Questo è un messaggio popolare v6dino Inviata December 30, 2019 at 11:09 Questo è un messaggio popolare Share Inviata December 30, 2019 at 11:09 DATI GENERALI Scuderia: Ecurie Espadon Anno di produzione: 1949 Motore: SVA L4 820cc, Compressore Telaio: Traliccio in tubi d'acciaio Carburante: alcool Pneumatici: Pirelli Luogo di Produzione: Aosta e Torino (ITA) Progettista: Giovanni Savonuzzi, Virgilio Conrero Impiegata nel: 1950 Piloti: Rudi Fischer STATISTICHE GP Disputati: 0 (+1 extra Campionato) Vittorie: 0 Podi: 0 Pole Position: 0 Giri Più Veloci: 0 Miglior risultato: Note: Iscritta al GP di Svizzera del 1950, ma non presentatasi SVA La SVA era una società di costruzione di automobili fondata nel 1949 da Giovanni Savonuzzi e Virgilio Conrero, due interessanti ed eclettiche figure del mondo automobilistico sportivo italiano del dopoguerra. I due erano stati ingaggiati in maniera piuttosto misteriosa – ma probabilmente a seguito di alcuni contatti oltreoceano di Dante Giacosa della Cisitalia per cui Savonuzzi aveva lavorato fino al 1947 – dalla Leyfield Co. of America al fine di costruire una vettura per le competizioni Midget statunitensi. La sede amministrativa fu stabilita nei pressi di Aosta, da cui il nome Società Valdostana Automobili, anche se le officine erano a Torino, presso l'atelier di Vincenzo Leone. La breve storia sportiva della SVA è completamente legata al progetto di questa automobile della quale dovevano essere realizzati – e forse lo furono – almeno tre esemplari. Il motore, assai rivoluzionario, doveva essere di 820 centimetri cubici con compressore per rispettare il complicato regolamento delle gare Midget. Tuttavia, per motivi ignoti, i finanziatori americani finirono per dileguarsi presto e così Savonuzzi e Conrero pensarono di riportare il motore al limite di 1.100 cc. per riconvertire la vettura alle gare europee. Il primo cliente fu il gentleman-driver elvetico Rudi Fischer, nelle mani del quale la SVA, dipinta con i colori svizzeri e ancora dotata del motore da 820cc., partecipò al Gran Premio di San Remo del 1950, percorrendo però un solo giro prima di ritirarsi per un cedimento meccanico. Fischer tornò così sui suoi passi, sospendendo il suo ordine e lasciando senza seguito le iscrizioni della vettura ad Erlen e a Berna. Un telaio fu venduto al pilota torinese Ugo Puma che vi montò un motore Ermini 1100 bialbero e ottenne una vittoria di classe alla Susa-Moncenisio. Un terzo telaio fu acquistato dal preparatore bolognese Pasqualino Cazzato che vi montò un motore Giannini 750 e partecipò senza fortuna alla Mille Miglia del 1950 e del 1951. Savonuzzi e Conrero imboccarono vie diverse per il futuro delle loro carriere e non ritennero più interessante sviluppare la SVA che così chiuse i battenti entro la fine del 1950. Massimo Piciotti 14 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Contro Riccardo Inviata December 30, 2019 at 16:32 Share Inviata December 30, 2019 at 16:32 Stupenda, complimenti per la realizzazione e la ricerca di informazioni. Veramente bravi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata December 30, 2019 at 16:55 Autore Share Inviata December 30, 2019 at 16:55 19 minuti fa, Contro Riccardo ha scritto: Stupenda, complimenti per la realizzazione e la ricerca di informazioni. Veramente bravi. Grazie, ed infatti la ricerca non è stata per nulla semplice e ha richiesto molto più tempo che realizzare il disegno. 4 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xndrzz Inviata December 30, 2019 at 17:24 Share Inviata December 30, 2019 at 17:24 I Signori Sauro e Massimo aprono per me sempre più nuovi orizzonti della Formula 1! 