DATI GENERALI
Scuderia: Sasol Jordan Anno di produzione: 1993 Motore: Hart 1035 V10 3499cc Telaio: Monoscocca composita in fibra di carbonio e kevlar a nido d'ape Carburante e lubrificanti: Sasol Pneumatici: Goodyear Luogo di Produzione: Silverstone (GBR) Progettista: Gary Anderson, Andrew Green Impiegata nel: 1993 Piloti: 14 Rubens Barrichello, 15 Ivan Capelli, 15 Thierry Boutsen, 15 Marco Apicella, 15 Emanuele Naspetti, 15 Eddie Irvine
STATISTICHE
GP Disputati: 16 Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: R.Barrichello, 5° posto nel GP Giappone 1993
193
Il progetto della Jordan 193 nacque in completa discontinuità dei precedenti, con una impostazione aerodinamica completamente nuova la cui concezione fu ancora affidata a Gary Anderson. Il motore, lasciato il disastroso Yamaha, era questa volta l'Hart, certamente migliore del predecessore ma ancora non all'altezza dei propulsori più performanti del lotto. La stagione, dunque, finirà per essere migliore della precedente, ma ancora al di sotto delle aspettative di Jordan che, dopo l'exploit della stagione di esordio, aveva coltivato ben altri sogni di gloria. Il talent scout irlandese portò al debutto con la "192" il giovane brasiliano Rubens Barrichello, delfino di Ayrton Senna, ed il suo talento si cominciò ad intravvedere in qualche occasione, come per esempio a Donington quando Rubens fu al lungo terzo sotto la pioggia prima di dover rallentare per un problema all'alimentazione. Meno fortunata fu la scelta di affiancargli i veterani Ivan Capelli e Thierry Boutsen che, a fine carriera, lasciarono entrambi dopo poche anonime gare. Jordan decise allora di ripescare fra i giovani e, dopo aver dato la chance agli italiani Apicella e Naspetti, a Suzuka accanto a Barrichello fece esordire una altro giovane di belle speranze. Era Eddie Irvine che, al debutto, si piazzò subito sesto e si guadagnò la conferma per il 1994.
( Massimo Piciotti )