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Elio11

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Un articolo di due pagine sul Gran premio d'Europa, disputato a Monza il 9 settembre 1923, tratto dalla rivista "Motor Age", Vol. 44, n.14 del 4/10/1923.

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Non inserisco l'articolo della gara a caso. Noto che sul forum è già presente la discussione sul Gran Premio francese del 1921. Quindi, mi riallaccio ad un discorso parallelo.

Sempre in questo stesso numero, c'è un breve articolo su Jimmy Murphy, pilota statunitense vincitore della "500 Miglia di Indianapolis" l'anno precedente. Anche quell'anno fece la sortita in Europa per misurarsi con gli assi europei, motivo per cui perse la possibilità di disputare le gare settembrine valevoli per il campionato "AAA", decisione personale che, probabilmente, gli precluse la vittoria finale del titolo. Troverà la morte, tragica e brutale anche per le modalità con cui essa si palesò, a distanza di quasi un anno, nella gara di Syracuse. Come Jochen Rindt, vinse ugualmente il campionato, bissando il trionfo del 1922. Lo riporto qui:

"Parigi 17 settembre - “In questa decisione ravviso lo spirito sportivo essere abbastanza latente” tiene a rimarcare Jimmy Murphy, al quale, appena sbarcato in questa città nella giornata odierna, è stata notificata la decisione presa dall'organismo direttivo dell'AAA di revocare i punti guadagnati dal pilota nel campionato. Murphy ha voluto evidenziare di essere venuto in Europa per prendere parte alle più importanti gare internazionali che non vengono corse sul suolo statunitense, promotore e organizzatore delle quali è quell'ente internazionale i cui membri provengono dalla Francia, dall'Italia, dal Belgio, dalla Spagna, dall'Inghilterra e dall'America. “Nell'agire in codesto modo” ha dichiarato Murphy “ho perso l'occasione di partecipare a una sola competizione (ndr quella di Altoona, tuttavia dopo che l'articolo fu pubblicato ne saltò un'altra, la "San Joaquin Valley Classic" di fine mese), disputata, per giunta, su un tracciato nemmeno inaugurato quando ho lasciato il mio paese. Ho intenzione di tornare in America appena avrò la possibilità di imbarcarmi, così da potere essere presente alla gara di Kansas City. Le due Miller-Special hanno già fatto il viaggio di ritorno”. Nel venire nel "Vecchio Continente", Murphy aveva, fin dal principio, la sicurezza e la volontà di partecipare al solo Gran premio europeo, a Monza. Non vi erano accordi sicuri per presenziare in Spagna, e nemmeno è mai stata avanzata la sua iscrizione in quella gara. Murphy, che ora si trova a Parigi con il suo meccanico Ohlson e con Riley J. Brett, si sta dando da fare per trovare una cuccetta su una nave a vapore. Dice di essere stato battuto dalla potenza velocistica e dalle qualità in accelerazione delle FIAT, macchine che, a suo dire, hanno anche un sistema frenante più efficiente della sua Miller. Al di là di una sosta, in cui sono state apportate migliorie ai freni e sostituita una candela mal funzionante, Murphy non ha mai accusato problemi di natura meccanica durante la gara, perciò non si fa scrupoli ad ammettere di essere stato battuto sul piano delle prestazioni. Ha molto apprezzato la calorosa accoglienza da parte degli appassionati italiani, non esitando a definirla "eccellente".

Su Wikipedia si trova scritto che Murphy non gareggiò in diversi ("several") appuntamenti del campionato AAA, ma non è vero. Furono soltanto due su otto.

 

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