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stefff

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  1. Gara bellissima e finale impressionante; alla fine vince meritatamente l'equipaggio di Derani (soprattutto) /van Obereek/Brown/Sharp, poi le Chevrolet-Corvette #10 e #90 in seconda e terza posizione. Male le Ford (5° la #01 e 7° la #02), ko entrambe le Mazda per problemi alle vetture, e pure la Deltawing per un banalissimo incidente. Fra le GTLM doppietta Corvette, con un finale incandescente e Gavin (sulla #4 con Millner e Fassler, che si era pure beccato un DT nelle ultime ore) che ha preceduto Garcia in volata per 34 millesimi! 3° la Porsche #912 con Bamber, maluccio le esordienti: gara molto problematica per le Ford, più volte bloccatesi in pista, così così le Ferrari con un solo esemplare su tre a pieni giri e due al traguardo, benino la BMW, che ha conquistato la 5° posizione con la #25. In GTD ha vinto Rast (con Seefried/Potter/Lally), sull'Audi R8 #44, rimasto senza benzina per gli ultimi giri, ma peggio è andata a Babini sulla Lamborghini #28 che è stato costretto ad andare a box per lo stesso motivo. 2° la Porsche #540, 3° la Viper #93, 4° l'Aston Martin #98.

    Dal lato tecnico, ottimi lo streaming sul sito ufficiale, c'erano anche i link con gli onboard di alcune vetture, e il live timing, molto chiaro e di facile interpretazione :up:

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  2. Taylor sulla #10 si avvicina a Derani sulla #2 che all'ultimo pit-stop non ha cambiato le gomme. Dovrebbero ancora fare tutti quanti una sosta.

    La #01 ha perso altro tempo, e ora si trova a 10 giri

    Problemi anche per la #22 della classe GTD che era seconda

  3. Tre ore alla fine: fra i prototipi la Chevrolet-Corvette #10 precede la Honda-Ligier #2 e la gemella #90, 4° la Ford #01 a 3 giri; fra i PC la #85 ha 5 giri di vantaggio sulla #52, e 7 sulla #20; fra le GTLM la Corvette #4 precede la Ferrari #68, la Porsche #912, la BMW #25 e la Corvette #3, 6° la Ferrari #62 a 10 giri; apertissima la GTD con 8 equipaggi a pieni giri.

    Pit-stop appena terminati per i prototipi, ora iniziano le GTLM.

  4. L’ultima tappa è andata a Quintanilla che in 1 ora 1 51 minuti ha chiuso davanti a Benavides di quasi due minuti e a Rodrigues di due minuti e mezzo. 4°, senza rischi, Price attardato di quattro minuti e mezzo. 5° Svitko a sei minuti e mezzo, 7° Farres a 11 minuti, poi lo spagnolo Cervantes Montero, Brabec, van Beveren e il portoghese Patrao. 18° la Sanz, 23° Duclos. 15° Cerutti, 37° Metelli, 43° Lucchese, 44° Ceci, 55° Toia.

    La classifica finale invece assegna la vittoria a Price, che ha vinto alla seconda partecipazione, la prima non da privato. L’australiano su KTM ha completato le 14 tappe (prologo compreso) in 48 ore e 9 minuti. 2° posizione per Svitko su una KTM privata, risultato 39 minuti più lento del vincitore. 3° Quintanilla con la Husqvarna a 48 minuti. 4° posizione per la prima Honda, quella di Benavides, a 54 minuti dalla vetta. 5° è invece la prima Yamaha di Rodrigues, che ha pagato 55 minuti da Price, non lontano da Benavides. 6° posizione per van Beveren sulla seconda Yamaha, ma più staccato, a 1 ora e 46 minuti. 7° Meo (KTM) a 1 ora e 56 minuti, 8° Farres (KTM) a 2 ore e 1 minuto. 9° Brabec su Honda, attardato di 2 ore e 11 minuti, poi lo spagnolo Monleon a 3 ore e 27 minuti. 11° Adrien Metge (fratello minore di Micheal), a 3 ore e 50 minuti. 12° il primo italiano, Cerutti con una Husqvarna, alla prima Dakar, staccato da Price di 4 ore e 11 minuti. Lo seguono Patrao, il romeno Gyenes e, 15°, la Sanz. 32° Ceci a 9 ore e 29 minuti, 43° Metelli a 12 ore e 55 minuti, 44° Lucchese a 13 ore e 8 minuti, 48° Toia a 14 ore e 50 minuti.


