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World Rally Championship 2020


giovanesaggio

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3 hours ago, sundance76 said:

Appunto, come dici tu, è cambiato lo sport.  Ma  allora non chiamiamolo più rally. Almeno questo. E non lo dico solo io.

Non chiamiamolo più rally allora, ma basta con queste polemiche :rolleyes:

Quel che sta dicendo Federico, e che concordo, è che lo sport è cambiato ma non necessariamente in peggio in ogni suo aspetto. Per guidare queste macchine ci vanno due palle cubiche esattamente come ci volevano due palle cubiche per sedersi in una gruppo B. O come ci volevano due palle cubiche per affrontare il safari.
Questo fine settimana si è corso un rally anomalo (ecco, io non condivido sul tenerlo il calendario ma son dettagli), ma in una situazione di caos generale si è corso. Non è cosa da poco. Che dovevamo fare, ripeterci ogni 100mt che questi rally sono una merda? Che un evento in autodromo non è ammissibile? Le capacità di questi pazzi mi han stupito, e mi stupiscono, ad ogni curva.

Oltretutto non si può decontestualizzare tutto. Un rally anni '60 non poteva funzionare negli anni '80 e un rally anni '80 non può funzionare nel 2020. Le guppo B erano figlie di tecnologie che oggi sono superate. La viabilità è cambiata. E' cambiato il modo di seguire lo sport. E' cambiato il modo di interagire fra appassionati.

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6 hours ago, R18 said:

L'idea delle Rally1 comunque è piuttosto semplice, per l'ibrido ci sarà un monofornitore e i costi non dovrebbero diventare così terrificanti. Certo è che già ora gestire una WRC Plus non è facile, dal punto di vista economico, con l'ibrido la situazione peggiorerà per forza. Ed è una cosa che è stata detta da subito: al massimo si può lavorare per mantenere intatti i costi, ma di certo non possono diminuire.

Aggiungo una cosa: i costi per una casa sono un problema relativo. Una gruppo B, o una gruppo A, non costavano sicuro meno. E pure le R5 hanno costi contenuti perchè gli sviluppi sono limitati, se a competere metti le case ufficiali e la posta in palio è quella grossa vedi che anche loro diventano delle idrovore :zizi:

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6 ore fa, giovanesaggio ha scritto:

Non chiamiamolo più rally allora, ma basta con queste polemiche :rolleyes:

Quel che sta dicendo Federico, e che concordo, è che lo sport è cambiato ma non necessariamente in peggio in ogni suo aspetto. Per guidare queste macchine ci vanno due palle cubiche esattamente come ci volevano due palle cubiche per sedersi in una gruppo B. O come ci volevano due palle cubiche per affrontare il safari.
Questo fine settimana si è corso un rally anomalo (ecco, io non condivido sul tenerlo il calendario ma son dettagli), ma in una situazione di caos generale si è corso. Non è cosa da poco. Che dovevamo fare, ripeterci ogni 100mt che questi rally sono una merda? Che un evento in autodromo non è ammissibile? Le capacità di questi pazzi mi han stupito, e mi stupiscono, ad ogni curva.

Oltretutto non si può decontestualizzare tutto. Un rally anni '60 non poteva funzionare negli anni '80 e un rally anni '80 non può funzionare nel 2020. Le guppo B erano figlie di tecnologie che oggi sono superate. La viabilità è cambiata. E' cambiato il modo di seguire lo sport. E' cambiato il modo di interagire fra appassionati.

Se rileggi i commenti precedenti, vedrai che molto spesso non sono io a iniziare a fare confronti col passato, e a giustificare a tutti i costi lo snaturamento della disciplina, prossima ora a diventare un evento indoor in autodromo, tipo F1 o Turismo.

Inoltre, mi scuso con te se i miei commenti ti danno fastidio, non è mia intenzione ma comunque li puoi ignorare o tenerli "invisibili" con apposita funzione. L'importante è che non mi si dica cosa posso o non posso dire nei commenti su un forum. Se ti piace un evento tu lo dici tranquillamente, se a me non piace un evento devo poterlo dire tranquillamente.

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11 ore fa, sundance76 ha scritto:

Dici che quest'anno con il covid non si poteva fare diversamente. Ok, io rilancio e ti dico che prenderanno la palla al balzo e in futuro faranno rally da 200 km o anche meno.

"Mi pare che i rally non teletrasmessi come quelli iridati non siano più lunghi di questi, è anzi vero il contrario.": non capisco cosa intendi. E' ovvio che un rally del Salento non è teletrasmesso ed è più corto dei  rallini del mondiale. Mi sembra normale: sono rally locali, non "mondiali". Mi stupirebbe il contrario.

E' cambiato lo sport, certo, anche il calcio è cambiato ma non è diventato rugby o pallacanestro né ha decurtato di tre o quattro volte la durata della competizione. 

