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  1. v6dino

    Maserati 250F '54 "Factory"

    DATI GENERALI Scuderia: Officine Alfieri Maserati Anno di produzione: 1954 Motore: Maserati 250F1 L6 2494cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Vittorio Bellentani, Alberto Massimino, Gioacchino Colombo Impiegata nel: 1954-1955 Piloti: Francisco Godia-Sales, Harry Schell, Sergio Mantovani, Luigi Musso, Juan-Manuel Fangio, Alberto Ascari, Onofre Marimon, Roberto Mieres, Jean Behra, Luigi Villoresi, Louis Rosier, Carlos Menditeguy, Clemar Bucci, Cesare Perdisa, André Simon, Horace Gould STATISTICHE GP Disputati: 14 (+13 extra Campionato) Vittorie: 2 (+2 extra Campionato) Podi: 4 (+7 extra Campionato) Pole Position: 1 (+3 extra Campionato) Giri Più Veloci: 3 (+4 extra Campionato) La Maserati 250F non è una semplice auto da competizione, ma un vero e proprio “fatto unico” nella storia delle corse. Qualcosa che molto da vicino avvicina il confine della storia per lambire quello della leggenda. Innanzi tutto, la "250F" non si può considerare propriamente un semplice "modello" ma piuttosto una "famiglia" di vetture da corsa prodotte dalla casa del Tridente fra il 1954 ed il 1957 e accomunate dal mitico motore 2.500 centimetri cubici a 6 cilindri in linea progettato da Vittorio Bellentani. Una macchina sulla quale sono stati spesi fiumi di inchiostro, forse più di qualunque altra vettura nella storia della F.1. Nata dalla volontà della Maserati di soddisfare le esigenze sempre crescenti dei suoi clienti-piloti, la "250F" venne alla luce da un lato come la naturale evoluzione delle vecchie A6GCM, ma dall'altro con un’anima nuova, estremamente curata ed innovativa, ed oggetto di una lunga e continua evoluzione seguita da Gioacchino Colombo che nel corso di oltre quattro anni di lavoro interessò telaio, motore e aerodinamica. Le 250F si possono classificare in tre "versioni" principali rilasciate dalla casa del Tridente – quella originale del '54 mantenuta quasi invariata nel 1955, una seconda del '56 e l'ultima del '57 – che si differenziavano soprattutto per alcune soluzioni sul telaio, pur conservando praticamente inalterata la meccanica della vettura. Ad esse vanno aggiunte la versione Aerodinamica del 1955 e quella “T2” con motore V12 del 1957 che però non ebbero seguito. La "250F" nel panorama della Formula Uno è il modello dei record: è infatti quello più longevo mai sceso in pista, l'unico vittorioso in quattro edizioni diverse del mondiale e schierato in sette Campionati. Una 250F si è presentata al via di un Gran premio 250 volte, è stata nelle liste di iscrizione 298 volte ed è stata pilotata da 56 piloti diversi, calcolando solo quelli che si sono presentati al via superando le prove di qualificazione. Se contiamo anche le competizioni di F.1 fuori campionato, ha ottenuto 34 vittorie in 108 gare disputate, 31 pole position e 41 giri più veloci. Nota: La ricostruzione dei log di ogni chassis di ognuno dei 28 esemplari costruiti è cosa assai complessa. Quanto riportato è basato principalmente dell'autorevole lavoro dell’inglese Don Capps cui va il principale merito. Massimo Piciotti
  2. v6dino

    Maserati 250F '54 Ec.Ro. SIAM

    DATI GENERALI Scuderia: Ecurie Royale Siam Anno di produzione :1954 Motore: Maserati 250F1 L6 2494cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Vittorio Bellentani, Alberto Massimino, Gioacchino Colombo Impiegata nel: 1954-1955 Piloti: Prince Bira, Ron Flockhart STATISTICHE GP Disputati: 4 (+6 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 (+3 extra Campionato) Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 (+1 extra Campionato) Miglior risultato: 4° posto nel GP di Francia 1954 Massimo Piciotti
  3. v6dino

