Vai al contenuto

Aleksander87

Appassionati
  • Numero messaggi

    45
  • Registrato

  • Ultima Visita

Contenuti inviati da Aleksander87

  1. Umberto Maglioli - The mad italian Nasce a Bioglio, nel biellese, - terra che nei primi anni del 900 ha dato i natali ad assi dell’automobilismo sportivo del calibro di Trossi , Brivio-Sforza e Bracco - il 5 giugno del 1928. Il padre è medico, la madre casalinga ed ha due fratelli e una sorella più giovani. Un fratello, Claudio, ( 9 giugno 1940 - 7 agosto 2012 ) è stato anch’egli buon pilota, prima di affermarsi come preparatore e responsabile dello sviluppo tecnico alla Lancia. Studia ingegneria al Politecnico di Torino ma non va oltre il primo biennio quando decide di dedicarsi alla sua grande passione, la meccanica. La sua prima creazione è il risultato dell'assemblaggio di un motore di una moto BMW sul telaio di una Fiat Topolino A. La carrozzeria è invece interamente opera sua. Battezza la vettura "Berenice" e con questa, nel 1947, prende parte alla gara che si svolge sul circuito di Parma, dove purtroppo è costretto al ritiro. In quell’anno conosce Giovanni Bracco andandolo a trovare, accompagnato da comuni amici, all’ospedale di Biella dove Bracco è ricoverato per i postumi di un incidente occorsogli sul circuito di Modena. Ne diventa amico e nel 1948 prosegue l’attività sportiva come copilota al suo fianco. Bracco diventa praticamente il suo padrino agonistico e così sono primi di classe ( 8^ assoluti ) al Giro di Sicilia, e terzi di classe ( 17^assoluti ) alla Mille Miglia, sempre su Lancia Aprilia. Nel 1949 e 1950 consolida il suo sodalizio con Bracco; con una Ferrari 166 S partecipano alla Targa Florio e alla Mille Miglia ritirandosi però in entrambe le gare. L’anno seguente su una Ferrari 166 MM sono quarti assoluti alla Mille Miglia. Nel 1951 la coppia biellese compie il capolavoro centrando un grande secondo posto assoluto alla Mille Miglia con una Lancia Aurelia B20 alle spalle di Villoresi al volante di una Ferrari di cilindrata quasi doppia. Gareggiando al fianco di un campione conclamato come Bracco, Maglioli acquisisce una notevole esperienza, abituandosi alle forti velocità ed al rischio calcolato ed è così che, guidando una Maserati, si classifica tredicesimo al Giro di Sicilia e sesto alla Coppa D’Oro delle Dolomiti con la Maserati A6GCS. Nel 1952 vince il Campionato Italiano categoria Turismo Internazionale oltre 1500cc e si mette in luce, in coppia con Bornigia, alla Carrera Panamericana guidando una Lancia Aurelia D20 dotata di compressore, ottenendo un ottimo quarto posto. Nel 1953 Maglioli si conferma straordinario stradista vincendo con una Lancia D20 la gara in salita del Monte Pellegrino a Palermo. Sempre su Lancia D20 si aggiudica poi, per la prima volta, la targa Florio. Passa quindi alla Ferrari e alla guida di una 375 MM è terzo alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, primo, in coppia con Hawtorn, alla 12h di Pescara e sesto alla Carrera Panamericana dove vince tre tappe. Proprio nell’ultima frazione Chihuahua-Ciudad Juà rez vinta al volante della Ferrari 375MM numero 23, stabilisce alla media oraria di km 222,59 il record di velocità su strada. Primato mai più battuto che gli merita il soprannome di " The mad italian". Chiude quindi l’anno imponendosi sul circuito di Guadalupe con l’ormai familiare Ferrari 375MM. In quel 1953 avviene per Maglioli il debutto in F1 con la Scuderia Ferrari nel G.P. d'Italia, dove ottiene un lusinghiero ottavo posto finale al volante della Ferrari 553 “ squalo “. Il 1954 si apre con la vittoria alla 1000 km di Buenos Aires sul circuito di Puebla, in coppia con Farina,su Ferrari 375MM. Vince poi il G.P. di Imola con la Ferrari 500 Mondial e con la Ferrari 735 Monza si impone nel G. P. Supercortemaggiore. Ad agosto vince il Circuito di Senigallia su una Ferrari 750 Monza, mentre in novembre trionfa alla Carrera Panamericana guidando una mastodontica Ferrari 375 Plus, una barchetta da 330 cv di potenza, a oltre 170km/h di media. Gareggia anche in Formula 1 senza però ottenere risultati di rilievo. L’unico risultato degno di nota lo ottiene al G.P. d’Italia dove giunge terzo, con la 553,dividendo l’auto con Gonzales, appiedato da un guasto alla sua Ferrari. Il 1955 è un anno denso di soddisfazioni: secondo posto al Giro di Sicilia su Ferrari 118LM, terzo posto alla Mille Miglia,in coppia con Monteferraio, dove guidando una Ferrari 118LM è l’unico a reggere il passo delle invincibili Mercedes-Benz 300SLR di Moss ( primo ) e Fangio ( secondo ). Con la Ferrari 750 Monza è secondo al G.P.Supercortemaggiore e primo al G.P. del Mugello. Ancora secondo al G.P.Shell ad Imola su Ferrari 500 Mondial e primo nella cronoscalata Aosta -Gran San Bernardo su Ferrari 750 Monza. In F.1 ottiene un 3° posto in Argentina ( dividendo la guida dell’auto con Farina e Trintignant ) su una Ferrari 625 e un 6° posto al G.P. d'Italia su Ferrari 555. L'anno dopo lascia la Ferrari per la Porsche con la quale, alla guida del modello 550, ottiene, in coppia con von Trips, il primo posto di classe e il quarto assoluto alla 1000 Km del Nurburgring e la vittoria alla Targa Florio, in coppia con von Hanstein, primo successo per la casa tedesca. Da rimarcare ancora l’ottimo terzo posto conquistato con l’Osca MT4 alla Coppa D’Oro delle Dolomiti. In F.1 partecipa con la Maserati 250F a tre Gran Premi (Gran Bretagna, Germania e Italia) senza portare a termine nessuna delle tre gare, sempre fermato da rotture meccaniche. Nel 1957 continua la sua collaborazione con la Porsche, senza però ottenere risultati di rilievo ( un quinto posto alla Mille Miglia, un quarto posto alla 1000 km del Nurburgring - in coppia con il tedesco Edgar Barth - sempre su Porsche 550, sono gli unici risultati di rilievo ) quando, ridiscendendo il percorso di gara durante la ricognizione della Salisburgo - Gaisberg ( Austria )- corsa valevole per il Campionato Europeo della Montagna - ( campionato che lo vedeva al comando della classifica appaiato al compagno di squadra Barth ) al volante della sua Porsche con al fianco il collega Barth, si scontrava, nell’affrontare una curva, con una Borgward pilotata dall‘austriaco Rottner che, provenendo in senso contrario, aveva invaso la loro corsia. L’urto era violentissimo; i piloti venivano sbalzati fuori e Maglioli subiva le conseguenze più gravi: frattura della gamba destra all’altezza del femore e frattura della mascella. Risultato: stagione finita. La convalescenza è abbastanza lunga e una volta terminata, i risultati tardano ad arrivare. Da rimarcare soltanto un quarto posto alla 1000 km del Nurburgring nel 1959, in coppia con Hermann, su Porsche 718 RSK. Gli anni 60 iniziano con tutta una serie di ritiri, fatto salvo un brillante quinto posto alla Targa Florio del 1961, ottenuto su una Maserati tipo 61, in coppia con il pilota di casa Nino Vaccarella. Finalmente nel 1963 ottiene due ottimi terzi posti alla 1000 km del Nurburgring, con Carlo Mario Abate, su Ferrari 250 TRI della scuderia Serenissima del Conte Giovanni Volpi ed alla 24h di Le Mans, in coppia con Mike Parkes, al volante di una Ferrari 250P ufficiale. Il ritorno alla vittoria in una prova valevole per il Campionato Mondiale March , arriva il 21 marzo 1964 alla 12h di Sebring , ancora con Parkes , con la Ferrari 275P. Nel 1965, con la Porsche 904/6 in coppia con il tedesco Herbert Linge, si classifica terzo alla Targa Florio, mentre il 1966 passa senza rimarcare risultati di rilievo, salvo il quinto posto alla Targa Florio, su Porsche 906 della scuderia Filipinetti, con il francese Claude Bourillot. A confermare la sua poliedricità di guida , nel 1967 al volante di una Ford GT40 della scuderia Brescia in coppia con il “preside volante “ Nino Vaccarella, ottiene un sorprendente terzo posto alla 500 km di Zeltweg. Nel 1968 centra per la terza volta il successo alla Targa Florio guidando, in coppia con l’inglese Vic Elford, una Porsche 907 e, sempre con Elford come compagno, termina secondo l’anno successivo al volante di una Porsche 908/2. La Targa Florio segna anche il canto del cigno della carriera agonistica di Maglioli; infatti il 3 maggio 1970 alla guida di un’Alfa Romeo 33/3 esce di strada danneggiando irreparabilmente l’auto e ritirandosi. Con questa corsa termina, dopo quasi vent’anni di attività , la carriera sportiva di Umberto Maglioli. Trascorre gli anni successivi in Svizzera dirigendo un’azienda di orologi da lui stesso fondata. Successivamente si trasferisce a Monza , dove muore il 7 febbraio 1999. Con tre vittorie su diciannove partecipazioni è con Nino Vaccarella e Olivier Gendebien uno dei tre re della Targa Florio.
  2. E si gioca quasi tutto online. ps per chi volesse farsi una partita il mio nick su origin è lo stesso che uso qua
  3. Non ci sono le squadre di club, la squadra la "costruisci" attraverso dei pacchetti.
  4. Aleksander87