    Fra i quad vittoria di tappa per Baragwanath che, in 2 ore e 7 minuti, ha preceduto Giordana e Kariyakin per poco meno di otto minuti. 4° Gonzalez Ferioli a 11 minuti, poi Nosiglia (primo Honda) a 12 minuti. 6° Marcos Patronelli, che ha pagato 15 minuti. Dietro di lui Hernandez, il fratello Alejandro, la Liparoti, Palma e Hansen. 13° Picco.

    La classifica finale vede la vittoria di Marcos Patronelli in un totale di 58 ore e 47 minuti. L’argentino ha preceduto il fratello Alejandro di appena 5 minuti e 23 secondi. 3° posizione per il sudafricano Baragwanath, attardato di 1 ora e 41 minuti dal primo Patronelli. 4° Kariyakin che ha perso la terza posizione proprio all’ultima tappa per poco più di tre minuti (1 ora e 44 minuti il suo ritardo dalla prima posizione). 5° Gonzalez Ferioli a 2 ore e 2 minuti, poi, decisamente più staccato, Nosiglia sul primo quad Honda, con un ritardo di 4 ore e 26 minuti. 7°, non lontano, Sanabria Galeano a 4 ore e 48 minuti. 8° Hernandez a 6 ore e 33 minuti, 9° Palma a 8 ore e 15 minuti, 10° Hansen a 8 ore e 41 minuti. 11° la Liparoti a 10 ore e 41 minuti. 20° Picco a 33 ore e 17 minuti. 


    Fra le auto successo di tappa per Loeb in 1 ora e 46 minuti, di poco più di un minuto più rapido di Hirvonen. 3° Al-Attiyah a 1 minuti e 36 secondi, 4° Despres con lo stesso tempo. 5° Poulter a 2 minuti, 6° Roma, un secondo più lento del sudafricano. 7° Terranova a 2 minuti e mezzo, 8° De Villiers a 3 minuti, 9° Vasilyev a 4 minuti e mezzo, 10° van Loon a 5 minuti. 13° Peterhansel, 14° Alrajhi, 15° Prokop, 23° Dumas, 46° Tim Coronel. 47° Cinotto/Dominella, 52° Amos/Cordoba, 66° Rodi/Thompson.

    La classifica finale vede vittorioso Peterhansel con la Peugeot in 45 ore e 22 minuti.dietro il francese, in 2° posizione c’è Al-Attiyah, vincitore l’anno scorso, con la Mini, staccato di circa 35 minuti. In 3° posizione De Villiers con la Toyota, attardato di 1 ora e 2 minuti. Ci sono tre marchi diversi nelle prime tre posizioni. 4° Hirvonen sulla seconda Mini a 1 ora e 5 minuti, poi Poulter sulla seconda Toyota a 1 ora e 30 minuti. 6° Roma, ancora su Mini, a 1 ora e 41 minuti, poi, in 7° posizione, la seconda Peugeot di Despres, a 1 ora e 53 minuti. 8° Vasilyev (Toyota) a 2 ore e 1 minuti, 9° Loeb (Peugeot) a 2 ore e 22 minuti, 10° Hunt (Mini) a 3 ore e 11 minuti, 11° Alrajhi (Toyota) a 4 ore e 37 minuti, 12° Terranova (Mini) a 5 ore e 8 minuti, 13° van Loon (Mini) a 5 ore e 22 minuti, 14° Prokop (Toyota) a 5 ore e 33 minuti. 20° Dumas (su una Peugeot privata) a 8 ore e 12 minuti. 35° Tim Coronel a 20 ore e 4 minuti. 45° Cinotto/Dominella a 24 ore e 53 minuti, 62° Amos/Cordoba a 54 ore e 11 minuti, 64° Rodi/Thompson a 58 ore e 14 minuti.