    Maserati A6GCM '52

    DATI GENERALI Scuderia Officine Alfieri Maserati Anno di produzione 1951 Motore Maserati A6G L6 1988 cc Telaio traliccio tubolare in acciaio Pneumatici Pirelli Luogo di produzione Modena google.maps Progettista Alberto Massimino e Vittorio Bellentani Impiegata nel 1952 e 1953 Piloti Felice Bonetto, Jose-Froilan Gonzalez, Franco Rol, Juan Manuel Fangio, Oscar Galvez e Sergio Mantovani STATISTICHE GP Disputati 3 (+4 fuori campionato) Vittorie 0 Podi 3 (+1 fuori campionato) Pole Position 0 Giri Più Veloci 1 Progettata dagli ingegneri Bellentani e Massimino, la nuova "A6GCM" – A per Alfieri (Maserati), 6 cilindri Ghisa Corsa Monoposto, successivamente siglata "52" per distinguerla dalla versione completamente diversa dell'anno successivo – era derivata solo in parte dall'A6GCS: la meccanica, ad esempio, inizialmente prevedeva le stesse misure di alesaggio e corsa ma era dotata di distribuzione a doppio albero a camme in testa. Il telaio s'ispirava a quello della 4CLT/48 e si rivelò subito non completamente adeguato a gestire la potenza del propulsore. La vettura fu quindi sottoposta a continue modifiche e, già al debutto nel Gran Premio d'Italia del 1952, il telaio fu rinforzato, il motore diventò "quadro" e fu adottata la doppia accensione. Nel 1953, con l'arrivo di Gioacchino Colombo, il progetto fu sottoposto ad una totale revisione. L'unità motrice raggiunse la potenza di 190 cavalli ed il telaio fu realizzato con una struttura a traliccio, molto resistente agli sforzi torsionali. L'efficienza della monoposto divenne così molto elevata ed in numerosi Gran Premi riuscì a spezzare l'egemonia della Ferrari. Massimo Piciotti
  4. v6dino

    Maserati 4CLT Platé '52

    DATI GENERALI Scuderia: Scuderia Enrico Platé Anno di produzione: 1952 Motore: Maserati-Platé L4 2000cc Telaio: Traliccio tubolare in acciaio e altri componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Alberto Massimino, Enrico Platé Impiegata nel: 1952 Piloti: Emmanuel DeGraffenried, Harry Schell, Alberto Crespo, oltre a Nello Pagani, Louis Chiron, Giovanni DeRiu, Franco Cortese STATISTICHE GP Disputati: 4 (+34 gare extra campionato) Vittorie: 0 (+1 extra campionato) Podi: 0 (+16 extra campionato) Pole Position: 0 (+4 extra campionato) Giri Più Veloci: 0 (+1 extra campionato) Miglior risultato: DeGraffenried, 6° posto nel GP di Svizzera 1952 Il varo dei nuovi regolamenti per la stagione '52 che prevedevano il ritorno per il Campionato del Mondo di F.1 ai precedenti regolamenti della F.2, mise fuori gioco i potenti motori LC4 e colse impreparata la Maserati. Così, mentre la fabbrica modenese era in piena attività per la predisposizione di una nuova vettura a partire dalla sportcar A6G – da cui scaturirà la "A6GCM" che riporterà la casa del Tridente ai vertici delle corse – la scuderia "satellite" di Enrico Platé, da anni in pista con le Maserati, scelse di modificare profondamente due chassis "4CLT/48" che erano in suo possesso per renderli utilizzabili secondo le regole della F.2. In particolare, Platé sviluppò un nuovo motore a partire dal vecchio Maserati cui furono rimossi i compressori e che fu "ridotto" ad una capacità di 2 litri. La Scuderia Platé fu così in pratica l'unica a difendere i colori della Maserati nella stagione '52 fino al GP d'Italia, quando la casa ufficiale scese finalmente in campo in grande stile con le proprie nuove vetture. Massimo Piciotti
  5. v6dino

