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duvel

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messaggi inviate da duvel

  1. Il 13/12/2023 at 20:38 , sundance76 ha scritto:

    Riecco un link per il docufilm di Philip Selkirk dedicato a Rudolf Caracciola.

    Non sono riuscito a trovare sul web la versione inglese (io ho il Dvd originale), ma anche questa in tedesco è bellissima. Ad esempio, al minuto 51.00 si vedono lunghissime e nitidissime riprese delle prove e della gara di Tripoli '38. Ma tutto il film merita tantissimo.

    Scaricatelo e conservatelo.

    Il Dvd in inglese si chiama "Caracciola - The ceaseless quest for victory".

    https://videa.hu/videok/sport/caracciola-die-ewige-jagd-nach-tMNk0Gme4D20weVv    

    Ne ho visto un paio di spezzoni (tra cui Tripoli) e dire che è spettacolare è forse poco...

    Scaricarlo come?

  2. 15 ore fa, Elio11 ha scritto:

    Qualche settimana fa, con la morte di Toto Cutugno ho appreso che, ai tempi in cui militava nel gruppo musicale Albatros negli anni settanta, venne scritta e interpretata una canzone dal titolo "Gran Premio". Sembra sia dedicata a un non precisato amico personale del compianto cantante, il quale ebbe una carriera nella Formula Tre con annesso grave incidente.

    La canzone fu presentata a Sanremo, ma avendo io una certa avversione per quella manifestazione canora, non ne sapevo nulla.

     

    Ricordo di quel brano nonostante...non ne ricordi assolutamente la musica😆

    Che io sappia era ispirato all'incidente di Lauda al 'Ring

    Quel che ignoravo totalmente è che Toto Cutugno facesse parte del gruppo! Non si smette mai di imparare

     

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  3. La F1 dagli anni 80 è diventata "scienza" sempre più precisa e meno empirica al confronto col passato, soprattutto nell'aerodinamica e chi azzecca la via giusta ne beneficia per un bel po', e col progresso è via via aumentata pure l'affidabilità e diminuita l'imprevedibilità.

    Abolizione dei test privati e regolamenti ingessati precludono miglioramenti, la stupidaggine del parco chiuso (fatto per sparigliare le carte) non è servito a nulla se non in sporadici casi. Con il collegamento costante del pilota con i box la strategia è molto più semplice mentre un tempo doveva decidere da solo o quasi.

    Aggiungerei che un tempo i circuiti erano molto più vari e le caratteristiche del pilota/monoposto/motore venivano più o meno esaltate.

    Da tempo, con standardizzazione e limiti vari è tutto più difficile e meno interessante e quel che è peggio, non vedo segnali che facciano ben sperare per il futuro...

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  4. Vedi Sun sicuramente mi perdo qualcosa ma quando leggo o vedo di Gilles ho un misto di magnifici ricordi e tristezza, però a distanza di anni presi comunque il libro di Russo che mi fece una buona impressione solo all'inizio, forse per qualche bella foto.

    Per il resto mi sembrò scritto da uno che citava cose per sentito dire, ma quel che è peggio non sopportavo il descrivere Gilles come un pilota contro dei poveri fessi qualunque.

    Tutto questo al netto dei miei ricordi sbiaditi del libro, che smisi di leggere dopo neppure un terzo del contenuto...

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  5. Sarò stupido ma staccai il poster della T4 appeso in camera e di Gilles non ne appesi più nulla, mai comprato nessun libro fino a che stranamente feci un'eccezione per quello di Enzo Russo, una schifezza che neppure a metà lo abbandonai lì dove mi trovavo. Però ho il mio...altarino

     

    Salut Gilles

     

    IMG_20220508_215133.jpg

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  6. Notare come dopo la foratura, Clark giri costantemente fino alla fine nell'ordine dell' 1.29 con rare puntate attorno all'1.30 (come stava facendo il compagno Hill fino al ritiro). Che Lotus... (e piloti!)

    Il racconto di Baghetti ("....quando mi trovai dietro a Clark seguivo le sue traiettorie e andai immediatamente più veloce") trova riscontro dal 34° al 37° giro (1.29 - 1.30 fino a che non venne staccato)

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