    L’ultima tappa dei camion è andata a Stacey in 2 ore e 6 minuti, davanti a Versluis per quasi due minuti e a Nikolaev per due minuti. 4° Kolomy a quasi tre minuti, 5° Mardeev a 3 minuti, 6° Villagra a tre secondi dal russo. 7° De Rooy a sei minuti, poi Vatr, Sotnikov, Macik e Ardavichus entro gli otto minuti. Seguono de Baar e Karginov.

    La classifica finale incorona vincitore De Rooy con l’Iveco che ha chiuso con un tempo totale di 44 ore e 42 minuti. In 2° posizione Mardeev (vincitore 2015) con il Kamaz a 1 ora e 10 minuti. In 3° posizione ancora Iveco con Villagra che conta un ritardo di 1 ora e 40 minuti dall’olandese. 4° Stacey con il Man, staccato di 2 ore e 23 minuti. 5° van Genugten con il terzo Iveco nei primi cinque, a 2 ore e 31 minuti. 6° de Baar con il Renault in 3 ore e 4 minuti, davanti al secondo Kamaz di Nikolaev, staccato di 3 ore e 39 minuti. 8° Valtr con il Tatra a 3 ore e 54 minuti, di poco davanti a Versluis con il secondo Man, a 3 ore e 57 minuti. 10° Vila Roca (Iveco) a 4 ore e 55 minuti. Poi Ardavichus (Tatra) a 5 ore e 1 minuto, van den Heuvel (Scania) a 5 ore e 15 minuti, Sugawara (Hino) a 5 ore e 50 minuti), Karginov (Kamaz) a 6 ore e 40 minuti, Sotnikov (Kamaz) a 6 ore 45 minuti. 
     

    i primi tre: Price, Svitko, Quintanilla; i Patronelli, Baragwanath; Peterhansel, Al-Attiyah, De Villiers; De Rooy, Mardeev, Villagra

    Bike category winner Toby Price, KTM

    Bike category second place Stefan Svitko

    Bike category third place Pablo Quintanilla

    Quad category winner Marcos Patronelli and brother Alejandro Patronelli celebrate

    #274 Yamaha: Brian Baragwanath

    Car category winners #302 Peugeot: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

    Car category second place Nasser Al-Attiyah and Matthieu Baumel

    Car category third place Giniel de Villiers, Dirk Von Zitzewitz

    #501 Iveco: Gerard de Rooy, Moises Torrallardona, Darek Rodewald

    Ayrat Mardeev, Kamaz

    #514 Iveco: Federico Villagra, Jorge-Perez Companc, Andres Memi

     

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  5. Alla penultima tappa Rodrigues, con un tempo di 6 ore, ha portato alla Yamaha la prima vittoria nonostante una penalità di tre minuti. 2°, a 4 minuti e mezzo, Price, 3° Benavides con un ritardo di cinque minuti. 4° Svitko a sei minuti, davanti alla seconda Yamaha, quella di van Beveren, attardato di 7 minuti rispetto al compagno di squadra. 6° Quintanilla con la Husqvarna a 12 minuti, poi le tre KTM di Monleon, Farres e Pain, a 15 minuti il primo e a 17 minuti gli altri due. 10° Cerutti (prima volta in top ten per lui), a 18 minuti e mezzo dalla vetta. 15° la Sanz, 17° Brabec, 21° Meo che è caduto e si è infortunato ad una mano, 84° Duclos a cui, durante una sosta per una breve riparazione, è stato rubato il casco da una persona che era nelle vicinanze. Dopo aver perso un’ora questo ha restituito il casco e il francese è potuto ripartire (la guida senza casco è vietata). 14° Ceci, 41° Lucchese, 43° Metelli, 54° Toia.

    Nella generale Price mantiene la prima posizione con 37 minuti e mezzo di vantaggio su Svitko. Dietro le due KTM, in 3° posizione c’è Quintanilla con la Husqvarna, con un ritardo di 53 minuti da Price. 4° Benavides con la Honda a 57 minuti e mezzo, appena un secondo davanti a Rodrigues con la prima Yamaha. 6° Meo (KTM) a 1 ora e 12 minuti. Poi van Beveren (Yamaha) a 1 ora e 36 minuti, Farres (KTM) a 1 ora e 54 minuti, Brabec (Honda) a 2 ore e 3 minuti e Monleon (KTM) a 3 ore e 17 minuti. 12° Cerruti a 4 ore. 16° la Sanz, 42° Duclos. 32° Ceci, 43° Metelli, 45° Lucchese, 48° Toia.