    Maserati Milano Speluzzi '50-51

    DATI GENERALI Scuderia: Scuderia Milano Anno di produzione: 1950 Motore: Maserati-Milano-Speluzzi L4 1490cc, 2 compressori Telaio: Traliccio tubolare in profilati d’acciaio e altri componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Ernesto Maserati, Alberto Massimino, Mario Speluzzi Impiegata nel: 1950-1951 Piloti: Clemente Biondetti, Felice Bonetto, Franco Comotti, Juan Jover, Onofre Marimòn STATISTICHE GP Disputati: 3 (+4 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Milano Speluzzi 1 La Scuderia Milano – il cui nome completo ufficiale era Scuderia Automobilistica Milan, Milano – venne fondata nel primissimo dopoguerra dai fratelli Emilio ed Arialdo Ruggeri, quest'ultimo anche pilota, e da Arnaldo Mazzucchelli, industriale-entusiasta anch'egli originario di Gallarate, come i Ruggeri. La sede fu stabilita nel capoluogo lombardo in via Mosè Bianchi, vicinissimo all'odierno Piazzale Lotto. Al gruppo si unì poco dopo il motorista Mario Speluzzi, professore al Politecnico di Milano, e il suo più stretto collaboratore Egidio Arzani. Obiettivo dichiarato della scuderia era la preparazione di vetture da competizione a partire dalla modifica di modelli esistenti: la prima "creatura" dell'atelier Milano fu un coupé Special da 1100 cc. basata sulla componentistica della Fiat Siata per la Mille Miglia del 1946. La Scuderia divenne in breve tempo uno dei principali sodalizi semi-ufficiali nell'orbita della Maserati. Nell'anno della sua fondazione, la scuderia aveva a disposizione sei chassis "4CL" ed altre tre monoposto più vecchie per un totale di nove vetture, che ne facevano una delle organizzazioni più grandi e capaci del circuito internazionale. Sotto la guida di Arialdo Ruggeri, che aveva abbandonato la carriera di pilota in prima persona per prendere le redini del team, la Scuderia Milano ottenne numerosi successi grazie grandi campioni del volante quali Tazio Nuvolari, Luigi Villoresi, Nello Pagani e Giorgio Pelassa. Nel 1949 la Federazione Italiana Automobilistica, in vista dell'inaugurazione del Campionato Mondiale di F.1 e per l'inclusione nel calendario del GP d'Italia, finanziò la Scuderia per la costruzione di vetture in proprio. Arialdo Ruggeri si avvalse ancora nella progettazione di Mario Speluzzi che modificò sensibilmente il telaio ed il motore di due Maserati "4CLT/48" ribattezzandole "4CLT/50". L'evoluzione successiva fu la produzione di una vettura originale a partire da quella base, la "Milano Speluzzi", ma il progetto finì per comportare spese assai ingenti e risultati poco soddisfacenti, per cui fu accantonato. La Scuderia chiuse i battenti nel 1952. Massimo Piciotti
  6. v6dino

    Maserati 4CLT Sc. E. Platè '50

    DATI GENERALI Scuderia: Scuderia Enrico Platé Anno di produzione: 1948 Motore: Maserati 4CLT L4 1490cc, 2 compressori Telaio: Traliccio tubolare in profilati d’acciaio e altri componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Ernesto Maserati, Alberto Massimino Impiegata nel: 1950-1951 (+ 1949) Piloti: Prince Bira, Emmanuel DeGraffenried, Harry Schell, Paul Pietsch, Louis Chiron, Enrico Platé STATISTICHE GP Disputati: 9 (+34 gare extra campionato) Vittorie: 0 (+1 extra campionato) Podi: 0 (+16 extra campionato) Pole Position: 0 (+4 extra campionato) Giri Più Veloci: 0 (+1 extra campionato) Miglior risultato: Bira, 4° posto nel GP di Svizzera 1950 Massimo Piciotti
  7. v6dino

