dell'Isotta Fraschini grazie alla "raccomandazione" di Enzo Ferrari. Aprì la sua officina l'anno successivo avendo subito un grandissimo successo grazie alla sua abilità di meccanico e preparatore, cosa che gli permise di farsi raggiungere dal figlio Aldo, rimasto inizialmente in Italia. Nel 1929 ottenne la nazionalità francese e nel 1930 partecipò alla sua prima corsa da pilota, la Parigi-Nizza, finendo ventottesimo. Nel 1935 la svolta: Amedée Gordini ricarrozzò due chassis Fiat Balilla 508 modificandone pesantemente la motorizzazione. La due vetture, ribattezzate "Fiat Gordini", gli furono commissionate dall'imprenditore italo-francese Angelo Molinari, facoltoso gestore del ristorante e dei caffè dell'ippodromo parigino, per partecipare al Bol d'Or, competizione sulle 24 ore che allora godeva di ampia popolarità. Molinari rinunciò alla gara per impegni di lavoro e Gordini chiese il permesso di utilizzare in prima persona la vettura: il risultato fu una sensazionale vittoria che gli guadagnò subito grande notorietà tanto da interessare la Simca – Société Industrielle de Mécanique et de Carrosserie Automobile – fondata in Francia nel 1934 da un altro oriundo italiano, Henry-Théodore Pigozzi per assemblare e commercializzare le automobili Fiat. Pigozzi gli propose un contratto di collaborazione per la costituzione di vetture da competizione. Fu subito un grande successo con numerose vittorie nelle gare sportcar per le piccole cilindrate, ma l'ascesa della "Simca Gordini" fu bruscamente interrotta dallo scoppio del Secondo Conflitto Mondiale. Nel dopoguerra in mezzo a mille difficoltà Gordini riprese a pieno ritmo l'attività e realizzò una monoposto da corsa di soli 450 chilogrammi di peso rielaborando elementi presi da diversi modelli di auto Fiat. La "Type 11" esordì a Nizza il 22 aprile 1946 anche se non nella competizione di F.1 cui risultava iscritta, ma nella "Coupe du Palais de la Méditerranée" riservata alle "piccole cilindrate". Nata con un motore 1,1 litri 4 cilindri in linea, gli ultimi esemplari erano potenziati fino a 1,3. La sua importanza nel mondo delle corse fu notevole: in un ambiente autosportivo che faticava a riprendersi dopo la catastrofe bellica e che viveva soprattutto di vetture "vecchie" concepite diversi anni prima, la "Type 11" fu una dei primi prodotti originali del dopoguerra ad avere successo in pista. In quegli anni le auto blu di Gordini, guidate da giovani e brillanti piloti francesi, quali Jean-Pierre Wimille, Maurice Trintignant, Robert Manzon e Raymond Sommer divennero di fatto la squadra nazionale d'oltralpe, proprio come le rosse della Ferrari diverranno in seguito la squadra nazionale italiana. Massimo Piciotti
  2. v6dino

    Simca Gordini T15 '50-52

    DATI GENERALI Scuderia: Equipe Simca Gordini + altre Squadre Private Anno di produzione: 1947 Motore: Gordini T15C e T16C L4 1500cc, Compressore Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio e alluminio Carburante: miscela di benzina e alcool Pneumatici: Englebert Luogo di Produzione: Les Ulis (FRA) Progettista: Amedeo Gordini Impiegata dal: 1947 al 1954 Piloti: Maurice Trintignant, José Scaron, Zdenek Trejbal, Raymond Sommer, Aldo Gordini, Jean-Pierre Wimille, Juan Manuel Fangio, Amedeo Gordini, Adrien Alin, Felix José Lopes, Prince Bira, Igor Troubezkoy, Robert Manzon, Jean Behra, Pierre Veyron, Ives Giraud-Cabantous, Benedicto Campos, Luis Chiron, Luis Alberto DeDios, André Simon, Jaques Pollet, Jean Thepenier, Jaques Cazalot STATISTICHE GP Disputati: 14 (+42 extra Campionato) Vittorie: 0 (+ 3 extra Campionato) Podi: 0 (+ 3 extra Campionato) Pole Position: 0 (+ 3 extra Campionato) Giri Più Veloci: 0 (+ 3 extra Campionato) Miglior risultato: R.Manzon, 4° posto nel GP di Francia 1950 Simca Gordini Type 15 Se la Type 11 era nata per assecondare i regolamenti della neonata F.2, La Type 15 era la risposta del mitico "Sorcier" alla nuova categoria Grand Prix varata nel corso della stagione 1946 che istituì, di fatto, la F.1. Dal punto di vista del telaio la vettura non si discostava particolarmente né dai canoni tipici del tempo – motore anteriore, serbatoio alle spalle del pilota, caratteristico disegno "a sigaro" – né dalla "cugina" T11; montava però un nuovo motore Gordini sovralimentato di notevole potenza. Fu espressamente costruita per Jean-Pierre Wimille ma probabilmente la potenza del motore montato su un telaio estremamente leggero la rendeva molto nervosa e difficile da guidare; Wimille morì in Argentina nel 1949 alla guida della "T15" e lo sviluppo della vettura, in cui l'asso francese aveva un ruolo determinante, subì un duro colpo tanto che all'avvio del Campionato Mondiale nel 1950 il confronto con Alfa Romeo, Maserati e Ferrari evidenziò chiaramente i limiti della vettura che non andò mai oltre a qualche buon piazzamento in gare minori e fuori campionato. Massimo Piciotti
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