    Fifa World

    Sulla piattaforma Origin è possibile scaricare gratuitamente Fifa World, qualcuno di voi ci gioca ? (palla insaccata nell'angolino destro per il 3-0, sono proprio bravo :asd: )
  5. Il 1977 è anche l'ultimo anno per la British Racing Motors. Il Team inglese fondato da Raymond Mays (già fondatore della English Racing Automobiles nel 1934) e Peter Berthon lascia la F1 al termine del G.P del Sud Africa dopo 197 GP, 17 vittorie, 11 pole position, 15 giri veloci, 61 podii, 5 doppiette, 535,5 punti, un Campionato del Mondo piloti nel 1962 con Graham Hill e un Campionato Costruttori sempre nel 1962. Il primo G.P ufficialmente dispustato risale al Gran Premio di Silverstone del 1951, l'anno prima, sempre a Silverstone, la scuderia tentò di qualificarsi senza successo. Sul circuito di Zandvoort in Olanda nel 1959 Jo Bonnier in prova regala la prima Pole Position alla scuderia inglese, con il tempo di 1'36''0, al pari di Brabham su Cooper-Climax. In gara il pilota svedese centra la sua prima e unica vittoria in un G.P. iridato regalando la prima vittoria alla BRM.
×
×
  • Crea nuovo...