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12. Gran Premio del Belgio 2021 - Spa-Francorchamps


Osrevinu

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A me scoccia anche un po' che alla fine siano riusciti a far passare l'incidente di sabato come "colpa della pista/meteo" e non palese errore del pilota che ha affrontato la curva come a momenti manco sull'asciutto.

 

Ecco, si fosse schiantato Russell poco prima, lì sì che si poteva dare la colpa alle condizioni. Lì Russell non aveva alcun controllo.

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50 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

A me scoccia anche un po' che alla fine siano riusciti a far passare l'incidente di sabato come "colpa della pista/meteo" e non palese errore del pilota che ha affrontato la curva come a momenti manco sull'asciutto.

 

Ecco, si fosse schiantato Russell poco prima, lì sì che si poteva dare la colpa alle condizioni. Lì Russell non aveva alcun controllo.

Te l'ho detto che è in corso una campagna mediatica di stampo terroristico-mafioso contro l'Eau Rouge da sabato.

Ci si è messo pure Alesi stamattina con una delirante intervista su Repubblica.

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5 ore fa, MagicSenna ha scritto:

" qualche pilota avrebbe spinto oltre il limite ". E vorrei vedere, la bravura sta proprio nell'avere un limite più alto dell'avversario senza andare a schiantarsi da qualche parte. Si sono abituati a correre in condizioni playstation: mille toccate e nessuna sospensione che salta, mille frenate sbagliate e la via di fuga che ti salva, tutti affiancati in curve aeroportuali, tanto c'è la via di fuga. Tutti a tavoletta, sempre, come quando giravo a Monza in 1 minuto e 2 secondi, a f1 99 sulla play 1.

Con le vetture moderne e quell'acqua non c' è bravura. È culo restare in pista.

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1 ora fa, KingOfSpa ha scritto:

Con le vetture moderne e quell'acqua non c' è bravura. È culo restare in pista.

Ma il problema, l'han detto anche i piloti, non era lo stare in pista in sé perché in pista ci stavano tranquillamente andando piano, il problema era che non si vedeva una mazza dietro le altre vetture.

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1 ora fa, Scarlett ha scritto:

Ma il problema, l'han detto anche i piloti, non era lo stare in pista in sé perché in pista ci stavano tranquillamente andando piano, il problema era che non si vedeva una mazza dietro le altre vetture.

È quell'andare piano ,che tanti qui hanno chiamato, il problema. 

Sostanzialmente vince il pilota che semplicemente decide di rischiare il collo in qualche occasione. Non è bravura. Considerando anche ormai l'età media bassa della F1 tanti avrebbero rischiato senza pensarci due volte ( infatti il vecchio di Kimi aveva fatto la scelta migliore).

Poi non voglio negare i problemi di visibilità (accentuati dal fondo e dalle nuove Pirelli), ma se avessero superato i primi 3 giri con già oltre il 40/60 secondi tra primi ed ultimi la situazione sarebbe migliorata. 

Forse con 18/20 macchine a girare con passo gara dopo il nubifragio delle 4 si sarebbe potuto anche correre qualche giro di corsa vera. 

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1 minuto fa, Carlomm73 ha scritto:

Pensavo che in tempi relativamente recenti si è corso sotto la pioggia anche a Monza 2008, pur, sempre perché già esisteva il parco chiuso con alcune vetture settate per l'asciutto.

E nessuno fece storie.

Praticamente tutti (tranne Ricciardi che diceva che "non stavano in pista") hanno attribuito il problema alla visibilità. In particolare sul kemmel. 

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19 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

Abbiamo tutti notato che le cose con la pioggia sono di molto peggiorate dal 2011?

Si è da allora si sono alternati tre regolamenti tecnici diversi, incluse la generazione di macchine 2014-2016 tra le più lente e con meno downforce degli ultimi 2 decenni almeno. 

 

Prova che il problema sta nel parco chiuso e soprattutto nella mentalità che è cambiata. Di fatto progressivamente si è smesso di correre sotto la pioggia, al massimo su pista bagnata e condizioni miste. Pesano scelte politiche (la sicurezza, evitare il ritiro di macchine e quindi di sponsor viaggianti), economiche (non fare danni alle macchine, e questo aspetto è peggiorato a mano mano che i regolamenti hanno contingentato sempre più componenti), mediatiche (epurare progressivamente il concetto di pericolo dal giocattolo F1), tecniche (più non corri sul bagnato vero, meno le squadre si pongono il presente norma di lavorare ad assetti idonei, che di fatto non vengono mai provati ne considerati in fase di progettazione be sviluppo). Poi diventa un circolo che si autoalimenta: i "fan" cresciuti con la gestione Charlie waiting (sempre buonanima) sabato strepitavano contro Masi, i piloti attaccano la pista, lo stesso Masi che all'inizio aveva mostrato di voler dirigere la baracca in maniera più spregiudicata del predecessore ora fa ammenda e dice che non rifarebbe la stessa scelta in qualifica. È una china che non si può invertire, anche perché nessuno se la sentirebbe, né potrebbe permettersi, di accettare rischi di linciaggio tornando indietro. Ripeto: guardare alle reazioni social di sabato.