Non è solo un fatto di resistenza, ma proprio di formato generale. Un pilota poteva pure staccare una ruota e una sospensione, ripararla, sprofondare al 150° posto, rimontare e lottare per la vittoria e magari vincere, perché su 40-50 prove era tutto un altro discorso. Era così che il rally si costruiva la sua notorietà.

Oggi fai un errore, o ti si buca una gomma, e sei quasi sempre fottuto. Sono diventate gare di velocità-sprint.

E torniamo al calcio: beccare un gol al quinto minuto non è mica una tragedia in 90°, beccarlo al quinto minuto di una partita di quindici minuti, è una mezza condanna.

Anche io quando giocavo a "Colin McRae rallly" ero soddisfatto di partite che duravano 10-15 speciali. Ecco, lo sport reale si è rimpicciolito in modo allucinante fino a raggiungere le dimensioni della fruibilità da divano e da videogioco. Come farebbero a dare in diretta tutte le prove di un Sanremo o un Acropolis di 54 p.s. tutte in tv per 5 giorni? Meglio un rallino di Monza con 7 prove (uao) concentrate al sabato da seguire sullo smartphone (e un paio le annullano anche).

Appunto, come dici tu, è cambiato lo sport.  Ma  allora non chiamiamolo più rally. Almeno questo. E non lo dico solo io.

 

Sui rally ancora più brevi non so chi lo abbia detto, ma non mi pare che sia così. Spero che non si vada oltre, ma io stesso sono il primo a dire che bisognerebbe metterne almeno 500 di chilometri, queste vetture potrebbero reggerli. Il format attuale non mi dispiace ma qualche chilometro in più non farebbe male e non costerebbe tutto questo sforzo, ci mancherebbe altro. Non lo vedo come un dramma, ecco, mi piacciono i rally attuali come mi sarebbero piaciuti quelli di 30 anni fa se ci fossi stato.

Non bisogna per forza tirare in ballo rally locali. Basta parlare semplicemente dell'europeo (che ha una copertura televisiva ma non prova per prova come il mondiale) o anche dello stesso Safari, che da quando ha perso il mondiale (non dall'altroieri, quindi) ha cominciato a svilupparsi su una lunghezza perfettamente paragonabile ai 300 chilometri e spicci di cui si parla oggi. 

Ok, ora un pilota non può rimontare ma non bisogna basarsi solo sul chilometraggio secondo me. 40 anni fa c'era pure molta più discrepanza prestazionale, anche tra i piloti che occupavano la top ten di un rally. Oggi, per tante ragioni, non è più così. I piloti sono più allenati e quindi livellati, c'è meno differenza anche tra le vetture. Che poi, soprattutto nei rally fuori dall'Europa con un livello di piloti più basso e magari meno WRC Plus in gara (dunque una differenza prestazionale tra vetture che c'è sempre stata, tra categorie differenti), è frequente vedere pure piloti che ripartono con il Super Rally e arrivano in top ten. Il concetto è cambiato, ma io non sarei tanto drastico da cambiare anche il nome alla disciplina. I rally si sono evoluti, per alcuni in meglio, per altri in peggio mentre ad altri ancora piace sia la concezione dei rally "antichi" che quella dei rally attuali.

Il paragone che fai tu con altri sport, almeno in questi termini, secondo me non ha gran senso. Il calcio si è sempre giocato su 90 minuti ma questo non significa che un rally debba misurare sempre 5000 chilometri di base e nemmeno che il calcio attuale sia identico a quello del 1900. Alle origini non c'erano le sostituzioni e men che meno il VAR, per fare i primi due esempi che mi vengono in mente, anche qui c'è stata un'evoluzione dovuta alla sicurezza e alla tecnologia, esattamente come nel motorsport dove queste due cose hanno ovviamente un'influenza e una rilevanza maggiori. Capirei il tuo paragone se bandissero totalmente, chessò, le ricognizioni sulle prove speciali o addirittura la presenza dei copiloti. Così sarebbe già diverso.

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Su una cosa non sono d'accordo con molti di voi, sull'appeal di queste auto. A parte gli appassionati, sono davvero in pochi a conoscere queste "DTM-rally" (perché di ciò si tratta), al contrario per esempio delle vecchie gruppo A che, anche a generazioni che non hanno vissuto quell'epoca, vi sfido a nominare le Delta o le Subaru impreza, macchine diventate icone grazie ai rally, ed erano solo delle berline "pompate" e non dei mostri aerodinamici da pista. La controparte sportiva stradale per me contava tantissimo in questo sport e aiutava ad alimentare la passione ed avvicinare la gente, mentre ora chi è che compra una Yaris perché "corre nei rally"? Manco sanno che ci corre. Poi non si lamentino se tutti abbandonano.

 

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5 hours ago, sundance76 said:

Se rileggi i commenti precedenti, vedrai che molto spesso non sono io a iniziare a fare confronti col passato, e a giustificare a tutti i costi lo snaturamento della disciplina, prossima ora a diventare un evento indoor in autodromo, tipo F1 o Turismo.

