il mio periodo di permanenza presso la scuderia si è limitato, in varie tranche, ad 1 settimana.
La stuttura struttura 1/2 stellare del motore era dovuta al progetto di Rocchi (era un' ingegniere areonautico)
che già negli anni 60 in Ferrari venne realizzato un prototipo a 3 cilindri ma al "vecchio" questa configurazione non piacque e il progetto
venne accantonato.
Il motore W35 montava un sistema di iniezione TDD nella prima versione aveva ancora lo "spinterogeno"
sostituito poi dalle accensioni su singola candela.
Provato al banco stupiva il fatto che rimanesse acceso al minimo a circa 1000 RPM nelle prove di
potenza le curve coppia / potenza crescevano bene fino a 9000 RPM ( dove si avevano circa 400 HP ) salendo
ulteriormente di giri le cose precipitavano e nella peggiore delle ipotesi si aveva la rottura del propulsore.
Dalle prime analisi riguardanti la rottura pareva fosse causata delle vibrazioni generate mentre per quanto
riguardava la potenza si era appurato che le "trombette" di aspirazione dei cilindri adiacenti si "rubavano"
l' aria l'un con l' altro.
Mi era stato detto che i costi sostenuti per le fusioni dei monoblocchi, bielle ecc. ecc. non avevano
lasciato grandi risorse per cui dovettero optare per pistoni "standard" della Mahle i quali poco avevano
a che fare con le prestazioni richieste. ( beneficio di inventario )
Da conoscenti che erano presenti alla presentazione a Vallelunga mi è stato riferito che
la grande preoccupazione di Ernesto Vita fosse di sapere se il sound del motore
( dopo svariati tentativi di messa in moto ) fosse piaciuto ai giornalisti.