Modificato da Nemo981
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10 minuti fa, Nemo981 ha scritto:

Si è da allora si sono alternati tre regolamenti tecnici diversi, incluse la generazione di macchine 2014-2016 tra le più lente e con meno downforce degli ultimi 2 decenni almeno. 

 

Prova che il problema sta nel parco chiuso e soprattutto nella mentalità che è cambiata. Di fatto progressivamente si è smesso di correre sotto la pioggia, al massimo su pista bagnata e condizioni miste. Pesano scelte politiche (la sicurezza, evitare il ritiro di macchine e quindi di sponsor viaggianti), economiche (non fare danni alle macchine, e questo aspetto è peggiorato a mano mano che i regolamenti hanno contingentato sempre più componenti), mediatiche (epurare progressivamente il concetto di pericolo dal giocattolo F1), tecniche (più non corri sul bagnato vero, meno le squadre si pongono il presente norma di lavorare ad assetti idonei, che di fatto non vengono mai provati ne considerati in fase di progettazione be sviluppo). Poi diventa un circolo che si autoalimenta: i "fan" cresciuti con la gestione Charlie waiting (sempre buonanima) sabato strepitavano contro Masi, i piloti attaccano la pista, lo stesso Masi che all'inizio aveva mostrato di voler dirigere la baracca in maniera più spregiudicata del predecessore ora fa ammenda e dice che non rifarebbe la stessa scelta in qualifica. È una china che non si può invertire, anche perché nessuno se la sentirebbe, né potrebbe permettersi, di accettare rischi di linciaggio tornando indietro. Ripeto: guardare alle reazioni social di sabato.

Tutto perfetto.

Il problema è proprio la mentalità, perché nel motomondiale dove succedono tragedie vere praticamente una volta l'anno tanti problemi non se li fanno.

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32 minuti fa, Carlomm73 ha scritto:

Pensavo che in tempi relativamente recenti si è corso sotto la pioggia anche a Monza 2008, pur, sempre perché già esisteva il parco chiuso con alcune vetture settate per l'asciutto.

E nessuno fece storie.

Ricordo anche Silverstone 2008 con momenti in cui la pista era veramente allagata e ci fu qualche testacoda di troppo ma non ci furono problemi a correre. Secondo parte del problema sono anche gli pneumatici che essendo un bel po' larghi causano bassa visibilità e in parte aumentano il rischio di aquaplaning e spesso i piloti si sono lamentati del fatto che non funzionano. Non ricordo di aver visto un cambio nel disegno delle scanalature del battistrada negli anni, anche quando c'è stato l'aumento delle dimensioni.

39 minuti fa, Nameless Hero ha scritto:

Abbiamo tutti notato che le cose con la pioggia sono di molto peggiorate dal 2011?

Guarda caso

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Leggo su televideo che Jean Todt è dispiaciuto (sì immagino...), ha preso atto di quanto successo e il 4 ottobre esamineranno il fatto.

Dev'essere quella vecchia barzelletta in cui la FIA, senza timore a testa alta e petto in fuori, senza fare sconti processa duramente l'operato di sè stessa e dopo un'attenta analisi dei fatti, degli scritti, delle testimonianze decide in piena coscienza e molto onestamente che aveva ragione e non c'era altro da fare, né in pista, né prima, né dopo.

E troverà anche qualcuno che li giustificherà secondo me 

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1 minuto fa, Ayrton4ever ha scritto:

Leggo su televideo che Jean Todt è dispiaciuto (sì immagino...), ha preso atto di quanto successo e il 4 ottobre esamineranno il fatto.

Dev'essere quella vecchia barzelletta in cui la FIA, senza timore a testa alta e petto in fuori, senza fare sconti processa duramente l'operato di sè stessa e dopo un'attenta analisi dei fatti, degli scritti, delle testimonianze decide in piena coscienza e molto onestamente che aveva ragione e non c'era altro da fare, né in pista, né prima, né dopo.

E troverà anche qualcuno che li giustificherà secondo me 

"si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità"

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40 minuti fa, Ayrton4ever ha scritto:

Leggo su televideo che Jean Todt è dispiaciuto (sì immagino...), ha preso atto di quanto successo e il 4 ottobre esamineranno il fatto.

Dev'essere quella vecchia barzelletta in cui la FIA, senza timore a testa alta e petto in fuori, senza fare sconti processa duramente l'operato di sè stessa e dopo un'attenta analisi dei fatti, degli scritti, delle testimonianze decide in piena coscienza e molto onestamente che aveva ragione e non c'era altro da fare, né in pista, né prima, né dopo.

E troverà anche qualcuno che li giustificherà secondo me 

Todt in quel comunicato ridicolo si è ben guardato dal citare il parco chiuso infatti.

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2 ore fa, MagicSenna ha scritto:

Per evitare la progettazione di componenti specifiche per qualifica?

Ma la cosa è facilmente ovviabile: si deposita un assetto ad inizio weekend che verrà usato solo se la direzione gara dichiarerà pista bagnata con conseguente ritardo dello start per dare modo ai team di modificare le auto.

Ma è giusto un'idea, ce ne sono di soluzioni, tutto sta nella volontà di trovarle.

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53 minuti fa, 902FM ha scritto:

Non trovare pioggia sarebbe un miracolo 

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