    Maserati 4CLT Private '50-51

    DATI GENERALI Scuderia: Squadre Private Anno di produzione: 1948 Motore: Maserati 4CLT L4 1490cc, 2 compressori Telaio: Traliccio tubolare in profilati d’acciaio e altri componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: miscela di alcool e benzina Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Ernesto Maserati, Alberto Massimino Impiegata nel: 1950-1951 (+ 1948, 1949, 1952) Piloti: Sc. P.Taruffi: Piero Taruffi Sc. Bloomfield: John James Sc. TASO Mathieson: Leslie Brooke Sc. D.Hampshire: David Hampshire Sc. RHH Parnell: Reg Parnell Sc. White Mouse Stable: Prince Bira Sc. E.Cantoni: Eitel Cantoni Sc. Bandeirantes: Chico Landi Sc. Ing.G.Farina: Nino Farina Sc. L. DeFilippis: Luigi DeFilippis, Clemente Biondetti Sc. San Isidro: Pascal Puopolo Sc .Helvetica: Louis Chiron Sc. Branca: Toni Branca Sc. P.Carini: Piero Carini STATISTICHE GP Disputati: 3 (+55 extra Campionato) Vittorie: 0 (+5 extra Campionato) Podi: 0 (+8 extra Campionato) Pole Position: 0 (+5 extra Campionato) Giri Più Veloci: 0 (+6 extra Campionato) Miglior risultato: Un fatto curioso da segnalare: nel novembre del 1950 Reg Parnell annunciò di avere costruito un nuovo chassis "4CLT/48" in Inghilterra, probabilmente con l'avallo della casa madre italiana che inviò le parti componenti che furono assemblate in Gran Bretagna per ragioni fiscali. La vettura, del tutto simile alle precedenti, fu acquistata da Roy Bloomfield e portata in pista da John James. Si può considerare la prima “replica” di una Maserati.
  8. DATI GENERALI Scuderia Officine Alfieri Maserati Anno di produzione 1948 Motore Maserati 4CL L4 1490 cc con doppio compressore Telaio Traliccio tubolare in acciaio Pneumatici Pirelli Luogo di produzione Modena google.maps Progettista Alberto Massimino Impiegata nel 1948 e 1950 Piloti Leslie Brooke, Louis Chiron e Franco Rol STATISTICHE GP Disputati 5 (+7 fuori campionato) Miglior risultato Vittorie 0 Podi 1 La versione “48” della 4CLT è di fatto una ulteriore e “definitiva” evoluzione telaistica delle prime 4CLT del 1947, a loro volta dotate di una struttura in tubi di sezione circolare in luogo del telaio in elementi profilati delle originarie “4CL” progettate nel 1939. Con la “48” la Maserati intendeva perfezionare il concetto della maggiore rigidità torsionale che avrebbe permesso più elevate velocità in curva e sfidare così apertamente le Alfette. La meccanica adottò in via definitiva l'alimentazione a doppio stadio con due compressori frontali, e fu sviluppata fino ad ottenere la rilevante potenza di 270 cavalli che in seguito, con le modifiche studiate dal professor Speluzzi della Scuderia Milano, divennero quasi 330. L'esordio avvenne al Gran Premio di Sanremo del 1948, dove la semi-ufficiale Scuderia Ambrosiana schierò due vetture condotte da Alberto Ascari e Gigi Villoresi che conquistarono i primi due posti; da quel momento la vettura fu anche chiamata "Sanremo". Nel 1949 piloti come Fangio, Farina e il leggendario principe siamese Bira ottennero importanti affermazioni. La monoposto rimase competitiva fino al 1950. Un fatto curioso da segnalare: nel novembre del 1950 Reg Parnell annunciò di avere costruito un nuovo chassis "4CLT/48" in Inghilterra, probabilmente con l'avallo della casa madre italiana che inviò le parti componenti che furono assemblate in Gran Bretagna per ragioni fiscali. La vettura, del tutto simile alle precedenti, fu acquistata da Roy Bloomfield e portata in pista da John James. Si può considerare la prima “replica” di una Maserati. Massimo Piciotti
  9. v6dino

    Maserati 4CL '50

    DATI GENERALI Scuderia: varie Scuderie Private Anno di produzione: 1939 Motore: Maserati 4CLT L4 1490cc, 2 compressori Telaio: Due longheroni e traverse in profilati d’acciaio e altri componenti in alluminio Carburante e lubrificanti: Pneumatici: Pirelli, Dunlop Luogo di Produzione: Modena (ITA) Progettista: Ernesto Maserati Impiegata nel: 1950-1951 in F1 (dal '39 al '47 nella categoria "Voiturette") Piloti: Toni Branca, Joe Fry, Brian Shawe-Taylor, Philip Fotheringham-Parker (negli anni '30 e '40 anche da Luigi Villoresi, Raymond Sommer, John Peter Wakefield, Tazio Nuvolari, Giorgio Pelassa) STATISTICHE GP Disputati: 4 (oltre a moltissime gare negli anni 30' e '40) Vittorie: 0 (oltre ad almeno 18 vittorie negli anni '30 e '40) Concepita da Ernesto Maserati a partire dal 1937 per contrastare lo strapotere Alfa Romeo nella categoria "Grand Prix" antesignana della Formula Uno, La "4CL" – ovvero 4 cilindri in linea - fu pronta per i primi test nel gennaio del 1939. Dotata di un nuovo e versatile motore sovralimentato, ebbe un buon successo ed una vasta diffusione fra clienti-piloti e scuderie varie, tanto da divenire la vettura di punta della casa alla ripresa delle competizioni dopo la forzata pausa bellica. I problemi di torsione dovuti alla potenza del motore – dotato nel 1947 di un doppio carburatore – indussero Ernesto Maserati a sperimentare un telaio tubolare: proprio questa evoluzione porterà alla nascita della "4CLT" – dove T sta proprio per tubolare – che divenne la vettura ufficiale all'inizio del primo Campionato del Mondo del 1950. La prima "4CLT" – anche se appare assodato che questa non fosse una denominazione ufficiale e fino alla effettivamente nuova "4CLT/48" le Maserati scesero in pista ancora come "CL" – dovrebbe essere lo chassis 1586 ultimato nel maggio del 1947 per conto della Scuderia Ambrosiana e di Luigi Villoresi. Massimo Piciotti
  10. leopnd