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jose Luis Inviata December 30, 2019 at 22:07 Share Inviata December 30, 2019 at 22:07 (modificato) I am always impressed with Sauro's ability not only for the excellent quality of his works, but also for the way he can gather all the information to carry out his work. You must have a great team to help you. Personally, I'd heard of SVA, but never seen one. Is this the SVA 1500 with a FIAT engine inscripted (not present) by Rudi Fischer in 1950 at the Swiss GP? Congratulations Sauro Modificato December 30, 2019 at 22:29 da Jose Luis 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata December 30, 2019 at 23:35 Autore Share Inviata December 30, 2019 at 23:35 1 ora fa, Jose Luis ha scritto: I am always impressed with Sauro's ability not only for the excellent quality of his works, but also for the way he can gather all the information to carry out his work. You must have a great team to help you. Personally, I'd heard of SVA, but never seen one. Is this the SVA 1500 with a FIAT engine inscripted (not present) by Rudi Fischer in 1950 at the Swiss GP? Congratulations Sauro Grazie Luis. E non ho una grande squadra ma una BUONA squadra, che con il piacere di farlo e una sviluppata responsabilità offre una informazione... Si, questa avrebbe dovuto essere la SVA 1500 Fiat, solo che "1500 Fiat" è frutto di pura supposizione. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Jose Luis Inviata December 31, 2019 at 20:29 Share Inviata December 31, 2019 at 20:29 Happy New Year to all of you. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GO minardi Inviata January 1, 2020 at 09:30 Share Inviata January 1, 2020 at 09:30 1950 Swiss Grand Prix questa foto è la SVA? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
v6dino Inviata January 1, 2020 at 09:36 Autore Share Inviata January 1, 2020 at 09:36 4 minuti fa, GO minardi ha scritto: questa foto è la SVA? Nella foto è la SVA ma come detto sopra i dati della tua scheda sono errati... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GO minardi Inviata January 1, 2020 at 09:38 Share Inviata January 1, 2020 at 09:38 (modificato) Modificato January 4, 2020 at 09:13 da GO minardi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Juan Fermosel Bravo Inviata January 2, 2020 at 14:40 Share Inviata January 2, 2020 at 14:40 Fotografía sacada de AISA, Asociación Italiana para la Historia del Automóvil. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adler Inviata January 4, 2020 at 17:10 Share Inviata January 4, 2020 at 17:10 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adler Inviata January 4, 2020 at 17:15 Share Inviata January 4, 2020 at 17:15 Io so di questo logo della SVA, ma sulla vettura lo stemma è differente. Sembra simile al logo della Cisitalia 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Konstantin Konstantinovich Inviata January 4, 2020 at 19:33 Share Inviata January 4, 2020 at 19:33 Thanks a lot Sauro! Excellent reconstruction of the S.V.A. car profile and his story. Another interesting episode in the history of Formula 1. Unfortunately, I had only brief statistics on the well-known sites www.oldracingcars.com and www.statsf1.com. Thanks also to all the forum participants, for me it is very interesting !!!. A series of ERA and TALBOT cars of the early 50s is simply fantastic! 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare v6dino Inviata January 4, 2020 at 20:23 Autore Questo è un messaggio popolare Share Inviata January 4, 2020 at 20:23 Ho in corso la stesura per la prossima Monografia AISA del capitolo SVA del mio intervento alla Tavola Rotonda dedicata a Giovanni Savonuzzi tenutasi a Torino nel marzo sorso. Per eventuale bibliografia addizionale ho provato a cercare la voce SVA su Wikipedia constatandone con una certa sorpresa l’esistenza. Il risultato è stato agghiacciante. Segue la trascrizione completa della breve voce con in neretto le osservazioni dovute. La SVA, acronimo di Società Valdostana Automobili, è stata una casa automobilistica italiana, attiva a Pont Saint Martin dal 1948 al 1951 [vero, ma a essere pignoli era attiva a Torino alle Officine Leone ma con sede amministrativa a Pont Saint Martin]. Fondata da Virgilio Conrero e