    Fra i quad vince Marcos Patronelli in 6 ore e 48 minuti, 9 secondi più rapido di Nosiglia, sull’unico Honda nei primi dodici. 3° Kariyakin a 49 secondi, 4° Gonzalez Ferioli a poco meno di 4 minuti. 5° Alejandro Patronelli, che ha pagato 4 minuti e 15 secondi dal fratello. 6° Baragwanath a 16 minuti, poi Giordana (a 19 minuti), Palma (a 21 minuti), Hernandez (a 21 minuti) e Sanabria Galeano (a 30 minuti). 11° la Liparoti, 16° Picco.

    Nella generale quindi Marcos può ora contare su 4 minuti e 23 secondi di vantaggio sul fratello Alejandro. 3° Kariyakin a 1 ora e 52 minuti, 4° Baragwanath a 1 ora e 57 minuti e 5° Gonzalez Ferioli a 2 ore 6 minuti, a giocarsi la terza posizione. 6° Sanabria Galeano a 3 ore e 41 minuti, 7° Nosiglia sul primo Honda a 4 ore e 29 minuti, 8° Hernandez a 6 ore e 33 minuti. Chiudono la top ten Palma e Hansen oltre le otto ore. 16° Picco a oltre 40 ore (di cui 7 di penalità).


    Fra le auto vince Hirvonen in 5 ore e 41 minuti, 9 secondi più veloce di Al-Attiyah. Dopo le due Mini, ci sono, vicinissime, le due Toyota di Poulter e De Villiers, rispettivamente a 45 e 57 secondi dal finlandese. 5° Roma a tre minuti, 6° Vasilyev a quattro minuti, 7° Terranova a sei minuti. 8° la prima Peugeot, quella di Despres, attardato di 9 minuti. Dietro di lui la vettura gemella di Peterhansel a 11 minuti, seguito dalla Toyota di Alrajhi a 12 minuti. 12° Gordon, 13° Loeb che ha ricevuto una penalità di 7 minuti, 14° Prokop, 15° van Loon, 18° Dumas, 37° Tim Coronel. 43° Cinotto/Dominella, ancora in gara Amos/Cordoba e Rodi/Thompson, ma arrivati troppo tardi per essere inclusi nella classifica.

    Nella generale Peterhansel può contare ancora su un vantaggio di 41 minuti su Al-Attiyah. 3° rimane De Villiers con la Toyota a 1 ora e 7 minuti. Vicino a lui Hirvonen (Mini) a 1 ora e 11 minuti, a giocarsi il podio. 5° Poulter (Toyota) a 1 ora e 36 minuti, 6° Roma (Mini) a 1 ora e 46 minuti. 7° Despres con la seconda Peugeot a 1 ora e 55 minuti. 8° Vasilyev (Toyota) a 2 ore 4 minuti, 9° Loeb con la terza Peugeot attardato di 2 ore e 29 minuti. 10° il britannico Hunt su Mini a 3 ore e 8 minuti. 11° Alrajhi, poi Terranova, van Loon e Prokop. 20° Dumas, 26° Gordon, 36° Coronel, 43° Cinotto/Dominella.


    Fra i camion, che hanno seguito un percorso diverso, più breve, vince Versluis col Man in 3 ore e 14 minuti. 2° Villagra con l’Iveco, staccato di tre minuti, quattro secondi più rapido dell’altro Man di Stacey. 4° il Tatra di Valtr a 5 minuti, 5° De Rooy a 5 minuti e mezzo. 6° de Baar col Renault e 7° Ardavichus col Tatra, con lo stesso tempo, sui 6 minuti e mezzo di ritardo. 8° il primo Kamaz, quello di Nikolaev che ha pagato 7 minuti. Poi Kolomy (a 8 minuti), Mardeev (a 9 minuti), Vila Roca (a 10 minuti) e van Genugten (a 14 minuti). Indietro gli altri Kamaz di Karginov (16°) e Sotnikov (41°).

