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DATI GENERALI Scuderia Eurobrun Racing Anno di produzione 1988 Motore Ford Cosworth DFZ V8 3494 cc Telaio Monoscocca in fibra di carbonio Carburante e lubrificanti Elf Pneumatici Goodyear Luogo di produzione Senago (ITA) google.maps Progettista Mario Tolentino e Bruno Zava Impiegata nel 1988 Piloti 32 Oscar Larrauri, 33 Stefano Modena STATISTICHE GP Disputati 16 Miglior risultato 11° ER188 Walter Brun e Paolo Pavanello erano entrambi personaggi di notevole successo nel mondo del Motorsport. Brun, svizzero di Lucerna, era stato prima pilota di buon livello e poi proprietario della Brun Motorsport, uno dei più importanti team internazionali in ambito sportcar, specialmente in partnership con Porsche. Pavanello, ingegnere padovano, era stato uno delle "anime" della Euroracing con importanti esperienze in Formula 3 e in F1 con la Alfa Romeo. Dopo il ritiro della Casa del Biscione alla fine della stagione 1985, Pavanello iniziò a cercare progetti alternativi e trovò proprio in Brun un partner, almeno sulla carta, perfetto: un consumato uomo di pista e un ingegnere fra i più quotati fondarono così il nuovo sodalizio italo-svizzero Eurobrun, frutto della fusione degli organici delle due scuderie originarie. Il team prese a lavorare nella base operativa Euroracing a Senago, nei pressi di Milano, e l'ex progettista Alfa Romeo Mario Tolentino fu incaricato di concepire la prima Eurobrun F1 in vista della stagione 1988. La "ER188" era ispirata assai direttamente alle ultime Alfa Romeo progettate da Tollentino e, in particolare, alla "185 TB" che doveva essere la vettura sperimentale in vista del Mondiale 1986 ma che non scese mai in pista per il ritiro dell'Alfa. Questo filone progettuale, tuttavia, fece della ER188 una vettura poco "moderna" e dalle prestazioni mediocri, frenate soprattutto dal funzionamento non ottimale della componente aerodinamica. Stefano Modena ed Oscar Larrauri ebbero diverse difficoltà a qualificare le vetture e ancora di più a portarle indenni al traguardo. La totale assenza di risultati a fine stagione indusse Pavanello a ritirare il proprio appoggio alla scuderia che rimase completamente nelle mani di Brun che, giocoforza, cominciò a cercare nuove soluzioni ed alleanze. ( Massimo Piciotti )