Giovanni Savonuzzi, entrambi provenienti dal reparto competizioni della Fiat Aviazione, [non è chiaro cosa si intenda con reparto competizioni] la SVA venne fondata allo scopo di elaborare le vetture Cisitalia utilizzate nelle gare automobilistiche [incredibilmente falso: la SVA era stata fondata allo scopo di costruire una vettura da corsa per la categoria Midget americana. Non si occupo’ mai di vetture Cisitalia]. Pur avendo ottenuto numerose vittorie in gare minori [la SVA non corse fino al 1950 e fece in seguito pochissime corse con altre motorizzazioni ottenendo UNA sola vittoria di classe] e la fiducia di piloti importanti come Giovanni Bracco, [Bracco non c’entra con la SVA. Era stato in precedenza un cliente di Savonuzzi per una macchina diversa che peraltro corse pochissimo] la SVA si trovò in gravi difficoltà in seguito al posizionamento in amministrazione controllata della Cisitalia [totalmente insensato; la Cisitalia non c’entra nulla colla SVA. Savonuzzi non ebbe piu’ a che fare con la Cisitalia dopo che ne uscì nell’ottobre 1947, salvo un brevissimo periodo nel 1951/52 per aiutare Carlo Dusio (figlio di Piero) in un tentativo di ripresa dell’azienda] e cercò nuovo sbocco nella realizzazione di monoposto a ruote scoperte [la SVA cominciò e finì con la vettura midget da 820cc]. Un primo esperimento venne fatto con una vettura di Formula 3 con motore da 500 cm³ della Moto Guzzi [questa fu al contrario l’ultima delle vetture da competizione di Savonuzzi/Conrero e non c’entra con la SVA, che fra l’altro aveva praticamente già chiuso] e, successivamente, venne realizzata una vettura di Formula 1, con motore da 1500 cm³ di derivazione FIAT, alimentato a miscela di benzina–alcool e dotato di compressore volumetrico [di una vettura siffatta non c’è traccia nè nelle carte di Savonuzzi conservate presso il Museo dell’Automobile a Torino, nè sulla stampa specializzata dell’epoca. Se Savonuzzi e Conrero avessero preparato un motore di questo genere da montare eventualmente sulla SVA, si sarebbe immediatamente saputo. Comunque il risultato sarebbe stato in ogni caso di potenza ancora inferiore al motore SVA e quindi del tutto inadatto all’uso voluto]. La SVA 1500 [questa pseudo notizia, ricollegata alla frase precedente, puo’ essere frutto della consultazione del sito internet di risultati di corse silhouet.com menzionato in bibliografia che è notorio per la sua cialtroneria. Tuttavia altre fonti (non italiane) piu’ autorevoli e non solo in internet purtroppo hanno contribuito a diffonderla. L’origine della diceria mi è ignota.] affidata al pilota Rudi Fischer, scese in pista sia nel Gran Premio di San Remo [a Sanremo era la SVA da 820cc], sia nel Gran Premio di Svizzera del 1950 [falso. A questo Gran Premio la SVA era iscritta ma non si presento’], dimostrandosi potente e velocissima, ma anche particolarmente fragile. [potente e fragile lo era, velocissima non si sa, perché a San Remo non fece neanche un giro in corsa]. Alla fine del 1951 la SVA venne chiusa [Forse solo formalmente. In pratica non fece più nulla dalla primavera del 1950] Qui termina la trascrizione. Come si vede il numero di enunciazioni false supera di gran lunga quello delle vere. E’ un testo pericoloso perché ben scritto da qualcuno che mastica la terminologia ed è al corrente dei personaggi citati. Cosa spinga a pubblicare su un argomento di interesse così circoscritto senza un dichiarato specifico interesse di ricerca resta per chi scrive questa nota un mistero. L’assenza della verifica dell’esattezza delle affermazioni presentate per di più garantita dall’anonimato porterebbe a un discorso sull’Internet ben oltre lo scopo di questa colonna. Per la storia della SVA, una macchina di notevole interesse per alcune soluzioni meccaniche, si rimanda alla prossima Monografia AISA. (a.s.) Prof.Alessandro Silva 4 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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