    Nella generale De Rooy aumenta ancora il vantaggio, ora sull’ora e 13 minuti su Mardeev, col primo Kamaz. 3° e 4° sempre gli Iveco di Villagra (a 1 ora e 43 minuti) e van Genugten (a 2 ore e 17 minuti). 5° Stacey col Man a 2 ore e 28 minuti, poi de Baar col Renault a 2 ore e 58 minuti. 7° Nikolaev col secondo Kamaz a 3 ore e 43 minuti, seguito da Valtr col Tatra a 3 ore e 53 minuti. 9° Versluis a 4 ore e 2 minuti, 10° Vila Roca a 4 ore e 39 minuti, 11° Ardavichus a 4 ore e 59 minuti. 14° Karginov, 15° Sotnikov, 17° Kolomy.
     

    Oggi ultima breve tappa di 180 chilometri.

     

    Price, Brabec, Cervantes, M. Patronelli, Roma, Chabot, Al-Attiyah, Loeb, De Rooy, Rotsaert, van de Laar, Sugawara

    #3 KTM: Toby Price

    #48 Honda: Ricky Brabec

    #52 KTM: Ivan Cervantes

    #252 Yamaha: Marcos Patronelli

    #304 Mini: Nani Roma, Alex Haro

    #316 Toyota: Ronan Chabot, Gilles Pillot

    #300 Mini: Nasser Al-Attiyah and Matthieu Baumel

    #314 Peugeot: Sébastien Loeb, Daniel Elena

    #501 Iveco: Gerard de Rooy, Moises Torrallardona, Darek Rodewald

    #517 Man: Steven Rotsaert, Dirk den Dooven, Joeri Christiaen

    #530 DAF: Jan van de Laar, Ben van de Laar, Adolph Huijgens

    #519 Hino: Teruhito Sugawara, Hiroyuki Sugiura

     

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  6. Ancora una volta accorciata (per le alte temperature), la tappa di ieri è andata a Meo che ha chiuso in 5 ore e 19 minuti, 18 secondi più rapido di Price, in 2° posizione. 3°, dietro le due KTM, c’è Quintanilla con la Husqvarna, staccato di quasi tre minuti. 4° e 5° le Yamaha di Rodrigues e van Beveren, rispettivamente a sei e dodici minuti da Meo. 6° Benavides, 7° Svitko, che paga circa 12 minuti e mezzo. Seguono lo statunitense Blythe, Viladoms e Farres. 19° Duclos, 29° la Sanz. Dopo Barreda Bort, Honda ha perso anche Goncalves, costretto al ritiro in seguito ad una caduta che gli ha provocato un lieve trauma cranico. 13° Cerutti a 34 minuti e mezzo, 26° Ceci, 42° Lucchese, 45° Metelli, 57° Toia.

    Nella generale Price allunga su Svitko e può contare ora su 35 minuti e mezzo di vantaggio sullo slovacco. 3° Meo a 43 minuti, per un podio tutto KTM. 4° Quintanilla (Husqvarna) a 45 minuti, 5° Benavides, prima Honda, a 57 minuti. 6° e 7° le Yamaha di Rodrigues (a 1 ora e 2 minuti) e van Beveren (a 1 ora e 33 minuti), poi Brabec (Honda) a 1 ora e 40 minuti, Farres (KTM) a 1 ora e 42 minuti. 10° Monleon con oltre 3 ore di ritardo. 16° la Sanz. 13° Cerutti, 33° Ceci, 43° Metelli, 45° Lucchese, 47° Toia. 


    Fra i quad, in 6 ore e 20 minuti, vince A. Patronelli davanti a Barawgwanath e M. Patronelli, tutti e tre racchiusi in un minuto e mezzo. 4°, a 17 minuti, c’è Kariyakin, 5°, a 29 minuti, c’è Gonzalez Ferioli. 6° Sanabria Galeano a 40 minuti, 7° Hernandez a 50 minuti, poi oltre l’ora Palma, la Liparoti, Hansen (primo Honda) e Nosiglia. Ritiro, fra gli altri, per Koolen, Bonetto e Copetti, con solo 25 quad rimasti in gara. 23° Picco, mentre pure Carignani è stato costretto al ritiro.