    Maserati 8CM

    La 8CM è la prima monoposto realizzata dalla Maserati, un’auto da corsa in grado di aggiudicarsi parecchi successi importanti nel biennio 1933-1934 soprattutto con Tazio Nuvolari. Scopriamo insieme la sua storia. La Maserati 8CM, nata nel 1933 e prodotta fino al 1935 in 19 esemplari, è dotata di una carrozzeria in alluminio e monta un motore 3.0 V8 sovralimentato in grado di generare una potenza di 250 CV. La vettura è estremamente veloce (può raggiungere i 250 km/h) ma anche parecchio difficile da guidare per via del telaio – preso in prestito dalla meno potente 4CM 1100 – poco adatto a gestire propulsori così grossi. La Maserati 8CM ottiene le vittorie più belle nel 1933 con Tazio Nuvolari: il “mantovano volante” è reduce da una lite con Enzo Ferrari (in seguito al rifiuto del Drake di creare un team insieme) e – pur essendo ancora sotto contratto con l’Alfa Romeo e con la Scuderia Ferrari – firma un accordo con la Casa del Tridente per partecipare al GP del Belgio. La partnership tra “Nivola” e la Casa modenese non prevede supporto tecnico e impedisce qualsiasi modifica alla vettura: dopo un breve test, però, Tazio decide di irrigidire il telaio e di cambiare l’avantreno per migliorare il comportamento stradale. Non avendo disputato le prove Nuvolari parte il 9 luglio con la 8CM in ultima posizione ma riesce comunque a vincere la gara, l’unica “Grande Épreuve” (categoria che racchiude i Gran Premi più importanti) conquistata da questa vettura. Il 30 luglio Tazio Nuvolari si presenta alla Coppa Ciano con la Maserati 8CM e i giorni prima della corsa la nasconde nel negozio di un ciabattino di Livorno per evitare di farsi scoprire da Enzo Ferrari. Partecipa alla gara con la vettura del Tridente, la vince e realizza il miglior tempo sul giro e il record del tracciato. Il 6 agosto sale nuovamente sul gradino più alto del podio a Nizza. Nel 1934 la 8CM non riesce a tenere il passo delle più competitive monoposto tedesche ma arriva comunque qualche vittoria nelle corse minori: l’americano Whitney Straight domina Donington e il Mountain Championship, il francese Benoît Falchetto (noto per aver causato indirettamente sette anni prima la morte della ballerina Isadora Duncan, strangolata dalla sciarpa rimasta impigliata nelle ruote a raggi della sua automobile) prevale in Piccardia mentre il transalpino Philippe Étancelin si aggiudica il GP di Dieppe.
  11. leopnd

    Maserati Eldorado

    Nel ’58 in Maserati si costruì anche in pochi mesi una apposita vettura, richiesta dalla fabbrica di gelati Eldorado, per la 500 Miglia di Monza, una sfida Italia-America come le migliori vetture e piloti di Indianapolis. La Maserati “Eldorado” derivava da un telaio Formula 1 adattato con un motore 8V da 4,2 litri. La pilotò Stirling Moss, che stava agguantando un 4° posto, quando sull’anello di alta velocità di Monza cedette qualcosa, innescando una serie di giravolte da brivido, dalla quali per bravura e per miracolo Moss uscì indenne.
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