Popular Post sundance76 Posted September 23, 2021 at 01:04 PM Popular Post Share Posted September 23, 2021 at 01:04 PM Oggi è scomparso il grandissimo Nino Vaccarella, il "Preside volante", fuoriclasse delle competizioni di durata tra gli anni '60 e '70. Cerco di onorarlo postando una sua bella intervista realizzata da Danilo Castellarin su "Auto d'Epoca" nel 2002. 3 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post leopnd Posted September 23, 2021 at 03:04 PM Popular Post Share Posted September 23, 2021 at 03:04 PM 4 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted September 23, 2021 at 03:17 PM Author Share Posted September 23, 2021 at 03:17 PM Bellissima, grazie @leopnd!!! 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
alessandrosecchi Posted September 23, 2021 at 03:29 PM Share Posted September 23, 2021 at 03:29 PM potremmo anche fare un pezzo sul sito volendo... 2 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Davide Hill Posted September 23, 2021 at 04:32 PM Share Posted September 23, 2021 at 04:32 PM Nino Vaccarella... ricordo una sua intervista su uno speciale di Autosprint (quello con la copertina dorata, mi pare fosse per i 40 anni... Uno di quei numeri speciali che è andato perduto in uno dei miei innumerevoli trasclochi) in cui ricordava, tra le altre cose, un incidente )a Sebring, se non ricordo male... Ma non ricordo l'anno) di cui si rese protagonista il compianto Giunti, che si schiantò in fondo al dritto accecato dal sole, nonostante lo stesso Vaccarella, appena pochi minuti prima, gli avesse raccomandato di prestare attenzione proprio al sole, in uscita dal curvone... 1 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
leopnd Posted September 24, 2021 at 01:20 PM Share Posted September 24, 2021 at 01:20 PM Addio a Nino Vaccarella: da Palermo al Mondo, sempre da vincitore Con Nino Vaccarella scompare uno degli ultimi autentici fuoriclasse italiani di statura mondiale. 1 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
sundance76 Posted September 24, 2021 at 06:41 PM Author Share Posted September 24, 2021 at 06:41 PM Nino Vaccarella spiega le differenze tra la dominante Porsche 917 e la sfidante Ferrari 512S, rivali della titanica stagione '70 con le grosse Sport da 5000 cc. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post sundance76 Posted September 24, 2021 at 07:21 PM Author Popular Post Share Posted September 24, 2021 at 07:21 PM ADDIO, NINNI Di Gianni Cancellieri Nino era proprio il suo nome. Non derivava in scala diminutiva, come tanti, da Antonio: Vaccarella Antonio-Antonino-Nino. Per gli amici era Ninni, che è una forma affettiva. Lui non era il diminutivo di nessuno. Portava con limpida fierezza la sua sicilianità colta e ironica, pazientemente attento al dettaglio: “intendiamoci bene”. A chi lo chiamava “Preside volante” precisava che dell’Istituto Oriani di Palermo, scuola privata ereditata dai genitori, preside era sua sorella: lui, il vice. Ma si sa, i nomi di battaglia, specie nello sport, divengono immortali e a un certo punto si arrese. Non si arrese mai, invece, al vedersi indicare con una sorta di marchio quasi esclusivo come “il re della Targa Florio”. Ricordo una conferenza stampa in cui fu presentato con questa qualifica prestigiosa ma riduttiva. Si alzò per ringraziare e si disse orgoglioso delle sue vittorie in quella corsa, la più antica del mondo e una delle più difficili, “addirittura un mito per noi siciliani”… e da lì passò a un irresistibile plurale maiestatis: “ma è anche bene chiarire che da tempo abbiamo attraversato lo Stretto per andare a correre e a vincere al Nürburgring e a Le Mans, a Sebring e a Daytona, a Monza, al Mugello, a Imola e così via”. La pacatezza quasi sorridente con cui rivendicava quell’incontestabile credito di considerazione me lo fece ammirare oltre ogni dire. La prima volta che lo vidi correre guardò davvero in faccia la fetida Signora in Nero: prove della 1000 Km del Nürburgring 1963, volo agghiacciante e cappottamento con la Ferrari 250 P che divideva con Bandini… l’attesa dei soccorsi imprigionato nelle lamiere con 200 litri di carburante e concreto pericolo di incendio… Era venerdì 17 ma se la cavò con un braccio massacrato e mesi di convalescenza. L’anno dopo al Nürburgring era primo con Scarfiotti e due settimane più tardi trionfava con Guichet nella 24 Ore di Le Mans… appena sceso dal podio lo ricordo preoccupato per problemi di coincidenze aeree che rischiavano di impedirgli di essere l’indomani a Palermo all’apertura della sua scuola. Passò da Bologna tre anni dopo, diretto a Maranello, e venne a far visita alla minuscola redazione di Autosprint. Mi ero sposato da poco e lo presentai a Daniela, mia moglie, che lavorava nell’amministrazione della casa editrice. E che, da buona bolognese, lo invitò a pranzo da noi: la nostra casa era a due passi dal giornale, a sua volta vicinissimo a un laboratorio di pasta fresca. I tortellini erano appena usciti dalle mani dell’artigiana (per la storia, Maria Franceschi) e Ninni – che per inciso si era presentato con un vassoio di… micidiali dolcetti di pasta di mandorle – li gustò moltissimo. Trovò il Lambrusco leggerino (e per forza, direi, conoscendo la media dei “volumi svolti” nei vini della sua isola) ma si trattenne amabilmente rievocando episodi e retroscena vari. Ci facemmo raccontare la premiazione di Collesano dopo la vittoria nella Targa del 1965, con Ninni, atteso dal sindaco, che arrivò in paese durante una processione religiosa e che riconosciuto dai fan fu acchiappato e portato in trionfo. Rise quando parodiai gli ultimi versi di “Bocca di rosa”, la canzone di Fabrizio de André appena uscita e già di grande successo: “...e con la Vergine in prima fila / e Vaccarella poco lontano / si porta a spasso per il paese / l’amore sacro e l’amor profano”… Poi il tempo creò fatali distanze, rari incontri, qualche telefonata, il ricordo dei tortellini, gli auguri di Natale. Poi il colpo atroce del destino e l’incidente d’auto dell’amatissimo figlio Giovanni, condannato alla quasi immobilità. E Ninni a lottare per reggere il peso della tragedia e ancora presente fino all’ultimo a eventi dello sport mai uscito dal cuore. Come lui mai uscirà dal nostro. Nella foto di Franco Varisco: Nürburgring, 5 giugno 1966. Internationaler ADAC 1000-Kilometer Rennen. Nino Vaccarella e Lorenzo Bandini. Tra di loro, l'autore del pezzo, Gianni Cancellieri all'epoca inviato di AutoSprint. 3 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
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