    Nella generale Alejandro Patronelli ha ora 8 secondi di vantaggio sul fratello Marcos, mentre in 3° posizione Baragwanath è staccato di 1 ora e 41 minuti. 4° Kariyakin a 1 ora e 51 minuti, 5° Gonzalez Ferioli a 2 ore 2 minuti, 6° Sanabria Galeano a 3 ore e 11 minuti, 7° Nosiglia, primo Honda, a 4 ore e 29 minuti. Oltre le sei ore seguono Hernandez, Hansen, Palma e la Liparoti. 20° Picco.


    Fra le auto la vittoria è andata a Al-Attiyah in 4 ore e 49 minuti, circa sei minuti in meno di Loeb, che ha portato la sua Peugeot in 2° posizione. 3° posto ancora Mini con Hirvonen staccato di sette minuti, e poi 4° Peterhansel con la seconda Peugeot a otto minuti. 5° posto per la Toyota con Alrajhi, seguito da Roma e dal compagno De Villiers, tutti intorno ai 12 minuti di ritardo. 8° Despres con la terza e ultima Peugeot ufficiale a 15 minuti. Chiudono la top ten le due Toyota di Poulter e Vasilyev, oltre i 20 minuti. 11° Gordon, 12° Hunt, 14° van Loon, 15° Terranova, 16° Prokop, 21° Dumas, 29° Tim Coronel. 56° Amos/Cordoba, 58° Rodi/Thompson, 59° Cinotto/Dominella.

    Nella generale Peterhansel vede ridursi il suo vantaggio su Al-Attiyah a 52 minuti. 3° De Villiers a 1 ora e 17 minuti, a rappresentare il terzo marchio diverso sul podio (Peugeot-Mini-Toyota). 4° Hirvonen con la Mini a 1 ora e 23 minuti, 5° Poulter con la Toyota a 1 ora e 46 minuti. 6° Roma (Mini) a 1 ora e 54 minuti, poi Despres (Peugeot) a 1 ora e 57 minuti, Vasilyev (Toyota) a 2 ore e 11 minuti, Loeb (Peugeot) a 2 ore e 25 minuti, Hunt (Mini) a 2 ore e 48 minuti. Oltre le 4 ore di ritardo Alrajhi, Spataro, oltre le 5 ore van Loon e Terranova. 16° Prokop, 20° Dumas, 27° Gordon, 37° Coronel. 46° Cinotto/Dominella, 58° Rodi/Thompson, 59° Amos/Cordoba.


    Fra i camion, dopo la difficile giornata di ieri, Nikolaev porta il Kamaz davanti a tutti in ore e 31 minuti. 2° Versluis col Man a 5 minuti e 3° van Genugten con l’Iveco a 5 minuti e mezzo. 4° e 5° i Kamaz di Mardeev e Sotnikov, a otto e nove minuti e mezzo. 6° De Rooy a 13 minuti, poi i Tatra di Valtr e Kolomy a 15 minuti, e Villagra (Iveco) a 26 minuti. 10° de Baar (a 33 minuti) col Renault. 15° Karginov.

    Nella generale De Rooy conserva un vantaggio di 1 ora e 9 minuti sul primo Kamaz di Mardeev. 3° e 4° altri due Iveco con Villagra a 1 ora e 45 minuti e van Genugten a 2 ore e 8 minuti. 5° Stacey col Man a 2 ore e 31 minuti, 6° de Baar col Renault a 2 ore e 57 minuti. 7° Nikolaev con secondo Kamaz a 3 ore e 41 minuti, seguito da Valtr col Tatra a 2 ore e 53 minuti. Oltre le 4 ore Versluis, Sotnikov e Vila Roca. 15° Karginov, 17° Kolomy.
     

    Rodrigues, Viladoms, Kariyakin, De Villiers, Despres, van Genugten, Mardeev

    #7 Yamaha: Helder Rodrigues

    #11 KTM: Jordi Viladoms

    #264 Yamaha: Sergey Karyakin

    #301 Toyota: Giniel de Villiers, Dirk Von Zitzewitz

    #321 Peugeot: Cyril Despres, David Castera

    #516 Iveco: Ton van Genugten, Anton van Limpt, Peter van Eerd

    #500 Kamaz: Ayrat Mardeev, Aydar Belyaev, Dmitry Svistunov

     

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