Inoltre, mi scuso con te se i miei commenti ti danno fastidio, non è mia intenzione ma comunque li puoi ignorare o tenerli "invisibili" con apposita funzione. L'importante è che non mi si dica cosa posso o non posso dire nei commenti su un forum. Se ti piace un evento tu lo dici tranquillamente, se a me non piace un evento devo poterlo dire tranquillamente.

Ho forse detto cosa puoi o non puoi dire? Non mettermi in bocca parole che non ho detto, per favore. Quel che ho detto è che non si può sempre e solo dire che 30 anni fa "quelle si che erano gare". E' un argomento interessante, lo abbiamo snocciolato più volte, abbiamo appurato che a tutti noi piacerebbe vedere gare più lunghe, ma non possiamo smettere di goderci uno sport in quanto perfettibile.

Non solo, ma non ho mai detto che il Monza rally mi è piaciuto (nonostante l'abbia pensato, te lo dico onestamente). Ho solo scritto (cito testualmente): "Sono contento invece che questo rally di Monza stia avendo successo, sta venendo fuori una gara molto selettiva." Nessun fine secondo, solo per dire che ho apprezzato molto come si siano mossi per portare questo secondo rally mondiale in Italia. Così come ho apprezzato molto i due gp a Imola e Mugello, nonostante anche qui si siano visti fiumi in piena di polemiche.

 

Fatta questa premessa, che è secondaria: il mio post aggressivo di stamattina non era rivolto direttamente a te (o, meglio, lo era perchè ho usato il tuo post per agganciarmi al discorso, ma non perchè ce l'avessi su direttamente con te). Mi spiace se l'hai inteso in questo modo, e nel caso me ne scuso :up: Non ignoro, non avrei motivo di farlo.

Comunque sia, per me chiusa qui la polemica. 

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5 ore fa, Scarlett ha scritto:

Su una cosa non sono d'accordo con molti di voi, sull'appeal di queste auto. A parte gli appassionati, sono davvero in pochi a conoscere queste "DTM-rally" (perché di ciò si tratta), al contrario per esempio delle vecchie gruppo A che, anche a generazioni che non hanno vissuto quell'epoca, vi sfido a nominare le Delta o le Subaru impreza, macchine diventate icone grazie ai rally, ed erano solo delle berline "pompate" e non dei mostri aerodinamici da pista. La controparte sportiva stradale per me contava tantissimo in questo sport e aiutava ad alimentare la passione ed avvicinare la gente, mentre ora chi è che compra una Yaris perché "corre nei rally"? Manco sanno che ci corre. Poi non si lamentino se tutti abbandonano.

Questo è vero, sono d'accordo. Il segreto del successo di tanti regolamenti turismo o rally ha avuto sede proprio nella somiglianza con le vetture stradali, proprio perché l'appassionato si identificava con la macchina che vedeva in pista.

Ma del resto le vetture utilizzate come base per le WRC Plus sono delle utilitarie o poco più...

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Il 10/12/2020 at 12:41 , Scarlett ha scritto:

Su una cosa non sono d'accordo con molti di voi, sull'appeal di queste auto. A parte gli appassionati, sono davvero in pochi a conoscere queste "DTM-rally" (perché di ciò si tratta), al contrario per esempio delle vecchie gruppo A che, anche a generazioni che non hanno vissuto quell'epoca, vi sfido a nominare le Delta o le Subaru impreza, macchine diventate icone grazie ai rally, ed erano solo delle berline "pompate" e non dei mostri aerodinamici da pista.

La controparte sportiva stradale per me contava tantissimo in questo sport e aiutava ad alimentare la passione ed avvicinare la gente, mentre ora chi è che compra una Yaris perché "corre nei rally"? Manco sanno che ci corre. Poi non si lamentino se tutti abbandonano.

 

Andavo in seconda media, autunno-inverno 88-89:

   

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6 ore fa, sundance76 ha scritto:

Andavo in seconda media, autunno-inverno 88-89:

   

Ai tempi era un vanto vincere nei rally :zizi: mi raccontava mio padre che chi non aveva i soldi per prendere le delta integrale, prendeva la versione base e ci metteva magari i cerchi della sorella sportiva e altri ammennicoli per farla somigliare, tutto a vantaggio del marchio che vendeva senza sforzo le proprie vetture.

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Il 10/12/2020 at 18:21 , R18 ha scritto:

Questo è vero, sono d'accordo. Il segreto del successo di tanti regolamenti turismo o rally ha avuto sede proprio nella somiglianza con le vetture stradali, proprio perché l'appassionato si identificava con la macchina che vedeva in pista.

Ma del resto le vetture utilizzate come base per le WRC Plus sono delle utilitarie o poco più...

Pubblicità dei successi sportivi:

  

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Il 10/12/2020 at 18:21 , R18 ha scritto:

Questo è vero, sono d'accordo. Il segreto del successo di tanti regolamenti turismo o rally ha avuto sede proprio nella somiglianza con le vetture stradali, proprio perché l'appassionato si identificava con la macchina che vedeva in pista.

 

Questo spot invece non lo ricordo:

   

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